In questo Crypto Summary della ottava settimana dell’anno 2023 cerchiamo di riassumere le notizie più importanti che ci siamo lasciati alle spalle.
In questa settimana abbiamo assistito ad un leggero di calo di Bitcoin che ha chiuso la settimana attorno al range di prezzo 23.100$ – 23.400$ spinto al ribasso da alcuni dati macro negativi. Coinbase ha lanciato poi un layer 2 basato su Optimism dal nome Base. Problemi di liquidità per The Rock Trading che sospende i prelievi per gli utenti. Binance continua ad essere sotto i riflettori della SEC mentre cresce l’interesse attorno a Cosmos e ai progetti legati all’Interchain Security.
In questo post riepilogativo iniziamo la settimana cercando di capire quali sono state le notizie più importanti del settore.
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Analisi Bitcoin e principali altcoins
Dopo i dati macro al ribasso Bitcoin, Ethereum ed altre altcoins hanno sofferto. Le incertezze economiche e i dati provenienti dagli USA hanno spinto Bitcoin a scendere anche sotto i 23.000$ dopo aver provato più volte a rompere la resistenza dei 25.200 $ la scorsa settimana.
Anche Ethereum ha perso circa il 6% e poi seguire anche le crypto più capitalizzate con Cardano e Polygon che hanno perso più del 10% in una settimana.
Tre i pochi nomi in positivo nella settimana troviamo il token di Stacks STX che ha avuto un rialzo superiore al 100%, spinto dalla popolarità degli Ordinals e dello sviluppo degli NFT su Bitcoin.
Per il momento non ci sembra nulla di utile né di innovativo per quanto riguarda questi NFT che in realtà sono un modo per ordinare i satoshi in base a quando sono stati minati, staremo a vedere come evolveranno. La critica maggiore riguarda lo spazio che viene utilizzato nel blocco di Bitcoin che è già limitato di suo.
Altri token che hanno avuto buone performance sono come vediamo su Coingecko Conflux (CFX) a +48%, NEO, il token dell’exchange OKX, Optimism.
Tra i peggiori della settimana Curve (CRV), Fantom (FTM) che continua la sua discesa, Polygon, Hedera, Aptos e poi tutti gli altri.
Come vediamo dal grafico di TradingView il prezzo di Bitcoin è rimane sopra la media mobile a 200 periodi e sopra quella a 50 periodi su time frame giornaliero:
vedete però che il prezzo si sta stabilizzando ed ora ha la media a 50 periodi che potrebbe fare da supporto, un livello da non perdere assolutamente attorno ai 22.200 $ – 22.300 $.
Il prezzo di Bitcoin ha sofferto sopratutto a causa delle ultime notizie macro della settimana. L’indice dei prezzi (PCE Index) di Gennaio è infatti aumentato rispetto alle previsioni degli economisti (+5,4 rispetto al 2022). Questo ha portato un po’ di sconforto sui mercati, anche su quello azionario.
Questo ha portato gli analisti a pensare ad un possibile rialzo dei tassi di 50 punti base rispetto ai 25 che erano previsti per il prossimo FOMC a Marzo. A Gennaio l’euforia sui mercati aveva portato a prospettive di rialzo di 25 punti, ora la preoccupazione è relativa all’inflazione che potrebbe cambiare il trend di rallentamento intrapreso in questi mesi e tornare ad aumentare nuovamente.
Aumenta quindi il rischio di un nuovo rialzo dello 0,5%.
Coinbase lancia la sua chain layer 2
Coinbase lancia Base, un layer2 che offre un ambiente sicuro ed economico per la costruzione di applicazioni decentralizzate.
Chiariscono poi che non lanceranno un token associato a questo progetto. Un equivoco che ha generato il rialzo di altri token non legati a Coinbase e che hanno generato un po’ di confusione sul mercato.
Il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ha annunciato che Base sarà lanciato in fase di test per poi essere lanciato ufficialmente in mainnet.
Da un punto di vista tecnico Base è basato sul codice open source di Optimism che si chiama OP Stack. Sul sito ufficiale è disponibile la documentazione.
Il prossimo passo, probabilmente, sarà quello del rilascio di applicazioni finanziarie utilizzabili nella vita di tutti i giorni. Dopo l’ingresso nel mondo on chain, secondo molti analisti, il prossimo passo è il lancio di progetti che dovrebbero portare alla “vera” adozione di massa.
In Borsa nessun rialzo particolare per le azioni di COIN:
A testimoniare il buon momento per Coinbase anche la notizia di Ark Investment che continua ad investire sulle azioni di questo exchange.
Cathie Wood, la founder di Ark Invesment e proprietaria del fondo ARK Innovation ETF (ARKK) ha investito oltre 11 milioni di dollari nelle azioni di Coinbase. Ha inoltre aggiunto circa 31.000 azioni COIN ad un altro fondo ovvero Next Generation Internet ETF (ARKW).
Problemi di liquidità per The Rock Trading
Nei giorni scorsi l’exchange italiano The Rock Trading aveva sospeso i prelievi lasciando nel panico molti utenti italiani che detenevano i fondi su questa piattaforma.
Nei giorni seguenti sono stati anche sospesi molti canali ufficiali come quello di Telegram ed i Twitter che ora è destinato solo agli utenti approvati.
Sul sito ufficiale è possibile leggere la comunicazione in cui il team dichiara che, per problemi di gestione della liquidità, hanno dovuto interrompere il servizio. E’ una notizia negativa per tutto il settore, sopratutto perché parliamo di un exchange italiano e regolamentato, dunque dovrebbe essere il massimo della sicurezza che ci si aspetta.
Dopo giorni di silenzio assoluto poi la comunicazione è stata modificata ed è stata inviata una mail ai clienti che ovviamente stanno cercando di tutelare in tutti i modi. Dal 21 Febbraio gli utenti registrati possono, infatti, accedere al proprio account per verificare il proprio saldo ed i propri movimenti per scaricare i vari report. Questo potrà essere utile per eventuali dispute legali.
L’aspetto triste della vicenda riguarda, non solo il crollo di uno dei nomi storici del panorama crypto italiano, ma anche la reazione di alcuni personaggi sui social che hanno iniziato a puntare il dito contro tutti coloro che in passato avevano parlato di The Rock Trading.Questa ricerca a tutti i costi del colpevole è sterile e inutile, sopratutto perché bisogna capire un concetto fondamentale che ancora non passa ovvero che ognuno è responsabile dei propri investimenti.
E’ una vicenda tutta ancora da chiarire in cui interverrà probabilmente la magistratura. Naturalmente fanno sorridere alcuni atteggiamenti da parte di persone influenti nel mondo crypto addirittura felici del crollo di un exchange. A farne le spese sono sempre gli utenti, ricordiamocelo.
I problemi riscontrati da The Rock Trading non hanno influito sul prezzo di Bitcoin, si tratta comunque di un exchange molto piccolo in termini di volumi se confrontato con altri colossi.
Binance ancora sotto attacco da parte della SEC
Nelle settimane scorse abbiamo assistito al conflitto tra SEC e Binance per quando riguarda la stablecoin BUSD.
Come sapete Paxos, la società che si occupa di emettere varie stablecoin tra cui BUSD, ha ricevuto un avviso dalla SEC in cui affermano che BUSD sarebbe una security. Ha quindi dovuto interrompere l’emissione (minting) di BUSD che non ha avuto particolari problemi. Si è però generata paura attorno al token BNB della piattaforma che ha avuto dei ribassi importanti.
Probabilmente chi detiene questa stablecoin e ha paura per quello che potrebbe accadere potrebbe venderla e passare ad un’altra stablecoin. Come vediamo in questo grafico, negli ultimi 30 giorni Binance ha avuto un calo netto nella market cap a favore di altre stablecoin, su tutte Tethere (USDT).
L’offerta in circolazione di BUSD si è ridotta di circa il 25% in seguito all’indagine della SEC. Oggi, come vedete, mercato circolano circa 11,4 miliardi di dollari di BUSD. Ovviamente Paxos non può emettere più BUSD che però supporterà fino a Febbraio 2024.
Sul sito di Binance è comunque possibile controllare lo stato delle riserve così come il report sul sito di Paxos in cui c’è l’ultimo report sullo stato delle riserve. Ricordiamo che la certificazione di Paxos non riguarda tutta l’offerta circolante di BUSD ma solo quella relativa ai token ERC-20 cioè quelli emessi sulla blockchain di Ethereum. Per gli altri ovviamente bisogna fidarsi da quanto dichiarato da Binance.
Possiamo anche verificarlo nella pagina Proof of Collateral di Binance in cui c’è il link ad Etherescan che mostra quale sia effettivamente il token gestito da Paxos.
Per approfondimenti sulle varie stablecoin e sul funzionamento vi segnaliamo questo video sul nostro canale YouTube in cui abbiamo approfondito tutte le varie stablecoin:
Altra notizia sempre sul fronte Binance vs SEC riguarda un divieto da parte di SEC a Binance US di acquistare gli asset di Voyager, uno dei fondi falliti durante il Bear Market.
Dopo lo stop allo staking nei confronti di Kraken, la SEC torna a farsi sentire sempre sulla questione dei titoli non registrati.
A causa delle leggi molto severe negli Stati Uniti molti exchange infatti aprono le loro succursali dedicate ai clienti americani. Esiste infatti come sapete Binance US così come Kraken US ed anche FTX US che tra le altre cose era l’unica aziende solvente.
Secondo la SEC, comunque, la proposta di acquisto di Voyager violerebbe alcune leggi degli Stati Uniti. Si vocifera inoltre di sanzioni che potrebbe subire Binance in base ad alcune infrazioni sulle leggi legate al riciclaggio di denaro. Staremo a vedere come si evolverà la vicenda.
Cosmos continua nella sua crescita: arriva Replicated Security
Continuano gli aggiornamenti e gli sviluppi su varie chain. Oggi facciamo il punto su Cosmos Network, uno dei progetti che sta sviluppando di più nel 2023.
Come vedete in questo tweet:
sta per arrivare la tanta attesa Interchain Security, uno degli sviluppi di Cosmos 2.0 annunciati più volte nel corso del 2022 e durante il CosmoVerse, la conferenza annuale che si tiene su Cosmos.
Come sapete oggi il Cosmos SDK fornisce gli strumenti per costruire nuove blockchain partendo dagli strumenti di Cosmos, alcuni esempi sono Juno, Crypto.com e tanti altri.
Ogni chain però deve mettere in piedi e costruire da zero un proprio modello di sicurezza ed il proprio set di validatori. Questo perché Cosmos usa l’algoritmo Tendermint che è basato su Proof of Stake.
Grazie a questa nuova funzionalità (ribattezzata Replicated Security) i nuovi progetti potranno utilizzare la sicurezza offerta dal Cosmos Hub, quindi i validatori stessi di Cosmos Hub. La Replicated Security quindi non è altro che un modello di sicurezza condiviso in cui è l’Hub di Cosmos ad offrire la sicurezza, un aspetto molto importante sopratutto per i nuovi progetti anche in termini economici.
Le fee di transazioni si pagheranno in Atom quindi questo potrebbe dare maggiore utilità al token di Cosmos. Quindi gli stakers di ATOM potranno avere sia le ricompense dallo staking di ATOM sia quelle eventuali provenienti dalle altre “consumer chain”.
La sfida è quella di portare questa chain a sfruttare tutto il suo potenziale e a portare dei progetti che potranno avere una reale utilità. Ci sono comunque dei progetti molto interssanti ad esempio Celestia che dovrebbe arrivare quest’anno e di cui abbiamo parlato anche in un video, e Neutron che dovrebbe essere il primo progetto a sfruttare questa funzionalità.
Come vedete in questo tweet:
Questa chain si prepara ad essere, grazie alla proposta 187, la prima chain a sfruttare l’Interchain Security.
Vi segnaliamo inoltre un report interessante di EverStake che trovate qui, e che evidenzia come il network di Cosmos sia in crescita.
Come vediamo in questo report :
negli ultimi due anni si è registrato un notevole aumento tra gli stakers. Il numero dei delegatori di fondi è aumentato con una notevole accelerazione a partire dal Gennaio 2022. Cosmos è in continua crescita negli ultimi anni.
Nonostante il bear market le dotazioni in staking su Cosmos sono aumentate di quasi il 20%.
Inoltre vi segnalo questo report di Electric Capital che mostra il numero di developer attivi fino allo scorso Dicembre e vediamo che Cosmos ha avuto una buona crescita dopo chain in crescita come Solana e Polygon.
Tantissimi progetti sono in arrivo, a testimoniare lo sviluppo di questa blockchain.
Conclusioni
Continueremo ad occuparci di tutti gli aggiornamenti sulle criptovalute gli ultimi aggiornamenti e le novità più rilevanti del settore crypto oggi.
Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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