Quali sono le previsioni per Ripple nel 2018? Conviene investire su Ripple nel 2018? Ripple sarà sempre al rialzo nel 2018? Cerchiamo di vedere come stanno le cose. Ripple, come vedremo più dettagliatamente, non è solo una semplice criptovaluta, ma anche un sistema che consente di convertire valute diverse senza passare per il dollaro. Inoltre, si attesta ormai da anni sul podio delle criptovalute, alle spalle solo dell’irraggiungibile Bitcoin e di Ethereum. Altra criptovaluta che si distingue per la sua particolare blockchain (dove è possibile emettere anche smart contracts).
Ripple si è distinta a fine 2018 poiché, contrariamente a quanto hanno fatto le altre monete digitali principali, finite tutte al ribasso trascinate da Bitcoin (scesa a quota 13mila dopo essersi attestata per qualche giorno a quota 15mila), ha pure fatto registrare un rialzo. Non solo. Le previsioni sul prezzo del Ripple per il 2018 rimangono positive oltre quota 2,00 dollari. Nelle scorse settimane, infatti, Ripple ha raggiunto nuovi traguardi. È arrivata ad un massimo record di 2,440 dollari (grazie all’Exchange Bitfinex) prima di iniziare la sua correzione al ribasso. Nel momento in cui vi scriviamo è tornata ad impennare, seppur sotto quel livello (2,270 dollari).
Vediamo qual è la quotazione attuale in questo grafico:
In definitiva, il Ripple rimane in un trend rialzista per il 2018 e potrebbe continuare a salire. Prenderà il posto del Bitcoin, o, comunque, di Ethereum nel stare alle calcagna di quest’ultima? Vedremo. Intanto capiamone di più.
Sommario
Ripple previsioni 2018
Ripple sarà al rialzo nel 2018? E’ quello che si stanno chiedendo molti trader e gli analisti hanno il dovere morale e professionale di fornire una risposta. Certo, come accade anche per le previsioni del meteo, occorre pur sempre parlare di una tendenza. Poiché non esistono certezze. Nel mondo del trading, del resto, ci sono già stati clamorosi casi di bolle speculative. Come quella riguardante i bulbi di tulipano in Olanda nel 1637 o le azioni dat-com di fine anni ‘90. E ciò crea grande scetticismo da parte dei grandi trader come ad esempio Warren Buffet, il quale ritiene che, come l’oro, il Bitcoin non abbiamo un valore intrinseco. Ma esso scaturisce dal valore che gli conferisce il mercato.
Nel caso del Ripple, comunque, il cambio XRP/USD di questo inizio 2018 conferma il fatto che la quotazione rimane in trend rialzista. Ripple, peraltro, in termini di capitalizzazione di mercato, ha superato Ethereum fermatosi a 84.949.804.635 e l’attuale capitalizzazione di mercato dell’XRP nel momento in cui scriviamo è pari a 105.943.038.545 dollari (fonte Coinmarketcap). Bitcoin è a 250.696.355.098 dollari, ma a questo punto, potrebbe non essere così irraggiungibile. Se la moneta digitale lanciata dal misterioso Satoshi Nakamoto nel 2009 è leggermente in calo e Ripple viaggia col vento in poppa.
Del resto, come vedremo meglio tra un po’, non sorprende molto questa ascesa di Ripple. Stiamo parlando di un rivoluzionario sistema di scambio monetario che scavalca il dollaro e che già quasi una ventina di banche hanno adottato. Alcune anche importanti. Quindi potrebbe davvero essere il Bitcoin del futuro.
Analizziamo la price action sul grafico a 4 ore di XRP/USD. Il prezzo ha segnato un gigantesco trend rialzista dal minimo di $0,2000 fino a sopra la resistenza chiave di $1,0000.
La coppia è riuscita a superare anche le medie mobili semplici a 100 e 150 periodi sullo stesso grafico con la chiusura sopra $1,6500. Ancora più importante, si è verificata una rottura rialzista di un canale ascendente con resistenza a $1,7000.
La sua quotazione ha superato il livello di ritracciamento del 50% di Fibonacci dell’ultima ondata, dal minimo a 1,05 dollari al massimo a 2,44 dollari. Tuttavia, il canale rotto e il livello di ritracciamento di Fibonacci del 61,8% dell’ultima ondata hanno agito come supporto resistente e attualmente stanno limitando le perdite sulla quotazione del Ripple.
Una volta completata la correzione corrente, è probabile che la criptovaluta riprenda il suo trend al rialzo sopra la resistenza a 2mila dollari. Una volta superato l’ultimo massimo a $ 2,44, il prezzo del Ripple potrebbe arrivare agilmente a quota 3mila dollari nel corso dei prossimi mesi. E iniziare una ascesa come quella registrata dal Bitcoin nel 2018. criptomoneta che, una volta sfondata quota 4mila dollari, nel giro di quattro mesi (settembre-dicembre) è arrivata a sfiorare i 20mila dollari. Grazie probabilmente al lancio della Borsa di Chicago dei futures su Bitcoin. Una importante legittimazione.
Meglio investire in Ripple o Bitcoin?
Tuttavia, il Bitcoin ha fatto anche registrare nelle ultime settimane del 2017 un calo, probabilmente dovuto alla stretta del governo sudcoreano sulle criptovalute. Dato che nel Paese madrepatria di colossi come Samsung e Lg è scoppiata una autentica bitcoin-mania, che ha portato in tanti, giovani e meno giovani, a perdere molti soldi. Il Governo ha così deciso di rendere più severe le regole di controllo sulle piattaforme di trading online. Tuttavia, se Bitcoin nel 2018 avrà gli attesi riconoscimenti di Cina e Russia, che per ora l’hanno messa al bando, il prezzo potrebbe tornare ad impennare.
In tanti si stanno quindi chiedendo se è meglio investire in Bitcoin o Ripple nel 2018? In effetti la prima sembra in calo e in odore di bolla speculativa e la seconda in ascesa. Ma con le criptovalute è difficilissimo fare previsioni, essendo asset senza un valore intrinseco (come rammenta il buon Buffet) e quindi soggette ad alta volatilità. Il consiglio è sempre quello di investire con parsimonia, navigando a vista e utilizzando piattaforme soggette alle stringenti regole degli organi preposti alla vigilanza sui mercati finanziari. Come in Italia la Consob e in Europa la cipriota CySEC.
Quali sono le differenze tra Ripple e Bitcoin? In primis il fatto che, se Bitcoin è solo una criptomoneta, Ripple, oltre a ciò, è anche un sistema dove scambiare valute diverse. Con tutti i vantaggi economici sopra esposti. Poi c’è la velocità dele transazioni: con Ripple si svolgono nel giro di soli 2-5 secondi, mentre per il Bitcoin occorrono circa 10 minuti. Terza differenza: Ripple ha la capacità di tracciare qualsiasi asset e dunque qualsiasi valuta, Bitcoin invece traccia solo i movimenti propri. Quarta differenza: la distribuzione massima in circolazione delle due valute virtuali: 21 milioni per Bitcoin, 100 miliardi per Ripple.
Occorre poi dire che, mentre Bitcoin viene ancora vista con diffidenza dalle istituzioni, Ripple è forse la criptovaluta più istituzionalizzata di tutte. Dato che, come vedremo, è già stata adottata da molte banche prestigiose. E ciò non può che conferirne ulteriore valore.
Ripple storia
Vediamo ora un po’ la storia di questa criptovaluta in ascesa. La storia di Ripple è iniziata nel 2013 e il suo protocollo è stato creato da OpenCoin, fondata a sua volta da Chris Larsen e Jed McCaleb. Il loro scopo era quello di eliminare e superare le difficoltà e gli svantaggi del Bitcoin. L’idea alla base di Ripple era dunque quella del sistema monetario P2P, vale a dire basata sulla tecnologia peer to peer. La quale come noto permette la crittografia delle transazioni (come sulle conversazioni della nota app di messaggistica WhatsApp). Ma il vero scopo primario di Ripple è quello di eliminare o, comunque abbassare, i costi di intermediazione sulle transazioni finanziarie. In pratica, quei costi di commissione che dobbiamo alla banca quando trasferiamo denaro o preleviamo tramite carte.
Ripple cos’è
Ripple opera su una piattaforma decentralizzata e su una rete open source, il che significa che gli sviluppatori hanno la facoltà di intervenire e modificare sempre attinendosi alle regole che la Comunità si è data. Ripple viene sviluppata nei Ripple Labs, a San Francisco, in California. Utilizzando l’algoritmo Ripple Consensus per stabilire e registrare le transazioni su un database distribuito sicuro: il Ripple Consensus Ledger (RCL). A causa della sua natura distribuita, l’RCL offre l’immutabilità delle transazioni senza la necessità di un operatore centrale.
Ripple come funziona
Una differenza fondamentale col Bitcoin è la presenza di registri di transazioni chiamati Ledger, che consentono di monitorare gli scambi e completare le transazioni nel giro di pochi secondi (mentre sappiamo che i tempi medi di Bitcoin sono 10 minuti). Abbiamo poi detto che col Blockchain Ripple si ha la possibilità di scambiare e trasferire denaro tra valute nettamente diverse. Ad esempio un utente giapponese può trasferire Yen ad un italiano in Euro. Egli li riceverà tranquillamente in Euro, avendoli il giapponese convertiti prima in Ripple. Si pensi poi a quelle valute che devono per forza di cose passare per il dollaro (ad esempio un cittadino brasiliano e uno kenyota). Grazie a Ripple non solo non pagheranno commissioni, ma non dovranno neanche fare i conti con le oscillazioni del dollaro.
Ripple si compone di 3 parti: un network di pagamenti, una borsa e la stessa valuta (XRP). Ripple si pone pertanto come una versione più moderna dell’attuale sistema di intermediazione finanziaria, dato che parte del suo funzionamento si basa sulla fiducia. Cosa significa ciò? Che la fiducia è rappresentata dai crediti IOU (I Owe You), i quali rappresentano le valute reali. Ciò che si invia e riceve sono proprio questi crediti che vengono convertiti in denaro “reale” nei cosiddetti gateway Ripple. Tutti i debiti, vale a dire le transazioni, avvengono solo tra soggetti che hanno instaurato tra loro un regime fiduciario, proprio per il loro aver aderito alla rete Ripple. Le transazioni Ripple sono istantanee, gratuite e irreversibili. Ricordiamo che la XRP è l’unica valuta che circola nella rete Ripple ed è l’unità di misura per lo scambio dei crediti IOU. Per capire come funziona Ripple, possiamo riassumere il sistema in 2 passaggi:
- il destinatario della transazione, con valuta in dollari, comprerà gli IOU in Euro per un tot di Ripple
- poi venderà gli IOU in Yen per altri tot Ripple
Il sistema Ripple non deve per forza essere visto alternativo e concorrenziale con le Banche. Anzi, esse potrebbero sfruttarlo per accaparrarsi clienti, offrendo pagamenti globali più veloci, a basso costo e on-demand. Per qualsiasi tipologia e quantitativo di pagamento. Il vantaggio per il cliente è quello di ottenere nuove opportunità d’investimento nonché costi di processazione più bassi.
La banca potrà ridurre i suoi costi di back office e dunque ridurre i costi del proprio servizio gravanti sul cliente. Del resto, ad oggi sono già 15 le Banche che utilizzano Ripple, con una copertura delle coppie di valute pari all’87%, dislocate in nove Paesi. Italia ovviamente esclusa. Ma si sa, noi ci arriviamo sempre dopo in ambito tecnologico. Ripple può inoltre risultare funzionale pure per colossi come Amazon e Facebook, che hanno una presenza di tipo globale e la necessità di strutturare una rete di pagamenti solida e fluida.
Tra le banche che utilizzano Ripple, ricordiamo anche Satander e la Bank of America. Inoltre, ci hanno fatto un pensierino anche altre banche molto importanti nei loro rispettivi paesi, come Bank of Japan e la Bank of England, le quali sono interessate all’uso di Ripple nel campo istituzionale e delle transazioni internazionali. E ciò potrebbe aumentare ulteriormente la sua notorietà. Alias, il suo valore.
Ripple caratteristiche
Sono sostanzialmente 6:
- Enorme distribuzione
- Assenza di un ente centrale, con conseguenti transazioni dirette tra gli account (ovvero la decentralizzazione che caratterizza tutte le criptovalute)
- Sicurezza del sistema
- Le transazioni vengono sottoscritte utilizzando una criptografia di tipo ECDSA o Ed25519
- Scalabilità
- Tetto massimo di Ripple in circolazione 100 miliardi (mentre come noto Bitcoin solo 21 milioni). Distribuiti solo da OneCoin. Quindi non è possibile minare Ripple.
Ripple vantaggi
Il principale è la velocità delle transazioni. E poi la capacità di tracciare qualsiasi valuta vogliamo.
Ripple svantaggi
La minore notorietà rispetto a Bitcoin ed Ethereum, malgrado il più alto potenziale. Ma il 2018 potrebbe essere l’anno della rivalsa. Solo il tempo ce lo dirà.
Come guadagnare con Ripple
Dopo aver visto le caratteristiche principali di Ripple e dopo avervi detto delle sue potenzialità per questo 2018, occorre anche chiedersi: come guadagnare con Ripple? Abbiamo già detto che non è possibile guadagnare su Ripple tramite mining, in quanto le monete digitali (gli XRP) vengono assegnate a coloro che donano il potere dei propri computer alla ricerca scientifica. Per tale caratteristica, alcuni ritengono che Ripple non sia una vera criptovaluta. Ma non disperatevi. Il mining di criptovalute è faticoso e dispendioso. Anche perché, a parte l’assenza di mining, non viene realmente posseduta. Inoltre, dato che le monete Ripple sono tecnicamente di proprietà dei laboratori Ripple, non siamo di fronte ad una valuta davvero decentralizzata.
Detto ciò, Ripple è un asset al pari di tutte le altre criptovalute, quindi potete specularci tramite trading online. Come guadagnare con Ripple?a A tale scopo vi serviranno i cosiddetti Broker. Occhio però: dato l’alto successo delle criptovalute, e di recente proprio anche di Ripple, è molto facile incappare in piattaforme nate con lo scopo di fregare il prossimo. Le quali millantano facili guadagni con fantomatici sistemi automatici, ma che alla fine non vi faranno vedere neanche più i soldi che avete messo inizialmente per caricare il conto (in genere richiedono 250 euro).
Come già detto in precedenza, i Broker per il trading online di Ripple devono essere regolarmente registrati presso la CONSOB e poi elargire i seguenti servizi:
- Conto demo gratuito dove fare pratica se si è agli inizi
- Grafici con lo storico sull’andamento degli asset
- Spread bassi
- Zero commissioni
- Assistenza clienti in italiano, H24, 7g7 e facilmente raggiungibile
- Formazione
- News sui principali fatti legati alla Borsa
- Leva finanziaria, da usare però con parsimonia poiché come può moltiplicare i guadagni, può anche moltiplicare le perdite
I Broker più affidabili con queste caratteristiche sono:
Su questi Broker, è possibile acquistare Ripple tramite i CFD, acronimo di Contract For Difference. Contratti per differenza. Dove è possibile scambiare acquistando Ripple per guadagnare poi sui movimenti al rialzo. e trarre profitto anche al ribasso, facendo vendite allo scoperto. I CFD sono strumenti sicuri, regolamentati e controllati dalle autorità di vigilanza.
Come comprare Ripple
Per fare ciò dobbiamo disporre di un Wallet, vale a dire un portafoglio elettronico dove inserire la criptovaluta, proprio come facciamo con banconote e monete tangibili. Il Wallet funge come un conto corrente, con un codice sul quale movimentare le monete digitali acquistate e vendute. Cogliamo anche l’occasione di ricordarvi che conviene mettere subito il denaro virtuale acquistato dall’Exchange su un Wallet, in quanto gli Exchange sono società private e in quanto tali, sono facilmente soggette a fallimento. Gli esempi di massicci attacchi Hacker su Exchange con conseguente perdita di denaro sono già diversi.
Nel maggio 2017 Bithumb, ad esempio, un Exchange sudcoreano, ha subito un pesante attacco hacker che ha coinvolto i dati di ben 32mila utenti. Un altro Exchange asiatico, Bitfinex, con sede a Hong Kong, nel 2016 ha subito un attacco Hacker che ha portato al furto di 72 milioni di dollari. Andando più indietro, il rinomato Exchange americano Poloniex nel 2014 ha subito un grave furto per opera di Hacker. Nel marzo di quell’anno, infatti, l’Exchange ha ammesso di aver subito un furto e che il 12,3 per cento delle sue riserve sono state rubate da un attacco hacker. Nello stesso anno, poi, clamoroso fu il caso dell’Exchange cinese Mt. Gox, fallita nel 2014 sempre a seguito di un massiccio attacco hacker. Lasciando i propri utenti con un pugno di mosche in mano.
A differenza del Bitcoin, però, non è possibile decidere di aprire quanti account desideriamo e di sfruttare le chiavi private connesse ad essi. Bisogna invece effettuare un deposito iniziale pari a 50 Ripple (XRP), dentro di esso. Per poterlo fare abbiamo due strade:
1. Opencoin
Opencoin è una piattaforma nata con lo scopo di mettere in circolazione delle valute digitali. In virtù di ciò, offre una quantità di Ripple gratuiti agli utenti che danno il loro contributo in maniera attiva al progetto.
2. Acquisto XRP sul sito Ripple
Ci si può iscrivere al Forum ufficiale di Ripple e cercare qualche utente interessato a scambiare i suoi Ripple con un’altra valuta digitale, o a venderli. A tal fine esiste una sezione apposita: la Market/Exchange. Se invece si desidera solo comprare Ripple, c’è una sezione del sito che spiega come fare e quali sono i portali che consentono di farlo.
Dove comprare Ripple
Possiamo comprare Ripple sugli Exchange, sebbene, rispetto ai più popolari Bitcoin ed Ethereum, non tutti prevedono questa possibilità. Ecco i migliori a nostro avviso.
1. BITSTAMP
Bitstamp è una società con sede in Lussemburgo, e consente di scambiare Ripple con Bitcoin o di acquistarli utilizzando euro o dollari. E’ una piattaforma di eccezionale qualità, giacché pure un software molto efficace per l’analisi tecnica: la sezione Tradeview. Dunque, ottima funzionalità ma anche intuitività.
2. KRAKEN
Kraken è probabilmente la piattaforma di exchange più famosa in generale. Prevede la possibilità di usare, oltre ai classici euro e dollari, anche yen e dollari canadesi.
3. QRYPTOS
Qryptos è un Exchange che consente di scambiare con Ripple tutte le criptovalute più importanti: Bitcoin, Ethereum, Monero e ZCash. Tuttavia, Qryptos non accetta valute FIAT, ovvero quelle tradizionali come euro e dollaro.
Sulla piattaforma di Ripple vengono suggeriti altri 2 Exchange, ma più scomodi per un utente europeo: btcxIndia, che prevede la possibilità di cambiare Ripple con rupie indiane e Coinone, che è disponibile solamente in lingua coreana.