ETF Bitcoin: cosa sono e come funzionano (2024)

Gli ETF Bitcoin sono fondi negoziati in borsa che permettono di investire sul prezzo di Bitcoin in modo semplice e regolamentato.

Dopo anni di attesa, nel 2024 la SEC ha finalmente approvato i primi ETF spot Bitcoin negli Stati Uniti, dando il via a una nuova era per le criptovalute come asset finanziario.

Ma come funzionano questi prodotti? E quali vantaggi e svantaggi comportano per gli investitori?

Generalmente gli ETF sono costruiti su un paniere di asset e sono utilizzati come strumento di investimento della finanza tradizionale. Negli ultimi 10 anni, però, i grossi gestori di fondi come Blackrock e Fidelity hanno chiesto a gran voce uno strumento regolamentato per permettere ai propri clienti di poter investire in Bitcoin.

In questa guida analizziamo in dettaglio tutto quello che c’è da sapere sugli ETF Bitcoin, dalle differenze con altre tipologie di fondi alle implicazioni dell’approvazione da parte delle autorità americane.

Faremo chiarezza anche su alcuni concetti che porta confusione sopratutto per quanto riguarda i clienti Europei che, di fatto, possono accedere a questi prodotti ma con qualche differenza rispetto a quelli quotati sul NASDAQ negli USA.

Cos’è un ETF Bitcoin ?

Gli ETF (Exchange Traded Funds) Bitcoin sono fondi negoziati in borsa che consentono di investire sul prezzo della criptovaluta più famosa al mondo in modo semplice, sicuro e regolamentato.

A differenza dell’acquisto diretto di Bitcoin su exchange crypto, gli ETF non richiedono di possedere e custodire direttamente gli asset digitali. L’investitore acquista infatti quote di un fondo gestito da una società di investimento, che si occupa di detenere i Bitcoin sottostanti.

ETF Bitcoin

In sostanza, comprando quote di un ETF Bitcoin si ottiene un’esposizione ai movimenti di prezzo della criptovaluta, senza doversi preoccupare di gestire wallet, chiavi private, sicurezza informatica o dichiarazione dei profitti da trading.

Gli ETF rappresentano quindi uno strumento ideale per aprire gli investimenti in criptovalute a una platea più ampia di investitori retail e istituzionali, che possono accedere a questa asset class innovativa attraverso veicoli finanziari tradizionali.

Il loro funzionamento è simile a quello di altri ETF azionari o obbligazionari.

Cosa sono gli ETF

Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono fondi di investimento negoziati in borsa, simili per molti aspetti ai fondi comuni d’investimento tradizionali. Come questi ultimi consentono di investire in modo diversificato su un paniere di titoli, ma presentano alcune differenze sostanziali.

Rappresentano uno strumento finanziario ibrido che combina le caratteristiche dei fondi tradizionali con la flessibilità e liquidità degli strumenti quotati in borsa.

Fondi: gestione attiva vs gestione passiva

A differenza dei fondi comuni, le cui quote si sottoscrivono e riscattano a fine giornata, gli ETF possono essere comprati e venduti in qualsiasi momento sul mercato secondario durante l’orario di contrattazione in borsa.

Inoltre, mentre i fondi hanno un valore calcolato una volta al giorno, il prezzo di un ETF varia dinamicamente secondo domanda e offerta.

La gestione del fondo e gli emittenti

Gli ETF sono emessi da società di gestione del risparmio o investment bank, che selezionano gli asset su cui costruire il fondo in base al suo obiettivo, ad esempio replicare l’andamento di un indice azionario o obbligazionario. L’emittente acquista e detiene fisicamente gli asset che compongono il fondo e li affida in custodia a una banca depositaria.

La società emittente ha poi il compito di gestire attivamente il portafoglio dell’ETF, ribilanciandolo periodicamente. Si occupa inoltre degli aspetti operativi e amministrativi, come la distribuzione, calcolo del NAV, servizio ai sottoscrittori.

Alcuni esempi di emittenti famosi sono Blackrock, Vanguard e Fidelity che sono tra i più grandi gestori di fondi al mondo.

La divisione in quote o “shares”

Il patrimonio netto dell’ETF viene diviso in quote, chiamate shares, che conferiscono ai sottoscrittori la proprietà di una porzione del fondo proporzionale al numero di quote possedute. Ogni quota dà quindi diritto ad una parte pro-rata degli asset presenti nel fondo.

Gli investitori possono acquistare e vendere liberamente gli shares dell’ETF sul mercato azionario, proprio come fanno con le normali azioni. Il prezzo delle quote varia dinamicamente nel corso della seduta di borsa in base a domanda e offerta.

La gestione “passiva” di un ETF

Una caratteristica distintiva degli ETF è che in genere vengono gestiti in modo passivo, con l’obiettivo di replicare l’andamento dell’indice o dell’asset di riferimento, senza cercare di batterlo attraverso una selezione attiva dei titoli.

Questo approccio permette di contenere i costi di gestione (TER), dato che non sono necessarie analisi e ricerche approfondite per selezionare i singoli asset. Inoltre, la replica passiva garantisce di ottenere rendimenti in linea con il benchmark anche nel lungo periodo.

Gli ETF passivi si limitano quindi a replicare la performance del paniere sottostante, acquistando tutti o un campione rappresentativo degli asset che lo compongono.

Cosa sonoFondi a gestione passiva che replicano il prezzo di Bitcoin.
💰CaratteristicheGestione Passiva / Commissioni basse / Rischio medio-basso
✅ Tipo di ETFCrypto Backed
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Come funziona un ETF spot Bitcoin “tecnicamente”

Un ETF spot su Bitcoin permette di investire direttamente sul prezzo della criptovaluta, senza doverla acquistare e custodire fisicamente. Ma come funziona nel concreto questo strumento? Analizziamo il meccanismo sottostante.

Come funziona ETF spot Bitcoin

Innanzitutto l’ETF viene creato da una società emittente, tipicamente una società di gestione del risparmio o una banca di investimento. Questa entità acquista un quantitativo di Bitcoin proporzionale al capitale raccolto e lo deposita presso un custode autorizzato.

I gestori si occupano sia delle richieste di approvazione (filling), sia della gestione e anche del marketing.

Esempi di gestori sono società come Blackrock, Vanguard, Fidelity o Grayscale. Saranno queste società dunque a sponsorizzare il loro prodotto e a chiederne l’approvazione.

Il patrimonio in Bitcoin viene poi diviso in quote, che vengono emesse e vendute agli investitori sulla borsa valori. Gli investitori possono comprare queste quote, diventando di fatto proprietari indiretti degli asset digitali sottostanti.

Per far sì che le quote rispecchino fedelmente il valore del Bitcoin, entrano in gioco gli Authorized Participants (AP). Si tratta di istituzioni autorizzate a creare e riscattare direttamente le quote presso l’emittente. Se il prezzo dell’ETF sul mercato secondario si discosta troppo dal valore del Bitcoin, questi soggetti intervengono creando o distruggendo quote per ripristinare l’equilibrio.

Esempi per gli ETF appena quotati negli USA sono Jane Street Capital, JP Morgan, istituzioni finanziarie che erano anche contrarie anni fa alle crypto e ora sono addirittura coinvolte direttamente.

Il gestore dell’ETF supervisiona il processo e si occupa anche delle attività operative come la custodia degli asset, la pubblicazione del NAV (Net Asset Value) giornaliero, i rapporti periodici. Può trattenere una commissione di gestione per questi servizi.

ETF Bitcoin spot approvati negli USA

A gennaio 2024 la SEC ha finalmente approvato i primi ETF spot Bitcoin, dando il via libera a numerosi emittenti. La SEC, l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari statunitense, ha finalmente approvato i primi ETF spot su Bitcoin, dando il via libera a diversi emittenti. Si tratta di una svolta epocale per il settore crypto.

Quote o Shares dell'ETF spot

Dopo anni di rigetto delle domande di società come Grayscale, VanEck e Bitwise, la SEC ha cambiato orientamento autorizzando ETF che investono direttamente in Bitcoin. Tra i nomi di spicco vi sono BlackRock, Fidelity, Invesco e WisdomTree.

Ecco gli ETF che sono stati approvati:

  • Grayscale Bitcoin Trust, il più grande fondo crypto con 20 miliardi di asset, che avrà una fee dell’1.5%
  • ARK 21Shares, che non applicherà fee per i primi 6 mesi fino a 1 miliardo di asset, poi 0,25%
  • Valkyrie Bitcoin Strategy ETF, con una fee dello 0.75%
  • WisdomTree Bitcoin Trust, con una commissione dello 0.95%
  • VanEck Bitcoin Trust, che stima afflussi per 2.4 miliardi nei primi 3 mesi (0,25% TER)
  • Bitwise Bitcoin ETF Trust, fee dello 0.2%
  • Invesco Galaxy Bitcoin ETF, fee dello 0.55%
  • Fidelity Bitcoin ETF, fee dello 0.75%
  • BlackRock iShares Bitcoin ETF, fee dello 0.2% fino a 5 miliardi di asset
  • Franklin Templeton Bitcoin Trust, fee dello 0,29%
  • Hashdex Bitcoin ETF, fee dello 0,9%

L’approvazione è stata accolta con entusiasmo dagli investitori retail e istituzionali, che adesso possono accedere facilmente all’asset crypto attraverso veicoli negoziati in borsa. Le contrattazioni sono partite subito dopo il via libera sulle piattaforme di broker come Fidelity, Schwab e Interactive Brokers.

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L’approvazione degli ETF spot era attesa da anni e apre le porte a nuovi capitali istituzionali nel settore crypto.

Vediamo qual è la quotazione in tempo reale:

Differenza tra ETF spot e futures

Prima dell’approvazione degli ETF Spot avvenuta negli USA il 10 Gennaio 2024, erano già stati approvati altri ETF che avevano come sottostante dei Futures.

Gli ETF spot e futures su Bitcoin differiscono per le attività sottostanti in cui investono e il modo in cui replicano il prezzo della criptovaluta. Cerchiamo di capire quali sono le differenze principali.

Gli ETF spot detengono direttamente Bitcoin acquistato sui mercati. Realizzano quindi in tempo reale il prezzo spot corrente della criptovaluta, che è influenzato dalla domanda e offerta presenti sul mercato in un dato momento.

Gli ETF futures invece non posseggono Bitcoin fisico, ma investono in contratti futures collegati alle previsioni di prezzo futuro della criptovaluta. I futures vengono rinegoziati periodicamente e il loro prezzo incorpora non solo il valore spot, ma anche i timori sull’andamento prospettico.

Di conseguenza, mentre gli ETF spot tendono a seguire più fedelmente i movimenti di prezzo reali del Bitcoin, quelli su futures possono divergere, riflettendo aspettative ribassiste o rialziste. Inoltre i costi di roll-over dei contratti influiscono sul rendimento.

Dal punto di vista dell’investitore, gli ETF spot offrono un’esposizione più pura e trasparente al prezzo del Bitcoin. I futures aggiungono complessità e fattori speculativi.

Gli ETF spot sono quindi generalmente preferibili per chi vuole investire sul valore corrente della criptovaluta.

Differenza tra ETF Bitcoin ed ETF azionari

Gli ETF Bitcoin condividono alcune caratteristiche di base con gli ETF tradizionali su azioni, ma presentano anche differenze rilevanti dovute alla natura unica del sottostante Bitcoin.

Innanzitutto, sia gli ETF azionari che quelli su Bitcoin sono fondi negoziati che replicano passivamente la performance di un asset sottostante. Entrambi consentono di diversificare e sono caratterizzati da alta liquidità grazie alla negoziazione in borsa.

Tuttavia, mentre gli ETF azionari investono in titoli che distribuiscono dividendi, Bitcoin non prevede flussi di cassa regolari. Di conseguenza, gli ETF su Bitcoin non distribuiscono dividendi agli investitori.

Ad esempio, alcuni ETF, come quelli che replicano l’S&P 500, rappresentano quote azionarie, quindi ricevi una parte dei dividendi che qualsiasi società nell’ETF paga ai suoi azionisti. Quando Tesla paga un dividendo e hai azioni in un ETF che include Tesla, ricevi un dividendo (più piccolo). Bitcoin è decentralizzato, quindi ciò non accadrà con un ETF Bitcoin.

Inoltre, il mercato delle criptovalute non è ancora pienamente regolamentato. Per questo le autorità hanno richiesto maggiori garanzie agli ETF Bitcoin in termini di trasparenza, audit e sorveglianza, al fine di prevenire manipolazioni.

Mentre il mercato azionario è ormai maturo, quello crypto è giovane e volatile. Ciò implica rischi più elevati per gli ETF Bitcoin, i cui prezzi possono fluttuare ampiamente da un giorno all’altro.

Perché l’approvazione degli ETF Bitcoin Spot è importante?

L’approvazione da parte della SEC dei primi ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti rappresenta una vera e propria svolta epocale per il settore delle criptovalute, per una serie di motivi.

Adozione mainstream

Gli ETF spot Bitcoin attraggono nuove categorie di investitori, in particolare quelli istituzionali come fondi pensione, fondazioni e gestori patrimoniali.

Questi soggetti finora erano “frenati” dalla mancanza di prodotti finanziari familiari e dai rischi di custodia. Gli ETF spot abbattono queste barriere, portando enormi capitali nel settore crypto.

Rispetto delle normative

Il via libera della SEC agli ETF fornisce legittimità e riconoscimento da parte delle autorità di vigilanza, creando un precedente normativo favorevole. Ciò può spianare la strada a ulteriore chiarezza sul piano regolamentare per Bitcoin ed altre criptovalute.

Accessibilità

Gli ETF spot consentono anche agli investitori retail privi di competenze tecniche di acquisire esposizione al Bitcoin in modo semplice e sicuro.

Superano le complessità di custodia e storage tipiche delle criptovalute.

Se invece vi interessano i temi della custodia potete approfondire con questo video legato alla custodia delle criptovalute:

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The video was uploaded on 22/12/2022.

You can view the video here.

Maturità del mercato

L’arrivo di prodotti finanziari istituzionalizzati e standardizzati come gli ETF spot segnala una crescente maturità del mercato delle criptovalute. Ciò può incrementare la stabilità e l’adozione su larga scala.

ETF Bitcoin: sono acquistabili in Italia?

In Italia al momento non sono disponibili ETF spot su Bitcoin o altre criptovalute. Tuttavia, gli investitori possono ottenere un’esposizione indiretta attraverso prodotti come ETN ed ETC.

Quadro normativo Europeo

In Europa non ci sono ETF spot sulle crypto perché la direttiva UCITS (Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities) vieta fondi su singoli asset e richiede maggiore trasparenza per i fondi europei.

Inoltre le autorità di vigilanza finora non hanno approvato ETF crypto al di fuori della UCITS. Negli USA invece la SEC ha dato l’ok.

Gli ETP disponibili in Italia

Gli investitori italiani possono al momento utilizzare ETP (Exchange Traded Products) come ETN ed ETC per investire in modo indiretto su criptovalute.

I più diffusi sono emessi da 21Shares, WisdomTree e VanEck. Nonostante non siano quotati in Italia, sono registrati e acquistabili tramite broker online.

Pur non essendo quotati su Borsa Italiana, la maggior parte di questi ETP risulta registrato anche per il mercato italiano, dunque sono acquistabili tramite i principali broker online operanti in Italia.

Si tratta però di prodotti dalle caratteristiche diverse dagli ETF: non detengono fisicamente le criptovalute sottostanti, espongono al rischio di controparte verso l’emittente e non godono delle tutele della normativa UCITS.

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ETF Bitcoin: Pro e Contro

Gli ETF (Exchange-Traded Funds) Bitcoin hanno introdotto un nuovo paradigma nel mondo degli investimenti in criptovalute, offrendo agli investitori un modo alternativo e potenzialmente più sicuro per accedere a Bitcoin.

Tuttavia, come per ogni strumento finanziario, esistono vantaggi e svantaggi da considerare prima di investire.

Vantaggi degli ETF Bitcoin

Ecco quali sono i pro principali:

  • Accessibilità: uno dei principali vantaggi degli ETF Bitcoin è la loro accessibilità. Gli ETF permettono agli investitori di acquistare azioni in un fondo che traccia il prezzo di Bitcoin, senza la necessità di acquistare e custodire direttamente la criptovaluta. Questo rende gli ETF un’opzione attraente per coloro che sono nuovi al mondo delle criptovalute o che preferiscono non gestire direttamente i loro asset digitali.
  • Regolamentazione e Ssicurezza: gli ETF Bitcoin sono prodotti finanziari regolamentati, il che offre un livello di sicurezza e trasparenza non sempre presente nel mercato delle criptovalute. La regolamentazione aiuta a proteggere gli investitori da frodi e manipolazioni di mercato, mentre la custodia dei Bitcoin è gestita da professionisti, riducendo il rischio di perdita di fondi a causa di errori di custodia o attacchi informatici.
  • Diversificazione: questi strumenti offrono un modo per diversificare il portafoglio di investimenti. Per gli investitori che desiderano una esposizione a Bitcoin ma non vogliono rinunciare agli investimenti tradizionali, gli ETF rappresentano una soluzione equilibrata.

Svantaggi degli ETF Bitcoin

Come ogni strumento ci sono anche dei contro:

  • Costi e Commissioni: gli ETF Bitcoin possono comportare costi e commissioni più elevati rispetto all’acquisto diretto di Bitcoin. Questi costi includono commissioni di gestione e, in alcuni casi, spese di transazione, che possono erodere i rendimenti nel tempo.
  • Rischio di mercato e volatilità: sebbene gli ETF Bitcoin offrano un modo più sicuro per investire in criptovalute, non eliminano il rischio di mercato. Bitcoin è noto per la sua alta volatilità, e gli investitori in ETF Bitcoin sono esposti a queste fluttuazioni di prezzo.
  • Potenziale disallineamento con il prezzo di BTC: gli ETF cercano di replicare il prezzo di Bitcoin, ma non sempre ci riescono perfettamente. A volte, il prezzo delle azioni dell’ETF potrebbe divergere dal prezzo effettivo del Bitcoin a causa di fattori come la liquidità del fondo o le dinamiche di mercato.
  • Limitazioni operative: gli ETF Bitcoin non offrono la stessa flessibilità operativa dell’acquisto diretto di Bitcoin. Non è come comprare Bitcoin.. Inoltre, questi strumenti non danno l’accesso diretto alle chiavi private, un elemento fondamentale per alcuni appassionati di criptovalute che cercano un controllo totale sui loro asset.
  • Rischio regolamentare: sebbene la regolamentazione offra sicurezza, comporta anche un rischio. Le politiche governative e le decisioni regolamentari possono influenzare significativamente il mercato degli ETF Bitcoin. Ad esempio, nuove normative o restrizioni potrebbero limitare la disponibilità o l’attrattiva di questi strumenti, influenzando il loro valore.
  • Ritardo nella reazione del mercato: gli ETF, essendo fondi negoziati in borsa, possono avere un ritardo nella reazione ai movimenti rapidi del mercato di Bitcoin. Questo può essere un svantaggio in un mercato altamente volatile dove il timing è cruciale. Ad esempio il prezzo può cambiare nel week end quando le borse sono chiuse.

Bitcoin ETF: video

Per concludere abbiamo preparato un video che spiega nel dettaglio cos’è un ETF Spot Bitcoin e quali sono stati i dati del lancio di questi strumenti nel 2024 sul NASDAQ.

ETF Bitcoin: cosa sono e come funzionano (Guida 2024)
Dopo anni di attesa, nel 2024 la SEC ha finalmente approvato i primi ETF spot Bitcoin negli Stati Uniti, dando il via a una nuova era per le criptovalute com…
ETF Bitcoin: cosa sono e come funzionano (Guida 2024)

The video was uploaded on 15/1/2024.

You can view the video here.

The video lasts for 31 minutes and 13 seconds.

ETF Bitcoin: le domande frequenti (FAQ)

Cos’è un ETF Bitcoin?

Un ETF Bitcoin è un fondo negoziato in borsa che traccia il valore del Bitcoin, permettendo agli investitori di acquistare azioni del fondo anziché Bitcoin direttamente.

Quali sono i vantaggi di investire in un ETF Bitcoin?

Gli ETF Bitcoin offrono accesso semplificato a Bitcoin, riduzione dei rischi di custodia, e sono regolamentati, rendendoli attraenti per gli investitori tradizionali.

Cosa sono gli ETF Spot Bitcoin?

Gli ETF Spot Bitcoin investono direttamente in Bitcoin fisici, offrendo una rappresentazione più precisa del suo prezzo reale e maggiore trasparenza.

ETF Bitcoin: riepilogo

Conclusioni

Gli ETF Bitcoin rappresentano una svolta significativa per chi vuole investire in modo regolamentato su Bitcoin. Questi fondi negoziati in borsa tracciano il valore di Bitcoin, permettendo agli investitori di acquistare azioni dell’ETF anziché la criptovaluta direttamente. Questo approccio offre diversi vantaggi, tra cui una maggiore accessibilità per gli investitori tradizionali, una riduzione dei rischi associati alla custodia diretta di Bitcoin e la conformità con le normative finanziarie.

Tuttavia non è come investire e detenere Bitcoin. Si perdono tutti i vantaggi di Bitcoin come l’anonimato, la non censurabilità e la proprietà dei propri fondi.

Inoltre gli investitori italiani possono già utilizzare questi strumenti sui broker regolamentati come ad esempio gli ETP. Dunque l’approvazione degli ETF per il mercato americano per noi non cambia nulla.

Se volete investire su questi strumenti per negoziare in modo regolamentato su Bitcoin potete utilizzare questi broker regolamentati:

Digital marketing specialist | Blockchain enthusiast | Mi occupo di temi legati alla finanza personale, investimenti e trading sulle criptovalute.