ETF Bitcoin: continuano i deflussi sui principali fondi

Ci eravamo abituati troppo bene. L’approvazione degli ETF Bitcoin negli Stati Uniti a Gennaio 2024 aveva suscitato grande entusiasmo tra gli investitori, spingendo la criptovaluta a un nuovo massimo storico intorno ai 74.000 dollari.

Tuttavia, dopo il picco di marzo, il sentiment sembra essersi raffreddato. Nelle ultime settimane si sono registrati significativi deflussi dagli ETF che replicano il prezzo di Bitcoin.

Calma piatta sugli ETF? Cerchiamo di capire cosa sta succedendo.

ETF Bitcoin: zero afflussi negli ultimi giorni

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Deflussi record dagli ETF Bitcoin

Nelle ultime settimane si sono registrati significativi deflussi dai principali ETF che replicano il prezzo di Bitcoin. Secondo i dati di Coinglass, solo nell’ultima settimana di aprile questi strumenti hanno registrato uscite nette per oltre 300 milioni di dollari.

Possiamo vedere in questa tabella la situazione attuale:

Coinglass: dati sugli ETF Bitcoin

Il deflusso più consistente ha riguardato il Grayscale Bitcoin Trust, il più grande ETF su Bitcoin per masse gestite, che ha perso 139 milioni in un solo giorno. Anche l’ETF spot bitcoin di Fidelity, FBTC, ha subito il primo giorno di deflussi dal lancio con 22 milioni in uscita.

Complessivamente, dai massimi di marzo, gli ETF su Bitcoin hanno perso circa 1 miliardo di dollari in termini di asset gestiti. Si tratta di una brusca inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti, quando questi strumenti attiravano ingenti capitali da parte degli investitori.

Gli esperti individuano diverse possibili cause di questo cambiamento di rotta. Innanzitutto, dopo il record molti investitori hanno deciso di monetizzare i profitti realizzati. Inoltre, la stabilizzazione del prezzo intorno ai 60.000 dollari ha diminuito l’interesse speculativo.

Inoltre l’atteso Halving di Bitcoin per ora non ha portato alcuna impennata al prezzo come speravano molti analisti. Aggiungiamoci anche la situazione instabile a causa dei conflitti e gli indicatori macroeconomici USA con la FED che ancora non abbassa i tassi, ed ecco che molti investitori rimangono cauti.

Dopo l’iniziale entusiasmo, gli ETF Bitcoin non sembrano più esercitare lo stesso appeal sui capitali di investitori e speculatori. Il venir meno della spinta propulsiva che aveva caratterizzato i mesi successivi al lancio era probabilmente inevitabile.

IBIT di BlackRock: zero afflussi per 3 giorni consecutivi

Tra gli ETF che replicano il prezzo di Bitcoin, uno di quelli che aveva suscitato più interesse era l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock. Dopo aver attirato ingenti capitali nei primi mesi del 2024, nelle ultime settimane questo strumento ha registrato 3 giorni consecutivi senza alcun nuovo afflusso.

L’ETF di BlackRock aveva stabilito un record con 71 giorni di fila di afflussi positivi dopo il lancio.
Come vedete in questo grafico di Bitmex Research:

Bitmex: dati inflows ETF

il 25, 26 e 27 aprile l’IBIT non ha ricevuto nuovi investimenti netti, segnando uno stop di questa striscia positiva.

Secondo gli esperti, l’assenza di nuovi afflussi non implica necessariamente un calo di interesse da parte degli investitori.

IBIT ha comunque registrato volumi di scambio significativi nei giorni in cui non vi sono stati afflussi netti.

Inoltre se andiamo a controllare le dotazioni, vediamo che il totale dei fondi gestito rimane stabile:

IBIT: holding BTC 26 Apr 2024

Ciò segnala che c’è ancora un minimo interesse da parte degli investitori, ma niente di paragonabile a ciò che è accaduto il mese scorso.

Cosa aspettarsi ora?

Nonostante questa battuta d’arresto, molti osservatori restano convinti delle potenzialità di crescita di lungo termine di Bitcoin. La sua natura di asset digitale scarso e non confiscabile manterrà una certa domanda speculativa e come riserva di valore.

Tuttavia, la volatilità rimarrà probabilmente elevata. Dopo aver aggiornato i massimi storici, è normale assistere a fasi di consolidamento.

Gli ETF Bitcoin hanno senza dubbio aumentato l’accessibilità per il pubblico retail. Ma per dare stabilità duratura all’asset, sarà necessario un utilizzo più strutturale da parte di fondi pensione, compagnie assicurative e asset manager.

In questa prospettiva, i deflussi rappresentano un campanello d’allarme da non sottovalutare.

Per ora rimaniamo vigili in attesa di potenziali movimenti più consistenti di BTC.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

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