Ethereum: cos’è e come funziona ETH

Ethereum è una piattaforma lanciata in concomitanza col lancio avvenuto nel 2009 della moneta virtuale Bitcoin.

Definita anche criptovaluta, in questi mesi peraltro sottoposta ad un’autentica bolla speculativa. Sulla scia di Bitcoin sono nate altre valute virtuali, come Ether (quotato in Borsa con il denominativo ETH), la seconda criptovaluta per importanza dopo appunto Bitcoin nata appena 2 anni fa.

In questa sede ci occupiamo della piattaforma Ethereum, ovvero cosa è e come funziona. E a cosa è dovuto il crollo del prezzo.

Se volete investire sulle criptovalute, la soluzione più conveniente è quella dei contratti CFD. Con i broker regolamentati si può, infatti, negoziare sull'andamento del prezzo. Ad esempio eToro (trovi qui il sito ufficiale) permette di negoziare sulle migliori critptovalute.

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Cos’è Ethereum

Ethereum è una piattaforma web decentralizzata di terza generazione, utilizzata per la pubblicazione di moderni contratti intelligenti, creati attraverso un linguaggio virtuale di programmazione e gestiti tramite questa piattaforma.

Le applicazioni vengano quindi eseguite proprio come programmato, senza possibilità che siano inattive, censurate, si verifichino frodi o interferenze esterne di terzi. Neanche per opera di Banche o governi nazionali.

E ciò rende questi contratti immuni da ogni tentativo di speculazione artefatta creata ad hoc dalla finanza o dalla politica.

Ethereum

Di Ethereum si è parlato per la prima volta grazie al fondatore Vitalik Buterin nel Bitcoin Magazine, di cui egli stesso era fondatore, agli inizi del 2013. Buterin è un programmatore e scrittore russo di 23 anni. Nel 2014, ha vinto il premio World Technology Award proprio per la co-creazione e invenzione di Ethereum.

Nato in Russia, Vitalik Buterin è cresciuto in Canada, dove risiede attualmente (a Toronto, Ontario). È dipendente di KryptoKit, azienda canadese che pubblica una app Chrome che funziona sia da portafogli Bitcoin che da piattaforma di social networking. Lavora anche come sviluppatore per il sito marketplace di Criptovalute Egora.

La piattaforma Ethereum è stata successivamente concettualizzata nel White Paper dello stesso Buterin e formalizzata da Gavin Wood nel cosiddetto Yellow Paper, agli inizi dell’anno seguente. La primissima versione è stata rilasciata il 30 luglio 2015.

Alla base di Ethereum c’è un processo: Ethereum mining. Poggia su tre linguaggi di programmazione appositamente creati per scrivere smart contracts: Serpent, Mutan e LLL. Comunque, non molto differente da quello dei BitCoin. Esso produce quindi i succitati ETH (l’ether, la valuta Ethereum) in cambio di mantenere in sicurezza la rete. Occorre dire che questo sistema è ancora in fase beta, ma è già funzionante con i principali sistemi operativi in circolazione, quali Linux, Mac o Windows.

Poi abbiamo Ethereum Wallet, vale a dire il portafoglio Ethereum, rappresentato da un gateway utile per le applicazioni decentralizzate sul blockchain Ethereum. Mediante Ethereum Wallet, è possibile gestire e proteggere ether cripto-attivi e altri asset creati su Ethereum. Ma non solo: anche redigere, diffondere ed utilizzare i succitati contratti intelligenti.

👍 Cos’ è?Ecosistema e criptovaluta che si basa su una Blockchain pubblica nella forma di piattaforma di distributed computing open source aperta a quanti vogliono creare, pubblicare e gestire smart contract in modalità peer-to-peer.
✅ CaratteristicheSmart contract / Ethereum Virtual Machine / Decentralizzazione
💰TokenETH
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Ether: la moneta prodotta da Ethereum

Ether (ETH) è come detto una criptovaluta lanciata nel 2015 prodotta dalla piattaforma Ethereum. Ha delle similitudini con la più nota criptovaluta Bitcoin.

Infatti, anche Ether è basata sul sistema blockchain. Ma qualche differenza c’è. Se infatti Bitcoin è una valuta virtuale creata con lo scopo di servire come moneta alternativa al sistema tradizionale monetario, Ethereum presenta il vantaggio di essere utilizzata anche per creare una varietà di applicazioni di tipo decentralizzato.

Ether però rende di più sul trading vista come moneta alternativa a quelle tradizionali, più che in questa seconda veste.

Ether ha fatto il suo ingresso nel mercato nell’agosto 2015, con un prezzo valutato intorno ai 2,8 dollari. Per poi conoscere un costante aumento della sua valutazione, toccando pure quota 21,5 dollari.

Oggi però sceso sui 12 dollari, con una capitalizzazione di mercato poco più sopra del miliardo di dollari. Dato però che Bitcoin è presente dal 2009, ETH deve ancora consolidarsi tra le valute. Pertanto le sue impennate di prezzo sono soprattutto occasionali, dovute per lo più ad eventi correlati al suo sviluppo.

Quindi, i cambiamenti di prezzo sono determinati dai continui cambi nella piattaforma Ethereum, che ovviamente sta evolvendo e non ha ancora trovato una natura definitiva. Pertanto, è soggetta ad una evoluzione a tappe, per obbiettivi che sono denominati “hard forks”. Trattasi di autentiche biforcazioni che cambiano ogni volta in maniera radicale il modo operativo della piattaforma. Rendendola incompatibile con la versione precedente.

Del resto, ogni hard fork è progettato con lo scopo di incrementare la stabilità e la funzionalità complessiva di Ethereum. Ciò però espone la piattaforma virtuale anche a dei rischi.

Infatti, la terza hard fork, nota come DAO, lanciata nel giugno del 2016, ha esposto la piattaforma ad un attacco hacker. In grado di prendere il controllo di Ether per un valore di 50 milioni di dollari.

Una insicurezza che ha comportato un crollo dei prezzi di Ether, fino alla perdita di un terzo del suo valore. Ecco quindi il discorso fatto prima: il suo prezzo può variare in base ad eventi occasionali, visto che è in stato embrionale. Infatti, quando si è ovviato a quella falla nella sua sicurezza, il valore è ripreso ad aumentare.

Ma il valore di Ether è anche influenzato dall’andamento del prezzo di Bitcoin.

Dato che quest’ultima è la maggiore criptovaluta, ancora più popolare della prima e considerato che non è compravendibile su tutti i broker, di conseguenza il suo valore si apprezza soprattutto quando le altre criptovalute alternative a Bitcoin sono considerate valide opzioni di investimento.

Differenze tra Ethereum e Bitcoin

Esiste una prima differenza sostanziale tra queste due valute virtuale, le principali sul mercato. Ether, la moneta virtuale della piattaforma Ethereum, a differenza di Bitcoin, non è stata creata per sostituire le valute e imporsi come forma di pagamento alternativa.

Altra differenza è che, mentre Bitcoin ha una tiratura limitata ed è prevista la sua circolazione fino al 2140, Ether non ha limiti massimi e la loro offerta di valuta è regolata dai suoi creatori e dai miner.

Ether presenta anche un altro vantaggio insito nelle differenze che intercorrono tra loro: rispetto a Bitcoin, richiede un tempo ridotto per le sue operazioni. Infatti, le transazioni eseguite con quest’ultima criptovaluta richiedono un tempo minimo di dieci minuti per essere completate.

Le transazioni eseguite invece con la piattaforma Ethereum richiedono appena 15 secondi. E ciò li rende anche estremamente liquidi e volatili. Ed oggetto di speculazioni finanziarie.

Le due criptomonete sono molto differenti anche per quanto concerne le rispettive proprietà. Se i Bitcoin sono di proprietà dei loro fondatori iniziali (di cui, peraltro non si conosce neppure l’identità ancora oggi), il lancio di Ether è stato finanziato in crowfunding.

Cosa significa ciò? Che la sua proprietà, in gran parte, è legata a persone che l’hanno inizialmente acquistata. Quindi il suo lancio è frutto di una collettività e non di poche menti, come accaduto per il BitCoin.

Che ne hanno peraltro sancito nascita e morte. Secondo gli esperti, ciò è comunque un vantaggio per la moneta prodotta da Ethereum, che tra 5 anni potrebbe ottenere il definitivo sopravvento. Ethereum è pertanto un progetto open source, ed ogni sviluppatore è in grado di contribuire al codice sorgente.

Col sistema crownfounding, gli sviluppatori di Ethereum confidano di aprire una sede a Zurigo, Svizzera, e team di sviluppo a Londra, Berlino ed Amsterdam. A maggio 2015, Ethereum contava 111 gruppi di supporto in 83 città di quasi 40 Paesi sparsi per il Mondo. I gruppi di appassionati si organizzano tramite la piattaforma Meetup. Anche l’Italia ha un suo gruppo di supporto ad Ethereum, fondato il 9 giugno 2014 e in un anno è arrivato a cento membri.

Consigli per fare trading su ETH

Da tutto quanto detto fino adesso, si sarà capito che ETH ha mostrato una certa volatilità, per un asset influenzabile da diversi fattori interni ed esterni.

I primi sono, come visto, legati ai cambiamenti endogeni della piattaforma che li produce: Ethereum; i secondi da quanto accade soprattutto a Bitcoin.

Nei suoi primi due anni di vita, la più significativa variazione giornaliera negativa ha toccato il 30%, in conseguenza al succitato attacco informatico subito dal DAO hard fork.

Ciò ha suscitato comunque un certo interesse dai molti day-trader, che speculano su evidenti fluttuazioni su base giornaliera.

Abbiamo anche detto come Ether non abbia limiti di circolazione come Bitcoin e sia molto più rapido. E ciò lo rende quindi molto volatile.

Quindi, si evince che la criptomoneta di Ethereum sia soprattutto adatta ai day-trading, ma anche ai trader che agiscono sul lungo periodo. Il medio, invece, risulta particolarmente rischioso.

Questi ultimi, per il discorso fatto in precedenza: la speranza che questa moneta virtuale prenda il posto di Bitcoin.

C’è però un limite legato al trading con Ether: il fatto che sia traslato ancora su poche piattaforme di trading online.

Data la sua volatilità, consigliamo di affidarsi a quelle più rinomate, che offrono servizi che riducono il rischio.

Si pensi alla piattaforma eToro. Qui ad esempio potete sfruttare la conoscenza degli altri trader, ad esempio copiando la strategia di investimenti di un trader esperto che opera su Ether. Il servizio si chiama copy trader.

Su eToro (clicca qui per maggiori informazioni) è possibile trovare anche tanti grafici e notizie per restare sempre aggiornati. Infine, è possibile aprire un conto Demo virtuale per evitare di perdere soldi reali almeno all’inizio, per errori dettati dall’inesperienza. Fermo restando che nel trading l’esperienza vale fino ad un certo punto.

La Borsa è qualcosa di rischioso e incerto e non si basa su regole certe.

Piattaforme per fare trading su Ethereum

BROKER
CARATTERISTICHE
VANTAGGI
ISCRIZIONE
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Valutazione
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Copy trading e conto demo
Trading Bitcoin, criptovalute

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Trading ETH con eToro

Il broker eToro lo abbiamo già visto nelle vesti di Exchange. E’ molto noto però soprattutto in quelle di broker CFD, tanto che conta quasi 7 milioni di utenti iscritti.

Ecco un esempio di acquisto di Ethereum su eToro:

Ethereum su eToro

Tra i servizi disponibili su eToro ti ricordiamo:

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Il broker Capital.com possiede licenze FCA e CySEC.

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Exchange per acquistare Ethereum (ETH)

Abbiamo già detto che i migliori broker per acquistare Eth sono:

EXCHANGE
CARATTERISTICHEVANTAGGI
Più grande exchangeNumerose criptovaluteISCRIVITI
In evidenza
Crypto IndexExchange EuropeoISCRIVITI
App facile da usareCarta VISAISCRIVITI
Criptovalute principaliFacile da usareISCRIVITI

C’è comunque da dire che Ethereum è una criptovaluta molto diffusa tra gli Exchange (è difficile il contrario, ossia che non sia in elenco) e non vi sarà difficile trovarla anche altrove. Scegli però sempre Exchange seri e con anni di esperienza, nonché molti utenti al seguito. Onde evitare di finire in truffe o Exchange con problemi.

Grafico e quotazione prezzo ETH

Ecco il grafico della quotazione in tempo reale del prezzo ETH

Smart Contract su Ethereum

Gli smart contract sono il vero fattore che muove la blockchain Ethereum.

L’uso degli smart contract è molto vario e sono utilizzabili per molte funzioni. Dai contratti burocratici a quelli commerciali, finanche sistemi elettorali. Il tutto, senza i costosi intermediari tradizionali (banche, notai, avvocati, procuratori).

Lo smart contract al suo interno contiene le regole e le sanzioni relative proprio come un contratto tradizionale. Sarà poi l’insieme dei partecipanti alla blockchain che ne garantisce validità e reale applicazione, così come dovrà approvare eventuali modifiche successive.

Gli smart contract si sposano bene anche con le nuove tecnologie smart, legate all’Internet of things. Per esempio, decido di comprare una auto elettrica a rate, sancendo il contratto con uno smart contract.

Qualora non rispettassi il pagamento dilazionato, il sistema dovrebbe essere in grado di bloccare qualche componente dell’auto. Portando così al suo mancato funzionamento o comunque al malfunzionamento.

Così come nel caso in cui decida di non pagare più le rate di una smart Tv. Il sistema dovrebbe bloccarla e non consentirmi più di usarla.

Certo, detta così sembra qualcosa da Ritorno al futuro o da Blade runner. Ma di fatto è già una piccola realtà, alla quale le multinazionali, le banche e le istituzioni non potranno di certo sottrarsi.

Si parla infatti di meccanismo di if-else con effetti nel mondo reale e sul comportamento di prodotti fisici.

Così come due parti decidono di modificare il contratto. La modifica dovrà essere approvata all’unanimità dalla comunità. Certo, qualcuno ritiene che in fondo questi contratti non siano proprio intelligenti, visto che rendono lenta e farraginosa una eventuale possibile modifica futura.

In generale possiamo affermare che gli smart contract funzionano in maniera molto simile ai contratti tradizionali ma con la differenza che la validazione e l’enforcement potrebbero essere parzialmente o completamente automatizzati.

Lo smart contract è un contratto virtuale, quindi non può essere perso.

Uno smart contract è immutabile, giacché, dopo la sua creazione, non potrà mai essere modificato. Nessuno può cambiare il codice del contratto, nemmeno il creatore del contratto stesso.

Un singolo nodo non può forzare il contratto contro le caratteristiche specificate poiché gli altri nodi nella blockchain non lo approveranno.

Per ora, gli smart contract sono molto usati soprattutto per le ICO. Ma stanno prendendo sempre più piede nella Finanza Decentralizzata e sono sempre più le criptovalute nuove che usano la blockchain Ethereum e gli smart contract.

Previsioni Ethereum 2022-2025

Dove può arrivare il prezzo di Ethereum nei prossimi anni? Molti analisti sono convinti che il prezzo supererà nel 2024 i 10 mila dollari. Ad inizio del 2022 le criptovalute hanno avuto un momento di flessione e non è facile fare una previsione corretta.

In questi anni però molte blockchain sono nate con lo scopo di diventare l’Ethereum Killer finendo per fallire. Con Ethereum 2.0 questa blockchain potrebbe migliorare di molto nella velocità delle transazioni riducendo i costi (gas fees) che attualmente sono altissime.

Rimaniamo dunque molto rialzisti sul prezzo di Ethereum che costituirà sicuramente la base della finanza del futuro.

Comprare Ethereum (ETH): FAQ

Dove comprare Ethereum (ETH)?

E’ possibile negoziare sul prezzo o comprare direttamente ETH tramite Exchange centralizzato. E’ possibile, inoltre, scambiare ETH nelle applicazioni Defi come Curv, Convex.

Conviene investire Ethereum (ETH)?

La criptovaluta sta vivendo un ottimo momento perché centrale per la DeFi. Viene impiegata anche nel settore NFT in siti come OpenSea o SuperRare ed è utilizzata nella maggior parte dei protocolli decentralizzati.

Dove comprare Ethereum (ETH)?

Come detto, puoi provare Exchange come Binance o Crypto.com. O broker come eToro e Capital.com.

Ethereum riepilogo

Conclusioni

Ethereum è una blockchain sicura e scalabile, la base per il futuro digitale. Consente infatti di eseguire smart contract portando una rivoluzione nel mondo della finanza tradizionale.

Ethereum costituisce la base della finanza decentralizzata, alternativa al sistema finanziario tradizionale. La tecnologia alla base di Ethereum ha consentito di sviluppare anche la sua moneta Ether (ETH) che permette di scambiare valore in modo efficace.

Oggi tutto il settore degli NFT, degli smart contract e la maggior parte della liquidità poggia su Ethereum che pertanto è una tecnologia destinata ad avere sempre più successo e ad essere sempre più impiegata.

Puoi provare ad investire su ETH o direttamente tramite Exchange o tramite trading CFD.

Per iniziare è fondamentale partire a fare pratica con le demo. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

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Esperto di trading e mercati finanziari, mi occupo di strategie di investimento da 8 anni.