Grafici nel trading: cosa sono e come si usano

I grafici nel trading giocano un ruolo fondamentale perché permettono di approfondire tecnicamente l’andamento del prezzo di un asset e cercare di formulare le migliori previsioni.

I grafici vanno ovviamente compresi ed occorre pratica per cercare di usarli al meglio. In quanto, per come possono essere apparentemente semplici, in realtà si tratta pur sempre di strumenti che richiedono una certa abilità.

In questa guida completa sui grafici nel trading, vediamo dunque cosa sono, come si usano, quali sono i broker dove trovare i migliori, quali e quanti tipi di grafici ci sono.

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Grafici trading: cosa sono

Cosa sono i grafici nel trading? Il grafico è una rappresentazione, appunto grafica, della variazione del valore di un asset di nostro interesse nel tempo.

E’ fatto quindi di 2 componenti:

  • il valore dell’asset
  • il tempo che scorre

Un grafico è composto da 2 assi:

  • orizzontale (detto asse delle ascisse, indicato con x)
  • verticale (asse delle ordinate, y)

entrambi hanno origine da un unico punto e formano tra loro un angolo retto: il sistema di riferimento cartesiano.

In virtù di ciò, se attribuisco all’asse x il valore del tempo e all’asse y il valore del prezzo di un titolo, potrò sempre conoscere quanto vale uno al variare dell’altro.

Nel trading i prezzi di un asset variano costantemente e in tempo reale. Quindi, noterai che i dati visualizzati attraverso i grafici non sono statici ma sono in continua evoluzione temporale. Sviluppandosi per convenzione da sinistra verso destra, a dimostrazione del tempo che va avanti e con esso, cambia il valore dei titoli.

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Migliori piattaforme per usare gli indicatori di trend

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Analisi tecnica: come funziona

L’analisi tecnica si definisce tale proprio perché è di tipo tecnico, quantitativo, numerico. Si basa su vere e proprie formule matematiche, che assumono il nome di indicatori ed oscillatori di trading.

Ne sono stati formulati molti, tanto che ad oggi superano le 100 unità. Molti tra loro cambiano solo qualche sfumatura, ma ciascuno ti dirà qualcosa di diverso. Inoltre, il consiglio è quello di usarli di concerto per avere un quadro più complessivo.

L’analisi tecnica va sempre suffragata dall’analisi fondamentale, che è invece di tipo qualitativo, giacché si basa su fattori esterni al mercato.

Come notizie che possono influenzare i prezzi, report statistici, e così via. I fattori che possono influenza i prezzi degli asset sono diversi e cambiano in base alla natura dello strumento finanziario.

Grafici nell’analisi tecnica

Nell’analisi tecnica i grafici assumono un ruolo fondamentale, perché ci danno un quadro plastico riguardo i cambiamenti di prezzo di un asset. Inoltre, una volta imparate le poche semplici regole per impostarli, ci risulterà anche facile osservarli ed avere quindi una immediata idea di quanto sta accadendo.

Come leggere i grafici di trading

Prima abbiamo accennato agli indicatori ed oscillatori. Senza di essi i grafici restano solo dei disegni fini a se stessi. Tra gli indicatori ed oscillatori di trading più popolari abbiamo:

Naturalmente, quando parliamo di formule matematiche, non intendiamo che dovrai metterti con una calcolatrice in mano e un foglio a quadretti come facevi a scuola, o con un file excel come magari fai oggi, per dedurre un risultato.

Le migliori piattaforme di trading online solitamente hanno già preimpostate alcune decine di indicatori e basta aprire un grafico e selezionare l’indicatore prescelto per veder comparire sul medesimo delle linee colorate, tratteggiate o di altro tipo.

Si tratta di una elaborazione in tempo reale degli stessi dati di borsa (prezzo, volume, etc.) utili per identificare eventuali ricorsività o specifici fenomeni. Così da eventualmente capire quale posizione assumere.

Inoltre sul grafico è possibile impostare linee di tendenza (trend line) proprie o automatiche.

Tipi di grafici nel trading

Vediamo i principali tipi di grafici nel trading.

Linee

Il grafico lineare (linea continua) è la forma più semplice utilizzata per visualizzare l’andamento di uno strumento finanziario quotato. Infatti, è quello maggiormente consigliato da chi è alle prime armi col trading online.

La sua semplicità consta nel fatto che incorpori una sola informazione essenziale (il valore del prezzo).

Grafico a Candele giapponesi

Il grafico a candele giapponesi può essere considerato una evoluzione del grafico a barre che vedremo dopo, giacché oltre a prezzo di entrata, di uscita, massimo e minimo, ci dice pure se il prezzo di ingresso dell’intervallo è maggiore o minore di quello di uscita.

Nel primo caso il corpo della barra è indicato in rosso (proprio perché indica una differenza negativa), altrimenti in verde (differenza positiva).

Il grafico a candele heikin ashi è ancora più complesso ed è utilizzato per identificare meglio i trend.

Le quattro informazioni principali (vale a dire entrata, minimo, massimo e uscita) non sono più valori singoli ma vengono calcolati mediante 4 algoritmi diversi che identificano delle medie di prezzo.

Grafico a Barre

Il grafico a barre ha un livello più elevato di complessità rispetto a quello a linee giacché incorpora quattro informazioni. Le quali appaiono in formato barrette verticali (di qui il nome), ciascuna corrispondente al tipo di lasso temporale prescelto: dal minuto singolo a 5 minuti, passando per un’ora, più ore, un giorno, più giorni, mesi, perfino anni.

Si compone di 2 trattini orizzontali: uno nella parte alta e l’altro nella parte bassa della barretta. Entrambe indicano il livello di apertura e di chiusura del prezzo nell’intervallo considerato, mentre il vertice e la base della barretta indicano i livelli massimi e minimi raggiunti dal prezzo dell’intervallo.

Grafici nel Forex

Il Forex è il più grande mercato finanziario del mondo, dove si incontrano le valute dei vari paesi e danno vita ad un valore che può aumentare o ridursi a seconda della forza delle valute.

Per fare un esempio molto semplice, è come nel braccio di ferro: se una valuta ha il vento in poppa e si mostra più forte dell’altra, tenderà ad apprezzarsi. Così come uno dei due contendenti avrà la meglio sull’altro.

Ed è proprio sul valore delle coppie forex che si svolge il trading online ed occorre capire quale direzione assumerà. Se in aumento o in diminuzione.

Oltre all’analisi tecnica e quindi ai grafici forex prima descritti, però, nel forex conta anche l’analisi fondamentale. Perché occorre anche considerare la situazione socio-economica e finanziaria di un paese (per fare ciò bisogna leggere i dati sul pil, la bilancia commerciale, l’occupazione, la disoccupazione, i tassi di interesse, i dati sulla produzione, ecc.).

Nonché la stabilità o instabilità politica in cui versa, le relazione diplomatiche con altri stati.

Broker con i migliori grafici

Un buon broker che si rispetti deve anche offrire ottimi grafici ai suoi trader iscritti.

A nostro avviso, puoi trovarne su:

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Grafici di trading: come si usano?

Come si usano i grafici di trading? Per capirlo, sono 2 gli elementi da tenere in considerazione:

  • Time frame
  • Indicatori di trading

di entrambi abbiamo già accennato in precedenza. Vediamolo in modo più dettagliato di seguito.

Time frame

Per time frame si intende il lasso di tempo sul quale si vuole analizzare l’andamento del prezzo dell’asset. Si va, come già detto, da un’ora, alcune ore, una giornata intera, più giorni, un mese, più mesi, un anno o più anni.

La personalizzazione temporale è quindi molto ampia, e tutto dipende anche dalla tua strategia di trading nonché dalla natura dell’asset.

Quindi, se tu prediligi un trading intraday, ti converrà un time frame di un giorno o di quale ora. Mentre per lo scalping, che come saprai prevede l’apertura e la chiusura veloce di molte operazioni nell’arco di una giornata, ti converrà un time frame più dettagliato diviso perfino per minuti.

Ed ancora, per un trading overnight, ti converrà un time frame impostato su due giorni, proprio perché la posizione resterà aperta durante la notte anche. Mentre per una posizione aperta nel weekend, il time frame sarà ripartito su 4 giorni: dal venerdì al lunedì.

Per un trading di medio termine dovrai impostarlo per settimane o alcuni mesi. Mentre per un trading cassettista, buy and hold, il time frame dovrà essere di lungo periodo. Quindi anche anni. Perché a te interesserà capire come si comporta quell’asset nel tempo.

Tutto dipende, ovviamente, come detto anche dalla natura dell’asset.

Ci sono asset come l’oro, per esempio, che generalmente prediligono un posizionamento lungo nel tempo, giacché il cambio di prezzo dell’oro è molto più lento.

Poi ci sono asset come le criptovalute che si caratterizzano per cambi repentini di prezzo. In quel caso, conviene un trading intraday se non scalping pure.

E poi quelli intermedi, come le materie prime o il Forex, dove il time frame può essere impostato su più giorni o qualche mese.

Infine, le azioni constano di un universo molto vario. Ci sono quelle volatili, come i titoli tecnologici, quelle con andamenti più laterali, come i titoli relativi a servizi essenziali, e quelle che vivono di fiammate momentanee come le azioni di società del settore energetico o farmacologico.

Quindi, combinando i 2 fattori – tua strategia di trading e natura dell’asset – potrai meglio stabilire il time frame ideale. Fermo restando che c’è un terzo fattore che forse non devi trascurare: il contesto storico. Infatti, ogni periodo storico ha le sue caratteristiche peculiari e può modificare le leggi del mercato.

Indicatori di trading

Abbiamo già accennato agli indicatori di trading. Formule che ci dicono nel dettaglio quale movimento – al rialzo, al ribasso o laterale – ha effettuato il prezzo di un asset.

Nel corso del ‘900 ne sono stati ideati molti, ad oggi se ne contano oltre un centinaio. Come detto, comunque, sia i broker prima elencati che altri siti esterni, consentono di calcolare in modo automatico i valori inserendo solo dei numeri.

L’aspetto importante è quello di usare gli indicatori di trading di concerto, così da avere una visione di insieme più ampia. Dato che ogni indicatore ci dice una cosa specifica, sebbene alcuni in realtà rilevino più aspetti.

Tra gli indicatori ed oscillatori di trading più usati troviamo:

  • Medie mobili
  • bande di Bollinger
  • MACD
  • serie di Fibonacci
  • Momentum
  • RSI
  • Stocastico
Grafici nel trading

Grafici trading: le domande frequenti

Cosa sono i grafici nel trading?

Il grafico è una rappresentazione, appunto grafica, della variazione del valore di un asset di nostro interesse in un determinato lasso temporale sempre selezionato da noi. I due valori si muoveranno rispettivamente su una linea verticale ed orizzontale. E tenderà a muoversi verso destra, a simboleggiare il tempo che avanza e con esso, il prezzo che si modifica.

Come funzionano i grafici nel trading?

Oltre a capire come leggere i risultati dei grafici, dovrai anche avere dimestichezza con gli indicatori e gli oscillatori di trading. Che sono formule che quantificano le variazioni del prezzo nel tempo.

Quali sono i grafici nel trading più usati?

Quelli più usati sono i grafici a linee, a barre e a candele giapponesi. Variano per difficoltà crescente, dato che i risultati sono più complessi e completi.

Dove trovo i migliori grafici nel trading?

Puoi provare su eToro e Capital.com.

Conclusioni

I grafici trading sono un elemento essenziale nell’analisi tecnica, perché raffigurano l’andamento del prezzo di un asset nel tempo.

Per avere contezza di questo andamento, occorre utilizzare gli oscillatori e gli indicatori di trading. I quali sono formule matematiche che generalmente i broker hanno già integrati ai grafici. Occorre solo inserire i valori numerici.

I grafici più utilizzati sono quello a linee, a barre, a candele giapponesi.

Puoi trovare i migliori grafici sui broker regolamentati.