Ethereum Merge: come funziona e cosa aspettarsi

In questa guida parliamo di Ethereum Merge, il più importante aggiornamento previsto su Ethereum che è in arrivo tra mercoledì 14 Settembre e giovedì 15 Settembre del 2022. E’ un aggiornamento che potrebbe slittare ma è comunque una data storica per tutto il settore crypto, non solo per il mondo Ethereum.

Il Merge rappresenta il passaggio della mainnet di Ethereum al modello di consenso proof of stake. Si tratta di un aggiornamento delicato che ha richiesto anni, e che rappresenta una grande evoluzione per Ethereum. La complessità dell’operazione ha fatto slittare nel corso del tempo un aggiornamento che era previsto da un po’, ma che è stato sempre rimandato.

Il team di sviluppatori di Ethereum ha realizzato varie prove sulle reti di test (tesnet) per essere sicuro che tutto proceda per il meglio. Se l’aggiornamento dovesse andare male (e speriamo di no), questo avrebbe ripercussioni sul prezzo di Ethereum e sull’intero mercato delle criptovalute. Ricordiamoci che Ethereum costituisce la seconda crypto più capitalizzata oltre ad essere il fulcro centrale della finanza decentralizzata.

Cerchiamo di capire, allora in cosa consiste il Merge di Ethereum e cosa comporta per gli utilizzatori della sua blockchain.

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Che cos’è Ethereum Merge?

Col termine Ethereum Merge si intende un aggiornamento della rete Ethereum che porterà alla “fusione” della rete esistente che utilizziamo oggi (Mainet) con la Beacon Chain ovvero la nuova rete basata sul nuovo livello di consenso Proof Of Stake.

Ethereum Merge

La proof-of-stake (PoS) è un tipo di protocollo per la messa in sicurezza di una rete e per il conseguimento di un consenso distribuito.

Si basa sul principio che ogni utente debba dimostrare di possedere un certo ammontare di criptovalute. Si differenzia dai sistemi proof-of-work basati invece su algoritmi di hash che validano le transazioni attraverso il mining. La Proof of Stake, rispetto alla Pow, richiede molta meno energia e, pertanto, risulta essere molto più ecologico del Proof of Work.

Attraverso il “Merge” la rete Ethereum diventerà più green e consentirà di porre le basi per ottenere maggiore scalabilità, sicurezza e sostenibili. In questo modo Ethereum cerca di diventare carbon neutral e fare un primo aggiornamento fondamentale per la scalabilità futura.

Il funzionamento di Ethereum Merge è sintetizzato da questo grafico:

Ethereum Merge: Roadmap

come vedete ci sarà una unione dei due livelli di esecuzione che porteranno alla prima fase di Ethereum 2.0 che poi evolverà ancora con lo sharding e nuovi aggiornamenti.

Qual è la data esatta del Merge?

Non c’è una data precisa del Merge anche se sappiamo che arriverà sulla rete in corrispondenza del livello di difficulty 58750000 P.

In base alle statistiche della rete quindi potremmo arrivare a questo livello tra il 14 ed il 15 Settembre. Tutto dipenderà dalla potenza (hashrate) che utilizzeranno i miner di ETH.

Si tratta di un aggiornamento così importante che anche Google recentemenente ha inserito un conto alla rovescia (countdown) direttamente nei risultati di ricerca quando si cerca “ethereum merge”.

👍 Cosa èAggiornamento della rete Ethereum che porterà alla “fusione” della rete esistente (Mainnet) con la Beacon Chain basata sul livello di consenso Proof Of Stake.
✅ CaratteristicheScalabilità / Sicurezza / Staking
💰CoinETH ( il nome della criptovaluta di Ethereum non cambierà dopo il merge)
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Perchè Ethereum sta aggiornando la sua rete

Ethereum ha rappresentato sin dal suo lancio una delle più grandi evoluzioni per il mondo crypto. Il lancio della sua blockchain nel 2015 ha rappresentato una svolta per tutto il settore.

Ad Ethereum, infatti, si deve il lancio degli smart contract e la possibilità di poter quindi eseguire software e realizzare applicazioni in modo decentralizzato (le cosiddette Dapps).

Dal momento del lancio Ethereum ha utilizzato il modello Proof of Work utilizzato anche da Bitcoin ed altre chain per la validazione delle transazioni.

Agli sviluppatori è apparso chiaro subito un problema: la blockchain così come è stata concepita non è scalabile. E’ sicura e decentralizzata ma ha un problema fondamentale di scalabilità.

Hanno così iniziato a lavorare per preparare una transizione verso un modello più sostenibile garantito dalla Proof of stake.

Invece di un grande ed unico aggiornamento, che avrebbe potuto portare a conseguenze catastrofiche in caso di fallimento si è preferito fare questo aggiornamento dividendolo in due:

  1. La mainnet che è la rete che conosciamo tutti ha continuato ad elaborare transazioni con un modello Proof Of Work
  2. A dicembre 2020 è stata lanciata la Beacon chain, una rete separata dalla mainnet che supporta il modello basato sul proof of stake

La Beacon Chain dunque non ha elaborato transazioni della rete principale ed è stata testata in varie fasi fino ad arrivare ad oggi: il momento del Merge (o fusione). Dopo questa fase la beacon chain sarà il motore di consenso per la rete Ethereum e sarà utilizzata anche per le transazioni e la produzione dei blocchi.

Nel momento in cui avverrà la fusione si fonderanno anche le cronologie delle transazioni di Ethereum e per l’utente non cambierà assolutamente nulla. Lo stesso token ETH sarà sempre lo stesso, dunque un processo che per l’utente finale sarà assolutamente trasparente.

Il problema della scalabilità di Ethereum

Uno dei problemi di scalabilità di Ethereum è rappresentato anche dal basso numero di transazioni che la rete può processare. Ethereum può processare in media 15 TPS e ciò costituisce un grosso problema per chi vuole utilizzare la sua blockchain.

Parliamo di una rete in cui le commissioni (gas fees) sono altissime e la rete è spesso congestionata.

Tutti questi aspetti sono uno svantaggio per Ethereum che rende l’esperienza d’uso degli utenti molto negative. E la Defi è costituita al 90% da applicazioni e smart contract che usano Ethereum.

Ethereum è una blockchain che non è in grado di risolvere il Trilemma:

Blockchain Trilemma

ovvero raggiungere la decentralizzazione assicurando sicurezza e scalabilità all’interno dell’infrastruttura.

Quando si parla di decentralizzazione facciamo riferimento ad un’equa distribuzione della potenza di elaborazione ed ai meccanismi di consenso. Una blockchain deve inoltre garantire la sicurezza, cioè essere inattaccabile da algoritmi ed hacker per proteggere gli utenti.

L’aspetto della scalabilità viene spesso “trascurato” in quanto i primi 2 aspetti sono considerati più importanti in una rete.

In poche parole si preferisce mettersi al riparo da eventuali problemi in cambio di una rete poco efficiente.

Per poter competere con altre reti, una blockchain deve però essere in grado di supportare molte TPS (transazioni al secondo). Ethereum sta andando in questa direzione. Nella Roadmap sono infatti previsti molti aggiornamenti che vanno nell’ottica della scalabilità.

Generalmente possiamo avere due tipi soluzioni:

  • Soluzioni di scaling layer 1
  • Soluzioni di scaling con layer 2

Potete trovare un approfondimento sui layer nel nostro articolo “Layer 0,1,2” che spiega come funzionano.

Cosa c’entra il Merge in tutto questo?

La rete di Ethereum basata su Proof Of Work non può raggiungere gli obiettivi di scalabilità a causa del numero di transazioni limitato per ogni blocco ed al fatto che la produzione avviene ad un ritmo costante.

Come sapete, alcune blockchain come Bitcoin producono un blocco in media ogni 10 minuti in base alla difficoltà che viene regolata dal protocollo stesso. Tutto questo porta ad una congestione della rete che causa contemporaneamente anche un aumento delle commissioni oltre che dei temi di conferma.

Per questo motivo si rende necessario il passaggio di Ethereum al Proof of stake con il merge che è visto come un aggiornamento “propedeutico” ai successivi.

Il Proof of Stake non renderà Ethereum più veloce o abbasserà le commissioni, ma è un primo step importante per andare in quella direzione.

Ethereum Merge dunque non risolverà i problemi di scalabilità di Ethereum.

Ethereum Merge: gli aggiornamenti di Eth 2.0

Inizialmente l’aggiornamento che andava sotto il nome di Ethereum 2.0 prevedeva alcune fasi.

Attualmente il termine Eth 2.0 è stato deprecato in corrispondenza dell’arrivo del Merge. Se in una prima fase, infatti, si faceva riferimento ad Eth1 come livello di esecuzione ed ad Eth2 come livello di consenso, oggi si parla semplicemente di Ethereum.

I problemi di Ethereum di oggi sono essenzialmente:

  1. la rete congestionata: Ethereum deve migliorare la velocità per servire meglio una base di utenti più ampia
  2. lo spazio su disco: all’aumentare della rete crescono le dimensioni e lo spazio necessario per memorizzare sui dati. Molti nodi girano su server Amazon la cui percentuale cresce e sta creando anche dei dubbi sull’effettiva decentralizzazione della rete
  3. il consumo di energia: la proof of work consuma troppa energia. I criteri ESG, specialmente in Europa, impongono alle blockchain una transizione più ecologia. In questo senso il Merge aiuterà Ethereum a consumare meno energia e a diventare più sostenibile

Beacon Chain

Il primo degli aggiornamenti introdotto da Ethereum è stato proprio il lancio della Beacon Chain a dicembre 2020. Un evento che ha portato lo sbarco del Proof of stake nell’ecosistema di Ethereum.

Gli utenti hanno iniziato ad usare la Beacon Chain in parallelo alla chain principale. All’inizio era sfruttata solo come layer di consenso, dopo la fusione con la rete principale diventeranno un’unica rete.

Il Merge

Tra il 14 ed il 15 Settembre 2022 è prevista la fusione o “the merge”, un primo passo verso la scalabilità di Ethereum che porterà alla fusione di due chain indipendenti: il livello di esecuzione fornito attualmente dalla Mainnet ed il livello di consenso fornito dalla Beacon Chain.

Da metà settembre Ethereum dunque utilizzerà solo la Proof of Stake per la validazione e messa in sicurezza della sua rete.

Il meccanismo di consenso

E’ questo il principale elemento del cambiamento e l’essenza stessa del Merge. Ethereum non funzionerà più tramite il mining che consentiva di estrarre i blocchi e validarli tramite Proof of Work.

Le transazioni saranno confermate da nodi validatori che dovranno convalidare un blocco in base allo staking ed al quantitativo di token che mettono in gioco (Proof of Stake). Per i nodi validatori ci saranno incentivi e ricompense e saranno chiamati in modo casuale a dover convalidare un blocco.

Questo passaggio ha fatto storcere il naso a molti che ritengono meno “sicuro” questo meccanismo, tuttavia questa trasformazione di Ethereum si rende necessaria per poter continuare nella sua evoluzione

Sharding

Non cambiano comunque gli aggiornamenti e la roadmap di Ethereum che prevede in futuro anche lo sharding. Lo sharding è un concetto usato nell’informatica che consente di frammentare le transazioni in piccoli pezzi o “shards” lavorando con i rollup layer 2 per gestire più TPS (transazioni per secondo) e ridurre la congestione della rete.

E’ un aggiornamento che arriverà nel 2023.

Cosa cambia per il Token ETH

Per gli utenti non cambierà nulla. Le transazioni saranno elaborate dalla nuova chain dopo il Merge ma la coin ETH rimarrà la stessa.

Cosa cambia dopo il Merge

Dopo la fusione dunque gli utenti e gli holder di ETH non dovranno fare nulla, a parte sperare che tutto proceda secondo i piani.

Prima della fusione dunque chi possiede ETH sul proprio wallet o ha in staking Ethereum non deve fare nulla, i fondi saranno al sicuro. Non è richiesto dunque alcun aggiornamento agli utenti, mentre saranno richiesti update ai nodi della rete.

Attenzione alle truffe

E’ bene chiarire questi aspetti in quanto assisteremo sicuramente al proliferare di truffe. Evitate di rispondere a messaggi di utenti che chiedono di trasferire ETH o inviarli da qualche parte perché c’è un aggiornamento.

Ripetiamo se avete ETH non dovete fare nulla. Il token o coin rimarrà lo stesso ed il simbolo sarà lo stesso ovvero ETH.

Non ci sarà nessuna nuova versione, né un nuovo token ETH2. Se qualcuno dovesse proporvelo fate attenzione perché sicuramente è una truffa.

Come cambia la tokenomics di Ethereum col Merge

Abbiamo detto che Ethereum utilizzava fino a qualche giorno fa un modello di consenso basato sulla Proof Of Work. In questo contesto il protocollo prevede l’emissione di token come ricompense ai miners.

Con il termine delle attività di mining non ci sarà più la necessità di questa emissione di token che attualmente era di circa 13 mila token al giorno in ricompense.

Col passaggio al Proof of Stake l’emissione di ETH scenderà drasticamente (si stima circa il 90%) e questo potrebbe influire sull’inflazione del token che potrebbe far aumentare il prezzo di ETH.

In generale la tokenomics di ETH è influenzata da:

  • emissione dei token che dovrebbe ridursi del 90% in quanto non c’è più il lining
  • staking di ETH: i token bloccati in staking sulla Beacon Chain
  • il burn delle fees (una parte)

Questo potrebbe portare addirittura ETH a diventare “deflattivo”.

Non stiamo dicendo che il prezzo di ETH aumenterà. Bisogna infatti considerare che gli ETH in staking verranno sbloccati in modo graduale e magari potrebbero essere venduti. Nessuno può saperlo a causa della volatilità del mercato.

Vi ricordiamo che questi non sono consigli finanziari, fate sempre le vostre ricerche e valutazioni personali prima di investire.

Cosa cambia “dopo” il Merge: attenzione alle informazioni false

L’arrivo del Merge non renderà Ethereum scalabile ma rappresenta solo la prima fase di trasformazione di Ethereum che diventerà più sostenibile ed ecologico.

In futuro con lo sharding e la definitiva maturazione dei rollups assisteremo probabilmente al raggiungimento della scalabilità, come prevedono gli aggiornamenti.

E’ bene però chiarire alcune cose riguardo il merge per sfatare alcune bufale che stanno circolando e fare chiarezza.

1. Il Merge ridurrà le gas fees.

Assolutamente no. Questo aggiornamento rappresenta una modifica al meccanismo di consenso. La capacità della rete non verrà intaccata e dunque non ci sarà, almeno nella prima fase, una riduzione significativa delle gas fees.

2. Le transazioni su Ethereum diventeranno più veloci dopo il Merge.

Non ci sarà alcun miglioramento delle transazioni per secondo. La velocità è influenzata dai tempi di produzione di blocco e dalla finalizzazione. Questi rimarranno invariati o diminuiranno di poco. Per l’utente però l’impatto sarà minimo e sarà difficilmente notabile.

Nella Proof of Stake si introduce un tempo di finalizzazione del blocco che comunque ha un impatto e rende paragonabile il tempo a quello del vecchio modello Proof of Work che richiede un certo numero di conferme. Col nuovo modello Pos dunque non ci saranno cambiamenti significativi.

3. Tutti gli ETH messi in staking saranno prelevabili.

Anche questa informazione è falsa. Gli ETH messi in staking sulla Beacon Chain rimarranno bloccati anche dopo il Merge senza la possibilità di essere prelevati.

Con i futuri aggiornamenti sarà possibile prelevare i propri ETH in maniera graduale che saranno bloccati per un tempo variabile dai 6 ai 12 mesi in media.

4. Con lo sharding spariranno tutti i Rollups ed i layer 2 su Ethereum.

Come prima cosa ricordiamo che per lo sharding ci vorrà ancora tempo, si parla di fine 2023. Ma lo stesso Ethereum ha definito la chain come “rollup centric” cioè incentrata sui rollup.

Quando arriverà lo sharding questo verrà utilizzato per altri scopi come per la sicurezza e per una gestione ottimale dei dati, mentre le transazioni continueranno probabilmente ad essere inviate sui layer 2 che non sono destinati a scomparire ma anzi a crescere ulteriormente. Quindi grande fiducia nei layer 2 per la scalabilità di Ethereum.

5. L’APR dello staking sarà molto più alto dopo il Merge

Le stime parlano di aumenti dell’APR (Annual Percentage Rate) ovvero l’interesse annuale sullo staking di Ethereum dopo la fusione.

Se avete letto il nostro articolo su APR ed APY avrete capito che questo non dipende dall’emissione di un token ma da altri fattori. Nel caso di Ethereum parte dei token immessi a mercato andranno ai validatori invece che ai miners. E questo potrebbe portare far aumentare leggermenente (non triplicare come sostenuto da molti) le percentuali sullo staking.

Tutto dipenderà dall’utilizzo della rete. Più gas fees vengono pagate dagli utenti e più APR riceveranno i validatori.

6. Il Merge causerà un down della rete.

Anche questa è una informazione falsa. L’aggiornamento Merge è stato progettato per non avere alcun down della rete, neanche per pochi secondi.

Si vuole infatti garantire l’utilizzo della rete agli utenti senza necessità di interruzioni. Anzi ci auguriamo che la fusione avvenga senza alcun problema.

Che succederà al prezzo di Ethereum?

Il prezzo di Ethereum potrebbe salire come scendere, nessuno è in grado di prevederlo.

Il grafico come vedete sembra molto esteso e dunque è probabile che dopo il merge ci sia un dump della quotazione.

[grafico]

C’è molto interesse e tanta speculazione al momento dunque bisogna essere molto cauti e fare le giuste valutazioni prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

Ethereum Merge: cosa aspettarci (Video)

Per concludere abbiamo realizzato un video specifico su Ethereum Merge che spiega le basi del suo funzionamento e cosa succederà ad ETH dopo che questa fusione sarà completata:

Ethereum Merge: come funziona e cosa aspettarci ❌ ETH Merge è ARRIVATO! ❌
Il Merge rappresenta il passaggio della mainnet di Ethereum al modello di consenso proof of stake. Si tratta di un aggiornamento delicato che ha richiesto an…
Ethereum Merge: come funziona e cosa aspettarci ❌ ETH Merge è ARRIVATO! ❌

The video was uploaded on 14/9/2022.

You can view the video here.

The video lasts for 17 minutes and 21 seconds.

Ethereum Merge: le domande frequenti

Che cos’è il Merge di Ethereum?

E’ il più importante aggiornamento della rete Ethereum che porterà alla “fusione” della rete esistente (Mainnet) con la Beacon Chain basata sul livello di consenso Proof Of Stake.

Il prezzo di Ethereum salirà dopo il merge?

Il mercato crypto è caratterizzato da grande volatilità e dunque nessuno può prevedere con certezza l’andamento. La sensazione è che ci sia molta speculazione sul prezzo di ETH, anche dovuto alla fusione

Cosa bisogna fare con gli ETH prima del merge?

Non bisogna fare nulla, i fondi sono al sicuro. Non è richiesto alcun aggiornamento per utenti ed holders di ETH.

Ethereum Merge: riepilogo

Conclusioni

Abbiamo visto che cos’è l’Etherem Merge ed in cosa consiste. Si tratta di uno degli aggiornamenti più importante per il mondo Ethereum e non solo.

E’ un tassello fondamentale che consentirà ad Ethereum di implementare soluzioni efficaci di scalabilità. E il Merge è il primo aggiornamento di una lunga serie di updates che puntano a rendere la sua blockchain efficiente, scalabile ed ESG compliant (meno onerosa dal punto di vista del consumo energetico).

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