Anche in Italia stanno prendendo sempre più piede le cosiddette imprese startup innovative, legalmente introdotte tramite Decreto Crescita bis del 2012 ad opera del Governo Monti, proprio per sollecitare l’imprenditoria giovanile, e più in generale, la crescita e lo sviluppo sostenibile dell’economia. Oltre al loro riconoscimento, i governi stanno stanziando sempre più finanziamenti per startup e le domande stanno di fatti aumentando. In cosa consistono i finanziamenti per startup per loro previsti? Nel godere di un regime fiscale vantaggioso della durata di quattro anni a partire dalla data di costituzione della startup o per la durata inferiore prevista in eventualità per quelle società già create in precedenza. Di seguito vediamo meglio quali sono i requisiti per poterne usufruire.
Finanziamenti per startup: i requisiti
Per finanziare in partenza le startup, è stato istituito un fondo centrale di garanzia. La garanzia viene concessa a titolo gratuito, purché si rispettino i seguenti requisiti:
- essere a tutti gli effetti la startup innovativa o incubatore certificato, come previsto dall’art. 25 commi 2 e 5 del decreto legge 179/2012, regolarmente iscritta nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese;
- il soggetto erogatore del finanziamento non ha alcun diritto ad acquisire alcuna garanzia; che essa sia reale, assicurativa o bancaria sull’operazione finanziaria. Ciò significa che non deve esigere alcun vincolo nei confronti di chi godrà del prestito;
- per startup si intendono società di capitali, sorte anche sottoforma cooperativa, di diritto italiano ovvero della Comunità europea, con residenza in Italia e che non siano quotate in Borsa.
- A detenere la maggioranza delle quote o azioni rappresentative ed i relativi diritti di voto devono essere persone fisiche all’atto della sua nascita e per i 24 mesi successivi;
- svolgono attività d’impresa da non più di due anni;
- oltre alla residenza, anche la sede principale deve essere in Italia;
- a partire dal secondo anno di attività, la produzione annua non deve superare i cinque milioni di euro;
- non producono utili;
- loro unico scopo deve essere sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
- non sono sorte da fusioni, scissioni o cessioni di aziende preesistenti o rami d’impresa;
- devono avere obbligatoriamente uno di questi tre specifici seguenti requisiti: sostenere spese in ricerca e sviluppo uguali o superiori al 20% del maggior valore tra ricavi e costi della produzione; deve impiegare un volume di dipendenti o collaboratori di dottori di ricerca in maniera uguale o maggiore al terzo del totale dei dipendenti; deve essere titolare di un’invenzione industriale, biotecnlogica, di semiconduttori o varietà vegetale direttamente afferente con l’oggetto sociale.
Finanziamenti per startup: numeri in aumento
Stando ai dati diramati lo scorso anno dal Ministero per lo sviluppo economico – mediante suo rapporto bimestrale 2015 sull’accesso al fondo di garanzia di startup e incubatori, giunto alla sua terza edizione – al trentuno agosto 2015 si sono registrate ben 510 startup innovative che hanno beneficiato dei fondi messi a disposizione per loro. L’importo messo a disposizione per loro fino all’agosto 2015 è stato di oltre duecento milioni di euro, di cui ben settantotto percento garantito dal fondo.
Per saperne di più e per eventualmente usufruire dei fondi previsti, vi rimandiamo al sito ufficiale creato appositamente dal Ministero per lo sviluppo economico, che cura le startup