Truffe trading online: come evitarle e a cosa fare attenzione

Come evitare le truffe trading online? In effetti dovrebbero tutti porti questa domanda, perché sul web ce ne sono fin troppe, sempre pronte ad irretire qualche povero malcapitato, magari già con problemi finanziari.

Lo scopo di questa guida completa sulle truffe trading online serve proprio a mettere in guardia da esse.

Attualmente la soluzione migliore per fare trading online è quella di sfruttare le piattaforme regolamentate. Ad esempio una ottima è quella del broker Scalable Capital. Si tratta di un broker autorizzato con servizi innovativi e commissioni basse.

Per saperne di più sui servizi di Scalable Capital clicca qui per visitare il sito ufficiale.

Truffe nel trading: cosa sono

Cosa sono le truffe nel trading? Si tratta di piattaforme messe in piedi per fregare il prossimo, promettendo facili guadagni col trading online.

Il trading online si è diffuso a macchia d’olio con la diffusione dei Pc nelle case, per poi irrompere ulteriormente con l’arrivo dei device mobili. Che ci permettono di investire sui mercati ovunque ci troviamo.

Ricordiamo che il trading online permette a chi lo volesse di investire sui mercati finanziari comodamente tramite un proprio dispositivo, collegandosi al sito di un intermediatore finanziario. Chiamato broker.

Come riconoscere le truffe nel trading online?

Una modalità che è partita da fine anni ‘80, ma che, come dicevamo, si è diffusa col diffondersi delle tecnologie.

Una ulteriore spinta l’hanno data le criptovalute, che hanno accresciuto l’interesse verso questa modalità di investimento virtuale. E, di conseguenza, ha alimentato anche le truffe.

Il resto lo ha fatto però anche l’impoverimento generale, con la classe media scivolata sempre più in basso, complici le varie crisi cicliche di questi anni.

Quindi, per la sempre maggiore difficoltà di trovare un lavoro fisso e per la sempre maggiore incertezza sul futuro, molti cercano attività online. Sebbene molte risultino alla fine poco remunerative, o appunto delle truffe.

Piattaforme regolamentate per fare trading

Naturalmente è possibile fare trading usando piattaforme regolamentate. Di seguito abbiamo preparato una lista dei migliori broker:

BROKER
CARATTERISTICHE
VANTAGGI
ISCRIZIONE
Broker consigliato
Valutazione
commissioni basse
Copy trading e conto demo
Smart Portfolio

76% di utenti perdono denaro con questo provider facendo trading di CFD.

Forex, azioni, criptovaluteEbook / Trading automatico
Corso trading gratisSocial trading
Demo gratuitaGruppo Whatsapp / Numerosi asset
Strumenti professionaliDemo
Deposito minimoConti Zero spread!
Valutazione
broker premiato
demo gratuita
Migliori spread del mercato
I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.

si tratta di piattaforme che hanno la licenza e sono registrate in CONSOB.

Il trading online è pericoloso?

No, non è pericoloso a prescindere. Se si opera con broker con regolari licenze, che hanno tutte le condizioni in modo trasparente e vantano tantissimi iscritti, i rischi non ci sono.

Certo, può capitare che un broker dopo aver acquisito la licenza, finisca per intraprendere comportamenti poco corretti e gli venga rimossa. Quindi mai dare nulla per scontato e automatico. Meglio tenere gli occhi sempre ben aperti.

Ovviamente, ci sono i rischi connessi all’attività. Dato che si tratta di investimenti, c’è sempre un margine di rischio elevato di cui tenere conto.

E questo va mitigato con la formazione, sia teorica che pratica, sia con l’esperienza.

Occorre sempre restare aggiornati, perché, per quanto alcuni comportamenti diventino ripetitivi negli anni, emergono sempre nuovi asset su cui investire. Inoltre, cambiano i contesti finanziari.

❓ Cosa sonoMeccanismi che promuovono piattaforme nate per truffare chi vuole guadagnare col trading, adescandoli con promesse assurde.
✅A cosa fare attenzioneDati societari, Dati di contatto, Numero di licenza
👍 Come evitarleUsare broker legali ESMA
🥇Miglior piattaforma regolamentataeToro
🥇Miglior broker per azioniCapital.com

Piattaforme di trading online con licenza

Vediamo di seguito quali sono i broker con regolare licenza per operare e quali servizi e costi prevedono.

eToro

Il broker eToro ha tre licenze per operare.

La licenza CySEC, rilasciata a Cipro, la più diffusa tra i broker che operano in Europa.

La licenza FCA, rilasciata in Gran Bretagna, molto prestigiosa perché veglia anche sulla storica London Stock Exchange.

La licenza ASIC, rilasciata in Australia, paese molto dinamico dal punto di vista finanziario.

Per il resto, eToro offre queste condizioni:

  • Deposito minimo: 200
  • Conto demo: 100mila euro
  • Spread e costi e addebiti applicate (consultare il sito per i dettagli)
  • Servizi: CopyTrader, Social trading, Copyportfolios.
Iscriviti subito su eToro cliccando qui.
76% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando opera con questo fornitore di CFD. Dovreste valutare se potete permettervi di correre il rischio elevato di perdere il vostro denaro.

Plus500

Il broker Plus500 ha invece due licenze: FCA e CySEC. Ma oltre a ciò, vanta anche diverse sponsorizzazioni di squadre di vari sport, oltre al calcio. Il che ne attesta ulteriormente la serietà.

Ecco cosa offre Plus500:

  • Deposito minimo: 100
  • Conto demo: 40mila euro che si ricarica
  • Spread e costi e addebiti applicate (consultare il sito per i dettagli)
  • Servizi: alert mail, assistenza clienti live chat, oltre 2.500 asset disponibili
Iscriviti subito su Plus500 cliccando qui.
82% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuti se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il proprio denaro

Come riconoscere le truffe

Ci sono alcuni metodi infallibili per riconoscere le truffe. Se le adotti in modo incrociato, sicuramente riuscirai ad individuarle perché fortunatamente sono anche ripetitive nelle loro caratteristiche.

Elenchiamoli nel prossimo paragrafo.

Broker truffaldini: le caratteristiche sospette

Falsa identità Ceo

Il Ceo della piattaforma viene indicato con un nome, una breve ed iperbolica biografia e una foto sorridente.

La cosa strana però è che se cerchi con google immagini quella foto, scoprirai che è stata adoperata per altri scopi. Magari sempre per altre truffe trading.

Ed ancora, se cambi la lingua del sito, scoprirai magicamente che cambia anche il suo nome. Ovviamente adattato alla lingua locale.

Infine, per quanto questo personaggio sia un portento della tecnologia e del trading, non prevede alcun profilo social.

Anche il team di sviluppatori della piattaforma viene presentato con tanto di foto e breve biografia. Ma non ci sono profili social contattabili. Tutta gente timida e modesta?

Indirizzo fasullo, inesistente o in un paradiso fiscale

Occhio poi all’indirizzo della società che gestisce la piattaforma. Spesso non ne troverai alcuno, cosa strana perché un broker deve riportare chiaramente l’indirizzo della società che lo gestisce.

Oppure, se c’è può essere fasullo. Come scoprirlo? Digitalo o fai copia e in colla nella barra della ricerca di Google Maps. Dovrebbe comparire sulla mappa stradale all’indirizzo indicato con un indicatore rosso.

Ed ancora, l’indirizzo c’è ed è autentico, ma il problema è che si trova in un Paradiso fiscale. Cosa significa ciò? Che la società sfugge alle leggi fiscali dei paesi, quindi in caso di problemi difficilmente riotterrai i tuoi soldi indietro.

Ecco la lista aggiornata dei Paradisi fiscali

Lista nera:

  1. Samoa
  2. Bahrein
  3. Barbados
  4. Grenada
  5. Guam
  6. Corea del Sud
  7. Macao
  8. Isole Marshall
  9. Mongolia
  10. Namibia
  11. Palau
  12. Panama
  13. Saint Lucia
  14. Trinidad e Tobago
  15. Tunisia
  16. Emirati Arabi Uniti

Lista grigia:

  1. Svizzera
  2. Isole Cayman
  3. Bahamas
  4. Jersey
  5. Guernsey

La differenza tra lista nera e lista grigia è che nel primo caso gli stati si sono rifiutati completamente di rispettare gli standard internazionali. Nel secondo caso, invece, si tratta di stati o territori che si sono impegnati a rispettare gli standard internazionali ma che hanno siglato meno di dodici accordi conformi a questi standard.

Tieni presente che la lista si aggiorna continuamente, con l’ingresso o l’uscita di nuovi stati.

False testimonianze Vip

Spesso le truffe utilizzano false testimonianze Vip, facendo leva sul loro successo nella vita o sulla loro popolarità.

Ed ecco che ci troveremo ricchi come Donald Trump, personaggi televisivi come Antonino Cannavacciuolo, geni dell’informatica come Bill Gates o Mark Zuckerberg (pure ricchi), cantanti come Fedez, Jovanotti o Vasco Rossi, e personaggi diventati tristemente noti per i loro problemi finanziari, come Marco Baldini.

Purtroppo, è anche vero che non sta aiutando il fatto che alcuni Vip stanno promuovendo piattaforme in odore di Schema piramidale come Kim Kardashian West tramite Instagram.

Per quanto lei indichi che si tratti di pubblicità, la gente può essere indotta a credere che i suoi soldi li abbia fatti con le criptovalute. Confondendo ulteriormente le acque.

Sistemi futuristici

Un altro must è il fatto che vengano sbandierati dei sistemi futuristici alla base di queste piattaforme. Come per esempio quelli basati su algoritmi capaci di prevedere il futuro con pochi millisecondi di anticipo.

Si usa il termine segnali di trading, che però sono tutt’altro.

Qualcosa di assurdo, oltre che illegale, perché andrebbe ad adulterare il normale andamento dei mercati.

Questi sistemi farebbero anche guadagnare migliaia di euro al giorno, rendendoci milionari in poco tempo.

Consultare elenco Consob

Sempre meglio dare un’occhiata anche agli elenchi diramati dalla Consob con regolarità, dove sono indicati i broker che non hanno l’autorizzazione per operare in Italia.

La Consob è l’autorità preposta alla vigilanza dei mercati finanziari in Italia, istituita nel 1974 per dislegare questo compito dalla politica.

Piattaforme di trading non regolamentate

Le piattaforme di trading non regolamentate sono quelle che offrono condizioni di trading molto accattivanti, talvolta assurde, ma poi non sottostanno ad alcuni obblighi in difesa dei trader. Soprattutto per la tutela dei loro fonti e dei loro dati sensibili.

Ecco di seguito due esempi.

Broker no ESMA

Per broker NO ESMA si intendono gli intermediari finanziari che operano al di fuori dei confini europei o comunque senza licenza di tipo europeo.

Pertanto non si trovano sotto la giurisdizione di ESMA, l’ente europeo che si preoccupa di regolamentare l’accesso ai mercati finanziari.

L’ESMA, Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, è un organismo dell’Unione europea che, dal 1º gennaio 2011, ha il compito di sorvegliare sul mercato finanziario europeo.

Promulga la direttiva MiFID, contenente tutte le regole che i paesi Ue devono rispettare.

La MiFID II è stata alquanto stringente, avendo messo al bando sistemi di trading troppo semplicistici e rischiosi, la promozione telefonica, i bonus. E avendo ristretto drasticamente la leva finanziaria per i trader retails, i quali troppo spesso dimenticano che si tratta di un’arma a doppio taglio, che può moltiplicare le perdite in caso di previsione errata.

Broker in paradisi fiscali

Abbiamo già menzionato questo problema in precedenza. Si tratta di broker con sede in paradisi fiscali, quegli stati che non vogliono collaborare o lo fanno parzialmente, con le direttive internazionali. E che per questo attraggono molti investitori.

Quando leggi di un indirizzo non europeo, soprattutto se collegato ad un piccolo stato esotico, controlla che non si tratti di un paradiso fiscale.

Truffe telefoniche trading online

Il MiFID II di ESMA, come detto, vieta severamente le telefonate ai trader con scopi promozionali. Cioè, per indurli ad investire più denaro e con più frequenza.

Quando ricevete una telefonata del genere, riattaccate subito. Purtroppo è diventato fin troppo facile ottenere i nostri numeri di telefono. Basta aderire a qualche servizio, per ritrovarsi iscritti ad un altro.

E’ possibile recuperare i soldi persi se truffati?

L’impresa è molto ardua, soprattutto se la società si trova appunto in un paradiso fiscale.

La principale raccomandazione è quella di non versare altro denaro in caso di problemi, perché rischiereste solo di aumentare il capitale perso.

Alcuni broker si inventano che dovete immettere altro denaro e così il conto si sblocca, ecc. Tutte fandonie!

Così come evitate di mettervi nelle mani di chi si offre spontaneamente di darvi una mano nella risoluzione della controversia.

Fate ricorso ad associazioni di consumatori, ma soprattutto, denunciate sempre alla Polizia postale.

Potete anche tentare la strada dello storno delle somme erogate, ma ciò è possibile solo tramite carta e non bonifico.

Prevenire è meglio che curare. Evitate queste truffe con pochi semplici accorgimenti prima esposti.

Come denunciare una società di trading

Occorre ammettere che in Italia non esistono molti studi legali specializzati in contenziosi forex.

Gli avvocati analizzano il caso controllando le licenze del broker, la documentazione fornita e l’effettiva responsabilità civile della società.

Lo studio legale provvede a denunciare il broker e contatta le autorità e la banca utilizzata per erogare i depositi per ottenere il risarcimento.

Occhio però anche a chi cerca di truffare i truffati, spacciandosi per avvocati esperti di recupero trading.

Domande frequenti sulle truffe di trading

Cosa sono le truffe di trading?

Si tratta di piattaforme nate per truffare chi vuole guadagnare col trading, adescandoli con promesse assurde.

Come difendersi dalle truffe di trading?

Ci sono caratteristiche comuni, come falsi indirizzi o posizionati in Paradisi fiscali. Inesistenti dati biografici del team di sviluppatori. Si sbandierano sistemi di trading futuristici ed assurdi. Si utilizzano false testimonianze Vip, ecc.

Truffe nel trading online

Conclusioni

Con la diffusione del trading online, si sono diffuse anche le truffe. Che adescano quanti vorrebbero risolvere i loro problemi finanziari con facili guadagni.

Riconoscerle non è difficile, basta osservare alcune caratteristiche che si ripetono sempre. Meglio affidarsi a broker con regolari licenze ESMA.

Per iniziare è fondamentale partire a fare pratica con le demo. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

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