La blockchain di The Open Network (TON) è andata in down nelle ultime ore per un problema tecnico ora rientrato.
La blockchain TON, originariamente legata a Telegram, ha subito ,infatti, un grave blocco operativo della durata di sei ore il 23 agosto 2024, durante il qualeha messo di produrre nuovi blocchi sulla rete. L’interruzione è stata causata da un picco anomalo di traffico sulla blockchain, probabilmente legato al lancio del nuovo meme token DOGS.
Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e cosa è stato fatto a livello tecnico per risolvere il problema e ripristinare le normali operazioni.
Non una buona notizia sicuramente, che arriva dopo il recente fondatore di Telegram, Pavel Durov, nei giorni scorsi.
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Sommario
TON blockchain si ferma senza produrre nuovi blocchi
Nella serata del 23 agosto, gli utenti della blockchain TON hanno iniziato a riscontrare gravi malfunzionamenti sulla rete. Intorno alle 22:00 UTC i nodi validatori hanno improvvisamente interrotto la creazione di nuovi blocchi, di fatto congelando l’intera blockchain per diverse ore.
Anche l’explorer Tonscan ha prontamente segnalato l’anomalia, mostrando come la produzione di nuovi blocchi si fosse completamente arrestata. Per un network proof-of-stake come TON, l’interruzione del meccanismo di consenso equivale ad un blocco operativo completo.
Un po’ come avviene con Solana.
Senza nuovi blocchi, infatti, le transazioni inviate dagli utenti rimanevano in sospeso nel mempool senza possibilità di essere confermate ed eseguite. Di fatto, la blockchain è rimasta paralizzata per circa 6 ore, tra lo sconcerto generale degli utenti.
Gli sviluppatori di TON hanno indicato in un carico di lavoro eccessivo come probabile causa del malfunzionamento. In particolare, il lancio del nuovo meme token DOGS sulla blockchain aveva attirato un traffico anomalo, sovraccaricando i nodi. Tuttavia, un moderno network decentralizzato dovrebbe essere in grado di assorbire picchi di carico senza crollare completamente.
Per diverse ore gli utenti sono rimasti impossibilitati ad effettuare transazioni, in attesa che gli sviluppatori risolvessero il problema con un reset forzato di tutti i nodi.
TON ritorna operativa dopo il guasto tecnico
Dopo diverse ore gli sviluppatori sono riusciti a ripristinare il normale funzionamento della blockchain TON, ordinando a tutti i nodi validanti di riavviarsi simultaneamente per ristabilire il consenso. Un intervento drastico ma necessario.
Il team di sviluppo TON Core ha reagito prontamente all’interruzione, comunicando attivamente con la community attraverso i canali ufficiali. La loro risposta ha incluso istruzioni dettagliate per i validatori su come riavviare i nodi e aggiornare il software per ristabilire il consenso della rete.
Qui vedete,infatti, il post su X che annuncia il normale funzionamento della rete:
L’incidente ha messo in luce problematiche tecniche nella gestione del carico e nel meccanismo di consenso della blockchain, che andranno certamente affrontate per evitare futuri blocchi. Gli sviluppatori dovranno lavorare per rendere la rete più resiliente a improvvisi picchi di traffico.
Nonostante ciò, il sistema ha reagito abbastanza rapidamente ripristinando le operazioni. Un crash imprevisto può accadere anche ai network più collaudati.
E’ accaduto con Solana e con tante altre blockchain.
A proposito di TON Network
TON, acronimo di The Open Network, è una blockchain innovativa che mira a superare alcuni limiti delle criptovalute esistenti in termini di scalabilità e velocità di transazione. Sviluppata originariamente dai fondatori di Telegram, i fratelli Durov, la rete è ora guidata da una comunità open source indipendente.
Grazie ad una architettura scalabile, TON è in grado di elaborare migliaia di transazioni al secondo con tempi di conferma quasi istantanei.
La blockchain è organizzata su più livelli. Vi è una masterchain che coordina il network, varie workchain parallele che elaborano transazioni e smart contract, e infinite shardchain in cui le workchain vengono suddivise per una maggiore scalabilità. Le comunicazioni tra queste catene avvengono tramite il protocollo istantaneo Instant Hypercube Routing.
Il token nativo di TON è chiamato Toncoin (TON). La fornitura massima è di 5 miliardi di token, distribuiti tramite un fair launch senza premine o allocazioni centralizzate. TON ha diversi casi d’uso come pagare commissioni di rete, ricompense per gli stakers, transazioni peer-to-peer e così via.
Per saperne di più su Toncoin puoi consultare il nostro video di approfondimento che trovi su YouTube:
TON in blocco, cosa aspettarsi ora?
L’interruzione della blockchain TON ha avuto ripercussioni immediate sul mercato delle criptovalute. Importanti exchange come Binance e Bybit hanno sospeso i depositi e i prelievi di asset basati su TON, influenzando la liquidità e le operazioni di trading.
Questa mossa ha creato incertezza tra gli investitori e ha temporaneamente limitato l’accesso al mercato per i possessori di token TON.
Nonostante l’interruzione, il prezzo del token nativo Toncoin (TON) ha mostrato una relativa stabilità, con un calo contenuto nelle ore successive all’incidente.
E’ un problema che ha riguardato anche in passato altri network, il prezzo che bisogna pagare per raggiungere velocità estreme.
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