Cos’è Webank trading? Come funziona Webank trading? Quali sono le migliori alternative Webank trading? Quali sono i costi del trading di Webank?
Il trading sta attirando sempre più persone, speranzose di poter risolvere i propri problemi finanziari mediante investimenti sui mercati finanziari. Purtroppo però, in molti si affidano a piattaforme di trading che promettono la Luna. Guadagni facili, immediati e congrui senza particolari fatiche e conoscenze in materia.
Quando in realtà, secondo alcune stime, anche agendo con preparazione e nel solco della legalità (si pensi al trading tramite CFD, acronimo di Contract for difference), i rischi di incorrere in perdite arriva fino all’89% sul totale dei trades.
Scegliere dunque una piattaforma affidabile è il primo passo quando si decide di investire sui mercati finanziari. Se prima era possibile farlo solo tramite Broker “in carne ed ossa”, dagli anni ‘90 è diventato possibile farlo tramite piattaforme di trading online. Quindi virtuali. Sebbene solo negli ultimi anni sia diventata una operazione su larga scala, grazie alla proliferazione di app per smartphone e tablet. Che hanno reso possibile tradare in piena comodità ovunque ci si trovi.
A fare da testa d’ariete è stato anche il successo del Bitcoin. Criptovaluta che ha sfiorato i 20mila dollari a fine 2017. Il che ha purtroppo fatto proliferare anche le truffe.
Le strade per accedere al trading online sono due: tramite Broker o tramite banche. Sebbene le seconde spesso non si lascino preferire per due motivi: i costi più alti e la rara inclusione delle criptovalute tra i propri asset previsti.
In questa sede passiamo al setaccio il trading di Webank. Per capire cos’è, come funziona, se conviene.
Sommario
Piattaforme affidabili per fare trading on line
Webank cos’è
Cos’è Webank? Webank (Italia) è una banca italiana. Gestita da quasi 10 anni da We @ Service, la società di servizi internet per BPM Group, Webank è diventata il 1 ° novembre 2009 una banca indipendente (WeBank SpA) interamente controllata da Banca Popolare di Milano (BPM).
Il 9 marzo 2010 il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano Sca rl ha approvato l’acquisizione di IntesaTrade SIM, una società di intermediazione mobiliare online, ribattezzata SIM di WeTrade.
Il 23 settembre 2014 il Consiglio di Amministrazione di BPM e il Consiglio di Amministrazione di Webank SpA hanno approvato la fusione per incorporazione di Webank in BPM, divenendo in data 23 novembre 2014 il canale internet per servizi bancari e di investimento per BPM Group.
Webank, chi è BMP Group
Chi è BMP Group che gestisce Weban? Banco BPM S.p.A. è una banca italiana che ha iniziato ad operare il 1 ° gennaio 2017, dalla fusione di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano (BPM) (approvata dal consiglio di amministrazione il 24 maggio 2016).
La banca è il terzo conglomerato bancario retail e corporate in Italia (in termini di totale attivo nel 2016), dietro Intesa Sanpaolo e UniCredit. La banca aveva una doppia sede rispettivamente a Verona e Milano.
Le azioni della banca sono costituite dall’indice blue chip index FTSE MIB; nel 2018 Forbes Global 2000, Banco BPM è stato classificato come l’831esimo.
A partire dal 1° gennaio 2017, data di costituzione, Banco BPM è il terzo conglomerato bancario retail e commerciale per patrimonio totale pro forma in Italia, dietro UniCredit e Intesa Sanpaolo. E supera l’ex terza banca Banca Monte dei Paschi di Siena ( 164,385 miliardi di euro a metà 2016). Sebbene Banca d’Italia, la banca centrale e Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la banca d’investimento nazionale, tecnicamente abbiano maggiori attività totali rispetto a Banco BPM, operano in una diversa linea di business.
Al 30 giugno 2016, Banco Popolare aveva un totale attivo di € 123.699 miliardi e un patrimonio netto di € 8,876 miliardi su base consolidata, mentre Banca Popolare di Milano (BPM) aveva un totale attivo di € 49,698 miliardi e un attivo netto di € 4,571 miliardi.
Tuttavia, avevano dimensioni simili in termini di capitalizzazione di mercato, entrambi già soppressi Banca Monte dei Paschi di Siena. Gli azionisti del Banco BPM sono gli ex azionisti del Banco Popolare e della Banca Popolare di Milano in una proporzione proposta del 54,626%: 45,374% .
Dopo l’aumento di capitale del Banco Popolare a metà 2016, il rapporto di cambio definitivo per la fusione è stato pari a 1 azione del Banco Popolare a 1 azione di Banco BPM, nonché a 6.386 azioni di Banca Popolare di Milano a 1 azione di Banco BPM.
Banco Popolare e BPM stessi erano entrambi originati come banche popolari (italiano: banca popolari), una specie di banca cooperativa in Italia, con sede in città come Bergamo, Verona, Modena, Novara e Lodi (Banco Popolare) e Milano , Roma (BPM), rispettivamente.
Si sono fuse e acquisito molte banche popolari e cassa di risparmio (banca di risparmio) per diventare il 4° e il 9° conglomerato bancario retail e commerciale (escluso CDP) al 31 dicembre 2015, in termini di totale attivo, secondo uno studio di Mediobanca.
Banco Popolare e Banca Popolare di Milano stavano per demutualizzarsi nel 2016, a causa della legge italiana №3 del 2015, ma i due gruppi bancari formano direttamente una nuova società per azioni pubblica, invece di demutualizzarsi.
Una nuova filiale, Banca Popolare di Milano S.p.A., sarebbe stata costituita per gestire il marchio di BPM per alcuni anni. Eventualmente la controllata Banca Popolare di Mantova SpA è divenuta la nuova Banca Popolare di Milano S.p.A.
Il 10 febbraio 2017 sono stati resi noti i risultati finanziari “anno zero”. A causa dell’aumento di capitale del Banco Popolare del 2016, il nuovo gruppo bancario aveva un coefficiente patrimoniale CET1 pro-forma del 12,30% al 31 dicembre 2016.
Nel primo anno di costituzione, la banca ha ceduto ad Anima la sua controllata di gestione patrimoniale Aletti Gestielle SGR. Detenuta per 700 milioni di euro.
Nell’anno successivo, la banca ha cartolarizzato un portafoglio di crediti in sofferenza di 5,1 miliardi di euro di valore contabile lordo, lo ha accreditato come “Esodo del progetto” e venduto i titoli al mercato.
La banca ha inoltre richiesto la Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze (GACS), un regime di garanzia statale per la tranche senior dei titoli.
Webank trading è una truffa?
Webank trading è una truffa? Possiamo rispondere tranquillamente di no a questa domanda. Proprio alla luce della solidità finanziaria che abbiamo descritto prima.
Webank trading come funziona
Come funziona webank trading? Come riportato sul sito ufficiale, nell’apposita sezione, il trading WeBank offre:
- Funzione drag&drop per spostare i titoli fra i book e sui grafici
- Grafici tick by tick personalizzabili, 70 indicatori di analisi, chart trading
- Ordini condizionati attivi anche a computer spento, per la massima sicurezza
- Layout personalizzabile per una maggiore leggibilità dei contenuti
- Design ricercato, per lasciare più spazio alla tua operatività
- Marginazione long e short sia intraday che overnight
- Book evoluti in push fino a 20 livelli
Webank trading offre più piattaforme su cui operare, dalla più intuitiva alla più performante. Adeguando quindi il proprio servizio in base alla maggiore o minore esperienza del trader in questione.
Così vengono ricapitolate le caratteristiche della piattaforma di trading di WebanK.
- Intuitiva, gratuita
- Grafici, watchlist e book a 5 livelli con quotazioni in push
- Schede titolo semplici e strumenti di analisi per avere tutte le informazioni di cui hai bisogno
- Alert e ordini condizionati per tenere tutto sotto controllo
- Stop loss e take profit per proteggere il tuo ordine
- del tutto personalizzabile
- Finestre libere per monitorare più schermate agevolmente
- E’ possibile salvare la posizione delle finestre anche se operi su più device
Webank trading app
La piattaforma di trading per mobile di Webank si chiama T3. Consente di seguire l’andamento del mercato e fare trading ovunque tu sia.
Webank trading commissioni
Come sono le commissioni su Webank trading? I profili per le commissioni sono essenzialmente due:
- Profilo Fisso
- Profilo Variabile
Le commissioni sono di tipo decrementale. Ciò vuol dire che il sistema di calcolo si basa sulle commissioni che vengono generate durante il mese precedente, su tutti i mercati.
Lo svantaggio, su cui lucra tantissimo la piattaforma, è il fatto che in questo modo il cliente è costretto a generare più commissioni, rischiando di più.
Webank Trading incentiva l’utente, spingendolo ad aumentare la sua operatività al fine di poter raggiungere il mese successivo un livello commissionale migliore.
a) Webank commissioni profilo fisso
Le commissioni sul profilo fisso oscillano tra i 5-15 euro per i clienti che hanno generato da 0-500 euro di commissioni il mese precedente. Più commissioni si generano, meno si paga.
b) Webank commissioni Profilo Variabile
Per quanto invece riguarda il profilo variabile le commissioni variano appunto molto e per queste rimandiamo al sito ufficiale del servizio.
Webank trading opinioni e recensioni
Quali sono le opinioni su Webank trading? Quali sono le recensioni su Webank trading? Generalmente, la piattaforma viene considerata inferiore ad altre.
Le persone si lamentano principalmente dell’assistenza tecnica inesistente e delle commissioni di trading esageratamente alte.
Webank Trading viene messo allo stesso livello di Fineco Trading, Wibida Trading e BinckBank Trading.
Viene invece ritenuta inferiore ad altre piattaforme. Che elenchiamo nel prossimo paragrafo.
Webank trading alternative
Quali sono le migliori alternative a Webank trading? Sono diversi i Broker da segnalare, come i seguenti: