ETF Spot Bitcoin ed Ethereum: da Hong Kong arriva il via libera

Dopo il mercato americano gli ETF spot su Bitcoin ricevono un importante via libera anche ad Hong Kong. Ne avevamo parlato qualche settimana fa.

Come riportano alcune testate asiatiche, importanti società dell’Asset Management asiatico (China Asset Management, Harvest Global Investments) hanno avuto l’ok per commercializzare ETF a replica fisica basati su Bitcoin ed Ethereum.

E’ una notizia che positiva che arriva dopo una settimana in cui Bitcoin ha lateralizzato attorno ai 70.000$ per poi crollare nel week end. E proprio questa mattina la notizia ha riportato un po’ di sereno sui mercati crypto, con il prezzo di BTC che si riporta attorno ai 65.500$ – 66.000$.

Hong Kong si unisce così a giurisdizioni come Stati Uniti, Canada e Svizzera, che hanno già approvato questo tipo di prodotti. Questa mossa potrebbe incoraggiare altre nazioni a seguire l’esempio, facilitando l’ingresso delle criptovalute nei portafogli di investimento tradizionali.

ETF Spot Bitcoin approvati ad Hong Kong

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Le società che hanno ottenuto l’approvazione

Tra le società che hanno ricevuto l’approvazione preliminare per lanciare ETF spot su Bitcoin ed Ethereum a Hong Kong ci sono nomi di primo piano del settore finanziario asiatico.

China Asset Management

La divisione di Hong Kong di China Asset Management, uno dei principali asset manager cinesi, ha annunciato l’intenzione di lanciare ETF spot su Bitcoin ed Ethereum in partnership con la piattaforma di trading di criptoasset OSL.

Bosera Asset Management

Anche Bosera Asset Management, attraverso la sua controllata di Hong Kong, svilupperà ETF spot insieme ad HashKey Capital. I due ETF saranno denominati Bosera HashKey Bitcoin ETF e Bosera HashKey Ether ETF.

Harvest Global Investments

Infine, anche Harvest Global Investments ha ricevuto l’approvazione preliminare, anche se ha poi rimosso l’annuncio in attesa di una dichiarazione ufficiale da parte dell’autorità di regolamentazione.

La reazione dei mercati

L’approvazione degli ETF crypto spot ad Hong Kong ha avuto un impatto positivo sull’andamento generale del mercato delle criptovalute. Dopo il sell-off del weekend innescato dalle tensioni geopolitiche tra Iran e Israele, la capitalizzazione di mercato globale ha riguadagnato terreno, risalendo del 3,91% nelle 24 ore successive e raggiungendo i 2,43 trilioni di dollari.

Bitcoin, che durante il weekend era sceso sotto quota 62.000 dollari, ha recuperato posizioni tornando a scambiare intorno ai 66.000 dollari.

Grafico BTC/USDT - 15042024

Anche Ethereum ha visto un deciso rialzo dopo aver toccato il minimo di 3.100 dollari, attestandosi nuovamente sopra i 3.200 dollari. In generale la maggior parte degli altcoin hanno beneficiato della rinnovata fiducia degli investitori suscitata dalle approvazioni in territorio asiatico.

Tra le criptovalute che hanno messo a segno i rialzi maggiori nelle 24 ore successive all’annuncio troviamo Solana, con un +9,04%, e Dogecoin, con un incremento del 5,58%. Entrambi questi asset digitali avevano particolarmente sofferto durante il sell-off del fine settimana.

La decisione di Hong Kong di dare il via libera ai primi ETF spot sul Bitcoin e sull’Ethereum sembra aver contribuito a ridare fiducia agli investitori crypto, invertendo temporaneamente il trend negativo che aveva colpito il comparto.

Naturalmente, data la volatilità che caratterizza le crypto, è difficile determinare quanto effettivamente la decisione di Hong Kong abbia influito sul cambio di sentiment.

Hong Kong: nuovo polo fintech per le crypto

L’approvazione di ETF spot su Bitcoin ed Ethereum rafforza la posizione di Hong Kong come polo fintech e hub di riferimento per il settore delle criptovalute in Asia. Una mossa coerente con la strategia che l’ex colonia britannica sta implementando negli ultimi anni per attrarre aziende e capitali nel campo dell’innovazione tecnologica applicata alla finanza.

Già nel 2022 Hong Kong aveva lanciato un regime di licenze ad hoc per le piattaforme di trading di criptovalute, con l’obiettivo di creare un contesto normativo chiaro e trasparente. Un segnale importante in controtendenza rispetto alla repressione del mining e trading di criptovalute adottata dalla Cina continentale.

Ottenere l’approvazione per i primi ETF spot su Bitcoin ed Ethereum rafforza la leadership di Hong Kong nel settore delle cripto, posizionandola come la piazza asiatica di riferimento per investitori istituzionali e retail. Un magnete per attirare capitali, talenti e aziende specializzate in soluzioni blockchain e fintech applicate al mondo crypto.

Gli analisti prevedono che, grazie anche agli ETF spot, nel giro di pochi anni Hong Kong potrebbe diventare una delle prime tre piazze al mondo per volumi di scambio di criptovalute. Una prospettiva che vede favorevoli sia i player del settore fintech sia le istituzioni finanziarie tradizionali, desiderose di cavalcare la rivoluzione delle crypto restando all’interno di un contesto normativo evoluto e business-friendly.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

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