La settimana decisiva per l’approvazione del primo ETF spot su Bitcoin da parte della SEC americana è stata caratterizzata da un evento che ha scatenato tensioni e volatilità sui mercati delle criptovalute.
Ieri sera si è diffusa la notizia falsa dell’approvazione dell’ETF spot su Bitcoin. La news più attesa di questi giorni è stata pubblicata, infatti, sull’account ufficiale della SEC e ripresa da varie testate.
E’ poi successo di tutto con conferme e smentite, il tutto gestito in maniera veramente imbarazzante.
Dopo circa 30 minuti la SEC, infatti, ha smentito tutto annunciando che il suo account ufficiale della su X è stato hackerato e sono stati pubblicati falsi tweet che annunciavano l’approvazione degli ETF.
La notizia falsa ha fatto schizzare il prezzo del Bitcoin sopra 47.000$, salvo poi crollare a 45.000$.
L’impatto è stato enorme: Bitcoin ha perso 50 miliardi di capitalizzazione in poche ore e sono stati liquidati derivati crypto per 220 milioni di dollari.
L’episodio ha sollevato critiche alla SEC, rea di non aver adottato nemmeno l’autenticazione a due fattori sull’account Twitter.
Analizziamo cosa è accaduto e l’impatto che questo caos avrà sull’attesa decisione sugli ETF.
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Account Twitter SEC compromesso
L’account Twitter ufficiale della Securities and Exchange Commission (@SECGov) è stato hackerato nella giornata di martedì 10 gennaio. Sono stati pubblicati due tweet che annunciavano l’approvazione da parte della SEC degli ETF spot su Bitcoin, notizia da tempo molto attesa dal mondo crypto.
Come vedete il primo tweet recitava semplicemente “La SEC ha approvato gli ETF spot su Bitcoin”
mentre il secondo riportava solo “$BTC”. I messaggi sono rimasti online per pochi minuti prima di essere cancellati, ma in quel lasso di tempo hanno scatenato il panico sui mercati.
La SEC ha successivamente confermato tramite l’account Twitter @Safety che si è trattato di un hackeraggio da parte di ignoti.
X Support ha spiegato che non c’è stato nessun furto di dati interno ai sistemi della SEC, ma un individuo non identificato ha ottenuto il controllo di un numero di telefono associato all’account Twitter SEC attraverso terze parti.
Sfruttando questo numero di telefono compromesso, l’hacker è riuscito ad accedere al profilo Twitter e pubblicare i fake tweet, alimentando aspettative che il via libera agli ETF fosse davvero imminente. Il tutto senza nemmeno dover violare o bypassare le difese di X, semplicemente utilizzando una falla nelle procedure di sicurezza della SEC.
X ha anche confermato che l’account SEC non aveva l’autenticazione a due fattori abilitata, misura base di sicurezza che avrebbe impedito l’intrusione.
L’assenza di 2FA su un account istituzionale così delicato ha sollevato dure critiche alla SEC, accusata di negligenza e incompetenza.
Assurdo come chi dovrebbe tutelare gli investitori ed impedire le manipolazioni di mercato non adotti nemmeno le misure di sicurezza minime.
Prezzi Bitcoin impazziti e liquidazioni di massa
I falsi tweet sull’approvazione degli ETF spot su Bitcoin hanno avuto un effetto immediato sui prezzi e sui mercati delle criptovalute. Nei minuti successivi alla diffusione della fake news, il prezzo di Bitcoin è schizzato fino ai 47.700$, con un rialzo repentino.
Gli investitori hanno reagito con entusiasmo alla notizia, aprendo posizioni rialziste con l’idea che finalmente il via libera della SEC fosse arrivato. Ma l’esultanza è durata poco. Quando la SEC ha smentito l’approvazione, dichiarando di essere stata vittima di un attacco hacker, il prezzo di Bitcoin è crollato fino a 45.400$, bruciando tutti i guadagni.
Questa volatilità ha causato grandi liquidazioni di posizioni long su derivati crypto, che puntavano su un continuato rialzo dei prezzi. Secondo dati Coinglass, sono stati liquidati contratti per oltre 220 milioni di dollari nel giro di poche ore. La maggior parte, circa 140 milioni, erano posizioni long.
Anche la capitalizzazione di mercato del Bitcoin ha subito un duro colpo: 50 miliardi di dollari andati in fumo nel giro di pochi minuti.
L’effetto della fake news SEC si è propagato anche ad altre criptovalute, con Ethereum ed altre altcoins in calo.
L’episodio mette in luce i rischi del trading speculativo su asset volatili come le criptovalute, soprattutto quando la leva finanziaria entra in gioco.
Che succederà ora? ETF spot Bitcoin verranno rinviati
L’hacking dell’account X della SEC ha creato non poca confusione a pochi giorni dalla decisione attesa sull’approvazione degli ETF spot su Bitcoin.
Cosa significa questo episodio per le possibilità che la SEC dia finalmente il via libera?
Secondo diversi osservatori, la figuraccia della SEC potrebbe indurre l’agenzia ad essere ancora più cauta e conservatrice nel processo di approvazione. Il fatto che il suo account X sia stato compromesso facilmente non gioca a favore della SEC, che potrebbe decidere di prendere altro tempo per analizzare rischi e implicazioni.
C’è anche chi teme che la SEC possa addirittura rinviare la decisione, per evitare di dare l’impressione di essersi fatta condizionare da questa vicenda e dalla volatilità che ne è conseguita. Posticipare la scelta tamponerebbe la pressione attorno a questo evento.
D’altro canto, la SEC potrebbe anche accelerare l’approvazione per chiudere al più presto questa vicenda imbarazzante. Inoltre, non concedere gli ETF a questo punto rischierebbe di essere visto come una resa agli hacker e un premio al loro comportamento manipolatorio.
Difficile prevedere la reazione della SEC. Molto dipenderà dalla posizione personale di Gary Gensler, che finora è stato piuttosto scettico sugli ETF spot.
Come vedete, dopo i tweet dei giorni scorsi che sembravano quasi propedeutici all’approvazione degli ETF:
si è affrettato a confermare che l’account X della SEC fosse stato compromesso.
Questo episodio potrebbe anche spingerlo a dimostrare che la SEC non si fa condizionare da eventi esterni nel prendere decisioni così delicate per i mercati finanziari.
Il countdown per gli ETF resta aperto, ma questa fake news rende il verdetto ancora più incerto.
Conclusioni
Questa vicenda dell’annuncio fake dell’approvazione degli ETF Bitcoin ha messo in luce la fragilità dei mercati cripto di fronte alle notizie false e la necessità di una maggiore sicurezza delle informazioni.
Questo episodio serve da monito per gli investitori e le autorità di regolamentazione, sottolineando l’importanza di fonti di informazione affidabili e di una regolamentazione attenta per proteggere gli investitori e mantenere la stabilità del mercato.
Di questa vicenda non convincono molti aspetti. Come ha fatto la SEC a ritornare in possesso del proprio account dopo pochi minuti?
Generalmente prima di ricevere indietro un account su un qualunque social passano le settimane se non le ore, qui i tempi sembrano leggermente poco “coerenti”.
O forse era un tweet già programmato che è stato pubblicato per errore?
Chi doveva proteggere gli investitori ha finito per danneggiarli e per fare una figura imbarazzante.
E ora appare difficile che, dopo le innumerevoli modifiche ed i soldi spesi da colossi della finanza come Blackrock, si possa tornare indietro.
Ci sono ormai oltre 12 richieste che aspettano di essere approvate e fare ancora marcia indietro sarebbe un danno ancora più rilevante per gli investitori.
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