E’ arrivato il giorno dell’insediamento con Trump che, ieri 20 Gennaio 2025, ha giurato come 47° Presidente degli Stati Uniti.
Un discorso molto lungo che ha toccato temi cruciali come la sicurezza nazionale e la riforma governativa. Nessuna citazione per i mercati finanziari né per il mondo crypto, con gli investitori che sono rimasti leggermente “delusi” ed i mercati che hanno corretto.
Anche le memecoin TRUMP e MELANIA lanciate nei giorni scorsi hanno lasciato sul terreno oltre il 50%, e Bitcoin che è arrivato in zona 101.000$ – 102.000$ con una leggera correzione.
L’assenza di riferimenti alle criptovalute nel documento delle priorità “America First” e nei primi 42 ordini esecutivi ha sorpreso molti analisti, considerando le precedenti dichiarazioni favorevoli di Trump verso il settore e le aspettative dei mercati.
Che significa tutto questo per il settore? Cerchiamo di capire cosa è successo nella giornata di ieri.

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Sommario
Primo Giorno dell’Amministrazione: di cosa ha parlato Trump
Nel suo discorso di insediamento, Trump ha dedicato 40 minuti a tematiche tradizionali dell’agenda conservatrice, concentrandosi principalmente su questioni nazionali e di sicurezza.
La giornata ha visto la firma di 42 ordini esecutivi, focalizzati su diverse aree chiave, ecco i punti trattati
- Immigrazione e Sicurezza dei Confini:
- Rafforzamento delle politiche di controllo dell’immigrazione
- Nuove direttive per le agenzie di frontiera
- Politica Economica:
- Introduzione dell'”External Revenue Service” per la gestione di tariffe e dazi
- Revisione degli accordi commerciali internazionali
- Misure per la riduzione del costo della vita
- Riforma della Burocrazia:
- Creazione del Department of Government Efficiency (DOGE)
- Nomina di Elon Musk come responsabile dell’implementazione delle riforme
- Eliminazione di varie commissioni federali
- Politica Ambientale:
- Ritiro dagli Accordi di Parigi sul clima
- Revisione delle politiche energetiche
- Promozione dell’indipendenza energetica americana
Il discorso Trump ha enfatizzato il concetto di “America First”, presentando una visione di ripristino del prestigio internazionale degli Stati Uniti.
Significativo è stato anche l’annuncio delle nomine chiave nelle agenzie regolatorie, con particolare attenzione al settore finanziario. La designazione di Paul Atkins alla SEC e Caroline Pham alla CFTC suggerisce un potenziale cambiamento nell’approccio alle regolamentazioni, anche se la storia è comunque ancora tutta da scrivere.
Chi si aspettava un annuncio sulle riserve crypto o riferimenti al mercato delle criptovalute è rimasto deluso. Non ci sono stati riferimenti né nel documento presentato né negli ordini esecutivi.
Tuttavia, resta un certo ottimismo per i prossimi ordini esecutivi.
Secondo alcune anticipazioni, gli ordini di Trump potrebbero riguardare la creazione di un organismo governativo dedicato alla regolamentazione delle criptovalute o misure per limitare la possibilità di confisca da parte delle autorità.
Per il momento non resta che attendere le prossime mosse della Casa Bianca. I mercati per ora rimangono in attesa.
Prezzi volatili nel giorno dell’insediamento
La giornata di ieri è stata caratterizzata da un’estrema volatilità sui mercati. Gli investitori si aspettavano importanti annunci da parte del Presidente, che avrebbero potuto dare una spinta rialzista.
In particolare, nelle ore precedenti il giuramento, il prezzo di Bitcoin ha raggiunto il nuovo massimo storico di 109.356$, trainato dall’ottimismo circa imminenti sviluppi positivi per il settore.
Come vediamo dal grafico su TradingView:
abbiamo avuto una candela con una shadow molto pronunciata, segno di una evidente manipolazione del mercato. Poi il prezzo è ritornato a 102.000$.
Si ipotizzava, inoltre,l’istituzione di una riserva strategica in BTC gestita dal Tesoro americano, o provvedimenti per limitare il potere della SEC di colpire progetti crypto con azioni legali.
Tuttavia, con il susseguirsi del discorso inaugurale, durante il quale Trump non ha fatto alcuna menzione specifica a Bitcoin o alle criptovalute, è iniziata una brusca correzione. In poche ore BTC è sceso fino a 101.000$, con una perdita del 6% rispetto ai massimi della giornata.
Stesso andamento per le memecoin legate al Presidente, come il token TRUMP, che dopo aver raggiunto una capitalizzazione di 10 miliardi di dollari grazie alla speculazione sul lancio, ha perso oltre il 50% nelle ore successive al giuramento.
Come vedete dai prezzi riportati da Coinmarketcap, anche il token MELANIA ed altre meme hanno subito un andamento simile:
I volumi di scambio sono stati molto elevati, sintomo di una forte volatilità guidata dal sentiment degli investitori. La delusione per l’assenza di annunci concreti ha innescato un’ondata di sell-off, con molti trader che hanno prelevato i profitti dopo i recenti rialzi.
DOGE: un ordine esecutivo simbolico
Tra gli ordini esecutivi, l’istituzione del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE) ha attirato l’attenzione, nonostante non abbia alcun legame diretto con la criptovaluta Dogecoin.
Elon Musk guiderà questa iniziativa per ottimizzare la spesa pubblica, confermando la strategia di Trump di affidarsi a figure di spicco del settore tecnologico.
World Liberty Financial acquista altcoin
World Liberty Financial, la piattaforma DeFi legata alla famiglia Trump, ha effettuato importanti acquisti di criptovalute in concomitanza con l’insediamento presidenziale. Secondo quanto riportato, l’ammontare complessivo sfiora i 60 milioni di dollari.
In base a un report di The Block, World Liberty Financial avrebbe acquistato criptovalute per 112,8 milioni di dollari il primo giorno dell’insediamento di Trump. Le compravendite hanno riguardato:
- 47 milioni di dollari in Ether (ETH)
- 47 milioni di dollari in Wrapped Bitcoin (WBTC)
- Quote minori di Aave (AAVE), Chainlink (LINK), Tron (TRX) e ENA
Qui vedete poi il report confermato dal profilo di WLFI:
Anche Justin Sun di Tron ha confermato un investimento aggiuntivo di 45 milioni di dollari in WLFI, il token nativo di World Liberty Financial. Ciò porta l’esposizione complessiva di Tron a 75 milioni, a dimostrazione dell’interesse istituzionale.
Se da un lato queste mosse rafforzano la credibilità di World Liberty Financial nel settore crypto, dall’altro sollevano perplessità sulla tempistica così perfetta con l’ascesa presidenziale di Trump.
Sarà interessante monitorare gli sviluppi futuri di questa controversa startup DeFi.
Dal documento America First nessuna priorità per le crypto
L’assenza di riferimenti alle criptovalute nel discorso inaugurale di Trump ha deluso le aspettative di molti investitori. Tuttavia, c’era ancora la speranza che emergessero segnali positivi dal documento “America First Priorities” diffuso dalla Casa Bianca. Purtroppo, anche in questo caso il settore crypto è stato ignorato.
Analizzando il briefing della Casa Bianca, le priorità chiave della seconda amministrazione Trump riguardano temi come indipendenza energetica, sicurezza pubblica, riforma della burocrazia governativa e promozione dei “valori americani”.
Non c’è alcun accenno specifico a Bitcoin, blockchain o criptovalute in generale. L’assenza è significativa, considerando le promesse della campagna elettorale e le indiscrezioni sulla volontà di Trump di fare delle crypto una priorità nazionale.
Il briefing indica inoltre che tutte le agenzie governative “prenderanno misure di emergenza per ridurre il costo della vita” e che “il Presidente Trump annuncerà la politica commerciale America First”.
Anche in questo caso, nessun riferimento a come le criptovalute potrebbero supportare la ripresa economica e l’agenda politica dell’amministrazione.
Insomma non sorprende che le crypto non siano una priorità, non ci resta che attendere i prossimi mesi.
Cosa aspettarci ora?
L’insediamento di Trump si è concluso senza gli annunci “epocali” che molti si aspettavano per le criptovalute. Tuttavia, cosa possiamo ragionevolmente attendere dall’amministrazione repubblicana su questo fronte nei prossimi mesi?.
In primo luogo, è lecito immaginare che non ci saranno cambi di rotta radicali nel breve termine. Eventuali mosse di peso, come l’istituzione di un Bitcoin reserve gestita dal Tesoro USA, richiederebbero un passaggio dal Congresso non immediato.
Più probabili, invece, interventi tramite ordini esecutivi che avviino un percorso graduale. Ad esempio, la costituzione di una crypto task force alla Casa Bianca, o l’invito alle agenzie governative competenti di rivedere l’approccio regolatorio.
In tal senso, gli osservatori ritengono che la SEC possa moderare la propria posizione agguerrita, congelando alcune cause legali contro player crypto. Un segnale in questa direzione potrebbe darlo la nomina del nuovo Presidente della SEC, ruolo per cui circola il nome crypto-friendly di Paul Atkins.
Insomma è presto per trarre conclusioni, ma la strada sembra ormai delineata.
Disclaimer: le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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