Il mercato delle stablecoin sta crescendo in modo impressionante, arrivando a raggiungere una capitalizzazione di mercato di oltre 200 miliardi di dollari.
Su tutte, USDT che fa da leader di mercato e che ha aumentato la sua offerta di oltre 20 miliardi di dollari segnando un +10% circa da inizio anno.
La capitalizzazione di USDT ha raggiunto i 140 miliardi di dollari, con una quota di mercato di oltre il 60% sul totale. Una crescita incredibile se pensiamo che nel 2017 era inferiore ai 2 miliardi!
Parallelamente sono aumentati anche i volumi giornalieri, che si attestano stabilmente sopra i 50 miliardi di dollari, confermando l’altissima liquidità di Tether (USDT).
Il dato che sorprende di più è il rapporto rispetto alla massa monetaria M2 degli Stati Uniti.
La stablecoin supply è arrivata, infatti, a rappresentare circa l’1% della massa M2. Un dato che non deve essere trascurato, anche rispetto all’andamento del mercato crypto di questi giorni.
Sembra arrivare maggiore liquidità del mercato, un dato che spesso precede storicamente un aumento dei prezzi di Bitcoin.
Siamo di fronte quindi ad una possibile ripresa del mercato?
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Sommario
USDT sempre più leader di mercato
Nonostante la concorrenza di altri progetti, Tether si conferma saldamente la stablecoin numero uno per capitalizzazione di mercato e volumi di scambio.
Analizzando i dati, la quota di mercato di USDT si è mantenuta sopra il 60% negli ultimi anni. Negli anni scorsi era arrivata addirittura il 73%, per poi assestarsi al 64% attuale. Si tratta di percentuali che dimostrano un dominio schiacciante.
Come vediamo in questo grafico riportato da CryptoQuant:
la market cap di USDT sta crescendo rapidamente. Se confrontiamo la crescita di USDT con il prezzo di Bitcoin si nota come maggiore liquidità porta storicamente ad un aumento dei prezzi.
Negli ultimi 60 giorni abbiamo avuto una crescita importante, anche nei livelli segnalati dalla media a 60 periodi.
Nonostante le limitazioni in Europa dovute alla normativa Mica, Tether è riuscita a mantenere la sua leadership in maniera netta.
La principale rivale resta, infatti, USD Coin di Circle, che però non è riuscito a scalfire più di tanto questo primato La quota di USDC si è attestata intorno al 25-30% negli ultimi mesi. I due asset sommati fanno circa il 90% dell’intero mercato delle stablecoin.
USDT è accettata praticamente su tutti gli exchange centralizzati e anche nei DEX. Tether inoltre riesce a soddisfare sempre la domande crescente, con aumenti continui dell’offerta.
Parliamo di una azienda in grado di realizzare oltre 13 miliardi di dollari di profitti solo nel 2024. Quindi difficilmente nel breve-medio periodo questo scenario cambierà.
Certo, potranno emergere nuovi player, ma scalzare Tether dalla leadership sarà molto complicato per tutti.
Anche perché USDT è accettato e apprezzato dagli utenti crypto, che lo ritengono da anni uno standard nel settore.
Quanto vale l’intero mercato delle stablecoin?
Secondo i dati di Glassnode, ad oggi la capitalizzazione totale di tutte le stablecoin ha superato i 200 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra enorme, soprattutto se confrontata con il 2017, quando il valore complessivo era inferiore ai 5 miliardi.
Come vedete nel grafico:
la capitalizzazione complessiva aggregata è salita fino a 205 miliardi di dollari se sommiamo le cinque stablecoin principale.
Normale che la domanda sia stata sostenuta anche dagli investitori che sono usciti dal mercato, scaricando molte posizioni di BTC o altre coin molto capitalizzate.
Come sapete, le stablecoin forniscono liquidità ai mercati, e vengono inoltre utilizzate come riserva di valore, consentendo di mettere in “attesa” i fondi proteggendosi dalle fluttuazioni più violente del mercato.
La crescita è poi stata sostenuta dal post elezioni e dalle mosse di Trump che ha istituito per la prima volta una riserva strategica crypto per gli USA. Non a caso dall’elezioni USA abbiamo avuto una crescita di USDT di oltre 60 miliardi, e di 20 miliardi per USDC.
Non a caso, i periodi di forte crescita delle stablecoin hanno spesso anticipato fasi di rialzo del mercato crypto complessivo. L’iniezione di liquidità ha portato a nuovi acquisti speculativi.
E quindi il momento della vera bull run? Ci attende l’ultima fase esplosiva del ciclo? L’aumento di liquidità sembrerebbe andare in questa direzione, ma è presto per dirlo.
Stablecoins rappresentano l’1% della massa monetaria M2 USA
Uno dei grafici da tenere d’occhio per chi investe anche nei mercati tradizionali, è quello della money supply M2.
Come vedete nel grafico:
l’offerta totale circolante della massa monetaria M2 ha iniziato nuovamente a salire da Febbraio.
Come possiamo osservare, l’offerta totaledelle stablecoin ha superato l’1% dell’aggregato monetario M2 degli Stati Uniti.
Per comprendere la portata di questo traguardo, facciamo un passo indietro. L’aggregato M2 comprende contante, depositi e altre forme di moneta facilmente convertibili.
Come vedete in questo post di Bluerating:
abbiamo
- Fornitura di stablecoin = $227 miliardi
- Offerta di moneta M2 = $21.561 miliardi
dunque la market cap degli delle stable rappresenta appunto oltre l’1% della massa monetaria americana. In questo contesto il ruolo del dollaro è ancora più importante, con Trump che vuole consolidare il ruolo del dollaro come riserva di valuta mondiale.
Per ottenere questo, anche un mercato di stablecoin in salute può fare la sua parte contribuendo a portarne una parte anche on chain.
Siamo partiti dalla riserva strategica e magari potremo arrivare in un futuro in cui questa piccola percentuale (molto significativa), può crescere e diventare una componente fondamentale dell’economia degli Stati Uniti.
Bitcoin può tornare a crescere?
In questa fase di incertezza, il mercato appare ancora troppo debole. I segnali provenienti dal mondo stablecoin ci portano però a chiederci se e quando Bitcoin può tornare a cresere.
Ci sono due fattori “contrastanti”. Timori di una possibile recessione e aumento dell’inflazione potrebbero portare a nuove ondate di sell-off sul mercato.
Dall’altro, la recente espansione del mercato delle stablecoin dovrebbe favorire la crescita della liquidità totale, pronta ad essere investita in asset più rischiosi come ad esempio Bitcoin.
Ecco come sta andando il prezzo di BTC in queste fasi:
Molto dipenderà (purtroppo) ancora una volta dai dati economici. Un allentamento delle politiche monetarie restrittive potrebbe creare le condizioni per un nuovo rally di Bitcoin.
Nell’immediato prevale l’incertezza, ma il trend di lungo periodo è ancora rialzista e dovremo fare attenzione a cosa accadrà nei prossimi mesi.
Disclaimer: le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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