Tesla Motors: conviene diventare azionisti?

Continua la marcia di Tesla Motors verso gli obiettivi di produzione e di vendita fissati dal CEO Elon Musk in seguito agli ordini record per la nuova attesissima Model 3.

Nonostante gli ordini record ed il potenziale di sviluppo, Tesla Motors ha chiuso un anno fiscale 2017 non troppo positivo con 2 miliardi di perdite, nonostante il boom di entrate (+68%) e di vendite (+35%).

Continuano anche i ritardi nelle consegne, con clienti che attendono da diversi mesi e, sebbene il giro d’affari sia incrementato, Tesla non riesce a raggiungere l’obiettivo delle 5.000 unità a settimana fissato in precedenza.

Per un potenziale investitore conviene acquistare azioni Tesla? Qual è il potenziale di questa società innovativa? Quali sono le principali ragioni che dovrebbero spingere gli investitori a diversificare il portafoglio degli investimenti? Scopriamolo in questa guida dedicata all’analisi della quotata Tesla.

Chi è Tesla Motors?

Il suo nome è oramai associato ad un’impresa che rappresenta l’emblema dell’innovazione e della tecnologia: si tratta di un’azienda automobilistica che ha come obiettivo la creazione di veicoli elettrici ad alte prestazioni orientati verso il mercato di massa.

Fondata nel 2003 a San Carlos in California da Elon Musk insieme a Martin Eberhard e Marc Tarpenning, Tesla Motors è cresciuta nel tempo dotandosi dei migliori ingegneri nel campo elettrico dell’informatica.

La stessa ragione sociale fa riferito all’inventore ed ingegnere elettronico serbo Nikola Tesla che inventò la corrente alternata ed i motori elettrici a corrente alternata.

Rispetto alle altre case automobilistiche Tesla Motors si distingue dalle concorrenti per essere nata con l’obiettivo di progettare, produrre e vendere auto elettriche, oltre che componenti per veicoli elettrici e batterie domestiche.

Il CEO di Tesla Elon Musk guadagna da subito l’attenzione del pubblico fin dalla presentazione della Tesla Roadster, la prima auto sportiva completamente elettrica.

Nel 2009 la società si internazionalizza con la vendita del modello Roadster in Europa, sotto il nome di “Signature Edition”, con una serie limitata a 250 esemplari.

Decorsi quattro anni la società lancia una nuova divisione chiamata Tesla Energy Group (TEG) incaricata dell’ideazione e della produzione di sistemi di stoccaggio energetico per equipaggiare le automobili Tesla e commercializzare le stesse tecnologie a Daimler e Toyota.

Nel 2015 Tesla Motors persegue una strategia di diversificazione con il lancio di Powerwall, una batteria di design destinata alle abitazioni. Il gruppo annuncia anche una versione professionale, destinata al mondo corporate.

Lo stesso anno Tesla riporta una perdita netta in bilancio di 184 milioni nonostante un grande record di automobili vendute ed un incremento del 52% delle vendite.

Due anni fa il gruppo Tesla registra oltre 375.000 ordini dopo la presentazione della Tesla Model 3, le prime consegne della quale sarebbero state previste nel 2017.

In effetti, la Tesla Model 3 sarà consegnata sul Vecchio Continente nei primissimi mesi del 2019 e si dovrà attendere qualche mese prima di poterla anche solo vedere in un Tesla Store.

Si fatica nel fare fronte agli ordini: sono evidenti i rallentamenti nelle consegne della nuova Tesla Model 3 e, a quanto pare, ci sarebbero problemi produttivi che riguardano l’assemblaggio dei pannelli esterni tanto che gli operai starebbero procedendo manualmente.

Non saranno di certo entusiasti gli oltre 500.000 acquirenti che hanno già prenotato l’auto e versato l’acconto; intanto il CEO Musk ha annunciato l’arrivo del SUV Model Y entro il 2020.

Azioni Tesla: analisi titolo TSLA della quotata

Tesla Motors è una Public Company quotata al NASDAQ Global Select Market con il simbolo TSLA, il cui titolo integra anche la composizione dell’indice borsistico Nasdaq 100.

Per fare un’analisi del titolo azionario della quotata Tesla Motors si devono osservare i grafici storici del corso azionario del titolo.

Dopo un lungo periodo di stagnazione le azioni di Tesla hanno conosciuto un’impennata dal 2013 ad oggi: nel 2017 il corso azionario è stato interessato da vari up and down raggiungendo ottimi livelli superiori ai 380 dollari USA.

Sebbene il “recupero” in termini di performance, gli investitori e gli shareholder desidererebbero maggiore stabilità, ma bisogna considerare il fatto che il mercato delle auto elettriche deve ancora “spiccare” il volo e conoscere il suo potenziale di sviluppo.

Inoltre, per analizzare il titolo azionario TSLA occorre considerare che la capitalizzazione borsistica totale della società è di 52.396,54 milioni di dollari.

Shareholder Tesla Motors

L’azionariato della Public Company Tesla Motors ha la seguente composizione:

  • 13,5% da quote di FMRC,
  • 8,23% da quote diBaillie Gifford & Co,
  • 7,37% da quote di T Rowe Price Associates,
  • 5% da quote di Tencent Holdings,
  • 3,50% da quote di Vanguard Group,
  • 2,39% da quote di BlackRock,
  • 1,65% da quote di Jennison Associates,
  • 1,62% da quote di MSIM,
  • 1,41% da quote di State Street Corporation
  • 1,28% da quote di Capital World Investors.

Conclusioni: conviene diventare azionisti di Tesla?

C’è da considerare che Tesla è ancora agli inizi del suo “core” business, in quanto il mercato delle auto elettriche deve ancora “decollare”, ma in effetti vanta del buon potenziale per il futuro sviluppo.

Per valutare se convenga o meno investire in titoli Tesla occorre capire quale sia la strategia commerciale messa in atto da Elon Musk.

Dal piano strategico ben si comprende come la corporate strategy sia basata sulla “democratizzazionedel mercato dei veicoli elettrici.

Gli utili e gli introiti generati dai segmenti di veicoli di fascia alta verranno utilizzati per finanziare quelli low.

Per il futuro il CEO punta su un’offerta commerciale costituita da gamma più variata di veicoli elettrici con particolare riguardo ai SUV o pick-up.

Si prevede il lancio sul mercato di un automezzo pesante, il Tesla Semi e di un autobus elettrico.

Tesla Motors ha annunciato lo sviluppo di una gamma di veicoli autonomi con il lancio di una flotta di veicoli senza conducente e la possibilità di puntare sul car sharing.

Gli analisti finanziari specializzati ritengono infatti che questi progetti potrebbero costare a Tesla circa 3 miliardi di dollari all’azienda: ciò avrà ripercussioni su un aumento inevitabile dei costi in bilancio, un calo degli utili d’esercizio e sul titolo borsistico.

Dato che la stessa società conta unicamente sulle vendite dei suoi veicoli elettrici come Model S, Model X e Model 3 il rischio finanziario è alto.

Pertanto, chi sta valutando di acquistare il titolo azionario Tesla deve prestare dovuta attenzione a queste considerazioni fatte in questa guida.

All’interno del proprio portafoglio investimenti si può comunque valutare la possibilità di includere titoli azionari Tesla per diversificare il rischio.