Hai sentito parlare di criptovalute e vuoi capire dove custodirle? In questa guida parliamo di wallet crypto, ovvero del primo strumento di cui hai bisogno per iniziare ad investire.
Le criptovalute stanno avendo grande successo con Bitcoin che è esploso negli ultimi anni. Si tratta di valute digitali che funzionano in rete e che vengono gestite tramite computer. Per scambiarle o custodirle abbiamo bisogno di un portafoglio o wallet.
Un wallet di criptovalute non è altro che un portafoglio digitale che ti consente di conservare qualuque crypto e fare transazioni acquistando o vendendo. Ti permette quindi di detenere Bitcoin, Ethereum e tutte le altre coin, proprio come se fosse un portafoglio normale, solo che invece di euro contiene criptovalute.
Il termine wallet significa in italiano proprio “portafoglio” ed indica un software o un dispositivo che permette di custodire criptovalute. Per questo motivo possiamo avere wallet di tipo hardware o software. Ci sono molte soluzioni e portafogli di criptovalute, e dunque questo può generare molta confusione e dubbi su quale usare e perchè.
In questa guida cercheremo di capire quali sono le caratteristiche principali dei wallet crypto, come funzionano e quali sono le tipologie più comuni che possiamo utilizzare.
Per iniziare hai bisogno come prima cosa di comprare criptovalute e puoi utilizzare un exchange o una piattaforma.
Sommario
- 1 Che cos’è un Wallet di criptovalute ?
- 2 Wallet criptovalute: riepilogo
- 3 Migliori piattaforme per investire in criptovalute
- 4 Come funziona un wallet crypto
- 5 Esempio: wallet Bitcoin
- 6 Tipologie di wallet in base al funzionamento
- 7 Tipologie di wallet in base alla chiave
- 8 Come creare un wallet Non Custodial: esempio
- 9 Creare un wallet custodial: l’esempio di un Exchange
- 10 Migliori Wallet di criptovalute online
- 11 Wallet di criptovalute: video di approfondimento
- 12 Wallet Crypto: le domande frequenti
- 13 Conclusioni
Che cos’è un Wallet di criptovalute ?
Partiamo dalla definizione. Ci aiuterà a capire come funziona un portafoglio digitale e quali sono gli elementi fondamentali per la sicurezza.
Un wallet è un portafoglio digitale che ci permette di conservare criptovalute. Possiamo pensarlo proprio con un portafoglio che mettiamo in tasca, in questo caso conterrà valute digitali invece di euro in monete o banconote.
Grazie ad un wallet è possibile custodire Bitcoin o altre crypto, fare transazioni sulla blockchain ed interagire con le applicazioni. Se vogliamo usare le criptovalute dovremo per forza utilizzare questi portafogli digitali che sono protetti da funzioni di crittografia, ovvero sistemi di sicurezza in grado di proteggere il portafoglio da eventuali accessi non autorizzati.
Ogni wallet ha un indirizzo unico che rappresenta un identificatore univoco del portafoglio, proprio come può essere l’IBAN di un conto tradizionale.
Possiamo pensare quindi al wallet come il nostro conto corrente su cui ricevere denaro ed eseguire transazioni. In questo caso però ad essere scambiate saranno criptovalute e non valute tradizionali come Euro o Dollaro.
Wallet criptovalute: riepilogo
👍 Cosa è | Portafoglio digitale che ci permette di conservare le chiavi private delle nostre criptovalute ed interagire con la blockchain ed i vari servizi. |
✅ Tipologie | Hardware / Software – Custodial / Non Custodial |
🥇Migliore piattaforma per fare trading su crypto | eToro |
🥇Miglior exchange per comprare crypto | Kraken |
Migliori piattaforme per investire in criptovalute
Prima di vedere quelle che sono le caratteristiche principali di un wallet crypto vi segnaliamo alcune delle piattaforme certificate per investire sulle criptovalute:
Come funziona un wallet crypto
Cerchiamo ora di arrivare ad una definizione più precisa di wallet. Abbiamo detto che i portafogli digitali ci consentono di interfacciarci con la blockchain. E’ lì infatti che avvengono le transazioni che rimangono per sempre scritte e non si possono modificare. Per approfondimenti puoi consultare la nostra guida sulla blockchain ed il video di approfondimento sul nostro canale Youtube.
Le criptovalute viaggiano sulla blockchain e non sono depositate fisicamente sul wallet. Con questo siamo dicendo che un wallet è un portafoglio digitale che ci permette di spostare token fornendo un indirizzo pubblico sotto forma di stringa o codice alfanumerico.
Quando vogliamo ricevere criptovalute o inviarle comunicheremo il nostro indirizzo pubblico del wallet per ricevere Bitcoin o altri token.
Da un punto di vista tecnico quindi un wallet non contiene criptovalute bensì una coppia di “chiavi”:chiave pubblicae chiave privata. Per operare con la massima sicurezza, un wallet crypto si occupa di gestire le chiavi in modo da interagire con la blockchain.
- La chiave pubblica è una stringa di caratteri che rappresenta l’indirizzo del wallet da utilizzare per inviare e ricevere criptovalute. E’ in pratica come il numero del nostro conto. Lo possiamo dare a chiunque senza problemi.
- La chiave privata serve per accedere al wallet, per verificare le transazioni e provare che siamo i proprietari di quelle crypto. Questa può essere una frase mnemonica, un QR code o una stringa.
Alla luce di questo, possiamo dettagliare con più precisione la definizione.
Un wallet di criptovalute è un portafoglio digitale che ci consente di custodire le chiavi private delle nostre crypto. E’ quindi più simile ad una chiave che ad un portafoglio vero e proprio.
Vediamo come funzionano le chiavi nel dettaglio.
Chiave pubblica
La chiave pubblica è l’indirizzo del nostro portafoglio come ad esempio il numero di conto o l’IBAN di un conto corrente. Essa può essere comunicata nel momento in cui decidiamo di inviare o ricevere criptovalute.
A seconda del tipo di crypto la chiave pubblica o indirizzo può cambiare.
Ad esempio un indirizzo di un wallet Ethereum sarà del tipo 0x8434334*********trdsvb
Chiave privata
Da un punto di vista tecnico, un wallet conserva delle informazioni private che ci consentono di convalidare e firmare le transazioni. Queste sono costituite da una chiave privata che viene generata tramite seed phrase (seme) che è la parte più importante da custodire e conservare. Una chiave privata ci consente di spendere le nostre crypto.
Possiamo pensarla come il PIN o la password di un conto.
La chiave privata dovrebbe essere scritta su carta e conservata in un luogo sicuro. Essa non deve essere MAI comunicata a nessuno perché costituisce la chiave di ingresso del nostro portafoglio.
Nel momento in cui si crea un wallet, la prima operazione da fare è infatti annotare la chiave privata, costituita in genere da una sequenza di parole che lo identifica in modo unico.
Ecco un esempio di seed phrase:
again practice shame feed road open despair creek ice least witch
Questa poi viene sottoposta ad un processo crittografico per generare la chiave privata che viene memorizzata sul wallet.
Un wallet ci consente quindi di accedere alla blockchain, fare transazioni e firmarle digitalmente grazie alle proprie chiavi private.
Ogni volta che si crea un wallet verrano generate sempre queste due chiavi. Quindi per fare i pagamenti avremo bisogno solo dell’indirizzo pubblico del wallet del destinatario.
Quando vorremo ricevere criptovalute, invece, dovremo semplicemente fornire l’indirizzo del nostro wallet. Ricordiamoci che le transazioni fatte sulla blockchain non si possono modificare per questioni di sicurezza, una delle caratteristiche di ogni blockchain è infatti l’immutabilità.
Quindi prima di inviare e ricevere crypto assicurati di controllare l’indirizzo del wallet destinatario.
Esempio: wallet Bitcoin
Prendiamo ad esempio un wallet Bitcoin.
Un wallet contiene una collezione di coppie di chiavi, ciascuna composta da una chiave privata ed una chiave pubblica.
A partire dalla chiave privata viene generata mediante crittografia una chiave pubblica in modo irreversibile. Cioè dalla chiave pubblica non è possibile risalire alla chiave privata.
A questa viene poi applicata un’altra funzione crittografica unidirezionale che ci consente di generare un indirizzo del wallet che è poi quello che forniamo quando dobbiamo ricevere criptovalute.
Un wallet può quindi contenere più chiavi private e pubbliche e quindi generare un numero infinito di indirizzi.
Tipologie di wallet in base al funzionamento
Possiamo distinguere i wallet sia in base al funzionamento che in base alla proprietà delle chiavi.
Possiamo distinguere infatti in :
- Hot wallet: sono dei portafogli digitali che si possono connettere alla rete Internet e dunque sono i più veloci in termini di transazioni. Classici esempi sono i wallet software come Metamask
- Cold Wallet: sono wallet che in genere non si collegano in rete come ad esempio gli hardware wallet e dunque sono considerati più sicuri. Sono simili alle chiavette USB per il computer
Molti investitori principianti preferiscono creare i wallet su piattaforme come exchange in quanto sono questi ad occuparsi sia della custodia che delle impostazioni di base. Un cold wallet invece richiede più tempo per essere configurato correttamente.
I Cold Wallet (“freddi”) sono però più sicuri in quanto non sono collegati in rete e dunque sono difficilmente attaccabili da virus o hacker. Effettuano infatti la connessione solo nel momento in cui devono fare una transazione come ad esempio inviare crypto ad un altro indirizzo.
E’ evidente che chi vuole custodire grandi quantità di criptovalute come ad esempio Bitcoin dovrebbe preferire un cold wallet. I trader invece preferiscono utilizzare gli hot wallet in quanto hanno bisogno di fare transazioni (comprare e vendere) continuamente.
Tipologie di wallet in base alla chiave
Vediamo ora come creare un wallet e cosa accade durante la fase di generazione del portafoglio digitale. In generale possiamo racchiudere i wallet in due grandi categorie che determinano chi possiede effettivamente le chiavi private, l’elemento base della custodia.
Un wallet può essere in genere di due tipi:
- non custodial: in cui abbiamo il possesso delle chiavi private (es: hardware wallet)
- custodial: in cui altri soggetti detengono le chiavi private (es: exchange wallet). Il termine indica che diamo in gestione la custodia delle nostre chiavi ad un soggetto terzo come può essere ad esempio l’exchange
Vediamo di approfondirli ulteriormente.
Wallet Non Custodial
I wallet non custodial stanno ad indicare che si tratta di un wallet in cui siamo i custodi o proprietari delle chiavi private.
La frase “Not your keys, not your coins”sintetizza bene il concetto. Si tratta di una espressione popolare che significa che senza il possesso delle proprie chiavi private è come non avere praticamente criptovalute.
Un wallet Non-Custodial di questo tipo può essere definito come Cold wallet (wallet “freddo”) in quanto è connesso alla rete solo per il tempo necessario, dunque è consideato più sicuro.
In questo caso siamo i custodi delle chiavi private e quindi responsabili dei nostri fondi. E’ necessario in questo caso imparare a configurare ed usare il wallet nel modo corretto per evitare di commettere errori. Come sapete, le transazioni su blockchain sono irreversibili.
I wallet di tipo sofware come Trust Wallet o Metamask sono considerati dei wallet di tipo non custodial ma di tipo Hot in quanto si connettono alla rete e siamo i proprietari delle chiavi. Questi in genere sono disponibili come estensioni del browser e ci consentono di operare sulle applicazioni decentralizzate.
I wallet di tipo hardware invece funzionano come delle chiavette USB, si connettono al computer o via bluetooth o tramite app mobile solo per il tempo necessario ad inviare transazioni.
Abbiamo visto nella guida dedicata agli hardware wallet alcuni degli esempi più famosi come Ledger Nano S, Safepal e Trezor.
Per acquistare un wallet Ledger, una delle aziende più famose, clicca qui per accedere al sito ufficiale.
Wallet Custodial
I wallet custodial, come specifica la parola stessa, sono dei portafogli digitali in cui deleghiamo la custodia dei nostri fondi ad una piattaforma.
Il più classico degli esempi è dato dai wallet che ci vengono assegnati nel momento in cui apriamo un account su un exchange di criptovalute.
Aprendo un account su exchange come Bitpanda o Binance, per citarne due, il sistema ci assegnerà un wallet custodial in cui avremo un indirizzo per ogni criptovaluta posseduta e la possibilità di operare su più blockchain.
Questa flessibilità è alla base del successo degli exchange che consentono anche ai neofiti di iniziare ad investire in criptovalute senza conoscere le basi del funzionamento di un wallet.
Il problema fondamentale sta appunto nella custodia che viene delegata alla piattaforma e che quindi può disporre dei nostri fondi. Il fatto che molti exchange non siano regolamentati rende ancora meno sicura la detenzione dei fondi su queste piattaforme.
Un Exchange può fallire e dunque farci perdere tutte le criptovalute che avevamo, in quanto non abbiamo le chiavi private. Per questo motivo molti esperti ritengono che in futuro cresceranno molto i DEX, ovvero gli exchange decentralizzati in cui si potrà fare trading ed utilizzare i wallet non custodial in modo decentralizzato.
Come avrete capito, con un wallet custodial, non siamo effettivamente i proprietari delle criptovalute. Quindi questo tipo di wallet è certamente il meno sicuro rispetto ad altri tipi di portafogli digitali.
Come creare un wallet Non Custodial: esempio
Partiamo dall’esempio del wallet più sicuro e vediamo come fare per creare un wallet non custodial.
Abbiamo visto che possiamo utilizzare un wallet di tipo software come Trust Wallet o Metamask oppure un wallet hardware. Prima di scegliere dovremo capire su quali blockchain vogliamo operare. Non tutti i wallet supportano tutte le blockchain.
Ad esempio Bitcoin ha dei suoi wallet specifici, Ethereum richiederà software come Metamask, Cosmos richiederà il Keplr wallet e cosi via. Wallet fisici come il Ledger ad esempio,invece, consentiranno di interfacciarsi con la maggioranza delle blockchain.
Ad ogni modo in fase di creazione dovremo fare attenzione a memorizzare la seed phrase o recovery phrase, importantissima per la custodia della chiave privata.
Ma facciamo un esempio pratico. Supponiamo di voler operare su rete Ethereum e scegliamo il wallet Metamask. Ecco i passi da seguire:
1. Colleghiamoci al sito di Metamask e scarichiamo l’estensione per il browser che utilizziamo ad esempio Chrome o Firefox.
2. Installiamo l’estensione per gestire il wallet
3. Clicchiamo su Inizia per iniziare a creare il wallet
4. Clicchiamo su Crea Portafoglio
5. Impostiamo una password per accedere al portafoglio e confermiamo
6. Il sistema di propone la fase di backup “seed phrase” o “Secret Recovery Phrase” e ci ricorda di non darla a nessuno. Avremo ad esempio una frase del tipo:
“boring assault atom peasant among friend pizza that desk cabbage unit erode”
che dovremo salvare e custodire senza darla a nessuno
7. Conferma la frase di backup per verificare di averla memorizzata
Fatte queste operazioni abbiamo creato il nostro portafoglio per gestire Ethereum che potremo utilizzare anche come estensione da browser.
In alto vedrete la scritta Account in cui ci sarà l’indirizzo pubblico 0xe75461De98xxxxxxxxxxxxxxx96315f7F5AE61
che potremo utilizzare per inviare e ricevere criptovalute.
Tramite il wallet Metamask possiamo accedere a tutte le applicazioni sul network di Ethereum e a protocolli come AAVE, Uniswap e così via.
Se invece utilizziamo un hardware wallet dovremo fare qualcosa di simile nella fase di configurazione e seguire tutti i passaggi. Anche in quel caso ci sarà una frase di backup o seed phrase che dovremo memorizzare e che costituirà la nostra chiave privata.
Cerchiamo di capire perché è importante.
Generazione di un wallet: la seed phrase
Abbiamo visto che in fase di generazione dobbiamo memorizzare la seed phrase o frase di backup.
Questa è costituita in generale da 12 o 24 parole in lingua inglese e di senso compiuto. Abbiamo visto che nell’esempio precedente Metamask ha generato 12 parole, nel caso del ledger ne avremo 24.
Ecco un esempio:
“boring assault atom peasant among friend pizza that desk cabbage unit erode”
Perchè è importante la seed phrase? Perchè è la base da cui viene generata crittograficamente la chiave privata. Questa, come detto in precedenza, deve essere scritta su un foglio e conservata al sicuro. Dalla frase di backup infatti è possibile risalire alle chiavi private e dunque chi entra in possesso di questa diventa a tutti gli effetti proprietario del wallet.
Supponiamo che ci sia un guasto al computer in cui avevamo configurato Metamask o che ci rubino l’hardware wallet su cui le custodivamo. Cosa succede? ? Perdiamo tutte le criptovalute? Assolutamente No.
Queste infatti possono essere sempre recuperate attraverso la seed phrase, ovvero l’elenco di parole generate in fase di creazione che abbiamo visto prima e che ci consentirà di ricostruire la chiave privata su un altro dispositivo.
In buona sostanza un wallet, che sia fisico o software, non archivia le criptovalute. Queste infatti sono sempre disponibili sulla blockchain in quanto registro pubblico.
Ricorda: l’hardware wallet custodisce le chiavi private, non le criptovalute.
Se si perdono le chiavi private, però, si perdono le criptovalute in quanto queste non possono essere recuperate senza la seed phrase.
Creare un wallet custodial: l’esempio di un Exchange
Il modo più semplice per creare un wallet custodial è quello di utilizzare un exchange. In questi casi stiamo delegando la custodia quindi non dovremo memorizzare alcuna seed phrase.
Per creare un wallet su un exchange ci basterà seguire dei semplici passaggi. Prenderemo come esempio Bitpanda, che è uno degli exchange migliori. Ecco i passi da seguire:
- Registrati sulla piattaforma di Bitpanda
- Effettua le procedure di riconoscimento KYC inviando i dati richiesti
- Scarica l’app mobile se disponibile
- Utilizza l’exchange
Quando l’account sarà confermato avremo accesso ad una schermata simile:
in cui potremo avere accesso a tutte le criptovalute che possiamo comprare e vendere.
Se prendiamo una crypto come ad esempio Litecoin e clicchiamo su Deposit, vedete che avremo in questa schermata:
un QR code ed un address che rappresenta l’indirizzo del nostro wallet di Litecoin.
In questo caso l’exchange ha fatto tutto per noi e non sappiamo quale sia la chiave privata di questo wallet. Possiamo solo fare le nostre transazioni usando l’address ma non sapremo mai quali sono le chiavi e dunque stiamo utilizzando un wallet custodial.
Il vantaggio è che si tratta di wallet molto semplici da usare e le funzioni sono molto intuitive ed adatte a chi si avvicina per la prima volta al settore. In questo modo è possibile investire in criptovalute nella maniera più semplice.
Ecco i migliori exchange dove poter comprare criptovalute:
CARATTERISTICHE | VANTAGGI | ||
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Più grande exchange | Numerose criptovalute | ISCRIVITI | |
In evidenza |
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Crypto Index | Exchange Europeo | ISCRIVITI | |
App facile da usare | Carta VISA | ISCRIVITI | |
Criptovalute principali | Facile da usare | ISCRIVITI |
Migliori Wallet di criptovalute online
I wallet crypto online sono in genere utilizzati dai trader che vogliono solo fare compravendita di crypto asset o da chi non vuole perdere tempo nel configurare i wallet non custodial
Per questo motivo molti scelgono i web wallet, ovvero quelli integrati direttamente nelle piattaforme degli exchange. Vediamo quali sono i migliori portafogli crypto online da poter usare.
Bitpanda
Bitpanda è un Exchange nato nel 2014 a Vienna, con lo scopo di semplificare gli investimenti.
Tra i servizi più interessanti vi troviamo Bitpanda Savings. Il quale permette di creare un vero e proprio piano di risparmio automatizzato e ricorrente. Modificabile anche in itinere.
Oltre alle criptovalute, su Bitpanda è possibile investire anche su
- Metalli
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- Azioni frazionate
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Annoveriamo anche i Crypto Index, grazie ai quali puoi investire automaticamente sull’intero mercato delle criptovalute con un solo clic.
Ma non solo. Sono tanti altri i servizi interessanti riscontrabili su Bitpanda, oltre ad una piattaforma molto semplice ed intuitiva.
Per incentivare gli utenti, è previsto anche il programma BEST. BEST è il token dell’ecosistema Bitpanda basato sulla blockchain di Ethereum. L’accumulo di BEST sblocca l’accesso a benefit esclusivi, vantaggi e ricompense.
Negli anni, la piattaforma è cresciuta tanto. Al punto che ad oggi conta oltre 400 membri nel team, provenienti da quasi 50 paesi diversi, e presto sarà operativo un ufficio anche a Milano, con un team tutto italiano.
Nonché oltre 2 milioni e mezzo di utenti iscritti. Vanta una licenza di provider di servizi di pagamento PSD2, una sicurezza all’avanguardia e un’esperienza utente semplificata.
Giusto infine citare la Bitpanda Card, collegata al circuito Visa. Essa consente di spendere criptovalute, metalli, azioni e denaro fiat per i propri acquisti quotidiani, che siano online o su negozi fisici.
Registrati gratis su Bitpanda da qui.Binance
Per quanto riguarda Binance, siamo di fronte al più grande Exchange di criptovalute per mole di scambi annuali. Malgrado la nascita recente, avvenuta nel maggio 2021.
Fondata da Changpeng Zhao, noto con l’acronimo “CZ”, uno sviluppatore cinese già fondatore di un software di high-frequency trading.
Ha dovuto spostare la propria sede dalla Cina alla luce delle continue restrizioni imposte dal governo cinese.
Puoi registrarti gratuitamente su Binance cliccando qui.Wallet di criptovalute: video di approfondimento
Per concludere abbiamo preparato un video che spiega le basi del funzionamento di un wallet di criptovalute:
Wallet Crypto: le domande frequenti
Sono dei portafogli digitali che ci consentono di custodire criptovalute e di fare transazioni sulla blockchain come inviare e ricevere crypto. Possono essere custodial o non custodial in base alla proprietà delle chiavi private.
I wallet più sicuri sono i cold wallet (freddi) ovvero tutti quei portafogli che si collegano alla rete il meno possibile e dunque sono meno esposti ad attacchi informatici. Un esempio è dato dagli hardware wallet (es: Ledger).
E’ possibile utilizzare i wallet online messi a disposizione dagli exchange o configurare un wallet non custodial (wallet o software) annotando la frase di backup (seed phrase) che consente di ricostruire la chiave privata.
Conclusioni
In questa guida abbiamo visto che per operare sulle criptovalute è necessario utilizzare un wallet o portafoglio digitale per custodirle e/o scambiarle. Per ricevere ed inviare crypto bisogna dotarsi di un wallet.
Esistono varie tipologie di wallet in base al loro funzionamento e al tipo di custodia delle chiavi private. Gli exchange consentono di avere accesso anche a wallet online per poter operare sulle loro piattaforme, ma si tratta di portafogli custodial in cui non si è proprietari dei propri fondi.
I wallet non custodial rappresentano la soluzione migliore per operare con le crypto in quanto si è proprietari delle chiavi private e dunque si ha la sicurezza di detenere le proprie coin. In questo articolo abbiamo cercato di spiegare nel dettaglio il funzionamento di un wallet crypto e le varie alternative in modo da consentire a chiunque di fare una scelta consapevole.
Chi vuole tenere al sicuro i propri risparmi dovrebbe orientarsi verso gli hardware wallet. Per chi fa trading o investe piccole somme e per chi cerca il modo più semplice per investire in criptovalute è consigliabile usare gli exchange.
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