Bitcoin vola a 56.000$, nuovi massimi prima dell’Halving?

L’inizio del 2024 sta segnando una fase di forte slancio rialzista per Bitcoin, con il prezzo che nelle ultime settimane si è riportato sopra i 50.000 dollari dopo un lungo periodo di consolidamento.

Il prezzo di Bitcoin ha recentemente rotto al rialzo la resistenza chiave a 52.000$, arrivando a superare anche quota 57.000$, attualmente si mantiene sopra i 56.000$.

L’entusiasmo della comunità crypto è palpabile, e cresce la convinzione che BTC possa presto ritoccare o addirittura superare il proprio massimo storico prima del prossimo halving previsto ad aprile 2024.

Analizziamo le prospettive del prezzo analizzando fattori chiave come volumi, sentiment, valutazioni ed eventi di mercato.

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Volumi record per gli ETF Bitcoin spot

Uno dei fattori che ha contribuito in modo determinante al recente rally di Bitcoin è rappresentato dagli ETF spot approvati all’inizio del 2024 negli Stati Uniti. Dopo un avvio brillante, nelle ultime settimane i volumi di scambio di questi prodotti hanno raggiunto livelli record.

Il 26 febbraio il volume complessivo ha superato i 3,2 miliardi di dollari, con l’ETF di BlackRock $IBIT a trainare gli acquisti con oltre 1,3 miliardi di dollari di scambi.

Si tratta di numeri senza precedenti, che dimostrano come gli ETF spot stiano catalizzando l’interesse degli investitori istituzionali e retail verso Bitcoin.

Gli ETF hanno di fatto aperto le porte del mondo crypto a una platea di investitori mainstream, abituati a negoziare ETF tradizionali su azioni o obbligazioni. Per molti risparmiatori si tratta di uno strumento più familiare e meno complesso per ottenere esposizione al prezzo di Bitcoin.

I volumi record raggiunti in poche settimane testimoniano questa crescente domanda. E gli esperti prevedono che i flussi di capitale potrebbero aumentare ulteriormente con l’ampliarsi della base di investitori interessati al crypto asset.

Non stupisce quindi che in concomitanza con questa esplosione dei volumi il prezzo di Bitcoin abbia improvvisamente trovato lo slancio per superare area 50.000 dollari.

Per approfondimenti potete consultare il nostro video sull’Halving 2024 che trovate sul nostro canale YouTube:

Short squeeze in azione prima dell’halving

La rapida escalation rialzista del prezzo di Bitcoin ha colto alla sprovvista molti traders che avevano scommesso sul ribasso, innescando ondate di short squeeze e violente liquidazioni.

Solo il 27 febbraio oltre 160 milioni di dollari in posizioni corte su BTC sono state chiuse forzatamente, lasciando gli orsi con enormi perdite. La salita sopra quota 52.000 dollari, psicologicamente rilevante, ha fatto scattare lo squeeze.

Come vedete in questo grafico di Coinglass:

abbiamo avuto massicce liquidazioni negli ultimi giorni.

Molti ritenevano che prima dell’halving di aprile il prezzo sarebbe rimasto compresso, e avevano assunto posizioni ribassiste di conseguenza. La tempestiva reazione del mercato li ha colti di sorpresa, costringendoli a coprire rapidamente le vendite allo scoperto per limitare le perdite.

Questo meccanismo tende ad autoalimentarsi, poiché i shortisti costretti a comprare per chiudere le posizioni finiscono involontariamente per spingere ulteriormente il prezzo verso l’alto. Potremmo quindi assistere ad altre ondate di liquidazioni e rallies speculativi nel breve termine.

Gli short squeeze sono un fenomeno frequente nei mercati crypto, dove la leva finanziaria amplifica enormemente i guadagni ma anche le perdite. Questa dinamica va monitorata con attenzione per capire quanto possa spingere il prezzo di Bitcoin nei prossimi giorni.

Anche le altre crypto sono coinvolte comunque nei fenomeni di liquidazioni come possiamo osservare in questa mappa:

anche su Ethereum abbiamo avuto 68 milioni circa di liquidazioni solo nelle ultime 24 ore.

Bitcoin: nuovi massimi prima dell’halving?

Mancano solo due mesi al prossimo halving di Bitcoin, evento che dimezzerà il tasso di emissione come avvenuto in passato ogni 4 anni. Storicamente gli halving hanno spesso anticipato nuove fasi rialziste, grazie all’impatto restrittivo sull’offerta.

Per questo, con l’avvicinarsi di Aprile, cresce tra gli investitori la convinzione che il prezzo possa ritoccare o addirittura superare il massimo storico prima di questo appuntamento fondamentale.

Del resto, i picchi di 69.000 dollari toccati nel 2021 sono stati raggiunti a ridosso del precedente halving. E molti trader puntano ad accumulare Bitcoin in vista dell’evento, scommettendo poi sul rally post-dimezzamento.

Queste aspettative stanno evidentemente già surriscaldando il sentiment attorno a BTC, con il prezzo risalito rapidamente sopra quota 56.000 dollari grazie ad acquisti massicci. La paura di “perdere il treno” sta catalizzando nuovi capitali.

Come vedete dal grafico mensile, manca davvero poco verso i nuovi massimi:

Se l’attuale slancio proseguirà, il test dell’ATH appare tutt’altro che improbabile nelle prossime settimane. Ma sarà comunque fondamentale consolidare i livelli attuali e mostrare che il mercato ha forza sufficiente per sostenere target più ambiziosi nel medio periodo.

L’impressione però è che questa volta il ciclo di mercato possa essere diverso e che l’Halving non sia poi così determinante per riportare BTC verso nuovi livelli di prezzo

Anche Ethereum vola: ecco i fattori determinanti

Non solo Bitcoin, anche Ethereum sta vivendo una fase estremamente positiva che nelle ultime sedute ha portato il prezzo a superare quota 3.200$, sui massimi da quasi un anno. Analizziamo i principali fattori alla base di questo rally del secondo crypto asset per capitalizzazione.

In primis, a trainare il rialzo di Ethereum è l’ottimismo attorno al meccanismo di consenso proof-of-stake che ha reso Ether quasi “deflazionistico”. Il passaggio portato la rete ad essere più scalabile, efficiente e sostenibile. Non dimentichiamo poi la crescita dei Layer2 che di fatto stanno guidando la rinascita della Defi con la possibilità di fare staking dei token e da qualche tempo addirittura il Restaking.

Un altro driver fondamentale è l’attesa per l’approvazione di un ETF sul future dell’asset da parte della SEC statunitense. Diversi osservatori ritengono probabile il via libera entro la prima metà del 2024. Questi prodotti renderebbero più facile per una plateaMainstream investire in Ethereum.

Infine, a spingere il prezzo contribuisce la generale rivalutazione del settore crypto da parte degli investitori istituzionali. Dopo un 2022 difficile, la narrativa sta tornando positiva e in questo contesto Ethereum è visto come uno degli asset digitali dalle prospettive più solide nel lungo termine.

Possibili target per il prezzo

Ammesso che il trend rialzista prosegua, quali sono i principali target che il prezzo di Bitcoin potrebbe raggiungere nelle prossime settimane?

Il primo obiettivo è chiaramente il precedente massimo a $69K che farebbe scattare acquisti da parte dei trader che avevano posizionato ordini in quell’area.

Se la spinta rialzista dovesse prolungarsi con volumi elevati, non è escluso che il prezzo possa spingersi fino alla soglia dei $100K prima dell’halving, target citato da molti esperti per questo ciclo.

Nonostante le premesse favorevoli, la volatilità che caratterizza Bitcoin impone di mantenere un approccio prudente, senza farsi trascinare da facili entusiasmi.

Servirà anche capire se il recente exploit può attrarre nuovi capitali o si tratta solo di una fiammata speculativa.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.