In questa guida vedremo alcuni dei metodi più utilizzati per guadagnare criptovalute in modo semplice e pratico.
Ci concentreremo in particolare sulle migliori piattaforme per generare rendite passive con lo staking e vedremo quali sono i rischi nell’utilizzare le varie piattaforme.
Con rendita passiva si intende la possibilità di ottenere un guadagno bloccando le nostre coin in staking per un periodo di tempo prefissato, per generare un rendimento costante nel tempo.
Vediamo allora come iniziare a guadagnare criptovalute con lo staking e quali sono i siti migliori dove poter mettere a rendita le proprie crypto.
Se volete investire sulle criptovalute, la soluzione più conveniente è quella dei contratti CFD. Con i broker regolamentati si può, infatti, negoziare sull'andamento del prezzo. Ad esempio eToro (trovi qui il sito ufficiale) permette di negoziare sulle migliori critptovalute.
Per saperne di più su questa piattaforma ti consiglio di visitare il sito ufficiale.
Sommario
- 1 Guadagnare criptovalute è possibile con lo staking?
- 2 Guadagnare con lo staking: riepilogo
- 3 Che cos’è lo staking di criptovalute?
- 4 Differenza tra staking ed earning (guadagno)
- 5 Migliori piattaforme per fare trading di criptovalute
- 6 Quanto si guadagna con lo staking di criptovalute?
- 7 Top 4 Piattaforme per fare staking di criptovalute
- 8 Come fare staking dal proprio wallet
- 9 Comprendere lo staking: Guadagno assoluto e Inflazione
- 10 Rischi dello staking
- 11 Guadagnare crypto con lo staking: Video
- 12 Guadagnare con lo staking: le domande frequenti
- 13 Conclusioni: ottenere rendite passive con lo staking
Guadagnare criptovalute è possibile con lo staking?
Partiamo col dire che guadagnare criptovalute non significa necessariamente fare soldi con le criptovalute. Queste, come sappiamo, sono soggette a forte volatilità dunque in valore assoluto è possibile, sopratutto nelle fasi ribassiste del mercato, che il loro valore totale diminuisca.
Lo staking, però, consente di accumulare rendimenti interessanti e crypto che potrebbero aumentare di valore rapidamente nel medio e lungo termine. Inoltre presenta vari vantaggi:
- consente di guadagnare con le criptovalute senza fare trading
- offre delle percentuali di rendimento (APR) molto interessanti
- è adatto anche ai principianti
Fare staking di criptovalute significa semplicemente bloccare le nostre coin al fine di generare dei rendimenti.
Ci sono però delle differenze sostanziali tra lo staking puro e l’earning, In questo articolo cerchiamo allora di capire cosa significa mettere in staking le criptovalute e quali piattaforme conviene utilizzare per generare delle rendite.
Guadagnare con lo staking: riepilogo
👍 Cosa significa | Generare rendite passive bloccando le proprie criptovalute. |
✅ Caratteristiche | Rendimenti passivi / Facile / Adatto a tutti |
🥇Migliore piattaforma per fare trading su crypto | eToro |
🥇Exchange più semplice per comprare crypto | Crypto.com |
Che cos’è lo staking di criptovalute?
Per capire come funziona lo staking dobbiamo fare un passo indietro e parlare di algoritmi di consenso.
La blockchain , come sapete, è un database o registro distribuito su più nodi (o computer) in rete, in cui vengono archiviate delle transazioni.
A livello logico, e semplificando, la blockchain prevede vari livelli:
- un livello di infrastruttura hardware
- un livello di dati
- un livello di rete o networking
- un livello di consenso
- un livello applicativo
Come sapete una blockchain ha bisogno di meccanismi di sicurezza che le consentano di raggiungere un consenso distribuito per assicurare la validità delle transazioni e che non ci siano problemi.
In generale esistono due principali modelli di consenso:
Il primo si basa sulla potenza computazionale di un computer, schede grafiche, o sistemi hardware ASIC miner. In questo caso la sicurezza viene ottenuta tramite il mining ed un ruolo chiave è giocato dai miners cioè quegli attori del sistema che si occupano di risolvere i calcoli crittografici per validare le transazioni.
Per farlo mettono in gioco una quantità di potenza computazionale (detta hashrate) e ricevono in cambio una ricompensa in coin determinata dal protocollo. Per ottenerla mettono in gioco una prova della loro potenza di calcolo (Proof of Work) Ad esempio in Bitcoin ci sono varie fasi che determinano l’inflazione della coin ovvero la quantità di token emessi e con l’halving queste si dimezzano ogni 4 anni circa.
Lo staking, invece, trova le sue basi sui validatori. Per avere questo requisito occorre disporre di una certa quantità di criptovalute da mettere in gioco. I validatori dunque sono persone o nodi (computer della rete) che mettono in gioco la loro quantità di coin per mettere in sicurezza il protocollo e validare le transazioni. Quindi devono dimostrare di possedere una certa quantità di token (Proof of Stake).
Un validatore ha tutto l’interesse che la rete funzioni nel modo corretto altrimenti le proprie dotazioni di criptovalute potrebbero arrivare a perdere di valore nel tempo.
Tutti possiamo diventare dei validatori, ma anche qui come nel caso della Proof of Work, bisogna considerare una potenza computazionale non indifferente, tenere il nodo connesso ad Internet per 24 ore al giorno oltre alle classiche operazioni di manutenzione. Per questo motivo nasce lo staking.
Con lo staking possiamo “delegare” le nostre coin ad un validatore che tratterrà per il servizio delle commissioni e partecipare dunque alla sicurezza della rete.
Come possiamo definire quindi lo staking?
Lo staking è dunque un processo che consente di partecipare al consenso distribuito di una rete basata sul consenso Proof of Stake (Pos) in modo attivo, mettendo in gioco la propria dotazione di criptovalute o delegandola ad un nodo validatore.
Quando utilizziamo il termine “attivo” intendiamo proprio il fatto di “bloccare” i nostri fondi nella chain per contribuire alla sicurezza del protocollo.
Differenza tra staking ed earning (guadagno)
Quando si parla di staking molti sono interessati solo al fatto di poter ottenere rendite passive e generare entrate per poter guadagnare con le criptovalute.
Molte piattaforme ed exchange centralizzati utilizzano il termine “staking” in modo improprio e propongono ai propri utenti dei rendimenti in cambio del blocco dei token sulle loro piattaforme.
Non sempre questo corrisponde allo staking.
Con lo staking intendiamo il processo di “impegno” dei fondi in modo “nativo” cioè questo avviene sulla chain di riferimento.
E’ più corretto, per piattaforme come Crypto.com o Binance, parlare di funzioni di earning (guadagno) piuttosto che staking.
Su queste piattaforme è possibile bloccare fondi e incassare anche rendimenti APR ed APY elevati per un certo periodo di tempo ma questo non significa fare staking.
Lo staking generalmente si può fare sul wallet stesso del protocollo ed ha dei rendimenti molto stabili nel tempo.
Fare staking significa effettivamente partecipare alla governance e alla sicurezza di una chain.
Migliori piattaforme per fare trading di criptovalute
Prima di vedere quelle che sono le caratteristiche principali dello staking di criprovalute ai fini delle rendite passibe, vi segnaliamo alcune delle piattaforme regolamentate per investire sulle criptovalute:
Quanto si guadagna con lo staking di criptovalute?
Una delle classiche domande che fanno tutti è : ma quanto si guadagna facendo staking di criptovalute?
Naturalmente questo dipende dalla coin in questione e da come evolve il protocollo nel tempo. Per avere una idea di come evolvono i rendimenti dallo staking per le varie blockchain possiamo utilizzare vari strumenti online.
1. Staking Rewards
Il primo sito che ci viene in soccorso è StakingRewards che ci mostra tutte le blockchain di tipo Proof of Stake con i vari rendimenti e il totale di fondi messi in staking. Filtriamo cliccando sulla voce “Staking” per eliminare i rendimenti delle applicazioni Defi
Nelle prime posizioni troviamo progetti noti come Ethereum, Solana, Binance Smart Chain, Cardano con le percentuali di staking medie attuali e la market cap dei singoli progetti.
Ethereum è passato al Proof of Stake come sapete con il Merge avvenuto a Settembre 2022 e dunque fa parte di questa classifica in quanto è possibile ora fare staking nativo sulla chain.
Ovviamente non c’è Bitcoin in questa classifica perché non è di tipo Proof of Stake. Tuttavia, se ci fate caso, troviamo Bitcoin su molti Exchange o servizi come Nexo. In quel caso si tratta di funzioni di Earning o di guadagno puro e non di staking ovviamente.
Prendiamo ad esempio una coin su cui vogliamo fare staking ad esempio Polygon:
e vedete che abbiamo circa un 5% se deleghiamo i nostri fondi o un 5,4% come validatore. Abbiamo poi altre informazioni come il lock up, ovvero il tempo medio dopo il quale possiamo fare l’unstake cioè richiedere di sbloccare i fondi e la percentuale di fee che prende il validatore.
Questi dati sono disponibili per tutte le chain. Ovviamente le percentuali possono cambiare nel tempo anche se sono generalmente stabili.
2. Token Terminal
Un’altro sito molto interessante che ci può tornare utile è TokenTerminal. Su questo sito è possibile analizzare molte metriche come le fees dei vari protocolli o le revenue cioè le percentuali di rendimento per i token holder.
Ad esempio se andiamo nella sezione Revenue:
possiamo vedere varie statistiche ed ordinare i dati ad esempio con le Revenue degli ultimi 30 giorni o con quelle degli ultimi 7 giorni.
In questo modo possiamo fare una analisi più ampia e e vedere quali protocolli stanno generando più revenue nell’ultimo periodo e magari decidere dove andare a fare staking.
In generale lo staking, a nostro modo di vedere, va inquadrato in un’ottica più ampia di lungo termine piuttosto che come meccanismo di guadagno.
Per i rendimenti a breve termine c’è la Defi anche se molte applicazioni vengono utilizzate poco a causa del bear market. Con lo staking, come vedremo non c’è infatti rischio di impermanent loss.
Se non l’avete letto, potete consultare la nostra guida sull’impermanent loss che vi aiuta a capire come funziona.
Top 4 Piattaforme per fare staking di criptovalute
Vediamo allora quali sono le migliori piattaforme per fare staking e guadagnare subito con le criptovalute.
Bitpanda Staking
Bitpanda è probabilmente uno degli exchange più semplici da utilizzare. Si tratta di un Exchange europeo sicuro e affidabile.
In più ha delle funzionalità innovative come Bitpanda Crypto Index che rappresenta il primo indice di criptovalute al mondo e Bitpanda Savings, un piano per costruire il proprio portafoglio di criptovalute in maniera semplice.
Per quanto riguarda lo staking con Bitpanda si può guadagnare fino al 18,% di interesse APR sulle proprie criptovalute.
Ci sono poi ulteriori vantaggi come:
- Nessun periodo di blocco per le criptovalute che possono essere utilizzate o prelevate in qualsiasi momento
- Ricompense settimanali
- Staking automatico delle ricompense ottenute in modo da far crescere i propri investimenti.
Fare staking su Bitpanda è molto semplice. Andiamo sulla schermata principale del nostro wallet:
scegliamo ad esempio Polygon e clicchiamo su Stake:
e possiamo scegliere se fare staking del 25% ad esempio o di tutta la dotazione di MATIC con un incentivo stimato del 12,26% annuo.
Puoi iscriverti a Bitpanda gratuitamente da qui e ricevere incentivi e scontiBinance Earn
Binance mette a disposizione uno strumento molto interessante per guadagnare crypto attraverso lo staking (o meglio l’earning) per periodi di tempo limitati. E’ possibile accedere dal menu Guadagna → Binance Earn
Come vedete in questa schermata:
è possibile bloccare i propri fondi depositandoli ed ottenere dei rendimenti anche nell’arco di 30 – 50 giorni con APR altissimi.
Ci sono APY molto alti come vedete in questo periodo dell’anno per lo staking di AXS (Axie Infinity) oppure Near Protocol. Vi consiglio di consultare questa pagina perché cambia nel tempo sia nelle percentuali che negli asset su cui poter fare staking.
Ci sono veramente tante opportunità di guadagnare su Binance come ad esempio i piani di accumulo (Binance Savings) oppure la possibilità di operare sulla Binance Chain. In questo senso ci sono dei progetti interessanti come PancakeSwap, uno dei principali sulla BNB Chain che permette di fare staking del token CAKE, ma lo vedremo tra poco.
Binance offre soluzioni di guadagno molto interessante ed è interessante sopratutto per i principianti e perché ha una quantità di criptovalute da bloccare veramente molto elevato.
Fare staking su Binance è semplicissimo, basta scegliere la coin e cliccare su Sottoscrivi.
Puoi iscriverti su Binance e risparmiare sulle fees cliccando qui.Staking su Nexo
Nexo è una delle piattaforme CeFi più famose nel panorama delle criptovalute. Offre vari servizi digitali per chi vuole depositare e fare holding oppure chiedere finanziamenti avendo come collaterale le proprie criptovalute.
Tra i servizi più apprezzati oltre allo staking, la possibilità di chiedere la Nexo Card ovvero una carta di credito molto particolare. E’ infatti la prima e unica per ora carta di credito che permette di spendere denaro senza spendere le proprie criptovalute. E’ la prima carta con collaterale crypto.
Ma vediamo come fare staking su Nexo o meglio earning sulla piattaforma. Come vedete in questa schermata:
ci sono moltissimi asset su cui poter guadagnare rendite passive. C’è anche Bitcoin a testimoniare il fatto che si tratta di funzioni di earning e non di staking. Bitcoin infatti non è un asset Proof of Stake,
Ad ogni modo Nexo riconosce delle percentuali molto interessanti su moltissime criptovalute. Abbiamo dei rendimenti base come vedete che possono aumentare a seconda del livello di fedeltà. Cliccando sulla i vedete che ci sono vari livelli come Silver, Gold e Platinum a seconda della percentuale di token NEXO che si detengono.
Nexo è stata una delle piattaforme a resistere al bear market (per ora) a differenza di alcuni concorrenti come Celsius che sono fallite. Questo ci deve aprire gli occhi anche sul fatto che lo staking non è esente da rischi, ma ne parleremo tra poco.
Nexo è una piattaforma sottoposta ad audit esterno e questo ci da molte informazioni in più sulla sua sicurezza.
Fare staking su Nexo, è facilissimo. Dalla schermata principale scegliamo la coin su cui vogliamo guadagnare, ad esempio Polygon MATIC e clicchiamo sul link Earning Interest, si aprirà questa schermata:
come vedete dato che siamo nel livello base potremo guadagnare il 10% sullo staking di MATIC. Accumulando token NEXO sulla piattaforma potremmo aumentare questo APR fino al 16%.
Cliccando su Earn Interest si apre questa schermata:
in cui possiamo creare il nostro piano per mettere in staking MATIC. Tutto molto semplice.
Staking su Crypto.com
Crypto.com è una di una piattaforma completa che consente di investire criptovalute. Offre numerosi servizi come il trading sulle criptovalute, un exchange decentralizzato su cui negoziare, un app mobile facile da usare, carte VISA con cashback oltre alla possibilità di operare in Defi sulla Cronos Chain.
La funzione di staking di Crypto.com è nella sezione Earn dell’app di Crypto.com e come vedete qui sotto:
ci sono numerose criptovalute che è possibile depositare con vari orizzonti temporali:
- un piano flessibile che darà una certa percentuale di interessi
- deposito vincolato per 1 mese
- deposito vincolato per 3 mesi che sarà quello con i guadagni più altissima
Le percentuali che vedete qui variano anche al fatto se si possiede la carta di Crypto.com o meno e al livello (Tier). In base ai CRO che si detengono è infatti possibile ottenere sia carte VISA con condizioni diverse e sia percentuali di staking diverse.
Vediamo come mettere in staking su Crypto.com. Dall’app mobile andiamo nella sezione Crypto Earn:
clicchiamo sul pulsante + e selezioniamo la coin da mettere in staking, ad esempio CRO. Approviamo tutte le clausole e scegliamo il piano di staking, ad esempio 3 Mesi. Vedremo questa schermata:
dove vedete che per il Tier 1 abbiamo una percentuale di staking del 6% su Cronos (CRO).
Puoi iscriverti gratis su Crypto.com e risparmiare sulle fees cliccando qui.Come fare staking dal proprio wallet
Abbiamo visto alcune piattaforme per poter guadagnare crypto con le funzioni di staking ed earning.
In realtà è possibile utilizzare i wallet stessi dei vari protocolli per fare staking. Ad esempio prendiamo come esempio il Wallet di Cosmos, ovvero Kepler:
come vedete in questa schermata abbiamo varie coin su cui posso fare staking come ATOM del Cosmos Hun, Juno, Osmosis.
Supponiamo di voler fare staking di ATOM, clicco sulla chain Cosmos Hub nella colonna di sinistra e vedete che abbiamo una serie di validatori tra cui scegliere. Supponiamo di scegliere Coinbase Custody come validatore e clicchiamo su Manage.
Si aprirà questa schermata che vedete qui sotto e clicco su Delegate:
scelgo gli ATOM da depositare, ad esempio il massimo e clicchiamo su Delegate per confermare l’operazione.
In questo modo avremo fatto staking nativo sulla chain di Cosmos e guadagneremo un APR del 15,20% annale.
Ricordiamo poi che c’è un tempo di 21 giorni di attesa se vogliamo sbloccare i fondi. Questa è una modalità di staking nativo molto interessante che di fatto blocca i nostri fondi e non ci consente di usarli.
Molte chain stanno introducendo la possibilità di usare comunque i fondi dello staking senza bloccarli. Questa funzionalità si chiama Liquid Staking e consente di ottenere un derivato “liquido” da utilizzare in Defi. Ad esempio vincolando ATOM avremo un token equivalente che potremo utilizzare sulla chain di Cosmos.
Il liquid staking è presente già in alcune chain di Cosmos come quella di Osmosis e verrà introdotto per ATOM con la versione 2.0 presentata durante la conferenza CosmoVerse di qualche settimana fa.
Comprendere lo staking: Guadagno assoluto e Inflazione
Molto spesso molti ci scrivono affermando che il guadagno derivante dallo staking è basso o comunque non vale la pena mettere in gioco i propri fondi perché si guadagna poco.
Non c’è niente di più sbagliato in questa affermazione che non tiene conto di alcuni aspetti importanti:
- Lo staking è un processo che porta ad incassare i rendimenti nel lungo termine
- Il guadagno in senso assoluto non esiste, non deve essere misurato in dollari ma bisogna usare la coin stessa come unità di misura
- Lo staking deve tenere conto anche dell’inflazione ovvero della quantità di token emessa dal protocollo
Come detto lo staking consente praticamente di guadagnare crypyo gratis mettendo in gioco i propri fondi. Non si deve però commettere l’errore di fare subito la conversione in dollari dei rendimenti perché dobbiamo anche contestualizzare la situazione nel momento storico.
In una fase di mercato ribassista se guadagniamo 100 token dallo staking e la coin perde di valore, questo quantitativo potrebbe valere poco se convertito in dollari. Nel lungo termine il valore della criptovaluta potrebbe apprezzarsi e dunque aumentare di valore.
Inoltre bisogna tenere conto dell’inflazione del protocollo ovvero dall’emissione. Fare staking di una coin molto inflattiva può infatti vanificare tutto il processo dello staking.
Ci sono ad esempio token di piattaforme Defi che vengono offerte come ricompense nel finanziare liquidity pool. Questi token possono essere messi in staking ma l’inflazione è spesso altissima e dunque finisce per far perdere valore sia al valore intrinseco del token sia allo staking. In questi casi lo staking può convenire per periodi brevi.
Se pensiamo nel lungo termine dobbiamo capire quale criptovaluta vogliamo detenere e sfruttare l’effetto interesse composto negli anni per ottenere un rendimento elevato.
Fate attenzione a questi aspetti quindi nel valutare se conviene fare staking.
Rischi dello staking
Lo staking presenta però anche dei rischi che è bene conoscere, non è solo fatto di guadagni e rendite passive.
I rischi derivanti dallo staking sono sostanzialmente i seguenti:
- Rischio di volatilità: depositando una coin in staking si crede fortemente in quell’asset e dunque ci espone al rischio di volatilità. Come sappiamo il prezzo di una criptovaluta può crollare e dunque portare la nostra dotazione in staking a diminuire di valore
- Rischio della piattaforma di earning: abbiamo visto che mettendo a rendita le nostre crypto le stiamo affidando ad una piattaforma che può essere attaccata da hacker, fallire dal punto di vista economico oppure avere dei malfunzionamenti (bug).
- Rischi legati al validatore: se scegliamo un validatore a cui deleghiamo i nostri fondi dobbiamo fare attenzione alle commissioni applicate, alle condizioni ed ad eventuali tempi per lo sblocco. C’è da dire che un validatore che si comporta male subisce lo slashing ovvero può perdere parte dei suo fondi in staking, dunque i validatori hanno tutto l’interesse nel far andare bene le cose. Lo slashing applicato in percentuale al validatore colpisce anche chi delega i fondi quindi fate attenzione.
Bisogna conoscere bene questi rischi e fare attenzione alle piattaforme su cui mettiamo a rendita le nostre coin. Ricordiamo i casi di Anchor Protocol (protocollo Defi di Terra Luna) e di Celsius (piattaforma di lending) che sono fallite causando perdite ingenti agli holder.
In generale le piattaforme Defi espongono a dei rischi. Nello staking, tuttavia, questi sono più contenuti e non c’è rischio di impermanent loss come avviene sui dex o altre applicazioni di finanza decentralizzata.
Se facciamo staking di una crypto, vogliamo investire a lungo termine ed avere proprio quella crypto in portafoglio in quanto abbiamo una forte convinzione su di essa. Non è solo dunque un modo per guadagnare.
Guadagnare crypto con lo staking: Video
Per concludere questa guida vi lasciamo ad un video che spiega come guadagnare crypto facendo staking ed una panoramica con tutorial pratici sulle migliori piattaforme:
The video was uploaded on 19/10/2022.
You can view the video here.
Guadagnare con lo staking: le domande frequenti
Significa partecipare attivamente alla sicurezza e alla governance di una blockchain. Lo staking quindi consente di mettere in gioco la propria dotazione di criptovalute o delegarla ad un nodo validatore per generare rendite passive.
Con lo staking blocchiamo le criptovalute in modo “nativo” sulla chain e partecipiamo alla sicurezza e al consenso distribuito. La rendita che ne deriva è una conseguenza. Nell’earning offerto da piattaforme come Crypto.com o Binance invece otteniamo solo i guadagni e gli interessi ma non partecipiamo alla sicurezza della chain.
E’ possibile fare staking utilizzando i wallet stessi dei vari protocolli oppure usare piattaforme come Nexo, Binance, FTX o Crypto.com per mettere a rendita le proprie criptovalute.
Conclusioni: ottenere rendite passive con lo staking
Lo staking di criptovalute consente di guadagnare rendimenti interessanti e mettere a rendere le proprie crypto.
Per iniziare è fondamentale studiare i vari progetti e decidere qual è l’opzione migliore per guadagnare intessi e fare staking. Bisogna analizzare i fondamentali dei progetti, le varie piattaforme facendo attenzione anche ai rischi per la sicurezza.
Quanto si guadagna con lo staking? Dipende dalla criptovaluta che si vuole mettere in stake e da altre informazioni come l’inflazione del token ed il possibile sviluppo di un protocollo.
Prima di fare staking è necessario costruire un portafoglio crypto. Se volete investire in criptovalute potete utilizzare alcune piattaforme che vedete qui sotto per accumulare e passare successivamente alla fase di staking vera e propria. E voi utilizzate lo staking? Fatecelo sapere nei commenti.
Per iniziare è fondamentale partire a fare pratica con le demo. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:
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