Bitcoin a 29.000$ in attesa del FOMC, aziende Fintech attive sulle Crypto

In questo Crypto Summary cerchiamo di riassumere le notizie più importanti che ci siamo lasciati alle spalle.

In questa settimana abbiamo assistito al recupero di Bitcoin che ha recuperato i 29.000$ con una crescita tra il 5% ed il 7% su base settimanale, ed Ethereum che è rimasto stabile attorno ai 1.900$ nonostante continuino i prelievi degli ETH in staking.

Ancora problemi nel settore bancario, questa volta tocca a First Republic Bank che era in crisi da inizio anno e che è crollata in Borsa del 55% in un solo giorno dopo la pubblicazione sui dati dei depositi dei clienti. Altri 30 miliardi dollari iniettati nel settore Bancario.

Polygon Labs e Google Cloud annunciano poi una partnership per lo sviluppo di applicazioni del mondo web3. Questa collaborazione permetterà agli sviluppatori di sfruttare gli strumenti e le infrastrutture offerte da Google Cloud.

Mastercard lancia nuove collaborazioni con progetti crypto come con Aptos, Polygon, Avalanche e Solana per rafforzare la sua presenza sul Web3.

Andiamo a vedere allora, in questo post riepilogativo, quali sono state le notizie più importanti del settore.

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Analisi Bitcoin e principali altcoins

Il prezzo di Bitcoin è sceso la scorsa settimana fino ai 27.500 dollari arrivando poi a recuperare fino ai 29.000$ dopo un altro caso potenziale di insolvenza bancaria legato alla fuga di capitali da First Republic Bank, le cui azioni sono crollate del 50% in una sola giornata.

In questo periodo sembra essere tornata la narrativa che vede Bitcoin come un’alternativa al sistema bancario tradizionale. E così quando crollano le banche, i capitali si spostano su Bitcoin.

Tutto il mercato si trova ancora in una fase laterale con le altcoin che faticano ancora a sovra performare Bitcoin che rimane ancora protagonista.

La Market Cap cala di pochissimo attorno ai 1250 miliardi di dollari, con la dominance di Bitcoin che cresce ancora al 45,2% mentre Ethereum scende leggermente al 18,3%.

In settimana rialzi Render (+35%), Bitget Token (+16%), Casper (+13%), ICP e Kaspa con rialzi superiori al 100%, poi a seguire tutte le altre.

Non c’è ancora l’attesa altseason (altcoin season) con Bitcoin che rimane ancora forte a livello di dominanza.

Tra le peggiori della settimana CAKE, il token di PancakeSwap che fa registrare un 20%, poi Ziliqa (19%), XDC (-7%), Arbitrum (-6%), Toncoin (-6%), e poi tante altre con ribassi del 5%, percentuali assolutamente normali nel settore crypto:

Analisi tecnica Bitcoin e liquidazioni

Da un punto di vista tecnico il prezzo di Bitcoin è rimasto attorno al prezzo dei 29.000$,stabile come la settimana scorsa anche a causa di mancanza di volatilità. Rimane ancora sopra la media mobile a 50 periodi che fa da supporto al prezzo

Come possiamo vedere dal grafico su TradingView, nella settimana scorsa

il prezzo ha testato nuovamente la resistenza dei 30.000$ ed è stato respinto al ribasso ritornando ai 29.000$, livello di prezzo in sui cui è rimasto per tutto il fine settimana.

In settimana si erano diffuse delle voci, poi smentite, di possibile vendita dei Bitcoin recuperati dal governo USA nel caso dell’exchange fallito Mt.Gox.

Analizziamo i dati sulle liquidazioni per comprendere meglio gli avvenimenti recenti nel mercato. Ricordiamo che le posizioni long prevedono un aumento dei prezzi, mentre le posizioni short scommettono su un calo dei prezzi.

La liquidazione si verifica quando un exchange chiude forzatamente una posizione con leva finanziaria di un trader perché il margine iniziale del trader è stato parzialmente o totalmente perso.

Questo succede quando il trader non ha abbastanza fondi per mantenere la posizione aperta e quindi viene liquidato.

La tabella di Coinglass mostra le seguenti informazioni:

Sono state registrate liquidazioni per oltre 360 milioni di dollari, di cui circa 118 milioni su Binance e 110 milioni su OKX.

Focalizzandoci su Bitcoin, notiamo che:

OKX ha avuto oltre 52 milioni di dollari in liquidazioni di future su Bitcoin, seguita da Binance.

E’ probabile che le false voci sulla vendita di BTC da parte degli Stati Uniti abbiano portato a un ribasso del prezzo. Durante la notte del 26 Aprile, sono state effettuate liquidazioni per oltre 150 milioni di dollari in Bitcoin, portando il prezzo a risalire fino a 28.400$. Poi nelle ore successive il recupero fino ai 29.000$ col prezzo che è rimasto sostanzialmente stabile.

Prossimi appuntamenti Calendario Economico

Attesa per una settimana ricca di appuntamenti per quanto riguarda gli eventi macro economici. Arriveranno, infatti, le decisioni della FED sui tassi di interesse oltre a nuovi dati economici che potrebbero avere un impatto significativo sui mercati azionari e delle criptovalute.

Ecco i prossimi appuntamenti che potrebbero portare ad un aumento di volatilità sui mercati:

• FOMC con la decisione sui tassi d’interesse da parte della FED (2-3 maggio)
• Annunci sulla politica monetaria della BCE (4 maggio)
• Rapporto USA sui Non-Farm Payrolls (5 maggio): fornisce indicazioni sulla variazione del numero di occupati. Un rapporto NFP forte di solito aumenta la fiducia del mercato.
• Dato sul Tasso di disoccupazione negli Stati Uniti (5 maggio): il dato precedente del tasso di disoccupazione è stato del 3,5%. Se dovesse migliorarare potremmo assistere ad un rafforzamento del dollaro USA, e quindi a oscillazioni del prezzo delle criptovalute che sono, come sapete, quotate in dolaro

E’ atteso un ulteriore aumento dei tassi d’interesse da parte della FOMC che potrebbe far precipitare il mercato delle criptovalute e rafforzare il dollaro. Ila probabilità di rialzo di uno 0,25% ulteriore è data per certa anche se ci potremmo aspettare delle sorprese con il tanto atteso stop ai rialzi.

Molto importanti anche le dichiarazioni da parte della BCE sulla politica monetaria della BCE e le decisioni sui tassi d’interesse che influenzeranno l’andamento dell’economia dell’Eurozona. Generalmente la BCE segue a ruota le decisioni della FED ed in passato ha avuto meno impatto sul mercato crypto.

Google Cloud partnership con Polygon

Polygon Labs e Google Cloud hanno annunciato una collaborazione pluriennale, mirata a promuovere lo sviluppo di soluzioni web3.

Grazie a questa alleanza, gli sviluppatori potranno utilizzare gli strumenti e le infrastrutture di Google Cloud per semplificare il processo di sviluppo e lancio di prodotti web3 e dApps sulla rete Polygon.

La collaborazione tra Polygon Labs e Google Cloud potrebbe aiutare gli sviluppatori a risolvere problemi legati ai lunghi tempi di sviluppo e ai costi elevati delle infrastrutture. I nodi di una blockchain, infatti, sono spesso limitati da queste problematiche. Richiedono sviluppi complessi e sono spesso poco performanti come prestazioni.

Come possiamo vedere in questo annuncio su Twitter:

l’alleanza strategia riguarda lo sviluppo di applicazioni come il gaming e la Defi.

Ricordiamo che Google ha già in passato lanciato soluzioni dedicate al mondo crypto come ad esempio il suo engine per i nodi di una blockchain. Blockchain Node Engine è, infatti, un servizio di hosting di nodi gestito, che permette alle aziende Web3 di usufruire di nodi dedicati per trasmettere transazioni, distribuire smart contract e scrivere dati sulla blockchain sfruttando le prestazioni e l’affidabilità di Google Cloud.

Ovviamente il supporto a Google Cloud è fondamentale per l’azienda e va nella direzione della mass adoption, si punta a portare sempre più persone all’interno del mondo web3 che potrebbe essere un settore decisivo per gli anni a venire.

Mastercard lancia Mastercard Crypto Credential

Mastercard continua il suo impegno nel mondo crypto presentando il suo servizio dal nome Mastercard Crypto Credentials in collaborazione con alcune blockchain come Polygon, Solana e Avalanche.

Mastercard Crypto Credential stabilirà una serie di standard e infrastrutture comuni che aiuteranno certificare le interazioni tra utenti e aziende che utilizzano reti blockchain per NFT e soluzioni di pagamento. In buona sostanza un servizio che servirà a migliorare la sicurezza tra i pagamenti ed i trasferimenti tra wallet crypto migliorando il livello di fiducia “trust”.

Come vediamo in questo tweet e nel post pubblicato sul blog di Mastercard:

Mastercard Crypto Credential è progettata per garantire che gli attori interessati a interagire nel Web3 rispettino determinati standard definiti durante l’esecuzione di qualsiasi tipo di attività. Non per niente il nome fa riferimento alle credenziali e dunque riguarda gli aspetti legati all’autenticazione e sicurezza.

Master Card offre già altri servizi nel mondo crypto, ad esempio Mastercard Music Pass NFT che permette di utilizzare le criptovalute del proprio portafoglio Web3 per pagare beni e servizi.

Oltre a definire standard e livelli di verifica, Mastercard Crypto Credential fornirà anche la tecnologia necessaria. In futuro sarà possibile utilizzare dei nomi facili da ricordare per gli indirizzi dei wallet in modo migliorare l’esperienza d’uso e ridurre potenziali errori.

Per questa iniziativa, l’azienda ha stretto delle collaborazioni con Aptos Labs, Ava Labs, Polygon Labs e la Solana Foundation. Questi partner hanno il compito di aiutare Master Card a portare questa tecnologia agli sviluppatori di applicazioni nei loro ecosistemi.

Parliamo quindi di un layer che aggiungerà una serie di informazioni aggiuntive (metadati) alle transazioni.

A chi serve questa funzionalità?

Probabilmente alle aziende o alle istituzioni che richiedono un livello di sicurezza aggiuntivo e vorrebbero integrare soluzioni per ricevere pagamenti crypto ed hanno bisogno di raccogliere informazioni sui propri utenti o fare pagamenti cross-border.

Ethereum: depositi superiori ai prelievi in Staking

Continuano i depositi di ETH in staking nonostante le previsioni catastrofiste di alcuni analisti. Non c’è stato né un calo del prezzo né un calo degli ETH in staking.

Anzi come vediamo in questo grafico di Nansen:

nelle ultime 24 ore i depositi hanno superato di gran lunga i prelievi di ETH in staking. Nei giorni scorsi eravamo addirittura arrivati a toccare la quota di 19,5 milioni di ETH in staking con un Aprile record a +1,5 milioni.

Considerando che la supply di ETH è di circa 120 milioni di token, abbiamo attualmente circa un 14,7% di ETH attualmente in staking.

Si tratta di un dato evidentemente molto più basso rispetto ad altre chain proof of stake di tipo layer 1 che hanno percentuali anche del 60% – 70% dell’offerta circolante.

Ovviamente questi dati variano a seconda del periodo in modo ciclicico, dobbiamo ancora assistere allo sblocco degli ETH in staking su Lido Finance che è il principale player di mercato.

Ci sono stati però grandi prelievi da parte di alcuni exchange come Kraken che era stato costretto dalla SEC dopo la multa sullo staking.

Eppure il prezzo di ETH non sembra risentire affatto di questi movimenti, anzi le previsioni su Ethereum nel lungo periodo sono rialziste (SEC permettendo).

Conclusioni

Continueremo ad occuparci di tutti gli aggiornamenti sulle criptovalute gli ultimi aggiornamenti e le novità più rilevanti del settore crypto oggi.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

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