Nel 2023 gli ZK Rollups stanno emergendo come una soluzione promettente per affrontare le sfide di scalabilità di Ethereum. Questa tecnologia, che sfrutta la potenza della prova a conoscenza zero (ZK o Zero Knowlege), offre un modo per processare un gran numero di transazioni fuori dalla catena principale, riducendo così il carico sulla rete e abbassando le commissioni di transazione.
Nel contesto di Ethereum, una delle implementazioni più attese di ZK Rollups è zkEVM, un progetto che mira a portare la completa compatibilità con la Ethereum Virtual Machine (EVM) ai rollup. Questo significa che gli sviluppatori potranno scrivere contratti intelligenti per zkEVM nello stesso modo in cui lo fanno per l’EVM, rendendo più semplice la migrazione delle applicazioni esistenti.
Un altro progetto degno di nota è Polygon zkEVM, che mira a combinare i vantaggi dei ZK Rollups con l’ecosistema Polygon per offrire una soluzione Layer2 scalabile e sicura.
Inoltre, ci sono altre implementazioni di ZK Rollups come zkSync e Starknet, che stanno contribuendo a plasmare l’era dei ZK Rollups.
In questa guida cerchiamo di fare il punto sulla situazione per quanto riguarda la tecnologia ZK Rollups in questo 2023.
Sommario
- 1 Introduzione agli ZK Rollups
- 2 Quanto vale il mercato dei rollup ZK (Zero Knowlege)
- 3 Cosa significa zkEVM
- 4 zkEVM: riepilogo
- 5 Come funziona una zkEVM
- 6 La crescita degli zkEVM: le tipologie disponibili
- 7 zkEVM: le soluzioni più promettenti del 2023
- 8 zkEVM: Video tutorial
- 9 zkEVM: le domande frequenti (FAQ)
- 10 Conclusioni
Introduzione agli ZK Rollups
Ethereum da tempo soffre di problemi di scalabilità a causa dell’elevata domanda, che fa impennare le fee sul gas. Attualmente la rete ha raggiunto la capacità massima di circa 1 milione di transazioni al giorno.
Per questo sono state sviluppate soluzioni di secondo livello (Layer-2) per migliorare la scalabilità delle blockchain. Le catene Layer-2 operano su quelle di primo livello (come Ethereum) gestendo parte del carico transazionale e decongestionandole.
I rollup zero-knowledge (ZK) sono una classe di soluzioni Layer-2 di scalabilità costruite su Ethereum che consentono di aumentare il numero delle transazioni (TPS) al secondo, spostando la memorizzazione ed i calcoli sulle transazioni al di fuori della chain principale (off-chain). Riducono quindi i dati da registrare on-chain.
La caratteristica chiave è la produzione di proof di validità ( validity proof) per dimostrare che le modifiche proposte allo stato di Ethereum sono corrette.
Questi dati offrono perciò un riepilogo dello stato e la prova crittografica della validità delle transazioni.
Diversamente dai rollup ottimistici,, quelli ZK forniscono solo le proof di validità, velocizzando le conferme.
Questi rollup funzionano in modo diverso rispetto agli optimistic rollups che devono registrare tutti i dati delle transazioni. La prova delle validità delle transazioni avviene infatti a priori attraverso la validity proof.Ciò elimina i ritardi nei prelievi tipici dei rollup ottimistici.
I rollup ZK, quindi, stanno cercando di risolvere il problema della scalabilità.
Per ulteriori approfondimenti vi segnaliamo questa guida introduttiva sugli Zk-Rollups ed un video sul nostro canale YouTube che spiega in rassegna cosa sono i rollups e come funzionano quelli zero knowledge dal punto di vista tecnico:
Quanto vale il mercato dei rollup ZK (Zero Knowlege)
La competizione tra i layer 2 di Ethereum si sta intensificando in questo 2023 anche grazie all’avvento delle soluzioni zkEVM come quella rilasciata da Polygon.
E’ in corso una vera e propria battaglia con altri competitor per il predominio nel settore degli L2. Se andiamo a prendere gli ultimi dati da Defillama:
notiamo che circa il 65% della dominance in termini di TVL è a favore di Arbitrum, seguito da Optimism con circa il 25%, poi a seguire tutti gli altri tra cui Polygon.
Come ci indica L2Beat, abbiamo a Luglio 2023 un TVL di circa 10 miliardi in fondi bloccati sui rollups:
mentre più sotto possiamo vedere la divisione per protocollo:
e vedete che per ora gli Optimisc Rollups la fanno da padrone.
Questo può dipendere dal fatto che gli optimistic rollups sono nati prima e hanno avuto il tempo di svilupparsi. Inoltre Arbitrum è una chain molto attiva nel settore del gaming, mentre Optimism ha siglato buone collaborazioni con il rilascio del suo OpStack, un framework modulare di sviluppo con cui è stato costruito ad esempio il layer 2 di BNB Chain dal nome opBNB.
Le soluzioni zkEVM sono invece arrivate dopo ed alcune devono lanciare al 100% il proprio progetto.
Pensiamo ad esempio a zkSync di cui si vocifera il rilascio di un token e di un possibile Airdrop.
Ma perché interessano tanto i layer2? Come guadagnano?
E’ evidente che questi progetti stanno cercando di guadagnare una parte delle fees di Ethereum facendo leva sull’efficienza.
Ecco quanto costano attualmente le fees su Ethereum, per quanto riguarda i rollups:
E’ evidente che molti progetti non sopravviveranno se non riusciranno a generare entrate sufficienti.
Arbitrum e Optimism hanno alle spalle grandi finanziatori, in più Arbitrum è cresciuta notevolmente dopo aver lanciato il suo token.
Anche Polygon si sta muovendo bene. Dopo aver lanciato la sua Polygon zkEVM ha annunciato il rebranding del suo token MATIC in POL e una nuova architettura multi chain dal nome Polygon 2.0.
Nel lungo termine comunque ci potrebbe essere spazio per molti layer 2.
Cosa significa zkEVM
Uno dei problemi della tecnologia Zero Knowledge di “prima generazione” era la mancata piena compatibilità con la Ethereum Virtual Machine (EVM).
zkEVM significa Zero-Knowledge Ethereum Virtual Machine, e indica una implementazione della Ethereum Virtual Machine (EVM) che utilizza le zero-knowledge proof per migliorare scalabilità e privacy.
E’ in pratica una macchina virtuale che sfrutta la tecnologia Zero Knowledge per la verifica delle transizioni di stato all’interno delle transazioni che avvengono su Ethereum. Questo consente di eseguire gli stessi smart contract che usiamo su Ethereum anche sui rollup senza modificare il codice sorgente.
Possiamo sintetizzarne alcune delle caratteristiche principali::
- Transazioni off-chain: rispetto alla EVM tradizionale, le zkEVM eseguono le transazioni off-chain generando proof di validità per poi inviarle alla catena principale Ethereum.
- Scalabilità: ciò aumenta la scalabilità, poiché non tutti i dati delle transazioni sono registrati on-chain.
- Privacy: le zkEVM introducono maggiore privacy, poiché i dettagli delle transazioni non sono pubblici. Ad esempio è possibile dimostrare che una address possiede un certo quantitativo di ETH senza specificare l’informazione
Oggi si stanno sviluppando soluzioni Zero-Knowledge EVM (zkEVM) che stanno guadagnando molta attenzione e stanno crescendo molto.
L’obiettivo delle zkEVM è portare il vantaggio di scalabilità e privacy della tecnologia zero-knowledge su Ethereum mantenendo compatibilità con gli smart contract. Pensiamo ad esempio a Polygon zkEVM o a zkSync che ha lanciato la sua mainnet (zkSync Era).
zkEVM: riepilogo
👍 Cosa significa | Zero-Knowledge Ethereum Virtual Machine, e indica una implementazione della Ethereum Virtual Machine (EVM) che utilizza le zero-knowledge proof per migliorare scalabilità e privacy. |
✅ Caratteristiche | Compatibile con EVM / Validity Proof |
✅Tipi di Rollups | Optimistic / ZK / ZK EVM compatibili |
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Come funziona una zkEVM
Le zkEVM replicano l’ambiente Ethereum sfruttando la tecnologia zero-knowledge, portando l’esperienza di sviluppo su un layer 2 altamente scalabile e sicuro.
La zkEVM prende lo stato iniziale, elabora le transazioni e genera uno stato aggiornato con relativa proof zero-knowledge. Essendo basate sulla EVM di Ethereum, le zkEVM permettono agli sviluppatori di trasferire facilmente dApp e token da Ethereum allo zkEVM.
Le Zero-knowledge proofs (ZKPs) o “prove a conoscenza zero” sono un modo in cui una parte può dimostrare crittograficamente a un’altra di essere a conoscenza di un’informazione senza rivelare l’informazione sottostante.
Il componente di prova della zkEVM (Prover) produce queste prove zero-knowledge che verificano la correttezza delle transazioni, dimostrando che gli stati di input e output sono congrui.
Sulla chain principale Ethereum, ogni nodo è costretto a verificare tutte le transazioni. Con i rollup zero-knowledge, invece, le transazioni in batch sono validate tramite la proof pubblicata su Ethereum
Ciò aumenta efficienza e riduce costi pur mantenendo sicurezza. Il contratto di verifica della zkEVM (Verifier) controllerà la correttezza delle proof, verificando il nuovo stato senza dover rielaborare ogni singola transazione.
La crescita degli zkEVM: le tipologie disponibili
L’obiettivo principale di tutti i progetti zkEVM è utilizzare la tecnologia ZK per vari scopi:
- creare prove crittografiche dell’esecuzione di transazioni simili a quelle di Ethereum
- creare degli ZK-rollups più scalabili
Ma quali sono i tipi di zkEVM attualmente sul mercato? Una prima distinzione è apparsa per la prima volta in questo articolo di Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum.
Vitalik identifica in questo grafico che evidenzia le caratteristiche di performance e compatibilità:
fondamentalmente 4 tipi di zkEVM:
- Tipo 1 (fully Ethereum-equivalent)
- Tipo 2 (fully EVM-equivalent)
- Tipo 3 (almost EVM-equivalent)
- Tipo 4 (high-level-language equivalent)
Tutte queste tipologie di zkEVM, hanno vantaggi e svantaggi specifici. Questa è una divisione “concettuale” che serve per differenziare le caratteristiche dei singoli zkEVM. Attualmente sul mercato abbiamo tecnologie di Tipo 2 (Polygon zkEVM) e di Tipo 4 (zkSync, Starknet) .
Gli altri possono essere considerati degli “ibridi”.
Cerchiamo quindi di analizzare i più importanti per capire come si sta muovendo il mercato.
Come prima cosa notiamo da questo grafico di Dune Analytics:
che il numero di transazioni giornaliero sui principali protocolli zkEVM è ancora abbastanza basso.
Nell’articolo di Buterin si cerca di distinguere tra due termini: compatibilità ed equivalenza.
In pratica per equivalenza di intende la possibilità di sviluppare le stesse applicazioni su Ethereum e sui rollup allo stesso modo. L’esperienza di sviluppo è equivalente a quella su Ethereum.
Con compatibilità si intende un qualcosa di più piccolo, una sorta di sottoinsieme dell’equivalenza. Cioè con i sistemi compatibili è possibile utilizzare Ethereum, ma non tutto. Alcune parti di smart contract, ad esempio, potrebbero necessitare di un adattamento o una riscrittura.
Seguendo questo paradigma, Vitalik identifica questi tipi di zkEVM.
Tipo 1 (fully Ethereum-equivalent)
Gli zkEVM di Tipo 1 infatti cercano di essere completamente equivalenti con Ethereum senza modificarne alcun tipo di elemento. Questo assicura la piena compatibilità, la capacità di verificare i blocchi di Etherum, l’utilizzo dei rollup.
Probabilmente rappresentano il futuro di Ethereum nel lungo termine. C’è però un ma.
Poichè Etherem non era stato progettato per i rollups ci sono molte parti del protocollo inefficienti che dunque richiedono moltissimi calcoli. Ne consegue che le prove di validità richiedono molte ore nella fase di generazione e dunque portano ad un processo inefficiente.
Tipo 2 (fully EVM-equivalent)
Gli zkEVM di Tipo 2, invece, puntano all’equivalenza con la Ethereum Virtual Machine, ma non con l’intero sistema Ethereum.
L’obiettivo è la compatibilità con le applicazioni esistenti, apportando però piccole modifiche per semplificare lo sviluppo e velocizzare la generazione delle validity proof.
Questo significa che la maggior parte delle applicazioni Ethereum funzionano su questo tipo di zkEVM con qualche piccolo adattamento. E’ necessario infatti modificare alcune strutture dati come quelle relative all’albero degli stati di Ethereum (merkle tree).
Molti degli strumenti dell’EVM, tools per il debug ed altri comunque sono utilizzabili da questo tipo di zkEVM, quindi le applicazioni che funzionano su Ethereum continueranno quasi sempre a funzionare su un rollup ZK-EVM di tipo 2. Altri strumenti invece vanno adattati come i client di Ethereum che non sono tutti compatibili.
Altro svantaggio è comunque quello dei temi di generazione delle prove che rimangono comunque ancora troppo elevati.
Alcuni progetti come Polygon stanno lavorando proprio sulle componenti critiche di Ethereum in modo da migliorare l’efficienza. Vedremo,infatti, che Polygon zkEVM utilizza uno zkProver, un componente specifico per generare le prove zero knowledge progettato per essere compatibile sulla maggior parte degli hardware. Queste prove verranno poi aggregate da un altro componente per fornire le prove di validità.
Tipo 3 (almost EVM-equivalent)
Gli zkEVM di Tipo 3 sono quasi equivalenti a EVM, ma fanno dei piccoli compromessi per migliorare ulteriormente le performance di prova e semplificare lo sviluppo.
Il vantaggio è la maggiore facilità di implementazione e i tempi di prova più veloci. Tipicamente rimuovono alcune funzionalità molto complicate come le precompilazioni. Possono anche fare delle modifiche sul codice o nella gestione della memoria.
Lo svantaggio è una maggiore incompatibilità: alcune applicazioni andrebbero riscritte completamente. Si cerca di fare delle piccole modifiche in modo da assicurarsi una compatibilità almeno con la maggior parte delle applicazioni.
Può essere considerata una sorta di zkEVM di transizione, una versione in fase di sviluppo che mira a risolvere delle incompatibilità in alcune componenti per poi diventare di tipo 2.
Quindi lo svantaggio principale è quello di dover riscrivere pezzi di codice non compatibili con le applicazioni.
Polygon ad esempio può essere considerato anche di questo tipo proprio perché sta cercando di aggiungere componenti ottimizzati in grado di generare più velocemente le prove di validità. E al tempo stesso cerca di arrivare alla piena compatibilità con la EVM, dunque rientrando nel tipo 2.
Tipo 4 (high-level-language equivalent)
Gli zkEVM di tipo 4 sono la soluzione più efficiente sul mercato. Consentono infatti di generare e verificare le prove di validità in modo ultra efficiente ma a scapito della piena compatibilità con la Ethereum Virtual machine.
Da un punto di vista tecnico questi tipi di componenti compilano il codice sorgente degli smart contract di Ethereum scritti tipicamente in Solidity in un linguaggio che sia ottimizzato per le prove di validità (ZK-SNARK).
Per chi non lo sapesse, gli ZK-Rollups usano una validity proof ovvero ogni batch include una prova crittografica chiamata ZK-SNARK che dimostra che lo stato successivo è corretto e deriva dalla corretta esecuzione del batch. Questa prova può essere verificata on chain in modo molto efficiente.
Compilando uno smart contract in un linguaggio che sia ottimizzato per questo scopo, ovviamente aumenta l’efficienza.
Lo svantaggio, però, sta nella maggiore incompatibilità in quanto potremmo avere componenti che cambiano, oltre a molti strumenti di debug che non è possibile usare.
Chi sviluppa queste soluzioni deve essere consapevole di questa minore compatibilità con Ethereum.
ZkSync è un esempio di zkEVM di tipo 4.
zkEVM: le soluzioni più promettenti del 2023
Diverse implementazioni di zkEVM si stanno dimostrando tra le più promettenti per risolvere il problema di scalabilità di Ethereum nel 2023:
- Polygon zkEVM mira ad unire la rete Polygon con la potenza degli ZK rollup.
- zkSync 2.0 ha rilasciato di recente la zkEVM Era, attirando numerosi progetti DeFi.
- StarkNet si basa su StarkEx, uno dei migliori protocolli ZK. Punta a diventare il principale hub per Dapps ZK.
- Scroll è uno dei prossimi progetti ad arrivare, utilizza un approccio innovativo, la Privacy-Preserving Transparent ZK Proof.
Grazie alla compatibilità con gli smart contract di Ethereum, le zkEVM promettono di portare i benefici di scalabilità e privacy della tecnologia zero knowledger anche alle applicazioni esistenti.
Nel 2023 vedremo quale soluzione riuscirà ad imporsi come standard per il layer 2 di Ethereum.
Andiamo ad analizzare i progetti più interessanti.
Polygon zkEVM
La zkEVM di Polygon gestisce le transizioni di stato causate dall’esecuzione di transazioni sul layer 2, generando poi delle prove di validità che attestano la correttezza di questi calcoli off-chain tramite la tecnologia zero-knowledge.
Qui sotto possiamo vedere una sintesi dell’architettura base di Polygon zkEVM:
I componenti principali sono:
- Contratto di Consenso (Consensus)
- zkNode (Synchronizer, Sequencer, Aggregator, RPC)
- zkProver
- Un Bridge zkEVM Bridge
Il modello di consenso (Consensus), deriva dalla versione precedente nota come Polygon Hermez che utilizzava un meccanismo di consenso chiamato Proof of Donation (PoD).
Era essenzialmente un meccanismo ad asta in cui partecipanti offrivano un certo numero di token per essere selezionati a produrre il batch delle transazioni. E’ stato poi successivamente modifcato per permettere a più partecipanti di creare i batch sul layer 2.
I Sequencer si occupano di proporre i barch di transazioni alla rete, mentre ggli Aggregator che forniscono le proof di validità per i batch proposti dai Sequencer.. Questo modello a due livelli garantisce che ogni transizione di stato sia completata correttamente. Entrambi i ruoli sono incentivati tramite fee in MATIC.
Lo zkProver crea le proof zero-knowledge ed utilizzato dagli Aggregator per convalidare i batch e e fornire prove di validità.
Infine abbiamo un bridge che permette i trasferimenti di asset tra layer 1 e 2.
La zkEVM mira ad un network permissionless, decentralizzato, sicuro ed efficiente. Le strategie per ottenere performance includono: esecuzione off-chain, utilizzo di prove crittografiche ottimizzate, incentivi ai coordinatori più efficienti.
L’obiettivo è portare maggiore scalabilità su Ethereum sulla zkEVM, attraendo dApp esistenti e nuove applicazioni.
Polygon sta comunque sviluppando una nuova architettura Polygon 2.0 e ha proposto una architettura multi chain in cui Polygon zkEVM è solo una parte.
La nuova architettura dovrebbe utilizzare un token POL di nuova generazione.
ZkSync Era
zkSync Era è un protocollo di rollup a conoscenza zero (ZK rollup) che utilizza prove crittografiche di validità per fornire transazioni scalabili e a basso costo su Ethereum. Con zkSync il calcolo avviene off-chain e la maggior parte dei dati è archiviata off-chain. Le transazioni vengono provate sulla mainnet Ethereum, garantendo lo stesso livello di sicurezza.
ZkSync è nato inizialmente con questo nome per poi creare due versioni: zkSync Lite e zkSync Era.
Attualmente la versione principale lanciata pochi mesi fa in mainnet è zkSync Era che ha aggiunto il supporto per gli smart contract. Gli smart contract di zkSync sono scritti in Solidity o Vyper, come su Ethereum, e richiamabili con gli stessi client EVM-compatibili. Non è necessario registrare una nuova chiave privata. zkSync supporta i wallet Ethereum esistenti.
Come abbiamo detto in precedenza può essere considerato un protocollo di Tipo 4 secondo la classificazione proposta da Vitalik Buterin, cioè ha una minore compatibilità con Ethereum. I costi di transazione sono però molto bassi.
Qui vedete una architettura di base di zkSync Era:
Su zkSync quando un utente crea una transazione, questa viene sottoposta ad un nodo operatore che crea il rollup, calcola una prova a conoscenza zero (zkProof) della corretta transizione di stato e la aggiunge al blocco. Quando questo è stato completato viene inviato ad un zkVerifier separato, cioè allo smart contract di zkSync che lo verifica. La prova di validità viene poi sottoposta a zkSync per la verifica finale. Fatti i controlli e se la verifica ha successo, il nuovo stato è considerato finale.
Quali sono allora i vantaggi di usare un protocollo come zkSync Era?
E’ un tipo di zkEVM che trasferimenti istantanei di ETH e token ERC-20 su Ethereum. Gli utenti possono infatti prelevare quando vogliono senza aspettare i tempi di attesa tipici degli optimistic rollup.
Supporta inoltre molte funzioni native di Ethereum, utilizza le API Web3 standard e supporta altre caratteristiche.
zkSync Era fornisce sicurezza paragonabile a Ethereum, costi di transazione estremamente ridotti, compatibilità con gli indirizzi Ethereum e introduce nuove funzionalità preservando quelle chiave di EVM.
Starknet
Starknet è un rollup a conoscenza zero permissionless che opera come rete L2 su Ethereum. Gli smart contract di Starknet sono scritti principalmente in un linguaggio di programmazione StarkWare Cairo, che è progettato specificatamente per essere compatibile con le prove STARK.
E’ un progetto sviluppato da Starkware, una azienda nata qualche anno fa e che sviluppa soluzioni di scaling per Ethereum.
In particolare ha sviluppato due soluzioni: StarkNet e StarkEx.
Ecco l’architettura di base di Starknet:
L’architettura di Starknet è composta da account utente (wallet), nodi full, un sequencer, un prover, un verifier e uno smart contract Core. Gli account utente vengono gestiti come Smart Contract.
Il sequencer è un server off-chain che riceve le transazioni, le convalida e le raggruppa in blocchi.
Il prover genera la prova crittografica dell’integrità del calcolo svolto dal sequencer durante l’esecuzione delle transazioni in un nuovo blocco. Per generare la prova di validità, il prover necessita della “traccia di esecuzione” del calcolo del sequencer, ottenibile solo con un linguaggio come Cairo.
I full node si occupano di tenere traccia di tutte le transazioni e dello stato globale attuale. Ricevono le informazioni quando si crea un nuovo blocco. I nuovi nodi ricostruiscono la storia della rete collegandosi a Ethereum.
Il verifier è uno smart contract su Ethereum che riceve le nuove prove dal prover come transazioni L1 e le convalida on-chain. Inviano il risultato allo smart contract Core di Starknet per aggiornare lo stato globale L2.
Il cuore centrale del sistema è uno smart contract Starknet Core riceve i cambiamenti dello stato globale L2 ad ogni nuovo blocco convalidato e li invia con una “call data”. Questi “metadati” vengono decodificati dai full node di di Starknet per ricostruirne la storia durante la sincronizzazione iniziale.
Per quanto riguarda le prove di validità Starkware utilizza una tecnologia di sicurezza chiamata zk-STARK, acronimo di (Zero-Knowledge Scalable Transparent Arguments of Knowledge).
Non sono altro che un meccanismo di validiy proof simile a quello utilizzato da altri rollups e che include una prova crittografica chiamata apunto ZK-STARK che dimostra che lo stato successivo è corretto e deriva dalla corretta esecuzione del batch. Questa prova può essere verificata on chain in modo molto efficiente.
StarkEx è invece una interfaccia, un engine che permette di progettare soluzioni di scaling per applicazioni specifiche come quelle per il trading utilizzate da Sorare, Immutable X o dYdX.
Se quindi Starknet è la rete permissionless che consente a tutti di “costruire”, StarkEx è il layer 2 costruito su misura per alcuni protocolli e che necessita di autorizzazione.
Il progetto di Starkware non ha ancora un token che probabilmente verrà rilasciato con un aidrop. Dovrebbe essere un token di governance e da alcuni contratti su Ethereum, potrebbe chiamarsi STRK.
E’ comunque un progetto che sta lavorando per introdurre dei componenti in grado di compilare il codice da Solidity a Cairo in trasformando questo protocollo a tutti gli effetti in una zkEVM di tipo 4.
zkEVM: Video tutorial
Per concludere questa guida abbiamo preparato un video specifico sulle soluzioni zkEVM che sono state sviluppate quest’anno o che sono in corso di sviluppo:
zkEVM: le domande frequenti (FAQ)
Una versione della Ethereum Virtual Machine che utilizza le zero-knowledge proof, per aumentare scalabilità e privacy su Ethereum.
Eseguendo transazioni off-chain e inviando alla catena Ethereum solo proof di validità, non tutti i dati.
Maggiore scalabilità, grazie all’esecuzione off-chain, e più privacy, dato che i dettagli delle transazioni non sono pubblici.
Conclusioni
Abbiamo visto in questa guida come gli ZK Rollups rappresentano una soluzione rivoluzionaria per superare le sfide di scalabilità di Ethereum.
Con progetti come Polygon zkEVM, nonché altre implementazioni come zkSync e Starknet, l’era dei ZK Rollups è ormai in grande crescita.
Queste innovazioni promettono di rendere le transazioni sulla blockchain più efficienti, economiche e scalabili, aprendo la strada a un futuro in cui la blockchain può essere utilizzata per una vasta gamma di applicazioni senza essere ostacolata da limiti di capacità o costi elevati.
Ma sopratutto dovrebbero portare alla tanta decantata adozione a cui tutti puntano per il futuro delle criptovalute.
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