Gli ETF Bitcoin stanno riscuotendo un interesse crescente da parte degli investitori istituzionali, attratti dalle potenzialità di questi strumenti nell’espandere l’esposizione alle criptovalute.
Diversi big di Wall Street hanno lanciato propri ETF, puntando a conquistare quote di mercato rilevanti. Ma perché i grandi nomi della finanza guardano con favore a questi prodotti?
In questo articolo analizziamo le motivazioni che spingono gli investitori istituzionali a scommettere sugli ETF Bitcoin.
Vedremo i vantaggi in termini di accessibilità, liquidità e riduzione dei rischi operativi. Cercheremo di capire perché gli ETF potenzialmente possono avrre sempre più adozione mainstream.
Sommario
Coinbase: ETF spot Bitcoin pronti per un pubblico mainstream
Secondo i dirigenti di Coinbase, gli ETF spot Bitcoin recentemente approvati negli USA sono un punto di svolta per l’ingresso delle criptovalute nel mondo degli investitori tradizionali.
In un’intervista su The Block, il responsabile della divisione istituzionale ha dichiarato: “Questo è il momento che stavamo aspettando da anni. Gli ETF spot segnano l’inizio di una nuova era in cui le crypto possono davvero arrivare al grande pubblico”.
Coinbase sta svolgendo un ruolo chiave come custode per 8 degli 11 ETF spot attualmente sul mercato. Secondo Tejpaul, l’ingresso di società finanziarie tradizionali come autorizzate e market maker dimostra l’interesse crescente da parte del mondo istituzionale.
L’head of institutional products Greg Tusar ha aggiunto che, nonostante un avvio relativamente contenuto, si aspetta che questi prodotti attraggano ingenti capitali nel tempo.
Coinbase ha lavorato a stretto contatto con gli issuer per garantire un lancio fluido ed operativo degli ETF spot.
Franklin Templeton: l’adozione dell’ETF Spot richiede tempo
Nonostante un avvio relativamente lento, Franklin Templeton si dice ottimista sul futuro del suo ETF spot Bitcoin. Secondo il responsabile degli asset digitali Roger Bayston, è solo questione di tempo prima che il prodotto decolli.
Intervistato da The Block, Bayston ritiene che man mano che crescerà l’educazione e la consapevolezza degli investitori istituzionali, gli ETF spot bitcoin verranno abbracciati come parte di portafogli bilanciati.
Finora le quote di mercato sono dominate da pochi big player, ma Franklin Templeton punta a imporsi come “provider di asset digitali di riferimento”.
Bayston evidenzia la novità di questi prodotti, che richiedono un processo di comprensione e selezione da parte delle piattaforme finanziarie. Ma l’azienda si distingue per il suo impegno nella blockchain e la profondità dei suoi servizi d’investimento crypto.
Secondo Franklin Templeton, quindi, ci vorrà del tempo affinché gli ETF spot bitcoin vengano adottati su larga scala. Ma man mano che crescerà l’alfabetizzazione digitale degli investitori, questi prodotti regolamentati attrarranno capitali significativi.
La chiave è educare il settore sull’integrazione delle cripto nei portafogli.
ETF Bitcoin: gli ultimi dati
A circa due settimane dal lancio degli ETF spot bitcoin negli Stati Uniti, i dati mostrano volumi di scambio significativi, seppur concentrati su pochi player dominanti.
Secondo Bloomberg, il volume totale ha superato i 14 miliardi di dollari. Tre prodotti coprono circa il 90%: Grayscale Bitcoin Trust, seguito dall’ETF di BlackRock e quello di Fidelity.
Anche nell’ottavo giorno di scambi come vedete in questo post su X:
continuano i deflussi dal fondo di Grayscale GBTC che ha registrato una fuoriuscita di 515 milioni di dollari nella giornata di ieri
Il totale di flussi netti nella giornata di ieri è stato negativo, a -106 milioni di dollari.
L’ETF di Franklin Templeton ha raccolto 101 milioni di dollari di scambi finora. Nonostante la partenza soft, l’azienda si dice fiduciosa di conquistare quote con l’aumentare della conoscenza da parte degli investitori.
Gli ETF spot approvati detengono già un totale di circa 95.000 Bitcoin, per un valore di oltre 4 miliardi di dollari di asset under management.
Le autorità sembrano intenzionate a concedere ulteriori approvazioni, aprendo a nuovi player. Ciò potrebbe aumentare la concorrenza e far diminuire le commissioni di gestione.
I numeri, quindi, confermano l’interesse per gli ETF spot Bitcoin, pur con una concentrazione su pochi nomi di spicco.
Con l’espansione del mercato e nuovi issuer, la competizione è destinata ad aumentare.
Gli ETF spot si apprestano a canalizzare miliardi di dollari di capitali istituzionali nel mondo crypto.
Potete seguire qui sotto l’andamento in tempo reale degli ETF Bitcoin:
Per gli europei ci sono prodotti molto simili come gli ETP che consentono di esporsi al prezzo di Bitcoin usando strumenti regolamentati.
Tra i broker che offono questi strumenti troviamo Fineco e Scalable Capital.
Conclusioni
La diffusione di ETF spot su Bitcoin sta catalizzando l’interesse del mondo istituzionale, grazie ai benefici in termini di accessibilità al mercato crypto con minori rischi operativi.
I big player finanziari stanno definendo strategie per emergere in questo segmento in espansione. Gli ETF sembrano destinati a svolgere un ruolo chiave nell’apertura degli investitori tradizionali alle criptovalute.
Per il momento siamo in una fase correttiva del prezzo di Bitcoin dovuta anche alla fuoriuscita di capitali dal Grayscale Bitcoin Trust (GBTC). E’ probabile che finita questa fase il prezzo di Bitcoin subisca meno volatilità.
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