Bitcoin immobile, JP Morgan e VISA fronte pagamenti, ETF spot su Ethereum?

Bentornati al consueto Crypto Summary in cui cerchiamo di riassumere le notizie più importanti della settimana.

E’ stata una settimana stabile con Bitcoin che sembra rimanere ancorato nella fascia di prezzo tra i 25.600$ ed i 26.100$. Poche novità nel mercato con gli analisti che sembrano aspettare l’arrivo di un evento (es: ETF Spot?) per avere più movimenti nel mercato. Molto vivace il settore dei pagamenti con VISA che amplia il suo programma pilota di pagamenti a Solana e JP Morgan che continua a sviluppare le sue infrastrutture per facilitare i pagamenti transfrontalieri.

Dopo la richiesta di un ETF Spot su Bitcoin da parte dei maggiori fondi negli USA, ora si muove qualcosa anche sul fronte Ethereum. Anche Ark Invest e 21Shares hanno presentato alla SEC una richiesta di approvazione di un ETF a replica fisica su Ether.

Altre notizie riguardano Vitalik Buterin che ha effettuato una proposta alternativa a Tornado Cash in ottica privacy.

Andiamo a vedere allora, in questo post riepilogativo, quali sono state le notizie più importanti del settore.

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Analisi Bitcoin e principali altcoins

Settimana che si è chiusa in modo stabile per tutte le criptovalute. Bitcoin è rimasto sostanzialmente immobile e sotto i 26.000$ e tutte le altre altcoins sostanzialmente invariate.

Nonostante il settore sia molto vivace, sopratutto nel settore dei pagamenti, e si aspetta l’approvazione degli ETF su Bitcoin per l’autunno, il mercato sembra essere poco reattivo.

La Market Cap rimanes tabile attorno ai 1000 miliardi di dollari, con la dominance di Bitcoin che scende leggermente al 48,6% mentre Ethereum rimane stabile al 18,6%.

In settimana rialzi per ASTR (+9%), LEO (+4,71%) poi a seguire piccoli rialzi per Thorchain, Stellar XLM e TRON. Un mercato sostanzialmente invariato.

Tra le peggiori della settimana , troviamo la meme coin PEPE che perde quasi il 15%, GALA (-13,81%), Apecoin (-11,50%), il token di Arbitrum ARB (-11%) poi a seguire SUI, FXS, Toncoin tutte con ribassi attorno al 10%.

Analisi tecnica Bitcoin

Il prezzo di Bitcoin continua a mostrare una dinamica poco entusiasmante, senza generare movimenti rilevanti nell’ultimo periodo.

Settembre finora non è stato un mese particolarmente vivace per la criptovaluta, che ha iniziato con un crollo sotto 25mila dollari, ai minimi da 11 settimane.

Dopo il picco sopra 28mila in scia alla vittoria in tribunale di Grayscale, Bitcoin hè rimasto sostanzialmente immutato per una settimana.

Giovedì c’è stato un tentativo di rialzo con la quotazione che ha toccato i 26.400 dollari. Tuttavia, come successo in precedenza, la corsa si è esaurita repentinamente, con il prezzo bloccato da giorni sotto area 26.000$.

Poche emozioni dunque per gli investitori, in attesa di una svolta decisa al rialzo che tarda ad arrivare.

Da un punto di vista tecnico come vediamo dal grafico su TradingView:

il prezzo di Bitcoin rimane invariato in un range tra i 25.600 ed 27.600 dollari circa. Abbiamo ancora una struttura tendenzialmente ribassista con il prezzo che rimane ancora sotto la media a 200 periodi. Per vedere qualche movimento dovremmo almeno recuperare il precedente massimo attorno ai 27.700 dollari per provare a muoverci verso l’alto.

Per ora il prezzo è stabile ma non sorprenderebbe vedere un movimento forte dopo tutta questa fase di compressione. Anzi sul grafico stiamo assistendo ad un incrocio al ribasso delle due medie mobili a 50 e 200 periodi, cosa che potrebbe indicare un ribasso imminente.

Visa: nuovi esperimenti per i pagamenti su Solana ed Ethereum

Visa amplia il suo progetto pilota di pagamenti tramite stablecoin tramite partnership con Wordlpay e Nuvei, e sceglie Solana come blockchain di riferimento.

Perchè Solana? L’adozione di Solana consente di ottenere trasferimenti più economici e veloci.

Visa prosegue con convinzione gli investimenti nel settore cripto, dopo aver utilizzato già Ethereum. Milioni di dollari in USDC sono già stati trasferiti con successo sulle blockchain di Ethereum e Solana.

L’obiettivo è migliorare la velocità dei pagamenti cross-border, offrendo ai clienti un modo moderno e facile per inviare e ricevere fondi. Le stablecoin come USDC, unitamente a blockchain ad alte prestazioni come Solana ed Ethereum, consentono di accelerare il settlement tra istituti finanziari.

Come sapete, quando si utilizzano i pagamenti tradizionali, il settlement avviene settimane dopo o mesi dopo. Quando i consumatori usano le carte Visa per acquisti presso gli esercenti, i fondi impiegati devono spostarsi tra la banca dell’emittente e quella dell’acquirer (banca del commerciante). È qui che i sistemi di tesoreria e settlement di Visa consentono la compensazione e il trasferimento istantaneo di miliardi di transazioni al giorno.

In un settlement layer crypto invece bisogna assicurarsi che la transazione sia accettata e definitiva, senza possibilità di rollback e quindi di tornare indietro.

Le mosse di Visa confermano l’impegno a promuovere l’innovazione delle criptovalute, nonostante la difficile congiuntura di mercato. I progressi su stablecoin e blockchain da parte dei colossi dei pagamenti sono un segnale positivo sulla strada dell’adozione mainstream di queste tecnologie.

Visa è, inoltre, una delle prime big company a usare Solana per pagamenti.

JP Morgan spinge sulle crypto

JPMorgan sta sviluppando un token di deposito basato su blockchain per agevolare i pagamenti transfrontalieri.

Secondo indiscrezioni riportate di recente, JPMorgan sarebbe al lavoro per sviluppare un nuovo “token di deposito” basato su blockchain. L’obiettivo è facilitare e velocizzare gli scambi commerciali e i pagamenti transfrontalieri.

Il token non è ancora operativo, ma il colosso bancario USA starebbe gettando le basi dell’infrastruttura necessaria a supportarlo. Il lancio vero e proprio richiederà l’approvazione delle autorità di regolamentazione, e potrebbe avvenire entro un anno.

I token di deposito rappresentano una versione digitale dei normali depositi bancari, le cui transazioni sfruttano i vantaggi della blockchain, come maggiore sicurezza e velocità a costi ridotti.

La mossa segna l’ulteriore impegno di JPMorgan nell’integrazione della blockchain nei servizi bancari tradizionali. Già nel 2019 aveva introdotto una coin per i pagamenti interni. Ora punta a coinvolgere anche altre banche.

L’obiettivo finale sarebbe creare una forma di denaro digitale interoperabile tra asset crypto e finanza tradizionale. Un passo significativo nell’adozione della blockchain da parte degli istituti di Wall Street, con il fine di modernizzare i processi del settore.

ETF Spot anche su Ethereum?

Dopo la richiesta di un ETF Spot su Bitcoin presentata da vari fondi nei mesi scorsi, si è iniziato a parlare anche di ETF spot su Ethereum.

Ark Invest e 21Shares hanno presentato alla SEC la richiesta di approvazione per un ETF su Ether spot. L’ETF proposto, denominato ARK 21Shares Ethereum ETF, fornirebbe esposizione diretta ad Ether, e sarebbe scambiato sull’exchange Cboe BZX Exchange.

21Shares è lo sponsor, mentre Coinbase Custody dovrebbe occuparsi della custidia. Ark Invest invece offrirà i propri servizi di consulenza, supportando la promozione.

L’ETF Spot non investirà in derivati, ma deterrà direttamente Ether, offrendo agli investitori un modo conveniente per ottenere esposizione alla criptovaluta.

L’approvazione finale spetta comunque alla SEC, che non ha ancora autorizzato crypto fund diretti. Lo scorso mese, ha rimandato le decisioni su proposte simili per Bitcoin.

Continua la battaglia dei fondi di investimento contro la SEC per l’approvazione degli ETF, dopo che Grayscale ha ottenuto nelle settimane scorse un primo successo in tribunale per la conversione del suo fondo GBTC in un ETF a replica fisica.

Vitalik Buterin propone una alternativa per Tornado Cash

Roman Storm, il co-fondatore del mixer di criptovalute Tornado Cash, si è dichiarato non colpevole presso un tribunale di New York per le accuse di cospirazione finalizzata al riciclaggio di denaro. Se condannato, rischia fino a 20 anni di prigione. Tornado Cash è stato sanzionato dal Dipartimento del Tesoro USA, suscitando polemiche tra gli appassionati di crypto.

In settimana Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha presentato assieme ad altri ricercatori un protocollo chiamato Privacy Pools. Si tratta di una possibile alternativa normativa a Tornado Cash, che mira a garantire la privacy delle transazioni preservando la conformità alle regolamentazioni.

Qui vedete un paper consultabile online che propone la soluzione:

Il protocollo sfrutta le prove zero-knowledge per verificare la correttezza e legalità dei fondi senza rivelare la cronologia completa delle transazioni.

Abbiamo parlato della tecnologia ZK in vari video sul nostro canale, te ne segnalo uno in cui abbiamo approfondito la questione:

parlando delle soluzioni zkEVM che si stanno sviluppando su Ethereum. Queste soluzioni sfruttano appunto le prove Zero Kwowledge come tecnologia sottostante.

L’obiettivo è trovare un equilibrio tra esigenze di privacy e requisiti normativi in ambito blockchain. Una proposta che potrebbe risolvere l’annoso dualismo tra anonimato e legalità nel mondo crypto.

Conclusioni

Continueremo ad occuparci di tutti gli aggiornamenti sulle criptovalute gli ultimi aggiornamenti e le novità più rilevanti del settore crypto oggi.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

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