L’indice Nikkei guida il rialzo delle principali borse mondiali in questo nuovo avvio di ottava, mettendo a segno un rialzo dell’1,73% a 20.741 punti. Il principale listino azionario della borsa nipponica ha annullato i ribassi del finale della settimana precedente, quando le quotazioni erano scese fino ad un minimo intraday 20.335 punti, con le vendite scattate in scia all’ondata di proteste ad Hong Kong contro le misure restrittive promosse dalla Cina.
A sostenere la borsa di Tokio ha principalmente contribuito la dichiarazione della fine dello stato di emergenza per il Covid-19 nella capitale, deciso dall’esecutivo guidato dal Premier Abe. Il governo ha inoltre messo sul piatto nuovi stimoli economici per un valore di circa 1.000 miliardi di dollari. Soldi che arriveranno per aiutare le aziende colpite dagli effetti collaterali dell’epidemia a ripartire.
La crescita nel Paese del Sol Levante sta conoscendo la più forte contrazione dal dopoguerra ad oggi, e le nuove misure che saranno finanziate attraverso un bilancio supplementare si aggiungono agli stimoli da record, pari a 117.000 miliardi già stanziato lo scorso mese. Il bazooka fiscale utilizzato dal governo Abe rappresenta ammonta a circa il 40% del Prodotto Interno Lordo del Paese. Grazie a queste misure straordinarie le aziende saranno in grado di pagare stipendi, affitti ed onorare altre importanti scadenze.
Intanto continuano ad arrivare indicazioni macro poco incoraggianti. La bilancia commerciale nipponica, ad Aprile, ha mostrato un rosso di 930,4 miliardi di Yen, peggiorando ulteriormente rispetto al disavanzo di 5,4 miliardi di Yen del mese precedente (a sua volta rivisto al ribasso da -4,9 miliardi di Yen della prima comunicazione). Nettamente deluse anche i pronostici degli analisti, che invece si aspettavano un deficit di 503,1 miliardi di Yen.
La lettura finale del Leading Index di Marzo si è invece assestata ad 84,7 punti, lievemente meglio degli 83,8 punti della rilevazione flash.
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Sommario
Andamento Indice Nikkei 225 sul Breve-Medio Periodo
L’indice Nikkei ritorna sui propri passi, annullando, come già anticipato, le candele negative della scorso finale di ottava. Come in evidenza sul grafico con time-frame giornaliero, in alto, il paniere delle blue chips giapponese ha trovato supporto sul primo sostegno di brevissimo rappresentato dalla media mobile a 10 giorni (la prima linea dall’alto verso il basso sul grafico con time-frame giornaliero, in alto).
Il trend di breve-medio periodo rimane saldamente ancorato al rialzo, con le quotazioni che rimangono ben distanziate dalle medie mobili maggiori, a 25 e 50 periodi (rispettivamente la prima linea dal basso verso l’alto e la linea mediana sul grafico), che si sono appiattite su un livello compreso tra 20.075 (EMA 50) e 20.025 punti (EMA 25).
Soltanto l’eventuale discesa in chiusura daily, o peggio ancora settimanale, sotto l’area appena indicata potrebbe causare un’inversione ribassista con primo target in area 19.700 punti ed obiettivo secondario in area 19.200-19.000 punti.
Oltre area 20.750 punti, invece, sarà possibile rivedere area 21.000 punti, un livello che non è più stato toccato dalla seduta dello scorso 6 Marzo. Il definitivo break-out di area 21.000 in chiusura settimanale, invece, potrebbe aprire la strada verso area 22.000 punti.
Pattern di Trading sull’Indice Nikkei 225 – Valido da 1 a 5 Giorni
Il pattern di trading rialzista prende forma con close oraria maggiore di 20.781 punti e pronostica i primi due target price in area 20.910 e 20.990 punti; stop loss in caso di discesa sotto 20.703 punti in close orario.
Mantenere o incrementare le operazioni al rialzo in caso di allungo oltre 20.990 punti in chiusura oraria o giornaliera, per sfruttare eventuali estensioni al rialzo prima a 21.120 punti e successivamente a 21.250 punti; stoppare le operazioni in caso di ritorno sotto 20.740 punti in chiusura di oraria o di giornata.
Insistere con nuove posizioni rialziste in caso di break-out orario di 21.250 punti, per cercare di prendere profitto in area 21.380 e 21.595 punti, estesa a 21.810 punti; stop loss in caso di ritorno sotto 20.990 punti in chiusura di candela oraria.
Long sulla debolezza in caso di affondo in area 19.718 punti, per sfruttare eventuali rimbalzi in primo luogo a 19.917 punti e successivamente a 20.118 punti, estesi a 20.243 punti; stop loss in caso di ulteriori avvitamenti sotto la soglia dei 19.400 punti in chiusura daily.
Il pattern ribassista, invece, si attiva con chiusura oraria sotto 20.703 punti, e fissa i primi due obiettivi in area 20.575 e 20.500 punti; stop loss in caso di chiusura oraria oltre 20.781 punti.
Mantenere o incrementare le operazioni Short in caso di discesa sotto 20.500 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera, per cercare di ricoprirsi in prima battuta a 20.448 punti e successivamente a 20.243 punti; stoppare le operazioni in caso di recupero di quota 20.740 punti in chiusura oraria o daily.
Lecito attivare nuove posizioni corte con chiusura oraria minore di 20.243 punti, per sfruttare eventuali flessioni in area 20.118 e 19.917 punti, estesi a 19.718 punti; stop loss in caso di ritorno sopra 20.500 punti in chiusura oraria.
Short speculativi in caso di estensioni rialziste in area 21.810 punti, in ottica di veloci pull-back di prezzo prima a 21.595 punti e successivamente a 21.380 punti, estesi a 21.250 punti; stop loss in caso di allungo oltre 22.030 punti in chiusura di giornata.