Indice FTSE Mib: cos’è, come funziona e come investire

FTSE Mib è uno dei principali indici della borsa Italiana. Per questo motivo è fondamentale capire come funziona e quali sono le occasioni per poter investire sull’andamento.

Cos’è Indice FTSE Mib? Cosa significa FTSE Mib? Come funziona Indice FTSE Mib? Qual è la storia dell’Indice FTSE Mib?

Sono domande che in genere ci si pone quando si ascoltano in Tv notizie sulla borsa o capita di leggere un articolo di giornale sul tema. In questo articolo cercheremo di dare una chiara risposta a queste domande.

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Indice FTSE MIB cosa significa

Partiamo dalla domanda più diffusa: cosa significa FTSE MIB? Si tratta di un acronimo, che sta per Financial Times Stock Exchange per quanto riguarda FTSE, mentre MIB sta per Milano Indice di Borsa. Quindi, per esteso indica l’Indice Financial Times Stock Exchange per la Borsa di Milano.

Indice FTSE MIB cos’è

Cos’è Indice FTSE MIB? Si tratta del più significativo indice azionario della Borsa italiana. È un paniere nel quale sono incluse di norma le azioni delle 40 società italiane. Anche quelle che hanno la propria sede legale all’estero, tutte quotate sull’MTA con maggiore capitalizzazione e flottante.

Storia

L’indice FTSE MIB è nato dopo la fusione tra Borsa Italiana e il London Stock Exchange, dove è nato il London Stock Exchange Group. È operativo dal primo giugno 2009 e rappresenta circa l’80% della capitalizzazione del mercato azionario italiano. Successivamente, il 24 luglio 2012, si è registrato un minimo di lungo periodo dell’indice (12.295,80 punti), spinto al ribasso dalla forte speculazione che ha colpito i titoli di stato e, quindi, tutto il settore bancario. Il Ftse Mib ha poi fatto registrare un lento recupero, toccando un nuovo massimo a 22.502,97 in data dieci giugno 2014, soprattutto per merito delle politiche monetarie di tipo accomodanti messe in atto dalla Banca centrale europea. Tuttavia l’indice non è riuscito a rientrare in area 22mila, complici da un lato la mancanza di crescita nei Paesi facenti parte dell’Eurozona e della stessa Italia, e dall’altro la paura di un contagio della nuova crisi del debito nell’area circostante l’Eurozona. alla periferia. Così nel 2014 ha fatto registrare un modesto rialzo annuale dello 0,23%.

Discorso diverso l’anno seguente, quando ha fatto registrare un forte rialzo, grazie alle mosse espansive da parte della Banca centrale europea – grazie al Quantitative Easing voluto da Mario Draghi, che consiste nel massiccio acquisto di titoli di stato sovrani tramite asta – ma anche grazie alla temporanea risoluzione della crisi greca, con un nuovo piano di aiuti di durata pari a 4 mesi, e infine ai primi segnali di ripresa economica in tutta l’eurozona. Il che ha comportato un concomitante rialzo dell’Indice Pmi. Fattori che hanno fatto sì che si arrivasse a toccare un nuovo record il 15 aprile 2015, a quota 24.031. Complici però le tensioni europee dovute alla crisi greca, l’indice subisce dei contraccolpi, arrivando comunque a sfondare per 3 chiusure consecutive il muro del 2% di rialzo nei giorni dell’accordo che riuscirà a scongiurare l’uscita della Grecia dall’euro. Così, al 2 novembre 2015 l’indice si è attestato su 22.482,39 punti. Al 10 dicembre l’indice ha perso quasi mille punti scendendo a 21.500.

Il 2016 si apre male per l’indice FTSE MIB, infatti il primo semestre dell’anno ha fatto segnare un 24,37%. Le cause di questo trend negativo vanno ricercate nel rallentamento della crescita cinese e dell’economia globale in generale, ma anche in un nuovo crollo dei prezzi del greggio, gli scandali che hanno riguardato alcune banche italiane (molte popolari ma anche la plurisecolare Monte dei Paschi di Siena), e la vittoria della Brexit. Dunque, una serie concatenante di cause, endogene ed esogene al nostro paese. Comunque, malgrado ciò, l’anno si chiude in parziale recupero per l’Indice FTSE MIB, che si attesta sui 19.234 punti con una perdita del 10,2%. Sopratutto per il disastro di inizio 2016.

Il 20 marzo 2017 MPS esce dall’indice FTSE MIB a causa del protrarsi della sospensione stabilita dalla CONSOB il 22 dicembre 2016. Dato che la capitalizzazione scese a soli 442 milioni di euro, dopo la richiesta di intervento dello Stato nel capitale sociale e il fallito aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Una disfatta per la banca senese, in vita dal 1500.

Quali società include

Quali società include Indice FTSE MIB? Nel momento in cui scriviamo sono le seguenti, riportate in ordine alfabetico, con settore e punteggio (al 18 settembre 2017):

Fanno invece parte delle riserve queste società:

  1. Interpump
  2. Hera (società che Fornisce servizi energetici, idrici e ambientali a circa 4 milioni di cittadini dislocati in 277 comuni del Centro Nord)
  3. ANIMA Holding (operatore indipendente leader in Italia dell’industria del risparmio gestito)
  4. DiaSorin (operante nel settore della commercializzazione di kit di reagenti destinati alla diagnostica in vitro, nei segmenti dell’immunodiagnostica e della diagnostica molecolare)

Come funziona

Come funziona Indice FTSE MIB? Partiamo col dire che esso misura la performance di 40 titoli italiani e ha l’intento di riprodurre le ponderazioni del settore allargato del mercato azionario italiano. L’Indice viene determinato dal complesso dei trading di titoli sul mercato azionario principale di Borsa Italiana (BIt). Ciascun titolo viene quindi analizzato in base alla sua dimensione e liquidità e l’Indice fornisce complessivamente una corretta e importante rappresentazione per settori. L’Indice FTSE MIB è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato dopo aver corretto i componenti in base al flottante.

L’indice è ricavato partendo dall’insieme di tutte le azioni quotate sui mercati MTA e MIV di Borsa Italiana (BIt). L’indice è stato creato per essere adatto al trading di futures e opzioni, come benchmark per gli ETFs (Exchange Traded Funds) e per il tracking delle azioni a elevata capitalizzazione del mercato italiano.

L’indice FTSE MIB è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato corretta per il flottante. Le singole azioni possono avere un peso massimo del 15%. Entrambe le versioni Price e Total Return dell’indice sono calcolate in euro e in tempo reale. Viene calcolato anche un indice FTSE MIB Banks 15% Capped. Le azioni che lo compongono sono quelle dell’indice FTSE MIB con il codice macro-settoriale banche (codice ICB 8300). Ulteriori indici FTSE MIB Supersector 15% Capped possono essere calcolati su richiesta. E’ stato stabilito come valore base dell’indice FTSE MIB quello dell’indice MIB 30 alla chiusura delle negoziazioni al 31 ottobre 2003 (10.644). I valori storici dell’indice FTSE MIB sono stati ricalcolati a partire dal 31 dicembre 1997 (24.402).

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FTSE Russel cos’è

Cos’è FTSE Russell? Esso include FTSE International Limited (FTSE), Frank Russell Company (FRC), FTSE TMX Global Debt Capital Markets Inc., FTSE TMX Global Debt Capital Markets Limited (insieme denominati “FTSE TMX”) e MTSNext Limited. FTSE, Russell e FTSE TMX sono benchmark administrators di indici. Il riferimento a FTSE Russell va inteso come riferito al bechmark administrator della serie di indici in questione.

Gli indici devono necessariamente seguire come evolvono i mercati e le Regole di Base non possono prevedere tutte le eventualità. Qualora il metodo non copra del tutto uno specifico evento, FTSE Russell determinerà il trattamento più adatto al caso basandosi sulla Dichiarazione dei Princìpi che riassume la filosofia alla base dell’approccio adottato da FTSE Russell per la costruzione degli indici. La Dichiarazione dei Princìpi viene rivalutata ogni anno e qualsiasi proposta di cambiamento è presentata al FTSE Russell Policy Advisory Board per discuterne prima dell’approvazione del Governance Board di FTSE Russell.

FTSE Russell ritiene che l’indice FTSE MIB risponda ai Principi IOSCO per i Benchmark Finanziari pubblicati nel novembre 2013. Il FTSE Russell avvisa chi usa l’indice che alcune circostanze, come eventi esterni al di fuori del controllo di FTSE Russell, possono richiederne la modificazione o il termine stesso dell’indice e che quindi tutti i contratti finanziari o altri strumenti finanziari sottostanti devono essere in grado allo stesso modo di prevederne la modifica o la cessazione.

Quanti decidono di seguire questo indice o di acquistare prodotti che lo replicano dovrebbero valutare i vantaggi della metodologia dell’indice e prendere consigli d’investimento di tipo indipendente prima di investire i propri fondi o quelli dei clienti. Nessuna responsabilità, sia in termini di risultato di negligenza o altro, viene considerata da FTSE Russell per eventuali perdite, danni, sinistri e le spese che utenti hanno dovuto sostenere in caso di affidamento a questo metodo, eventuali errori o imprecisioni del metodo, qualunque omessa applicazione o applicazione delle politiche o delle procedure descritte da questo metodo, o eventuali errori o imprecisioni nel calcolo dell’indice o dei dati relativi alle azioni del paniere.

FTSE Italia Index Series Technical Committee cos’è

Cos’è il FTSE Italia Index Series Technical Committee? E’ stato istituito al fine di:

  • dare consigli in base alle revisioni periodiche dell’indice
  • supportare la gestione delle corporate actions che interessano le azioni dell’indice
  • dare revisione delle modifiche della metodologia e degli altri documenti
  • suggerire cambiamenti per la successiva revisione e approvazione da parte del FTSE Russell

Il Quadro di Riferimento del FTSE Italia Index Series Technical Committee è prefissato sul sito di FTSE Russell. Mentre la metodologia di gestione è soggetta ad una revisione in genere almeno annuale, così da essere sempre aggiornata e soddisfare le esigenze attuali e future degli investitori e di quanti usano l’indice. Ogni proposta di modifica deve essere però soggetta a consultazione del FTSE Russell Advisory e ad altri interessati se lo si ritiene necessario. Il risultato delle consultazioni sarà valutato dal FTSE Russell Govenance Board per l’approvazione.

Inoltre, qualora FTSE Russell dovesse ritenere che il metodo non si esprima o non si applichi in modo specifico e inequivocabile rispetto alla materia in oggetto, qualunque sarà fondata sulla Dichiarazione dei Principi. Dopo le sue valutazioni, FTSE Russell informerà il mercato della sua decisione in tempi celeri. FTSE Russell valuterà se il metodo dovrà essere in sottoposto ad aggiornamento al fine di garantire una maggiore chiarezza.

Una società che ha le azioni incluse nell’indice, una società le cui azioni possono potenzialmente esserlo, una associazione nazionale o un gruppo di non meno di dieci utenti degli indici di diverse organizzazioni che agiscono a titolo professionale, possono comunque fare ricorso contro le decisioni prese da FTSE Russell.

Indice FTSE MIB come vengono selezionate azioni

Le azioni che compongono l’indice FTSE MIB vengono scelte al fine di garantire agli investitori che esso rispecchi fedelmente i mercati azionari italiani. Possono far parte dell’Indice FTSE MIB tutte le azioni negoziate sui mercati MTA e MIV di Borsa Italiana, tranne le azioni di risparmio e quelle privilegiate. Tuttavia, se una società ha azioni ordinarie non quotate o con liquidità stabilmente inferiore delle azioni di risparmio o delle azioni privilegiate, si potrà includere anche questi due tipi di azioni. Mentre le azioni di società estere quotate in Borsa possono essere incluse solo nel caso in cui rispettino i requisiti di Borsa Italiana ai fini della divulgazione delle informazioni.

Ecco quali sono i criteri che le azioni devono rispettare per entrare a far parte dell’Indice FTSE MIB:

a) Capitalizzazione di mercato

Deve essere ponderata sulla base del flottante, e viene stabilita mediante un fattore IWF (il cosiddetto peso di investibilità) così calcolato:

I00% – Somma delle percentuali delle partecipazioni azionarie possedute dagli azionisti rilevanti.

b) Peso di investibilità

Le azioni sono corrette per il flottante ed eventuali restrizioni al

possesso da parte di investitori esteri. Le partecipazioni rilevanti da escludere dal flottante sono calcolate usando le informazioni

pubblicamente disponibili. Per le azioni che hanno un flottante maggiore del 5%, il flottante è arrotondato per eccesso all’1% superiore. Le azioni con un flottante pari al 5% o inferiore sono escluse dall’indice. Dopo l’applicazione del flottante iniziale, il flottante di un’azione sarà aggiornato se il valore arrotondato varia di più di 3 punti percentuali sopra o sotto il livello corrente. Quando il flottante oltrepassa il 99%, non sarà più soggetto alla soglia di 3 punti percentuali e sarà arrotondato a 100%.

Alle azioni con un flottante pari al 15% o inferiore non sarà applicata la soglia dei 3 punti percentuali. Il flottante delle azioni sarà rivisto qualora ci sia la pubblicazione di aggiornamenti alle partecipazioni rilevanti. Se il cambiamento non è guidato da un evento societario, l’aggiornamento del flottante sarà applicato dopo la chiusura delle negoziazioni del terzo FTSE Russell. La data di cut-off per questi cambiamenti trimestrali è la chiusura delle negoziazioni del terzo mercoledì del mese precedente al mese della revisione. Qualsiasi cambiamento al flottante è soggetto alla regola 4.1 punto B.

Le azioni proprie sono sempre escluse dal numero di azioni, indipendentemente dalla dimensione della loro partecipazione. Le principali fonti di informazioni sull’azionariato delle società italiane sono la CONSOB (massimo organo italiano di vigilanza sui mercati italaini) e le comunicazioni ufficiali degli emittenti (vale a dire bilanci, relazioni trimestrali e prospetti informativi). L’analisi è basata sulla partecipazione complessiva dell’azionista di ultima istanza (il cosiddetto controllante). In caso di prestiti, usufrutti o società fiduciarie, l’analisi è basta sugli azionisti effettivi e non sui soggetti in possesso dei diritti di voto. Nel caso di pegni a favore di banche, l’analisi è basata sugli azionisti effettivi e non sulle banche, a prescindere dal meccanismo di diritto al voto dei soci. Le azioni che registrano un flottante pari o inferiore al 5% non possono far parte dell’indice.

c) Liquidità

Questo fattore è commisurato dal controvalore in euro scambiato negli ultimi sei mesi sui mercati telematici di Borsa Italiana e dal numero di giorni di negoziazione.

d) Nuove quotazioni

Le azioni di nuova quotazione possono partecipare alla procedura di selezione dopo 20 giorni di negoziazione. Le azioni di nuova quotazione la cui capitalizzazione sia maggiore o uguale al 3% della capitalizzazione corrente dell’indice FTSE Italia All-Share saranno incluse nell’indice a partire dal giorno di inizio delle negoziazioni.

e) Azioni in circolazione

La principale fonte di informazione sulle azioni italiane è il Listino Ufficiale di Borsa Italiana.

Quotazione FTSE Mib in tempo reale

Come avviene revisione azioni incluse in Indice FTSE Mib

La revisione trimestrale delle azioni che compongono l’Indice FTSE MIB avviene nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre. Le modifiche vengono effettuate dopo la chiusura delle negoziazioni il terzo venerdì dei

suddetti mesi. Qualora capiti che un terzo venerdì di uno di questi mesi sia festivo, allora si applicano come riferimento i prezzi di chiusura del primo giorno precedente disponibile. FTSE è responsabile della pubblicazione dei risultati delle revisioni periodiche.

Come vengono sostituite azioni nel paniere FTSE MIB

Si potrà aggiungere una nuova azione all’Indice solo se si è creato un posto vacante. Le new entry devono avere una liquidità dimostrata da almeno 3 mesi. Fanno eccezione quei casi di offerte globali di elevate dimensioni quando il volume di scambi previsto ne giustifica l’inclusione.

Le azioni di nuova quotazione, invece, la cui capitalizzazione risulti maggiore o uguale al 3% della capitalizzazione corrente dell’indice FTSE Italia All-Share sono aggiunte all’indice con una revisione straordinaria il primo giorno di quotazione. FTSE eventualmente procederà all’annuncio della possibile revisione dandone conferma appena tutte le informazioni dovute siano disponibili.

Possono però esserci esclusioni al di fuori delle revisioni trimestrali qualora si verifichino acquisizioni, fusioni e scorpori per fallimenti e sospensioni. O anche qualora un’azione non soddisfi più i criteri per farne ancora parte o non è più rappresentativa del suo settore. In caso di offerta pubblica di acquisto, il succitato FTSE Italia Index Series Technical Commitee concorda internamente in via anticipata il livello di accettazione necessario per decidere se un’offerta pubblica di acquisto ha avuto esito positivo o parzialmente positivo, considerando la liquidità successiva attesa. Se l’esito è parzialmente positivo e c’è una modifica nel fattore IWF, ne sarà data comunicazione con un preavviso di numero 2 giorni lavorativi.

Se il livello di accettazione supera il minimo stabilito, l’azione viene eliminata dal paniere con un preavviso sempre di 2 giorni lavorativi. L’azione sostitutiva viene individuata tra la lista di candidati creata secondo la procedura descritta nell’Appendice B, sempre con lo stesso preavviso di due giorni.

L’azione sarà rimossa e sostituita con un completo ribilanciamento utilizzando il prezzo di chiusura di tutti i componenti. Inoltre, ogni qualvolta Borsa Italiana revoca una società che compone il paniere, l’azione sarà rimossa e sostituita con un completo ribilanciamento utilizzando il prezzo di chiusura di tutte le azioni componenti.

Se un’azione è sospesa dalle negoziazioni, FTSE Russell determinerà il suo trattamento in base alle regole previste. Con una procedura prevista ripetuta ogni venti giorni lavorativi fino a quando non è riammessa alle negoziazioni o la sospensione raggiunge gli 80 giorni lavorativi. Passati i quali FTSE Russell annuncerà l’esclusione dell’azione a un prezzo pari a zero con efficacia nella revisione successiva alla scadenza del periodo dei 40 giorni lavorativi. Sempre in base al proprio regolamento, una azione può essere di nuovo inclusa o reinserita.

Per ulteriori dettagli e informazioni, si rimanda al sito ufficiale di Borsa Italiana.

Indice Ftse Mib: come investire

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