Piattaforme trading CFD: ecco le migliori del 2023

Cosa sono le piattaforme per il trading CFD? Una domanda che si stanno ponendo sempre più persone attirate da questa forma di investimento online, grazie ai tanti strumenti tecnologici che ci sono a disposizione.

In particolare, gli utenti sono attratti dalle tante applicazioni per smartphone e tablet che consentono di fare trading CFD ovunque ci si trovi. Certo, la facilità di accesso non vuol dire che tutti possano fare trading, in quanto serve tanta formazione teorica e pratica prima di operare sui mercati finanziari.

Infatti, non poche sono le truffe in giro per opera di società fittizie con sedi in Paradisi fiscali, che bombardano il web di pubblicità nelle quali mostrano persone che si sono arricchite tramite queste piattaforme. Le quali sarebbero basate su software automatici, che lavorano al posto nostro facendoci arricchire. Quando in realtà, non solo non ci faranno guadagnare nulla, quando poi ci faranno perdere anche i soldi che abbiamo caricato sul conto.

Meglio dunque affidarsi a Broker che dispongano di regolare licenza CONSOB, la massima autorità di garanzia sui mercati finanziari. In quanto ciò obbliga le società che stanno dietro a sottostare ad una serie di normative in tutela della privacy e dei soldi dei loro clienti.

Inoltre, tali Broker consentono il trading CFD, che è un modo molto semplice e comodo di investire su una pluralità di asset. Oltre al fatto che offrono tutta una serie di servizi molto utili per i loro utenti. Che in queste piattaforme truffaldine vi potete scordare: un conto demo, assistenza clienti, grafici, formazione, news, commissioni zero o solo su alcune operazioni, spread convenienti.

In questo articolo parleremo proprio del trading CFD e di quali sono le migliori piattaforme per il trading CFD. Prima però, mettiamo però in chiaro cosa sia il trading online e cosa sono i CFD.

Attualmente la soluzione migliore per fare trading online è quella di utilizzare il broker eToro. Si tratta di un broker autorizzato con servizi innovativi come quello del social trading che permettono di ricevere consigli per orientare con successo le proprie operazioni.

Per saperne di più sui servizi di eToro clicca qui per visitare il sito ufficiale.

Piattaforme trading CFD cosa sono

Cosa sono le piattaforme per il trading CFD? Si tratta di un sito, appunto una piattaforma, mediante la quale è possibile effettuare il trading online. Le forme sono varie: ci sono piattaforme per il trading CFD che prevedono il download di un software sul proprio dispositivo ed altre che sono solo web-based. Altre ancora, prevedono a loro volta vari tipi di piattaforme al fine di soddisfare le svariate esigenze dei singoli trader. Le più diffuse sono MetaTrader 4 e, ovviamente, le app per smartphone e tablet.

Una piattaforma per il trading CFD mette a disposizione dell’utente iscritto tutta una serie di servizi che vedremo di seguito. Dato che in circolazione ci sono molte truffe, meglio affidarsi a piattaforme per il trading online che abbiano regolare licenza da parte degli organi preposti alla loro vigilanza. E’ normalmente provvisto di un rappresentante o di un broker.

Per scegliere il migliore Broker, è importante leggere attentamente le sue condizioni d’uso, le commissioni e lo spread che prevede. La piattaforma deve offrire aiuto e supporto in qualsiasi momento tramite una assistenza clienti capillare, cordiale.

❓Cosa sonoSiti per per fare trading online
⚙️ TipologieMarket maker / DMA (Direct Market access)
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Tipi di piattaforme di trading

Quali sono i tipi di gestori di trading Cfd? Sono due:

1. Market Maker (MM): il metodo più comune, dove il gestore di CFD decide il prezzo per il CFD sullo strumento sottostante e raccoglie tutti gli ordini all’interno del proprio pacchetto. Buona parte dei gestori di CFD investono tali posizioni sulla base dei propri modelli di rischio, che potrebbero rivelarsi semplici tanto quanto comprare o vendere il sottostante stesso. Ma potrebbero anche passare per una serie di investimenti o consolidare le posizioni dei clienti e controbilanciare una posizione di ribasso di un cliente con una di rialzo di un altro cliente.

Ciò non influisce sul trading in quanto, a prescindere da ciò che il gestore di CFD fa con il proprio rischio di mercato, il contratto risulta essere tra il trader e il gestore di CFD. La conseguenza principale è che quel prezzo può essere differenziato dal fisico mercato sottostante se il gestore di CFD per esempio prende nel proprio pacchetto posizioni di altri clienti che sta controllando. Ciò consente al gestore di CFD di godere di grande flessibilità su prodotti e tempistiche di trading offerti, dato che è possibile creare ibridi e protezioni tramite strumenti alternativi. Quindi, alcuni gestori di CFD aggiungono al contratto altre garanzie.

2. Direct Market Access (DMA): esiste in risposta alla preoccupazione che il prezzo nel modello del market maker non corrisponde al prezzo dello strumento sottostante. Nella fattispecie, chi gestisce il CFD garantisce al trader una concreta contrattazione nel mercato sottostante per fare coincidere gli ordini di CFD uno a uno. Il contratto resta tra trader e gestore di CFD, ma il primo non ha alcun sottostante in forma fisica.

In questo caso, la corrispondenza di prezzo tra CFD e strumento sottostante è garantita. E i prezzi di mercato sono consultabili nel registro di mercato, certi che non subiranno alcuna riquotazione. Questa prassi è prevista solo per alcuni tipi di strumenti sottostanti ed è usata soprattutto per CFD di azioni. Potrebbe risultare più onerosa considerando il fatto che i gestori di CFD non accedono ad economie di scala e si ritrovano a coprire le spese delle transazioni di scambio.

Come scegliere piattaforma per trading CFD

Come scegliere un Broker per trading CFD? Bisogna valutare tutta una serie di caratteristiche e confrontarle tra le varie piattaforme. Il modo migliore è quello di aprire un Conto demo su più Broker e toccare con mano come funzionano, se sono affidabili e convenienti. In genere, il Conto demo viene offerto gratuitamente, in altri casi occorre versare prima un minimo sul conto reale.

Ma vediamo quali sono i parametri da valutare per confrontare i Broker tra loro:

  • Regolare licenza: è la prima cosa da valutare, ancora prima dei servizi. Perché magari un Broker può offrirvi tante cose belle e accattivanti, ma poi alla fine è una truffa. Abbiamo già accennato all’importanza di una siffatta licenza, per i benefici appannaggio degli utenti iscritti. In Italia abbiamo la CONSOB, mentre a livello europeo viene considerato il CySEC come massima autorità, con sede a Cipro. Importante è anche il FCA con sede in Gran Bretagna, in quanto certifica il diritto di esistere nella importante Borsa Exchange di Londra. La più importante in Europa.
  • Commissioni e Spread bassi: un buon Broker che si rispetti prevede commissioni solo su operazioni più particolari e non su tutte. Per quanto concerne lo Spread, esso è il guadagno per la piattaforma di trading online che scaturisce dal vostro profitto. Quindi, sebbene inevitabile, deve essere quanto meno vantaggiosa.
  • Assistenza clienti: l’assistenza clienti deve essere in italiano, disponibile 24 ore su 24 e a almeno 5 giorni su 7. Deve essere raggiungibile facilmente tramite chat integrata nella piattaforma, via mail e tramite numero di telefono. La risposta deve essere celere e cordiale.
  • Formazione: il Broker deve fornire una formazione permanente ai propri utenti, esperti o neofiti di trading. Essendo il mondo finanziario e in continuo mutamento. L’utente deve poter scaricare ebook, partecipare a webinar (seminari online), partecipare a incontri annuali che in genere si tengono nelle principali città italiane, seguire corsi e-learning fruibili quando si vuole sulla piattaforma.
  • News sul mondo della borsa: l’utente iscritto deve essere aggiornato costantemente sui fatti salienti che riguardano la borsa e su quelle notizie che, anche indirettamente, possono influenzarla. Solitamente le news raggiungono gli utenti tramite newsletter via mail o via sms.
  • Accesso a Grafici chiari e comprensibili: il broker deve mettere a disposizione del trader grafici che ben raffigurano in modo chiaro l’andamento della borsa e dei singoli asset. Così da valutarne l’andamento su lunghi lassi di tempo o molto a breve. Dai 5 minuti ai 10 anni, passando per una giornata, un mese, una settimana.
  • Conto demo: ne abbiamo fatto riferimento già più volte. Il Conto demo consente di fare trading senza rischiare i propri soldi reali. Quindi esercitarsi senza il rischio di perdere soldi veri. Attenzione però: il Conto demo va preso seriamente, altrimenti si imparerà poco da esso. Infatti, il rischio è che lo si prenda come un gioco nella consapevolezza che non si rischino soldi veri facendo scelte azzardate. Mettiamoci quindi tutta l’emotività che ci metteremmo se i soldi fossero veri. Altrimenti ce ne accorgeremo sulla nostra pelle quando faremo sul serio. Per giocare al trading, invece, esistono siti appositi. I Broker offrono diversi tipi di Conto demo: accessibili solo dietro versamento di soldi veri sul Conto reale. O gratuiti, chiedendo solo la registrazione al sito. Poi ci sono conti demo con determinati limiti di tempo ma denaro illimitato. O con una somma massima fruibile ma a tempo illimitato. O con tempo e denaro illimitati. O, viceversa, entrambi limitati.
  • App per trading mobile: il Broker deve consentire ai trader di fare trading online su Bitcoin (ed altro) anche comodamente su dispositivi mobili come smartphone e tablet. Tramite app chiare e ben fatte.
  • Leva finanziaria: importante è anche lo strumento della Leva finanziaria, che consente di moltiplicare i propri guadagni al di sopra delle disponibilità reali del trader. Per una sorta di prestito da parte del Broker. Attenzione però. Come moltiplica i vostri guadagni, automaticamente può moltiplicare anche le vostre perdite. Quindi va usato con parsimonia e compreso bene.
  • Segnali di trading: molto importanti per i trading sono anche i segnali di trading. Ossia consigli che gli esperti del Broker prescelto inviano ai loro utenti iscritti sulle posizioni da prendere. Solitamente, sono inviati tramite sms o via mail. Mentre in passato riguardavano soprattutto telefonate. I segnali di trading devono spesso essere colti al volo, in quanto il trend rialzista magari sta per iniziare a breve, oppure bisogna uscire da una posizione in quanto il trend ribassista sta per iniziare. A volte possono essere anche consigli da annotare su un Calendario economico. Generalmente sono offerti gratuitamente dal Broker stesso. Talvolta sono pagati profumatamente. Ma non è detto che i secondi siano migliori dei primi, anzi. Meglio inizialmente provarli su un Conto demo per testarne la bontà.

Piattaforme trading CFD migliori quali sono

Quali sono i migliori Broker per trading online CFD? Visto approfonditamente i vari aspetti del trading CFD, vediamo quali sono nel concreto i migliori Broker a nostro avviso per operare il trading CFD.

eToro

Nel nostro novero di migliori piattaforme di trading CFD, non possiamo non inserire sc name=”etoro-link” landing=”l_Home” anchor=”eToro” pos=”parBroker”]. Una piattaforma regolata dal CySEC. Nato nel 2007, gestito dalla società eToro (Europe) Ltd di origini israeliane, ha sede a Cipro.

Tra le tante cose offerte da eToro, su tutte troviamo la funzione Social trading. Come lascia intuire il termine stesso, questa funzione consente ai trader di fare rete e mettersi in contatto tra loro per un guadagno collettivo, del quale sicuramente trae giovamento la stessa piattaforma eToro.

Il Social trading di eToro si compone di due funzioni:

a) Copy trading

La funzione copy trading permette consente di copiare i maggiori trader di successo presenti sulla piattaforma. Sono i cosiddetti Popular Investor Quindi trarre profitto dalle loro strategie. Il sc name=”etoro-link” landing=”l_Home” anchor=”CopyTrading di eToro” pos=”parBroker”] serve per  imparare le strategie di trading migliori. Copiando altri trader, il limite di denaro che può essere investito per ogni strategia è del 20% del capitale presente sul conto.

In questo modo il Broker limita anche le perdite dei propri clienti. Per trovare i trader che fanno al caso nostro, la piattaforma ha sviluppato uno strumento di ricerca chiamato Discover People. Il quale consente di filtrare i trader disponibili da copiare in base alla loro esposizione, tasso di vincita e tasso di rischio medi. Ogni trader viene caratterizzato da una foto del profilo e dalle sue performance.

Va poi sottolineato il fatto che gli utenti non sono tenuti a pagare alcuna tassa per il servizio, dato che il Broker ci guadagna mediante gli spread dei beni scambiati. Oltre tramite addebito dei costi di rollover per le transazioni lasciate aperte alla chiusura del mercato, proprio come fanno tutti gli altri broker.

b) CopyPortfolio

I CopyPortfolio sono asset che funzionano in modo simile agli ETF. Tramite essi, un trader può acquistare vari strumenti finanziari come le valute, i CFD, gli indici di borsa e le materie prime.

Se quindi con il Copy trader possiamo copiare gli utenti più esperti, con i CopyPortfolio possiamo copiare interi asset finanziari che includono più strumenti finanziari. I tipi di CopyPortfolio offerti da eToro sono 4, ognuno dei quali inclusivo di tanti CopyPortfolio differenti:

  • Market CopyPortfolio: trattasi di asset che includono molti strumenti come azioni, valute, indici
  • Top Trader CopyPortfolio: trattasi di asset composti da investitori. Pertanto, non si copierà un singolo trader ma un gruppo di trader
  • Partner CopyPortfolio: sono sviluppati direttamente dai partner di eToro, i quali conducono analisi di mercato approfondite per sviluppare tali asset
  • CopyPortfolio Cripto: si occupa di criptovalute. Contiene le più importanti, come Bitcoin, Ethereum, Ripple e Litecoin. Ma anche tante altre

Il CopyPortfolio non è proprio per tutti: occorre investire almeno 5000 dollari.

I sc name=”etoro-link” landing=”l_Home” anchor=”CopyPortfolios di eToro” pos=”parBroker”] replicano i profitti in scala 1:1. Possono altresì essere interrotti in qualsiasi momento, ai tassi di mercato correnti. Non prevedono commissioni di gestione, ma solo i normali spread previsti.

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76% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando opera con questo fornitore di CFD. Dovreste valutare se potete permettervi di correre il rischio elevato di perdere il vostro denaro.

Per approfondimenti consulta la recensione di eToro.

FP Markets

FP Markets è il meno famoso dei broker che trattiamo oggi, ma è anche il più giovane. Si è comunque ritagliato una sua fetta di pubblico, il chè è sorprendente se si considera il grado di saturazione del panorama broker.

Il motivo è semplice: offre servizi di qualità. L’offerta è ben nutrita e varia, l’infrastruttura tecnica è buona, i costi sono bassi (commissioni assenti e sostituite dagli spread, deposito minimo iniziale accessibile).

In un aspetto, però, FP Markets sovrasta gli altri: la didattica. Tutti i broker offrono contenuti didattici, sia chiaro. Quelli di FP Markets però stupiscono per efficacia, abbondanza, varietà.

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71.2% dei trader retail perde soldi facendo trading con questo broker CFD. Dovresti considerare i rischi di perdita di denaro

Per approfondimenti consulta la recensione di FP Markets.

Plus500

Tra le migliori piattaforme per il trading CFD non possiamo non annoverare Plus500.

Plus500 permette infatti di fare trading con i CFD praticamente su qualunque tipo di asset: dalle materie prime alle azioni, dal forex agli indici, fino ad arrivare alle criptovalute. E’ un broker registrato in Consob.

Tutti questi fattori rendono Plus500 una delle piattaforme in assoluto più consigliate al mondo.

Basta leggere la marea di recensioni positive fatte dai siti che si occupano di mercati finanziari, oltre che degli utenti stessi nei vari Forum. In pochi riescono ad abbinare gratuità con efficienza.

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82% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuti se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il proprio denaro

Per approfondimenti consulta la recensione di Plus500.

Avatrade

La piattaforma AvaTrade è stata una delle prime, essendo nata nel 2006. Oggi Avatrade vanta un portafoglio di oltre 20mila clienti, un volume di operazioni di oltre 2 miliardi di unità al mese ed un volume di trading che ha superato i 60 miliardi di dollari mensili. La sua sede principale è in Irlanda, nella capitale Dublino. Ma ha tante sedi sparse per il Mondo, tra cui una in Italia, a Milano.

AvaTrade vanta il fatto di essere uno dei pochissimi broker ad offrire ben 8 piattaforme di trading diverse.

Ecco in sintesi le principali caratteristiche di Avatrade:

  • Licenze FSP, ASIC, Banca Centrale d’Irlanda
  • Sicurezza e Crittografia SSL a 256 bit
  • Criptovalute presenti Bitcoin ed Ethereum
  • Tassi offerti competitivi rispetto al mercato
  • Assistenza clienti 24 ore su 24, in italiano, 7 giorni su 7
  • Piattaforma è gratuita
  • Corso di formazione Forex, analisi di mercato, swap rates e OpenBook
  • Piattaforma completamente user friendly
  • Conto demo trading di 100mila euro virtuali
  • Prelievi e depositi sicuri e veloci tramite Carta di Credito, Bonifico, Neteller, Paypal, Western Union
  • Piattaforma in 19 lingue, tra cui l’italiano
  • App per trading tramite smartphone e tablet, per iOS, Android e Windows Phone
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79% dei trader retail perde soldi facendo trading con questo broker CFD. Dovresti considerare i rischi di perdita di denaro

Per approfondimenti consulta la recensione di AvaTrade.

XM.com

Il broker XM prevede un deposito minimo di 5 euro. Già, hai letto proprio bene!

Prevede tanti account tra cui scegliere, tanti servizi innovativi e una piattaforma che ben si adatta a qualsiasi browser nella versione web-based e device mobile in quella app.

Non manca un Conto demo con 100mila dollari virtuali, oltre mille asset su cui investire, spread bassi fino a 0 pip. Addirittura 16 piattaforme di trading diverse e oltre 30 premi e riconoscimenti ricevuti.

Non mancano webinar per fare formazione.

Iscriviti ora su XM.com cliccando qui.

Per approfondimenti consulta la recensione di XM.

Trading CFD: come funziona

Come funziona il trading online? Le fasi sono varie: preborsa, apertura, chiusura, e anche l’afterhours per i titoli azionari. La maggior parte degli investitori usa il trading per investire in azioni. Poi si ha accesso alla quotazione dei fondi di investimento, dei titoli di Stato, dei CW e così via. L’orario di lavoro per l’investimento in titoli azionari si può paragonare a quello di un lavoro comune. Apertura ore 09.00 e chiusura 17.30, escluso il mercato asta. In più, con l’afterhours, si fa anche lo straordinario.

Esistono 4 modi di fare trading online:

1. Scalping: entrata e uscita dal mercato più volte nell’arco di una stessa giornata. Infatti, queste operazioni durano pochi minuti. Lo scalper utilizza frequentemente e in modo costante il book, composto dai seguenti elementi:

a) denaro: rappresenta quello che siamo disposti a pagare per acquistare il titolo.

b) lettera: richiesta di danaro da parte del venditore, quindi prezzo di vendita del titolo.

c) quantità di “denaro” disposti ad acquistare, vale a dire numero di azioni e il prezzo di acquisto. Quindi, a differenza della “lettera”, si tratta della vendita e sulla sinistra della Q.

2. Day trading

Operare con un orizzonte temporale di tipo giornaliero. Il day trader compra un’azione che sta seguendo da un certo periodo, e l’acquista in un determinato giorno, convinto dalle sue analisi, dalle notizie del titolo e del mercato.

3. Open trader

Quanti entrano nel mercato in modo casuale, o dopo l’uscita di qualche dato o news.

4. Trading long

Quanti aprono posizioni long, nella convinzione che quel titolo, alla luce di determinati accadimenti, possa salire in un arco temporale di tipo medio-lungo.

Il trading online può essere operato tramite Broker o tramite Banca.

CFD cosa sono

Cosa sono i CFD? Acronimo di Contract for difference, traducibile in contratto per differenza è uno strumento finanziario il cui prezzo deriva dal valore di altre tipologie di strumenti d’investimento.

Anziché negoziare o scambiare fisicamente l’attività finanziaria, il CFD rappresenta un’operazione in cui due parti convengono per scambiare denaro sulla base della variazione di valore dell’attività sottostante che intercorre tra il punto in cui l’operazione viene aperta e il momento in cui la stessa viene chiusa.

Chi acquista consegue un profitto nel caso in cui il valore dell’attività aumenti, e una perdita nel caso in cui il valore diminuisca. Chi vende consegue una perdita se aumenta il prezzo dell’attività e un guadagno se tale prezzo si riduce.

I CFD sono strumenti derivati che consentono ai trader di conseguire un vantaggio dal rialzo (posizione long) o dal ribasso (posizione short) del prezzo di attività finanziarie sottostanti.

Trading CFD caratteristiche

Quali sono le caratteristiche del trading CFD? Innanzitutto, occorre dire che tale tipologia di attività ha caratteristiche uniche, tanto da distinguersi da qualunque altro tipo di prodotto finanziario. In buona parte dei casi, i broker che offrono la possibilità di fare trading con i CFD sono le stesse piattaforme che offrono la chance di fare trading sul mercato Forex.

Il trading CFD permette di fare trading su una pluralità di asset come:

  • Azioni
  • Indici
  • Materie prime
  • Criptovalute
  • Valute Forex
  • ecc.

Il trading con i CFD avviene tra singoli investitori e società. Non ci sono contratti standard per i CFD, considerando il fatto che ogni società può realizzarne di propri, ovviamente attenendosi a certi standard internazionali.

Trading CFD come funziona

Come funziona il trading CFD? Tramite un’apertura di trade relativa ad uno strumento specifico presso una società che offre questo servizio finanziario. Ciò determina una “posizione” su quello strumento. Non è prevista una scadenza e pertanto la posizione sarà chiusa solo quando è effettuato un nuovo trade nella direzione di tipo opposta.

A questo punto la differenza tra posizione di apertura e quella di chiusura determina guadagno o perdita. La società che offre servizio di CFD può addebitare una certa percentuale come parte del servizio di trading o per l’apertura della posizione. Queste possono includere bid-offer spread, commissioni, tassa di servizio finanziario notturno e parcella manageriale.

Sebbene abbiamo visto che i CFD non prevedano scadenza, qualunque posizione che viene lasciata aperta nel corso della notte viene “reinvestita”. Cosa significa? Che sarà calcolato qualunque ricavo o perdita realizzati e accreditato/addebitata sul conto del cliente, nonché ogni tasso di finanziamento. La posizione sarà poi portata al giorno successivo. Tale operazione avverrà alle 10pm GMT.

I CFD sono detti prodotti di marginazione, in quanto il trader deve sempre mantenere il livello di margine minimo. Con i CFD guadagno, perdita ed esigenze di marginazione sono calcolati sempre in tempo reale e visualizzabili dal trader. Se la somma di denaro depositata con la società di CFD va oltre il livello di margine minimo, è possibile effettuate margin call. I trader devono coprire tali margini in maniera veloce, altrimenti la società di CFD potrebbe finire per liquidare le sue posizioni.

Trading CFD costi

Quali sono i costi di operare tramite trading CFD? Oltre alle eventuali commissioni e allo spread previsti dal Broker, occorre dire che i CFD sono soggetti a costi di finanziamento di tipo quotidiano, in genere applicati a un tasso precedentemente accordato e legato al LIBOR. Oppure qualunque altro tasso d’interesse di riferimento. Si pensi al Reseve Bank Rate in Australia. I due contraenti del Contract for difference pagano affinché finanzino posizioni al rialzo (long) e potrebbero ricevere fondi per le posizioni al ribasso (short) al posto di procedure di vendita differite. I contratti sono stabiliti sulla differenza di flusso tra posizione di apertura e chiusura.

I CFD basati su capitale sociale sono assoggettati ad una commissione incarnata in una percentuale calcolata in base alla tipologia di posizione di ogni trade. Altrimenti, il trader può decidere di operare tramite market maker (intermediario finanziario), qualora le precedenti commissioni siano incluse nei costi di una maggiore differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita per un certo strumento finanziario (il cosiddetto differenziale denaro/lettera).

Trading CFD, cos’è il margine

Cos’è il margine nel trading CFD? Chi opera tramite trading CFD deve rispettare un determinato margine definito da intermediazione o market maker. In genere incluso tra lo 0.5% e il 30%. Uno dei vantaggi per il trader, non dovendo offrire l’intero valore speculativo del CFD come garanzia collaterale, è il fatto di poter controllare una posizione maggiore con un determinato capitale. Ed in questo modo amplificare il potenziale di profitto o di perdita. Tuttavia, ugualmente, le posizioni che si caratterizzano per la leva finanziaria nel caso si abbia un CFD volatile, in caso di ribasso espongono l’acquirente ad una richiesta di integrazione (chiamata in gergo anglosassone margin call) che sovente finisce per sfociare in una sostanziale perdita di azioni.

Il trading CFD consente al trader di andare al ribasso o al rialzo di qualunque tipo di posizione utilizzando il deposito iniziale (o margine).

Nel trading CFD esistono 2 tipi di margine:

  • margine iniziale: in genere incluso tra il 3% e il 30% per le azioni e tra lo 0.5% e l’1% per indici, valute e commodities
  • margine variabile, fissato al prezzo di mercato

Il margine iniziale viene fissato tra lo 0.5% e il 30% in base all’asset sottostante e al rischio generale percepito nel mercato in quel determinato momento. In tanti pensano al margine iniziale come un deposito. Ciò nonostante, con un capitale ridotto e azioni a liquidità inferiore, è probabile che il deposito sia minimo del 10% o anche oltre.

Il margine variabile viene applicato quando una posizione si muove in modo contrario all’interesse del sottoscrittore. Esso può dunque determinare sia un effetto negativo che un effettopositivo sul saldo di cassa del trader. Ma esso sarà sempre detratto dal conto del cliente e rimpiazzato una volta che il trade è coperto.

Stop loss

Cos’è stop loss nel trading CFD? Lo stop loss serve per innescare una via d’uscita nel caso in cui si raggiunga un livello impostato in precedenza dal trader. Mettiamo il caso che vogliamo acquistare a 3,00 € con uno stop loss a 2,60 €. Viene inviato un segnale di vendita al Broker, il quale verrà attivato basandosi sulle condizioni contrattuali e considerando la liquidità disponibile necessaria affinché l’operazione possa svolgersi.

Il comando di stop loss può essere fornito telefonicamente oppure online, ed inoltrano l’ordine nel mercato cosicchégli acquisti vengano effettuati solamente all’interno di una ristretta gamma relativa al prezzo preimpostato. Ad esempio, fino ad un massimo di ulteriori 6 centesimi e in condizioni di disponibilità necessaria. Se lo stop loss è stato attivato ed il prezzo va velocemente al di fuori del raggio dei 6 cents, o se non c’è liquidità sufficiente per eseguire l’ordine, e considerando pure altri trader che hanno ordini a quel medesimo livello di prezzo, il comando di vendita stop loss potrebbe non essere attivato e la posizione rimanere quindi aperta.

Lo stop loss dà quindi la possibilità di abbandonare una posizione rivelatasi controproducente anche se ad un prezzo inferiore a quello sperato.

Uno dei problemi principali del prezzo di uno stop loss è che si tratta semplicemente di un prezzo di riferimento. Quindi tutto si lega a se il prezzo di mercato è adeguato per quel livello. Sciò vuol dire che se il prezzo dello strumento sottostante fa fatica, il comando di stop scatterà al livello di prezzo successivo utilizzato o no nel trading a discrezione della società fornitrice di CFD. Se ciò potrebbe non essere un problema per i prodotti con trading attivi come indici e valute, può diventarlo nel caso di prezzi di equity. Come le azioni con bassa liquidità. Un altro problema si verifica pure quando i mercati finanziari sono chiusi e la differenza tra chiusura di un giorno e apertura di quello successivo è significativa.

Alcuni Broker, per ovviare a queste pecche dello stop loss, propongono anche il “Guaranteed Stop Loss Orders” (indicato anche con l’acronimo GSLO – Ordini di stop loss garantito). Dietro corrispondenza di una tariffa da parte del trader. In questo modo, ad esempio, l’ordine di stop loss più vicino può essere impostato al 5% dal prezzo corrente e le società di CFD hanno di solito condizioni sui comandi specifiche.

Piattaforme trading CFD: le domande frequenti

Conviene investire con i CFD?

CFD significa letteralmente Contract For Difference, termine inglese che tradotto in italiano significa “contratto per differenza”, che sta ad indicare gli strumenti derivati con i quali è possibile fare trading on line su una vasta gamma di mercati diversi.

Il trading CFD è adatto ai principianti?

Premesso che i CFD sono strumenti rischiosi è possibile investirci solo dopo una adeguata formazione ed utilizzando le piattaforme regolamentate.

Piattaforme trading CFD - Riepilogo

Conclusioni

Abbiamo visto quali sono le migliori piattaforme CFD e quali caratteristiche devono avere per negoziare sui mercati finanziari in sicurezza. Vi ricordiamo che è fondamentale provare le proprie strategie operando con piattaforme in grado di far provare i loro servizi ad esempio con un conto demo.

Per iniziare è fondamentale partire a fare pratica con le demo. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

Sono le migliori piattaforme con conti demo illimitati e sopratutto gratuiti per sempre.