Trend di mercato: cos’è, come funziona, trucchi per sfruttarlo al meglio

Cos’è il trend di mercato? Come funziona il trend di mercato? Il trend di mercato, o tendenza di mercato, si verifica quando esso effettua un movimento importante e duraturo verso l’alto o verso il basso. Vale a dire il prezzo di un determinato asset va al rialzo o si riduce., si parla di trend o tendenza del mercato. Identificare l’inizio e la fine di una determinata tendenza è una componente fondamentale di un’analisi di mercato. Un trend può essere individuato nel grafico di un singolo asset, di un settore o anche di un tasso d’interesse o del rendimento di un’obbligazione.

I trend più comuni sono detti al rialzo e al ribasso. Inoltre, dato che un asset tende a muoversi per massimi e minimi, un trend al rialzo può essere riconosciuto da massimi e minimi di tipo crescente. Ugualmente, parliamo di trend al ribasso qualora fossimo in presenza di massimi e minimi decrescenti. Esistono differenti strumenti di analisi tecnica per aiutare a stabilire le potenziali inversioni di tendenza del mercato. Gli analisti tecnici analizzano la storia del prezzo di un asset per identificarne i pattern, mentre gli esperti di analisi fondamentale prendono in considerazione i fattori di mercato.

Detto per sommi capi cos’è il trend di mercato, entriamo nel merito del discorso. Anche perché conoscere cosa sia il trend di mercato e imparare ad analizzarlo è molto importante per chi si appresta a svolgere attività di trading.

Attualmente la soluzione migliore per fare trading online è quella di sfruttare le piattaforme regolamentate. Ad esempio una ottima è quella del broker Scalable Capital. Si tratta di un broker autorizzato con servizi innovativi e commissioni basse.

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Trend di mercato cos’è

Cos’è un trend di mercato? Con il termine trend di mercato si indica la tendenza dei prezzi che un determinato mercato finanziario sta intraprendendo o aveva intrapreso qualora lo si analizza quando esso è terminato. O, ancora, il trend di mercato può essere anche previsto. E anzi, chi riesce a fare ciò ha buone chance di conseguire un guadagno futuro. Il trend è, del resto, da considerarsi l’elemento chiave che influenza l’esito positivo o negativo delle nostre operazioni di trading. Nonchè il fattore alla alla base di ogni strategia di trading, grafico e previsione.

Trend di mercato perché importante

Perchè il trend di mercato è importante? Poiché azzeccare la giusta previsione di trend vuol dire assicurarsi elevati profitti. Pertanto, riuscire ad individuare il trend significa concludere le proprie operazioni “in the money” (ossia con un guadagno) e ricavare guadagni da ogni trade. Tuttavia, occorre anche riconoscere che non è affatto semplice svolgere una previsione di tipo corretto, poiché la direzione che prende il mercato (appunto il trend) dipende da vari fattori. L’analisi dei trend di mercato è molto importante per chi fa trading online, in quanto offre delle informazioni da sfruttare per guadagnare nel breve termine.

Del resto, gli stessi analisti professionisti e con una certa esperienza non dispongono certo di una palla di vetro o di altri metodi a mo’ di stregoni per indovinare il giusto trend di mercato. Il trend di mercato può solo essere ipotizzato, suggerito. Un po’ come avviene con le previsioni Meteo. Quante volte abbiamo rinunciato ad una gita perché portava pioggia ma poi al massimo era nuvoloso? O, viceversa, siamo andati al mare perché portava sole e in realtà l’unico bagno che siamo riusciti a farci è stato con l’acqua piovana?

I broker più rinomati e beneficiari della licenza CONSOB (massima autorità italiana di vigilanza sui mercati finanziari) offrono dei grafici che vanno ad analizzare, in maniera specifica, la direzione intrapresa dai prezzi, utilizzando taluni indicatori capaci di effettuare un approfondimento riguardo il movimento dei prezzi.

I broker inviano ad esempio segnali di trend in maniera periodica ai loro trader iscritti. In seguito vedremo ad esempio il servizio di segnali della piattaforma per il trading online OBRinvest. Sono elaborati dalla più grande società che elabora Trend ogni giorno e sono affidabili.

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Fasi trend di mercato

Quali sono le fasi di trend di mercato? In genere, il percorso del trend di mercato può essere suddiviso in tre frasi:

  1. Rialzo: quando un trend di mercato si trova in una fase rialzista, ci troveremo dinanzi ad una crescita costante dei prezzi.
  2. Ribasso: se il trend di mercato è in una fase ribassista, allora saremo di fronte ad una riduzione costante dei prezzi.
  3. Fase laterale: quando i prezzi restano compresi tra determinate cifre massime e minime, senza che venga assunta una direzione precisa verso l’uno o l’altro senso. Insomma, si trova in una situazione di stallo indecifrabile.

Come prevedere trend di mercato

Come prevedere quale sarà un trend di mercato? Una bella domanda, alla cui giusta risposta aspirano tanti trader. Del resto, riuscire ad azzeccare come andrà il prezzo di un determinato asset può comportare il conseguimento di un profitto. La vera ragione che muove il trading, soprattutto quando è continuo e quindi diventa un vero reddito.

E dato che, come abbiamo detto, non esistono palle di vetro o formule magiche (anzi, diffidate dalle piattaforme che vi promettono guadagni sicuri) i trader si avvalgono di grafici e strategie di trading per capire come andrà il trade di mercato e dunque conseguire guadagni.

Oltre agli strumenti offerti dai broker stessi presso cui ci si iscrive (quelli che consigliamo sempre sono i seguenti:

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in quanto, oltre ad essere regolamentati dagli organi di controllo, offrono anche vari servizi appannaggio dei trader iscritti) o a siti esterni come il già suggerito Get Free Trading Signals, diciamo anche che esistono alcuni trucchi per capire se l’andamento dei prezzi sarà rialzista o ribassista. Del resto, per quanto ci si voglia affidare a strumenti datici da terzi, dobbiamo anche fare affidamento al nostro istinto e alla nostra esperienza.

Ad esempio, un trend di mercato al rialzo può essere previsto quando determinate resistenze dei prezzi vengono superate con volumi che sono superiori alla media del periodo. Il trend sarà molto probabilmente invece al ribasso, quando in un determinato lasso di tempo si verifica una rottura in direzione ribassista di supporti di prezzo in concomitanza di elevati volumi di scambio. Infine, un trend di mercato laterale diventa un movimento dei prezzi quando, dopo aver toccato determinate resistenze, rimbalza indietro verso i supporti e risale senza sfondarli. Anzi, possiamo tranquillamente dire che prevedere il movimento di un trend laterale è la cosa più facile delle tre, in quanto nelle estremità della fascia di prezzo in cui si è posizionato il trend di mercato, i volumi di scambio sono contenuti e i compratori ed i venditori sono in equilibrio.

Trend di mercato: quando è sconsigliato posizionarsi

In quale momento del trend di mercato è sconsigliato fare trading? Occorre investire quando il trend è definito, ed evitare di operare quando il trend di mercato non è netto. Sebbene i trader più determinati e coraggiosi operino pure quando il mercato è laterale, e quindi la situazione non è definita e può prendere più direzioni, è sconsigliato fare trading in queste fasi di mercato per non esporsi al rischio. Statisticamente, si dice che il trend di mercato di tipo laterale si verifica nel 30% del tempo, e in questa fase è sconsigliato assumere posizioni, specie se si è ancora alle prime armi. Certo, secondo gli esperti è proprio in questa fase che si incassano maggiori profitti, e ciò fa da contraltare al fatto che si sia esposti a maggiori rischi.

Trend di mercato, come funzionano i grafici

Come leggere i grafici sui trend di mercato? Si parla più specificamente di trendline, vale a dire di linee che vengono disegnate in corrispondenza dell’andamento dei prezzi e che aiutano i trader a capire il movimento dei prezzi.

I grafici possono essere di 3 tipi:

Livelli di Fibonacci

Si verificano in situazioni di trend definite. Il nome deriva da Fibonacci, un matematico pisano vissuto nel XIII secolo. Il livello di Fibonacci più rilevante per le analisi di mercato è senza dubbio il 50%. I ritracciamenti di Fibonacci sono proprio una delle innumerevoli applicazioni della successione di numeri da lui individuati. In questa catena, che parte da un doppio uno (1-1), ciascun numero è pari alla somma dei due che lo precedono: 1-1-2-3-5-8-13-21-…

I ritracciamenti di Fibonacci si dividono nei seguenti valori percentuali: 23,6%, 38,2%, 50%, 61,8%, 100%. Percentuali che scaturiscono dal rapporto costante tra precisi abbinamenti di numeri che fanno parte della successione. È stato provato che questi livelli percentuali costituiscono dei riferimenti per l’andamento dei prezzi nei mercati finanziari. In realtà, ancora oggi non è chiaro quale sia la base su cui poggia l’associazione dei numeri di Fibonacci ai livelli di prezzo di un qualsiasi asset sono oscure. Eppure, offre dei risultati statisticamente sorprendenti, al punto di rendere i ritracciamenti di Fibonacci uno strumento di riferimento per l’analisi tecnica e il trading.

Pivot points

I Pivot points sono livelli di supporto e resistenza e possono essere sfruttati in più modi. I Pivot Point giornalieri sono quelli più usati e sono applicati dal grafico orario a scendere purché ci sia abbastanza spazio sfruttabile tra un Pivot e l’altro. Del resto, applicarli al grafico giornaliero o quello a 4 ore non avrebbe molto significato.

Per calcolare i Pivot Point occorrono questi elementi:

  • Prezzo Massimo (H)
  • Prezzo Minimo (L)
  • Prezzo di Chiusura

Il Prezzo Medio (Average Price = AP) si calcola con questa formula:

AP = (H + L + C) / 3

Da cui si ricavano i seguenti:

1° Pivot di Supporto: S1 = (2 * AP) – H

1° Pivot di Resistenza: R1 = (2 * AP) – L

2° Pivot di Supporto: S2 = AP – (R1 – S1)

2° Pivot di Resistenza: R2 = (AP – S1) + R1

3° Pivot di Supporto: S3 = S2 – (Massimo – Minimo)

3° Pivot di Resistenza: R3 = R2 + (Massimo – Minimo)

Come si usano i Pivot Point? Occorre acquistare quando viene superato il livello R1 con target R2, o sul supporto S1 con obiettivo AP. Occorre vendere in caso di rottura di S1 con obiettivo S2 o su R1 con target AP.

L’area compresa tra S1 ed R1 invece indica una fase di congestione. La violazione dei livelli S2 ed R2 indica che il mercato ha assunto una direzione ben precisa: vale a dire ribassista o rialzista.

In genere i punti di pivot diventano sempre più evidenti e quindi indicano un trend in maniera evidente, in base a quante diverse volte il prezzo rimbalza su di esso.

Average Tradional Index (ADX)

Questo indice viene calcolato in base all’andamento dei prezzi passati di uno strumento finanziario e indica la consistenza del trend in atto. E’ stato ideato nel 1978 da J. Welles Wilder. L’ADX fa parte degli indicatori standard forniti dalle principali piattaforme software per analisi tecnica.

L’ADX è il frutto dell’unione di altri 2 indicatori sviluppati da Wilder: il +DI (Positive Directional Indicator) ed il -DI (Negative Directional Indicator). Il risultato viene modificato da una media mobile esponenziale.

Il calcolo di +DI e -DI necessita di prezzo di chiusura, massimo e minimo di ciascun periodo (tipicamente giornalieri). L’algoritmo di calcolo dei due termini prevede:

UpMove = indica il Massimo di oggi – Massimo di ieri

DownMove = indica il Minimo di ieri – Minimo di oggi

La media mobile è calcolata sul numero di periodi selezionati. Per “average true range” si intende una media mobile esponenziale dei true ranges.

L’algoritmo per il calcolo dell’ADX è:

ADX = 100 volte la media mobile esponenziale del valore assoluto di [(+DI) – (-DI)] diviso da [(+DI) + (-DI)]

Attenzione però: L’ADX indica solo la forza del trend e non la sua direzione. Per la direzione si può considerare l’andamento degli indicatori di costruzione +DI e -DI da cui deriva. Il valore dell’ADX può essere compreso tra i valori 0 e 100. In genere, un trend caratterizzato da un ADX al di sotto del 20 è considerato debole, mentre sopra 40 è da considerarsi già evidente.

Bande di Bollinger

Interessanti sono anche le Bande di Bollinger. Si tratta di indicatori molto utili per capire se il trend è in fase di formazione e possono risultare molto utili pure in fasi di mercato laterale. Poi ci sono altri oscillatori, come l’indicatore stocastico o il RSI, i quali possono tornare utili per aggiungere ulteriori informazioni. Quanto alle bande di Bollinger, esse si basano sulla volatilità di un titolo. Per volatilità si intende la deviazione standard statisticamente definita come scarto quadratico medio o radice quadrata della varianza.

Per calcolare le bande di Bollinger si usa dapprima una media mobile a G giorni (spesso 20) a cui viene aggiunto o sottratto il valore della deviazione standard moltiplicata per un determinato fattore F (spesso intorno a 2).

La banda superiore è quindi ottenuta aggiungendo alla media mobile F volte la deviazione standard. La banda centrale (se la si vuole visualizzare) è data dalla media mobile. La banda inferiore è calcolata sottraendo alla media mobile F volte la deviazione standard.

Più le bande sono ampie più la volatilità è alta. Viceversa, meno è ampia più bassa è la volatilità. Ancora, bande di tipo convergenti rappresentano volatilità in diminuzione. Bande divergenti rappresentano, al contrario, volatilità in aumento.

Infine, le bande di Bollinger danno segnali di acquisto e vendita quando si verificano le seguenti condizioni:

  • se il grafico del prezzo esce dalla banda superiore e successivamente vi rientra, si verifica un segnale di vendita. Vale a dire un rapido aumento del prezzo ed un successivo rallentamento o aggiustamento
  • se il grafico del prezzo esce dalla banda inferiore e successivamente vi rientra, si ottiene invece un segnale di acquisto. Ciò significa che il prezzo è calato molto velocemente fino ad arrestarsi, per poi invertire il trend

I grafici possono aiutare un trader a sapere anche quando si trova davanti a una situazione di ritracciamento, temporaneo movimento dei prezzi rispetto al trend predominante, o in una fase di inversione, quando una fase di uptrend diventa downtrend e viceversa. Dovrà anche aiutarlo a capire come comportarsi in entrambe le situazioni.

Per identificare tali situazioni è molto importante l’esperienza e la pratica, ma anche l’utilizzo degli strumenti che vi abbiamo suggerito in precedenza. Il consiglio che vogliamo darvi è quindi quello di provare con molta attenzione le vostre strategie e fare pratica prima sulle demo dei vari broker.

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Anche Google crede nel Trend: cos’è e come funziona Google Trend

Il Trend è qualcosa che può riguardare più campi, non certo solo quello del mercato finanziario. Si può ad esempio dire che il trend di una squadra di calcio sia positivo, quando ad esempio da più partite registra vittorie. Oppure che il trend elettorale di un partito sia ottimo, quando per più elezioni successive ha fatto registrare un miglioramento dei propri voti. E così anche le ricerche su Google fanno registrare un Trend. Ovvero, per quelle parole che sono cercate da molti utenti per molto tempo. Big G lo sa bene e ha elaborato un apposito tool gratuito che si chiama non a caso Google Trend. Il quale offre una visione esaustiva delle ricerche effettuate dagli utenti online, quindi può risultare utile per le ricerche di marketing e per valutare le tendenze mondiali.

Il tool consente di conoscere quante volte un termine viene usato in un periodo di tempo e in una determinata area geografica. È inoltre possibile confrontare diversi termini per visualizzarne la relativa popolarità. Il tool Google Trends include così notizie, grafici e molto altro. E’ possibile anche conoscere le classifiche per argomento filtrando per il periodo che ci interessa. In Esplora, è possibile digitare un termine e valutarne il volume di ricerca filtrando la località, l’intervallo di tempo, la categoria e la ricerca su Google (Search se viene ricercata in via generica, Immagini se di quella parola viene ricercata una foto o un disegno, News se invece si cercano notizie relative a quella parola).

Gli incroci che si possono fare sono vari ed interessanti. Per periodi di tempo, luoghi, argomenti. Si possono fare confronti tra parole. Google Trends è molto utile ad esempio per quanto scrivono e guadagno in base ai click effettuati. Così potranno strategicamente scegliere gli argomenti più cliccati. Oppure per le aziende in chiave marketing, così da valutare quali siano le esigenze degli utenti o dei clienti e cercare di risolverle. Ad esempio, possono chiedere come si cambia stato su WhatsApp, come si inserisce la modalità Notte su un determinato modello di telefono, dove si trova un determinato megastore in una città. Se lo chiedono in tanti, vuol dire che quella determinata cosa interessa molto. E quindi va migliorata, aggiunta o resa più semplice.