Liquid Staking: che cos’è e come funziona

Il liquid staking è una innovativa modalità di staking che consente di ottenere maggiore liquidità dai token bloccati in staking. Mentre con lo staking tradizionale i token vengono vincolati per un certo periodo, con il liquid staking si ricevono dei token rappresentativi che possono essere utilizzati liberamente.

In questo modo è possibile beneficiare delle ricompense di staking senza perdere la disponibilità dei propri asset.

Il liquid staking sta prendendo piede su molte blockchain proof-of-stake come Ethereum, Solana, Polygon e altre. In questo articolo analizzeremo in dettaglio cos’è il liquid staking, come funziona, i suoi vantaggi ma anche gli svantaggi e i rischi di questa strategia.

Vedremo inoltre alcuni dei progetti principali che permettono di fare liquid staking, come Lido Finance per ETH, Marinade Finance per SOL e altri.

Liquid Staking: riepilogo

👍 Cos’ è?Modalità di staking delle criptovalute che, a differenza dello staking tradizionale, consente agli utenti di mantenere una certa liquidità sui fondi impegnati in staking.
💰TokenSi tratta di token “wrapped”
✅ Metodo di convalidaProof of stake (Pos)
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Cos’è il liquid staking

Il liquid staking è una strategia innovativa che consente di ottenere liquidità dai token messi in staking, superando le limitazioni dello staking tradizionale.

Liquid Staking

Funziona depositando i token in staking su appositi protocolli decentralizzati, che emettono in cambio dei token rappresentativi liquidi.

Si tratta di token wrapped. I token wrapped sono asset digitali che rappresentano un’altra criptovaluta o asset sottostante, mantenendone il valore 1:1.

I wrapped token vengono creati attraverso un processo di minting: l’asset sottostante viene bloccato, e in cambio vengono emessi i relativi wrapped token.

Ad esempio, depositando ETH su Lido si ricevono in cambio token stETH, mentre con Rocket Pool si ottengono rETH.

Questi token possono essere utilizzati liberamente, ad esempio come collaterale in DeFi, mentre i token originali restano vincolati nello smart contract di staking. In qualsiasi momento è possibile “bruciare” con una operazioni di “burn” i token rappresentativi per riottenere indietro i token originari, una volta terminato il periodo di vesting.

Il liquid staking abilita quindi un doppio livello di utilizzo: le ricompense di staking da una parte, e dall’altra la possibilità di impiegare liberamente il valore del collaterale in DeFi, grazie ai token liquidi ricevuti.

Quali sono i vantaggi del liquid staking

I vantaggi del liquid staking sono molteplici:

  • Permette di superare eventuali limiti minimi per lo staking, grazie allo staking pool aggregato gestito dal protocollo.
  • Consente di mantenere la liquidità dei propri asset, potendoli impiegare in DeFi pur ricevendo le ricompense di staking.
  • Abilita una migliore allocazione del capitale, che può generare rendimenti sia dallo staking che dall’utilizzo dei token rappresentativi.
  • Elimina di fatto il periodo di unbonding tipico dello staking tradizionale. I token originali possono essere riottenuti in qualsiasi momento bruciando quelli rappresentativi.
  • Può contribuire a ridurre la volatilità dei token PoS, grazie alla maggiore liquidità immessa sul mercato dai token rappresentativi.

Criticità dello staking tradizionale e differenze

Lo staking tradizionale presenta alcune criticità principali che il liquid staking mira a risolvere:

  • Immobilizzo dei fondi per periodi prolungati, anche anni in alcuni casi, con completa illiquidità.
  • Necessità di rispettare requisiti minimi di staking spesso elevati, escludendo molti utenti con capitali ridotti.
  • Complessità tecnica delle procedure che scoraggia gli utenti meno esperti.
  • Impossibilità di sfruttare i fondi impegnati in altri protocolli DeFi per massimizzare i profitti.
  • Difficoltà nel gestire il rischio, non potendo riallocare i fondi immobilizzati in caso di flessione del mercato.

Lo svantaggio principale sta nell’esposizione ai rischi di exploit dello smart contract del protocollo di liquid staking.

Inoltre, i token rappresentativi potrebbero subire un depegging rispetto ai token originari.

Come funziona il Liquid Staking

Il liquid staking indica una modalità di staking delle criptovalute che, a differenza dello staking tradizionale, consente agli utenti di mantenere una certa liquidità sui fondi impegnati in staking.

Il processo di liquid staking prevede 3 fasi principali:

  1. il deposito dei token in staking,
  2. l’emissione dei token liquidi rappresentativi
  3. l’unstaking per riottenere i token originali.

Qui vedete sintetizzato il funzionamento:

Inizialmente l’utente invia i propri token (ad esempio ETH) ad uno smart contract di un protocollo di liquid staking come Lido. Il protocollo verifica la validità dei token e li blocca nel contratto.

A questo punto, il protocollo emette dei token liquidi rappresentativi dell’asset sottostante, mantenendone il valore 1:1. Nel caso di Ethereum, vengono emessi token stETH. Questi token possono essere utilizzati liberamente dall’utente per operare in DeFi, essendo appunto completamente liquidi.

Parallelamente, il protocollo utilizza i token originali bloccati per fare staking sulla blockchain e generare ricompense. Periodicamente, una parte di queste vengono ridistribuite agli utenti sotto forma di ulteriori token rappresentativi.

Quando l’utente vuole riottenere i token bloccati, deve bruciare (burn) i token rappresentativi inviandoli ad un indirizzo specifico. Il protocollo verifica la transazione e, se valida, invia all’utente i token originali sbloccati, meno le commissioni.

Principali protocolli per il liquid staking

Esistono diversi protocolli che permettono di effettuare il liquid staking su varie blockchain, i principali sono Lido, Rocket Pool e Marinade Finance. Analizziamoli nel dettaglio:

Lido

Lido è il protocollo di liquid staking su Ethereumpiù utilizzato, con oltre $22 miliardi di asset in gestione. Offre la possibilità di fare liquid staking con Ethereum, ricevendo in cambio il token stETH. Quest’ultimo può essere utilizzato su moltissimi protocolli DeFi.

Oltre ad Ethereum, Lido supporta il liquid staking anche su altre blockchain come Polygon e ha interrotto il supporto per Solana. Il suo token di governance LDO viene distribuito come ricompensa agli utenti. Lido gestisce un network di validatori decentralizzato.

Per approfondimenti puoi consultare la nostra guida su Lido Finance.

Rocket Pool

Rocket Pool è un protocollo di liquid staking per Ethereum che non richiede un minimum stake. Gli utenti ricevono rETH quando depositano ETH. Come Lido, anche Rocket Pool si basa su uno staking pool decentralizzato.

Il token di governance è RPL, che i validatori devono stake come garanzia della loro buona condotta. Un vantaggio di Rocket Pool è la possibilità di diventare mini-validatori con solo 8 ETH + 2.4 ETH in RPL.

Marinade Finance

Marinade è un popolare protocollo di liquid staking su Solana, con oltre $1 miliardo in gestione. Consente di ottenere il token mSOL quando si stake SOL. Una caratteristica unica è l’integrazione con i protocolli DeFi che operano sulla rete Solana.

Marinade Finance - Liquid Staking Solana

E’ infatti possibile utilizzare i token liquidi su piattaforme come Orca e Radyum o sulle piattaforme di lending come Solend.

Il token di governance è MNDE, offerto come ricompensa agli utenti. Marinade si distingue per la semplicità d’uso e le commissioni competitive rispetto ad altri protocolli di liquid staking per SOL.

Rischi e svantaggi del liquid staking

Il liquid staking, per quanto innovativo, presenta anche alcuni potenziali rischi e svantaggi da considerare:

Rischio di slashing

Poiché i protocolli aggregano lo staking di più utenti, c’è il rischio che i validatori scelti si comportino in modo improprio e vengano puniti con lo “slashing“, ovvero penalizzati dalla rete con la decurtazione di una parte dei fondi.

Questo potrebbe comportare perdite anche per gli utenti del protocollo.

Vulnerabilità contratti intelligenti

I protocolli di liquid staking sono basati su smart contract complessi. Eventuali bug o vulnerabilità in questi contratti potrebbero essere sfruttati da attaccanti per rubare i fondi degli utenti. Serve quindi una robusta sicurezza ed audit periodici.

Deppegging dei token rappresentativi

I token liquidi ricevuti in cambio possono subire un “depegging”, ovvero discostars dal valore 1:1 con l’asset sottostante. Questo rende impossibile riscattarli al valore originario.

Il rischio aumenta in caso di crollo della fiducia nel protocollo, quindi non il massimo in termini di sicurezza.

Liquid Staking: le domande frequenti (FAQ)

Cos’è il liquid staking?

Il liquid staking è un processo che consente agli investitori di partecipare allo staking di criptovalute mantenendo la liquidità dei loro asset, ricevendo token rappresentativi utilizzabili in altre attività finanziarie.

Quali sono i vantaggi principali del liquid staking?

I vantaggi includono maggiore liquidità, flessibilità nel trading e nelle operazioni di mercato, e la possibilità di guadagnare ricompense di staking senza bloccare i propri asset.

Come si differenzia il liquid staking dallo staking tradizionale?

A differenza dello staking tradizionale, che richiede il blocco degli asset, il liquid staking permette agli investitori di mantenere l’accesso ai loro fondi, offrendo maggiore flessibilità e liquidità.

Liquid Staking: riepilogo

Conclusioni

Il liquid staking è una strategia promettente che potrebbe rendere lo staking più accessibile ed efficiente.

Questa modalità di staking rappresenta una svolta significativa nel settore delle criptovalute, offrendo agli investitori un modo per guadagnare interessi sui loro asset mantenendo la flessibilità e la liquidità.

Con la sua crescente popolarità e integrazione nel settore DeFi, il liquid staking si sta affermando come una componente essenziale dell’ecosistema delle criptovalute, offrendo nuove opportunità e sfide sia per gli investitori esperti che per i principianti. Tuttavia presenta anche rischi da non sottovalutare.

I maggiori riguardano sicuramente la sicurezza stessa dei protocolli.

Vedremo se nel 2024 il liquid staking tornerà ad essere utilizzato in modo massiccio. Gli sviluppi futuri dipenderanno dalla capacità dei protocolli di gestire questi rischi garantendo al contempo i benefici di maggiore liquidità per gli utenti.

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