Stock Picking: cos’è, definizione e significato

Lo stock picking è la selezione mirata di azioni con elevato potenziale, alla base delle strategie di gestione attiva.

Il tema è di grande interesse sia per i risparmiatori che vogliono costruire un portafoglio azionario, sia per i gestori di fondi che devono battere il benchmark.

A differenza della gestione passiva, dove si replicano indici di mercato tramite strumenti come gli ETF, lo stock picking implica un’analisi approfondita e una gestione attiva del portafoglio. Il suo obiettivo principale è quello di battere il mercato, ovvero ottenere un rendimento superiore rispetto a un determinato benchmark, come ad esempio l’indice FTSE MIB per la Borsa Italiana.

In questo articolo, quindi, cercheremo di capire cos’è lo stock picking, come funziona, quali sono le tecniche più efficaci e i criteri per scegliere i titoli vincenti.

Vedremo i pro e i contro dello stock picking rispetto agli investimenti passivi in ETF ed analizzeremo esempi concreti di stock picking di successo.

🔽 SUGGERIMENTO 🔽

Scalable Capital è una delle piattaforme più interessanti per investire sugli ETF grazie all’ampia offerta e alle condizioni vantaggiose.

Oltre 1700 ETF sono disponibili sulla piattaforma Scalable Capital, coprendo tutte le principali asset class e aree geografiche. Si spazia da ETF azionari sui mercati globali a obbligazionari con diverse tipologie di emittenti e scadenze.

Scalable Capital offre anche molti ETF a commissioni zero, permettendo di contenere i costi di negoziazione.

Clicca qui per iniziare ad investire in ETF con Scalable Capital.

Stock Picking

Che cos’è lo stock picking e come funziona

Lo stock picking è la selezione attiva di titoli azionari con elevato potenziale di crescita, al fine di costruire un portafoglio in grado di battere il benchmark di riferimento.

Si tratta di una strategia di gestione attiva, che si contrappone alla gestione passiva tipica degli ETF. Mentre con gli ETF si replica la performance di indici azionari o obbligazionari, con lo stock picking l’obiettivo è individuare le singole azioni con le migliori prospettive.

Il processo di stock picking richiede studio approfondito dei fondamentali aziendali, analisi tecnica, confronto con competitor e peers, valutazione di trend macroeconomici e previsioni sul settore d’appartenenza.

L’obiettivo finale è selezionare un basket di azioni con caratteristiche tali da generare un extra-rendimento rispetto al benchmark di riferimento nel medio-lungo termine.

È importante notare che lo stock picking comporta rischi significativi, tra cui la possibilità di sottoperformare il mercato se le scelte si rivelano errate. Inoltre, richiede un notevole investimento di tempo e risorse per mantenere un’analisi aggiornata e accurata.

Stock picking vs gestione passiva

Lo stock picking si contrappone nettamente alla gestione passiva degli investimenti, rappresentata principalmente dagli ETF (Exchange-Traded Funds) e dai fondi indicizzati. Mentre lo stock picking mira a battere il mercato attraverso la selezione attiva di titoli, la gestione passiva cerca di replicare le performance di un indice di mercato o di un settore specifico.

Le principali differenze tra questi approcci includono:

  1. Obiettivo: lo stock picking punta a sovraperformare il mercato, mentre la gestione passiva mira a eguagliare le performance dell’indice di riferimento.
  2. Costi: lo stock picking generalmente comporta costi più elevati dovuti alle commissioni di trading e al tempo dedicato all’analisi. La gestione passiva offre costi inferiori grazie alla minore attività di compravendita.
  3. Diversificazione: la gestione passiva offre una diversificazione immediata, mentre lo stock picking può portare a portafogli più concentrati.
  4. Rischio: lo stock picking espone l’investitore a un maggiore rischio specifico dei singoli titoli, mentre la gestione passiva distribuisce il rischio su un’ampia gamma di titoli.
  5. Competenze richieste: lo stock picking necessita di competenze analitiche avanzate e una profonda conoscenza dei mercati, mentre la gestione passiva richiede meno expertise specifica.

La scelta tra questi approcci dipende dal tuo profilo di rischio, dalle tue competenze finanziarie e dal tempo che puoi dedicare alla gestione degli investimenti.

Se non sai nulla di questi argomenti puoi partire da questo video in cui spieghiamo cosa sono gli etf e qualche base sugli investimenti:

Cosa sono gli ETF?
Gli ETF, acronimo di Exchange Traded Funds, sono strumenti di investimento o fondi negoziati in Borsa che permettono di ottenere un’esposizione diversificata…
Cosa sono gli ETF?

The video was uploaded on 19/7/2023.

You can view the video here.

The video lasts for 22 minutes and 52 seconds.

Molti investitori optano per una combinazione di entrambe le strategie per bilanciare potenziali rendimenti superiori con una base di investimenti diversificata e a basso costo.

Le fasi dello stock picking

Il processo di stock picking si articola in diverse fasi cruciali, ognuna delle quali richiede un’analisi approfondita e una valutazione critica. Ecco le principali fasi che dovresti seguire:

  1. Definizione degli obiettivi: Stabilisci chiaramente i tuoi obiettivi di investimento, la tolleranza al rischio e l’orizzonte temporale.
  2. Screening iniziale: Utilizza strumenti di screening per filtrare l’universo delle azioni disponibili in base a criteri come capitalizzazione di mercato, settore, multipli di valutazione e crescita dei ricavi.
  3. Analisi fondamentale: Esamina in dettaglio i bilanci aziendali, i rapporti finanziari, la redditività, la struttura del debito e le prospettive di crescita delle aziende selezionate. Puoi partire dalla nostra guida sulle basi dell’analisi fondamentale.
  4. Analisi qualitativa: valuta il vantaggio competitivo dell’azienda, la qualità del management, le strategie aziendali e il posizionamento nel settore.
  5. Valutazione: applica modelli di valutazione come il Discounted Cash Flow (DCF) o l’analisi dei multipli per determinare il valore intrinseco dell’azione.
  6. Analisi del contesto: considera i fattori macroeconomici, le tendenze di settore e il quadro regolatorio che potrebbero influenzare la performance dell’azienda.
  7. Costruzione del portafoglio: determina la ponderazione ottimale per ogni titolo selezionato all’interno del tuo portafoglio, considerando la diversificazione e il controllo del rischio.
  8. Monitoraggio e revisione: segui costantemente le performance delle azioni selezionate, aggiornando le tue analisi e adattando il portafoglio quando necessario.

Ogni fase richiede un approccio metodico e una continua valutazione critica. È fondamentale mantenere un’ottica obiettiva, evitando bias emotivi che potrebbero influenzare le tue decisioni di investimento.

Ricorda che lo stock picking è un processo dinamico che richiede un impegno continuo per adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato e alle performance aziendali.

Che significaAttività di selezione dei singoli titoli azionari da inserire nel proprio portafoglio di investimento.
💰CaratteristicheGestione attiva / Rischio medio-alto
AlternativeFondi a gestione passiva (ETF)
💰 Migliori piattaforme per investire in BorsaScalable Capital
📚 Migliore piattaforma con corsi ed ebookXTB

Le strategie di stock picking: top-down e bottom-up

Esistono due principali strategie di stock picking: l’approccio top-down e quello bottom-up. Vediamo in cosa consistono e le differenze tra i due metodi.

Stock picking bottom-up: analisi dei fondamentali

Nel bottom-up stock picking l’analisi parte dai fondamentali specifici dell’azienda per poi allargarsi al settore e al contesto macroeconomico.

Si valutano in dettaglio i fondamentali della società target come fatturato, margine operativo, indebitamento, posizionamento competitivo. Si studiano bilancio, report finanziari e assetti proprietari.

Successivamente si analizza l’andamento del settore d’appartenenza e le prospettive future alla luce di trend economici e tecnologici. Infine si decide se includere o meno il titolo in portafoglio.

Stock picking top-down: selezione per macro-trend

Nello stock picking top-down la prospettiva è inversa: si parte dall’analisi del contesto macroeconomico globale per restringere progressivamente il campo ai settori e infine ai singoli titoli.

Si valutano le prospettive di crescita delle varie aree geografiche, l’andamento di inflazione e tassi d’interesse, politiche fiscali e monetarie. Poi ci si focalizza sui settori potenziali che potrebbero sovraperformare in quello scenario. Infine si selezionano i titoli migliori.

Il focus principale è l’identificazione dei trend macroeconomici e settoriali trainanti, a cui riallacciarsi con le scelte di stock picking.

Stock Picking vs Market Timing: strategie complementari o alternative?

Lo stock picking e il market timing sono due approcci di gestione attiva spesso accostati tra loro. Ma sono realmente complementari o alternativi? Analizziamoli in dettaglio.

Il market timing consiste nell’identificare i momenti migliori per entrare e uscire dal mercato, sfruttando previsioni sull’andamento generale di borse e asset class. Lo stock picking mira invece a selezionare i titoli azionari con le migliori prospettive, a prescindere dalle fasi di mercato.

A prima vista possono sembrare strategie integrabili: si sceglie quando investire in Borsa grazie al timing, poi si selezionano i migliori titoli con lo stock picking. Tuttavia presentano differenze sostanziali che le rendono difficilmente conciliabili.

Il market timing presuppone la capacità di fare previsioni di brevissimo termine, mentre lo stock picking richiede analisi fondamentali di lungo periodo. Inoltre il timing tende ad utilizzare l’analisi tecnica, lo stock picking quella fondamentale. Infine, il timing può portare ad elevata rotazione del portafoglio, non coerente con un’ottica di lunghissimo termine.

Pur condividendo l’obiettivo di battere il mercato, stock picking e market timing presentano logiche ed orizzonti temporali molto diversi, che li rendono di fatto alternativi più che complementari.

La loro integrazione è complessa e rischiosa.

Stock Picking o ETF: come scegliere la strategia giusta per te

Spesso gli investitori si chiedono se sia meglio adottare una strategia di stock picking o puntare su ETF passivi. Analizziamo pro e contro per scegliere l’approccio migliore.

Il principale vantaggio dello stock picking è la possibilità di ottenere extra-rendimenti rispetto al benchmark, selezionando i titoli con maggiore potenziale. Tuttavia richiede competenze approfondite, disponibilità di tempo e comporta rischi più elevati.

Gli ETF passivi offrono diversificazione, costi e tassazione ridotti, grazie alla replica pedissequa di indici di mercato. Non consentono però di battere il benchmark.

O meglio “statisticamente” negli ultimi 20 anni, gli ETF hanno fatto meglio in media dei fondi attivi e non di poco.

Valutando pro e contro, in linea generale gli ETF sono consigliati per investitori con orizzonte di lungo termine, che non hanno tempo di seguire analisi e mercati. Lo stock picking è indicato per investitori esperti e attivi, disposti a dedicare molto tempo alla selezione dei titoli.

Per un investitore alle prime armi, gli ETF rappresentano sicuramente la soluzione più semplice e meno rischiosa. Con l’esperienza e la formazione, in futuro si potrà eventualmente passare a strategie di gestione attiva come lo stock picking.

Come scegliere i titoli azionari vincenti

Vediamo quali sono le tecniche e i criteri più efficaci per identificare le azioni con maggiore potenziale di crescita.

Analisi fondamentale e tecnica

L’analisi fondamentale studia la solidità dell’azienda analizzando dati economico-finanziari per stimarne il fair value. L’analisi tecnica valuta trend e pattern grafici per identificare punti di ingresso e uscita vantaggiosi.

Entrambe sono utili nello stock picking: la prima per scegliere titoli sottovalutati, la seconda per ottimizzare tempismo e prezzi. Integrandole si migliorano le chance di successo.

Multipli di Borsa e valutazione delle azioni

Gli analisti utilizzano multipli di Borsa come P/E, P/BV, EV/EBITDA per identificare titoli “sottovalutati “rispetto a competitor o alla media settoriale/di mercato. Confrontando questi indicatori si possono scovare azioni promettenti.

È importante però non basarsi solo sui multipli ma approfondire la qualità dei fondamentali sottostanti con un’analisi qualitativa.

Criteri per identificare le azioni sottovalutate

Oltre ai multipli, criteri chiave per scovare titoli sottovalutati sono: posizionamento strategico, vantaggio competitivo, qualità del management, potenziale di crescita, generazione di cassa, solidità del bilancio.

Questi fattori determinano la capacità dell’azienda di creare valore nel tempo. Integrando analisi quantitativa e qualitativa si aumentano le probabilità di selezionare i titoli vincenti.

Migliori broker per investire in Borsa

Scegliere il giusto intermediario è fondamentale per investire in borsa in modo efficiente. Vediamo quali sono i migliori broker.

I principali fattori da valutare nella scelta di un broker sono:

  • Costi e commissioni: prediligere broker low cost che offrono trading azionario a partire da pochi euro ad ordine.
  • Ampiezza dell’offerta: broker con vasta scelta di borse, ETF ed obbligazioni per diversificare.
  • Servizi e piattaforme: scegliere broker con piattaforme intuitive e complete di strumenti di analisi.
  • Assistenza clienti: broker con assistenza tempestiva tramite live chat, email e telefono.
  • Regolamentazione: verificare la serietà del broker controllando che sia autorizzato da autorità come CySEC e Consob.

Ecco alcune piattaforme regolamentate che è possibile usare:

BROKER
CARATTERISTICHE
VANTAGGI
ISCRIZIONE
Broker consigliato
commissioni basse
Copy trading e conto demo
Smart Portfolio

51% di utenti perdono denaro con questo provider facendo trading di CFD.

Valutazione
Corso trading gratis Social trading
Forex, azioni, criptovaluteSocial trading
Demo gratuitaCommissioni basse su Azioni
Deposito minimoConti Zero spread!
Servizio CFD su azioni e indici
Strumenti avanzati
Conto demo illimitato
broker premiato
demo gratuita
Migliori spread del mercato
I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.

Scalable Capital

Scalable Capital è un broker digitale tedesco autorizzato BaFin specializzato in investimenti in ETF ed azioni a costi contenuti. Analizziamone caratteristiche e vantaggi.

Scalable Capital si distingue per la piattaforma digitale all’avanguardia che permette di investire in oltre 2000 ETF senza pagare commissioni, grazie anche ad accordi con i gestori dei fondi.

Il broker offre anche il servizio di consulenza automatizzata tramite robo-advisor, costruendo e ribilanciando portafogli ETF in base al profilo dell’investitore.

Azioni ed ETF
Scalable Capital Valutazione

Deposito minimo
1€

Scalable Capital

Mercati: Italia, Europa, USA, Asia

La piattaforma per azioni ed ETF

Zero commissioni

Pac a partire da 1€

Altri punti di forza sono:

  • Costi ridotti, a partire da 0,99€ per ordine di Borsa. Previsti anche PAC a costo zero.
  • Ampia scelta di azioni, ETF ed ETC sui mercati europei ed americani.
  • Piattaforma e app intuitive con analisi avanzate.
  • Assistenza clienti in italiano tramite chat, email e telefono.
  • Massima sicurezza grazie alla custodia titoli presso Baader Bank.
  • Regolamentazione europea con licenza tedesca BaFin.
Per aprire un conto su Scalable Capital, vai qui.

AvaTrade

AvaTrade è un broker online fondato nel 2006 che permette di fare trading su forex, criptovalute, azioni, indici ed altri strumenti finanziari. Analizziamo le sue caratteristiche principali.

AvaTrade si distingue per la vasta offerta di asset negoziabili, che comprende oltre 250 coppie di valute forex e CFD su indici, materie prime, cripto ed azioni. Dispone di 9 piattaforme di trading, tra cui la popolare MetaTrader 4.

CFD
AvaTrade Valutazione

Deposito minimo
100€

AvaTrade

Mercati: Italia, Europa, USA, Asia

Regolamentato

Social trading

Segnali di trading

Altri punti di forza del broker:

  • Spread competitivi a partire da 0.6 punti pip sulle coppie di valute maggiori.
  • Leva fino a 1:30
  • Licenza ASIC in Australia e regolamentazione in Europa.
  • Conto demo gratuito per provare la piattaforma senza rischi.
  • Ampia scelta di strumenti di trading avanzati e grafici interattivi.
  • Assistenza clienti multilingue disponibile 24/5.
Per iscriverti su AvaTrade e aprire un conto demo, vai qui.
79% dei trader retail perde soldi facendo trading con questo broker CFD. Dovresti considerare i rischi di perdita di denaro

Stock picking: le domande più frequenti (FAQ)

Cos’è lo stock picking?

Lo stock picking è la selezione attiva di azioni con alto potenziale di crescita.

Qual è la differenza principale tra stock picking e investimento in ETF?

Lo stock picking implica la selezione attiva di singole azioni, mirando a battere il mercato. Gli ETF, invece, offrono un’esposizione passiva a un intero indice o settore, con minore potenziale di sovraperformance ma maggiore diversificazione e minori costi.

Come si fa lo stock picking?

Lo stock picking si basa su analisi fondamentale delle aziende e dei relativi settori per identificare i titoli sottovalutati.

Stock picking o ETF passivi, cosa conveniva di più negli ultimi 10 anni?

Negli ultimi 10 anni la gestione passiva con ETF ha mediamente performato meglio dello stock picking attivo.

Stock Piccking: riepilogo

Conclusioni

E siamo arrivati alla fine di questa guida. Come hai capito, lo stock picking rimane una strategia di investimento potente e potenzialmente remunerativa, ma richiede tempo, dedizione e una profonda conoscenza dei mercati finanziari.

Mentre offre la possibilità di ottenere rendimenti superiori al mercato, comporta anche rischi significativi e la necessità di un monitoraggio costante. La decisione di adottare questa strategia dovrebbe essere basata su una valutazione onesta delle proprie competenze, del tempo a disposizione e della propensione al rischio.

Vi lasciamo ad un elenco delle migliori piattaforme regolamentate per investire in Borsa con conto demo gratuito e illimitato.

Per iniziare è fondamentale partire a fare pratica con le demo. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

Sono le migliori piattaforme con conti demo illimitati e sopratutto gratuiti per sempre.

Domenico Sacchi
Digital marketing specialist | Blockchain enthusiast | Mi occupo di temi legati alla finanza personale, investimenti e trading sulle criptovalute.