Trading con posizioni maggiori: come fare e se conviene

Come fare trading con posizioni maggiori? Cosa significa fare trading con posizioni maggiori?

Sono tanti i trader che si pongono queste domande. Del resto lecite. Soprattutto in quanti, dopo aver raggiunto una certa dimestichezza col trading online, vorrebbero alzare la posta in palio. In fondo, ci sta.

In tutti i campi, del resto, dopo una gavetta iniziale fatta di mancati guadagni, guadagni bassi o guadagni medi, vorremmo ottenere di più. Dall’operaio al libero professionista, dal manager d’azienda all’impiegato statale. Certo, i modi per arrivarci sono diversi, a seconda della natura contrattuale del proprio lavoro.

C’è chi deve lavorare sodo e aspettare più anni per una sospirata promozione. Chi semplicemente acquisire un titolo di studio più alto. Chi lasciare un’azienda e proporsi a realtà più grandi. Chi aumentare il proprio tariffario dopo aver reso il proprio Curriculum vitae più attraente.

Anche nel mondo delle scommesse sportive, dopo le prime timide giocate, si decide di investire più soldi capito come funziona. E così, anche nel trading, una volta fatte le ossa col Conto demo e con i primi anni di conto reale, si vuole investire di più. Ovviamente anche spinti dalle vincite che incoraggiano a farlo.

Di seguito vediamo dunque come e quando conviene aumentare le proprie posizioni. Premettendo però che questo articolo non vuole convincere i trader a investire più soldi ed, in generale, a buttarsi nel mondo del trading online.

Basta infatti considerare che fino all’89% dei trader retails incassano delle perdite e che il trading online è una cosa seria e faticosa, lontana dal mondo dorato che certe truffe dipingono.

Per questi motivi conviene sempre utilizzare solo e soltanto piattaforme REGOLAMENTATE. Ad esempio, per citare due nomi di rilievo, OBRinvest (vai qui per il sito ufficiale) ed eToro (vai qui per il sito ufficiale) permettono di negoziare su vari asset con strumenti molto semplici da utilizzare, alla portata di tutti.

76% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando opera con questo fornitore di CFD. Dovreste valutare se potete permettervi di correre il rischio elevato di perdere il vostro denaro.

Posizioni maggiori nel trading cosa significa

Partiamo dall’ABC: cosa significa nel trading “posizioni maggiori”? Nient’altro che investire più denaro nelle proprie attività di trading, chiamate in gergo posizioni. Lo fanno i trader raggiunta una certa conoscenza nel trading, proprio perché, forti della loro esperienza, cercano di guadagnare di più puntando più soldi su un asset e su quello che farà.

Trading con posizioni maggiori conviene?

Conviene fare trading con posizioni maggiori? Dipende. Se siete ormai esperti di trading, può anche convenire. Per esperti di trading parliamo di utenti che già da qualche anno fanno questa attività e hanno riscontrato un buon successo.

Se le perdite sono ancora tante, meglio restare su un livello medio. Oltretutto, anche i trader più esperti, quando decidono di effettuare delle modifiche alla propria attività – che si tratti di un cambio di strategia o di un appunto posizione maggiore – è preferibile che passino per il Conto demo.

Come noto, si tratta di fare trading con denaro virtuale, al fine di non incassare perdite quando si è trader neofiti o, appunto, quando si vogliono provare nuove strade quando si è esperti. I Broker più rinomati mettono a disposizione questo servizio, e il Conto demo ha lo stesso ambiente di lavoro del trading normale. Proprio per non far sentire la differenza con un conto reale a chi lo usa.

Come sempre raccomandiamo, però, il Conto demo non va preso come un gioco ma va preso seriamente anche se i soldi sono finti. Altrimenti, si rischia di non imparare nulla e di incassare perdite pesanti quando si comincia a fare sul serio.

Trading con posizioni maggiori, valutare la propria disponibilità economica

Quando si decide di investire di più sul trading, occorre fare bene i conti in tasca. Proprio come quando vogliamo acquistare un’auto nuova e di un segmento maggiore rispetto a quella posseduta. O quando vogliamo acquistare una casa nuova, più grande della precedente.

Trovarsi a fare il passo più lungo della gamba può generare grossi rischi economici, difficilmente recuperabili se non negli anni e magari incorrendo in indebitamenti.

Il trading, lo ricordiamo, deve essere fatto con denaro in più. Quello che non sottraiamo ai risparmi per il futuro, alle spese per beni di prima necessità o per pagare le bollette e così via. Insomma, detto in parole povere, occorre investire quel denaro che pure in caso di perdita, non rimpiangeremo troppo.

Gli esperti consigliano di non investire su una posizione più del 5% (alcuni anche il 4) del proprio capitale totale disponibile. Stessa percentuale che viene data ad un singolo asset di un portafoglio titoli.

Inoltre, se doveste decidere di aprire posizioni grandi con i CFD (i Contract for difference) dovete prendere in considerazione il margine. Non è consigliabile aprire posizioni di trading che sfruttano l’intera disponibilità (o quasi) del conto di trading. Il rischio è che la posizione si chiuda da sola se dovesse essere inizialmente in rosso, qualora venga superato il margine.

Trading con posizioni maggiori, occhio ai Pip

Quando guardate l’andamento del vostro trading, non dovete guardare la cifra in sé (che può rispecchiare cifre molto alte o molto basse), ma dovete guardare i Pip.

Infatti, può capitare di essere di fronte a guadagni con cifre molto alte o perdite di stesso con cifre elevate, ma in realtà in entrambi i casi si tratta di pochi pip.

Il trucco è quello di valutare i pip guadagnati o persi e non la cifra. Infatti è la variazione dei pip ad essere importante. Solo essa vi dirà se la strategia che state adottando è quella giusta.

Tecnicamente, cosa sono i Pip? Un pip, abbreviazione di punto percentuale, è una misura molto piccola di cambiamento in una coppia di valute nel mercato forex. Può essere misurato in termini di quotazione o in termini di valuta sottostante.

Un pip è un’unità standardizzata ed è il più piccolo importo con il quale una quotazione di valuta può cambiare. Di solito è $ 0,0001 per le coppie di valute relative al dollaro USA, che è più comunemente indicato come 1/100 dell’1% o un punto base.

Questa dimensione standardizzata aiuta a proteggere gli investitori da enormi perdite. Ad esempio, se un pip è di 10 punti base, una variazione di un pip causerebbe una maggiore volatilità nei valori di valuta.

Posizioni maggiori nel trading, usa il self control

Self control non è solo il titolo del brano che ha reso celebre Raf anche in Gran Bretagna o il modus operandi degli inglesi. Il Self control deve essere anche il modo con cui operano i trader. Ovvero: saper controllare il proprio lato emotivo e psicologico.

Infatti, il trader può essere preso dalla tentazione di chiudere subito una posizione in rialzo, mentre magari essa sarebbe ancora più aumentata. Proprio per il timore di un suo improvviso crollo. Oppure, viceversa, che chiuda subito una posizione appena essa inizi ad andare in perdita per paura di subire perdite maggiori.

O, ancora, in una situazione opposta alla precedente, non chiudere una posizione in rialzo perché si attende che aumenti ancora. Per poi magari finire di guadagnare molto meno. Oppure, non chiudere una posizione in ribasso confidando che si riprenda. Ma magari non lo farà mai e incasseremo una sonora perdita.

Trading con posizioni maggiori, usare take profit e stop loss

Un buon modo per ovviare a questi errori sono due strumenti: il take profit e lo stop loss.

Questi due strumenti, oltre ad ovviare alle dinamiche negative prima esposte, consentono anche di evitarvi di restare davanti al Pc o di guardare continuamente smartphone o tablet quando siete in giro, per controllare il vostro trading.

Infatti, il take profit e lo stop loss, come suggeriscono i nomi stessi (basta masticare un minimo di inglese), consentono proprio il primo di chiudere una posizione quando abbia raggiunto un certo livello long o short in direzione della nostra posizione. Oppure, all’opposto, il secondo di chiuderla quando ha raggiunto un livello opposto a quello da noi auspicato.

Sarete voi stessi a posizionare i punti di take profit e stop loss. Come usarli al meglio?

Stop loss

Lo stop loss va impostato nella direzione opposta dove dovrebbe muoversi il prezzo:

  • Se apri una posizione long (rialzista), vuol dire che credi che vi sarà un rialzo nel prezzo di un asset. Quindi imposterai lo stop loss nella direzione opposta, al fine di proteggerti in caso di ribasso
  • Se apri una posizione short (ribassista), vuol dire che sei convinto che vi sarà un ribasso nel prezzo di un asset. Quindi imposterai lo stop loss nella direzione opposta, allo stesso scopo del precedente

Take profit

Se lo stop loss protegge contro le perdite, il Take profit aiuta ad incassare la vincita. Ecco come va impostato:

  • Se apri una posizione long (rialzista), vuol dire che ritieni che vi sarà un rialzo nel prezzo di un asset. Quindi imposterai il take profit nella direzione prevista, al fine di assicurarti i potenziali profitti
  • Se apri una posizione short (ribassista), allora ritieni che vi sarà un ribasso nel prezzo di un asset. Quindi imposterai il take profit nella direzione prevista, al fine di assicurarti i potenziali profitti

Take profit e Stop loss sono due funzioni offerte da tutti i principali Broker. In quanto ritenuti ormai servizi basilari e ordinari. Sebbene noi suggeriamo di utilizzare uno dei broker regolati, eccone qualcuno:

BROKER
CARATTERISTICHE
VANTAGGI
ISCRIZIONE
Broker consigliato
Valutazione
commissioni basse
Copy trading e conto demo
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76% di utenti perdono denaro con questo provider facendo trading di CFD.

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I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.