Comprare azioni Bayer ( o vendere) nel 2023

Come comprare e vendere azioni Bayer? Qual è la quotazione? Quali sono i migliori Broker per comprare azioni Bayer?

Bayer AG è una multinazionale farmaceutica, con sede a Leverkusen. Molto nota per essere produttrice dell’aspirina e perché in tempi più recenti ha rilevato la Monsanto. Famosa multinazionale americana per diserbanti e insetticidi. Spesso presa di mira dagli ambientalisti.

Bayer ha ideato altri farmaci, come fenobarbital, prontosil e la ciprofloxacina. Quest’ultimo valse anche il Premio Nobel del 1939 ovviamente della Medicina.

Bayer però è anche una società quotata in Borsa. In ben tre borse valori: Francoforte, New York e Tokyo. E fino al 2006 pure a Milano. Fa parte dell’indice azionario Euro Stoxx 50.

Ciò significa che è anche possibile investire su Bayer tramite il trading online CFD. I cosiddetti Contract for difference, che permettono di investire su una pluralità di asset, praticamente tutte le categorie principali: azioni, indici azionari, criptovalute, materie prime, Forex.

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I Contratti per differenza si chiamano così in quanto il profitto deriverà dalla differenza di prezzo tra quando abbiamo sottoscritto il contratto e quando è scaduto. Ovviamente, se la differenza è a nostro sfavore, incasseremo una perdita.

Quindi, possiamo investire su Bayer sia quanto azione sia quanto indice azionario.

La multinazionale Bayer è anche collegata al popolare mondo del calcio, essendo proprietà del Bayer Leverkusen. Una squadra che riesce sempre a ben figurare nel proprio campionato (sebbene non riesca ad avere la meglio su Bayern Monaco o Borussia Dortmund) e ad avanzare troppo nelle coppe europee.

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Bayer chi è

Chi è Bayer? Siamo di fronte ad una delle più importanti multinazionali farmaceutiche del Mondo. Con sede a Leverkusen, in Germania.

E’ famosa per aver lanciato l’aspirina, ma anche per aver creato l’eroina nel 1897. Altri medicinali importanti prodotti sono il fenobarbital, il prontosil e la ciprofloxacina. Quest’ultimo è un antibiotico insignito del Premio Nobel nel 1939.

Bayer si occupa dei seguenti settori:

  • medicinali per esseri umani ed animali
  • prodotti per la salute
  • prodotti per l’agricoltura
  • prodotti per la biotecnologia
  • polimeri

Tra gli anni ‘20 e gli anni ‘50 fu assorbita dalla IG Farben, società chimica e farmaceutica tedesca. Poi smantellata dagli alleati nel dopoguerra.

Bayer è quotata su tre Borse: Francoforte, New York e Tokyo. Fa parte dell’indice azionario Euro Stoxx 50 ed è proprietario del Bayer 04 Leverkusen Fußball.

Negli anni 2000 ha rilevato varie attività: MSD, Claritin, Coppertone e Dr. Scholl’s. Mentre nel giugno 2018 ha rilevato per 63 miliardi di dollari la Monsanto. Colosso americano produttore di mezzi tecnici per l’agricoltura, criticato aspramente per i suoi prodotti chimici.

Ecco la sua quotazione attuale:

Bayer storia

Bayer AG è stata fondata a Barmen (l’attuale Wuppertal) nel 1863, da Friedrich Bayer e Johann Friedrich Weskott.

Il primo prodotto importante fu l’acido acetilsalicilico (ASA) scoperto dal chimico francese Charles Frédéric Gerhardt nel 1853, estratto dalla corteccia del salice. Che nel 1899 fu commercializzato come “Aspirina”. Commercializzato in oltre 80 paesi.

Nel 1904 arriva il logo con doppia scritta incrociata “BAYER, impressa anche sulle compresse. Nello stesso anno fu fondata l’attuale Bayer 04 Leverkusen Fußball.

Dopo la Grande guerra, le attività furono confiscate in vari paesi. Tra cui Usa e Canada. Dove i suoi prodotti furono depredati dalla Sterling Drug, che poi divenne Sterling Winthrop (chiusa il 1994).

L’ascesa del nazismo portò anche Bayer a confluire nel grande conglomerato IG Farben. Il quale non disdegnò di sfruttare il lavoro degli ebrei costretti nei campi di concentramento. Inoltre, alla IG Farben risalivano anche le società produttrici dello Zyklon B, prodotto chimico adoperato nelle camera a gas dei campi di sterminio.

Con la caduta del Nazismo e il disfacimento di IG Farben per opera degli Alleati, e la Bayer riprese la propria autonomia.

Dopo qualche anno però, il manager del colosso farmaceutico, Fritz ter Meer, condannato a 7 anni di reclusione dal tribunale di Norimberga, divenne poi capo del consiglio di sorveglianza nel 1956.

Negli anni ‘70, la Bayer AG ha acquistato la Miles Laboratories e le sue sussidiarie Miles Canada e Cutter Laboratories per rientrare nel mercato americano e canadese da cui era stata epurata dopo la seconda guerra mondiale.

Il ritorno fu completato dall’acquisizione della Sterling Winthrop nel 1994. Atto che pose fine all’esistenza di quest’ultima.

Nel 2002 ha invece rilevato la Aventis CropScience, creando la Bayer CropScience. La più innovative del settore agrochimico.

Nel 2005 un altro importante passaggio: Bayer rileva la divisione di farmaci da banco di Roche, diventando così una delle prime tre a livello mondiale in questo settore.

Nel 2006 acquista Schering AG dando vita a Bayer Schering Pharma, settima azienda in quel periodo per importanza a livello internazionale nella contraccezione orale, diagnostica per immagini, cardiologia e antibiotici.

Tra il 2003 e il 2005 dà vita ad una profonda riorganizzazione, al fine di diventare una Holding e dividere più nettamente i vari settori di attività.

Dal 2006 le sue azioni non sono più quotate a Milano, ma solo a Francoforte, Londra e New York.

L’anno successivo però cede la sezione Diagnostics a Siemens Ag.

L’ultima grande operazione compiuta da Bayer resta l’acquisizione di Monsanto.

L’operazione è stata tentata una prima volta nel maggio 2016, offrendo a Monsanto $ 62 miliardi. Quest’ultima però respinse l’offerta, con il colosso tedesco che sale a 66 miliardi di dollari, riuscendo questa volta a conquistare lo Yes del colosso americano.

Incassato il beneplacito delle autorità Antitrust rispettivamente di America ed Europa, nel giugno 2018 l’accordo viene definitivamente concluso. Tuttavia, la multinazionale tedesca ha dovuto cedere le proprie attività di erbicidi a BASF per 5,9 miliardi di euro.

Il marchio Monsanto è stato soppresso, con Bayer che arriva a contare 115.000 dipendenti e 45 miliardi di fatturato. Divisi in egual misura tra prodotti agricoli e farmaceutici.

Bayer controversie

Come ogni multinazionale, anche Bayer non è esente da controversie.

Tra gli anni ‘80 e ‘90, in piena emergenza AIDS, immise in commercio flaconi di sangue di persone infette. Anche di epatite C. Infettando migliaia di persone nel Mondo.

Il colosso è finito in causa con apicoltori francesi e canadesi per l’utilizzo dell’insetticida Gaucho.

Nel 1899 commercializza l’eroina, chiamata così in quanto considerata eroica per i suoi effetti positivi contro il dolore. Con il vantaggio, asseriva la società, di essere somministrata in dosi ridotte rispetto alla morfina e senza creare dipendenza. Ebbe successo per anni ma fu bandito in quanto creava dipendenza fisica.

Nel 2001, un’inchiesta giornalistica pose nell’occhio del ciclone una sussidiaria della Bayer: la H.C. Starck, per aver finanziato indirettamente la guerra civile in Congo. Poiché partecipava attivamente alla commercializzazione del coltan.

Sempre nel 2001 fu accusata di avvelenamento delle falde acquifere in Sudafrica. Nel suo stabilimento un terzo dei dipendenti accusava problemi di salute e 10 morirono.

L’acquisto di Monsanto portò anche dei problemi giudiziari, in seguito ad alcune pesanti sentenze contro la multinazionale americana. Per gli effetti nocivi dei suoi diserbanti.

Gli effetti furono pesanti sul colosso tedesco, che perse il 10% in Borsa e dovette cedere la proprietà dello storico marchio Dr. Scholl’s, rilevato come detto nel 2014 al fine di ripianare le perdite.

Bayer azioni quotazione in tempo reale

Al momento della scrittura, le azioni Bayer quotano 57,92 euro, in calo di un -0,53%.

Guardando all’andamento del titolo negli ultimi 5 anni, possiamo dire che il valore di 136 euro di luglio 2015 (il suo record storico) resta una lontana chimera e non più toccato.

Dopo un costante calo con qualche rialzo, il titolo è arrivato a toccare gli 84 euro il 27 maggio 2016, per poi rialzarsi a fatica fino a luglio 2017, quando ha toccato i 119 euro. Poi un nuovo graduale calo, accelerato dalla succitata questione Monsanto.

Da giugno 2019 è iniziata una ripresa lenta, toccando quota 77 euro il 20 febbraio, poi un tracollo fino al 13 marzo quando ha toccato i 47 euro. Dovuto presumibilmente alla crisi mondiale comportata dal Coronavirus. Il titolo sembra comunque in ripresa, ma le nubi e la debolezza del titolo restano all’orizzonte.

Comprare azioni Bayer conviene?

Conviene comprare azioni Bayer? Alla luce di quanto detto, siamo di fronte a due facce opposte della medaglia.

Da un lato abbiamo un’azienda che da oltre un secolo produce farmaci di successo, ha rilevato varie attività importanti e gode di ottimi fatturati. Diventando, con l’acquisto di Monsanto, un colosso anche nel settore agricolo.

Dall’altro però parliamo di un titolo in grosso affanno in Borsa, che non da ormai 5 anni è in calo, complice proprio anche l’acquisto di Monsanto. Protagonista in negativo di alcune vicende che hanno macchiato il nome del colosso farmaceutico tedesco.

La crisi economica mondiale dovuta al Coronavirus ha dato la mazzata finale.

Quindi, non possiamo certo dire di scartare questo titolo, ma neanche di darsi alla pazza gioia in quanto da un po’ è in difficoltà. Abbiamo anche visto come spesso e volentieri finisca ai disonori delle cronache (tra campi di concentramento, manager in odore di nazismo, guerra in Congo, inquinamento, ecc.).

Quindi, consigliabile per diversificare il portafoglio titoli ma da usare con cautela. Come i suoi prodotti.

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