Petrolio e dollaro: esiste una correlazione? Come funziona e come sfruttarla

Esiste una correlazione tra petrolio e dollaro? Come funziona correlazione tra petrolio e dollaro? Come sfruttare correlazione tra petrolio e dollaro? Se lo chiedono in tanti trader e in questo articolo vi diamo qualche utile delucidazione. Innanzitutto rispondiamo che sì, esiste una correlazione tra il dollaro statunitense e il petrolio. Ed essa ha pure origini lontane. Non a caso, trova importanti applicazioni nel forex come ottimo strumento di supporto alle analisi. Infatti, la correlazione che intercorre tra dollaro e petrolio fornisce sovente ottimi spunti di trading ed è importante conoscerla bene.

Attualmente la soluzione migliore per fare trading sulle materie prime è quella di sfruttare le piattaforme CFD. Ad esempio una ottima è quella del broker Capital.com. Si tratta di un broker autorizzato con servizi innovativi come App formativa, corsi online e guide al trading. Per saperne di più su Capital.com clicca qui per visitare il sito ufficiale

Cos’è una correlazione

Tu chiamale se vuoi: correlazioni. Partiamo con lo specificare cosa sia una correlazione. La correlazione tra attività finanziarie è il rapporto che intercorre tra il prezzo o il valore di due diversi strumenti finanziari, calcolato su un dato periodo di tempo. La correlazione può sussistere tra valute, azioni, obbligazioni, materie prime o qualsiasi altra attività finanziaria.

Una correlazione tra strumenti finanziari può essere positiva o negativa. Ma anche diretta o inversa. Si parla del primo caso, quando 2 attività finanziarie si muovono nella stessa direzione, per cui se una delle attività aumenta di valore, l’altra attività correlata tende a salire. Così come in caso di ribassi.

La correlazione è invece negativa o inversa quando un asset aumenta di valore mentre l’altro attivo correlato si svaluta sul mercato. Di contro, dove un bene perde valore sul mercato l’altro attivo si rivaluta.

Le correlazioni in genere si mantengono costanti nel tempo. Tuttavia, non si tratta di un principio immutabile, dato che una correlazione di tipo positiva può poi diventare negativa.

Una correlazione si dice significativa quando è pari o superiore ad un punteggio del 70% negli anni successivi.

Un esempio classico di correlazione riguarda le obbligazioni: quando i prezzi delle obbligazioni e dei rendimenti obbligazionari sono inversamente correlati. Quando i prezzi delle obbligazioni aumentano, i rendimenti cadono e vice-versa. In tal caso si parla di una correlazione negativa tra prezzo e rendimento.

Perchè correlazione è importante

Perchè conoscere la correlazione tra due asset è importante? In quanto permette di guadagnare su fronti diversi, di raccogliere conferme circa le dinamiche dei prezzi, di elaborare strategie atte a proteggere il capitale.

Correlazione dollaro e petrolio motivi

Perchè esiste una correlazione tra il dollaro e il petrolio? Essa trova la sua origine in quanto il petrolio viene quotato direttamente in dollari e ciò appare in maniera chiarissima se confrontiamo i grafici delle quotazioni dei due. Soprattutto il grafico del cambio valuta più tradato sul Forex: EUR/USD, con il petrolio WTI. Comunque, occorre anche aggiungere che questo non è l’unico motivo che spiega la loro correlazione.

Correlazione dollaro petrolio tipo

Che tipo di correlazione intercorre tra dollaro e petrolio? Di tipo inversa. Cosa vuol dire ciò? Che quando sale il valore del dollaro, automaticamente scende il prezzo del petrolio. Viceversa, se il dollaro si svaluta, il petrolio si apprezza. Ma perché avviene ciò? In quanto il petrolio è quotato in dollari USA e questo influisce di molto sul commercio internazionale. Infatti:

  • se il valore del dollaro aumenta, con la stessa somma di denaro è possibile acquistare una maggiore quantità di petrolio e il suo prezzo scende
  • se il valore del dollaro diminuisce, è necessario pagare una somma maggiore di dollari per acquistare la stessa quantità di petrolio, così il prezzo sale

La spiegazione è dunque molto logica e non servono particolari nozioni economiche per capirla. Ad esempio, quando il prezzo del petrolio è crollato tra il 2014 e il 2016, raggiungendo al di sotto dei 30$ al barile partendo dai 107$, il dollaro è stato tra gli attori principali delle tendenze dei prezzi nei mercati finanziari. Di conseguenza, il Dollaro Usa nel forex si è apprezzato molto, mentre altre valute, come il dollaro canadese, il rublo, ecc. si sono deprezzate. Seguendo dunque il dollaro nella discesa.

Perché tra il 2015 e il 2016 c’è stato un così evidente calo dei prezzi del petrolio? Sia perché si è verificata una ripresa dell’economia americana, dopo gli anni bui post-2008. Sia per il rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, sia per il calo delle richieste di petrolio da parte dei paesi di tutto il mondo. Eppure malgrado quest’ultimo, l’offerta non è stata ridotta. Il che ha causato un aumento del numero di barili disponibili sul mercato. Quindi, per una elementare legge del mercato, se l’offerta supera la domanda i prezzi tendono a scendere e viceversa.

Tipo di correlazione Dollaro petrolio e Euro Dollaro

Quale correlazione intercorre invece tra il Dollaro/petrolio e il cambio EUR/USD? In questo caso di tipo diretta. Prendiamo sempre come esempio quanto accaduto nel 2014. Il cambio EUR/USD scese dagli allora massimi di 1,39 fino a raggiungere quota 1,04. Poco dopo la discesa dell’euro contro il dollaro è iniziata anche quella del petrolio e il comportamento di un grafico è molto simile all’altro.

Se si guarda a quanto sta succedendo da fine 2016 ad inizio 2018, si nota che la cosa si confermi. Infatti, il Dollaro è in picchiata, mentre il Petrolio ha ripreso a salire. Di contro il cambio EUR/USD si attesta da tempo saldamente oltre quota 1,20 e secondo le previsioni, sarà rialzista per tutto il 2018. Raggiungendo quota 1,30 e per qualcuno anche quota 1,40.

Piattaforme per fare trading CFD sulle materie prime

BROKER
CARATTERISTICHE
VANTAGGI
ISCRIZIONE
Broker consigliato
Valutazione
commissioni basse
Copy trading e conto demo
Smart Portfolio

76% di utenti perdono denaro con questo provider facendo trading di CFD.

Forex, azioni, criptovaluteEbook / Trading automatico
Corso trading gratisSocial trading
Demo gratuitaGruppo Whatsapp / Numerosi asset
Strumenti professionaliDemo
Deposito minimoConti Zero spread!
Valutazione
broker premiato
demo gratuita
Migliori spread del mercato
I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.

Correlazione Petrolio Dollaro perché imperfetta

Perchè la correlazione tra Petrolio e Dollaro si dice imperfetta? Essa riflette molto bene le tendenze dei prezzi e alcuni cambiamenti sul mercato del petrolio sono certamente in grado di influenzare il forex, soprattutto allorché si analizzano trend di lungo periodo. Il legame si fa notare pure in timeframe ridotti e sovente condiziona il mercato pure nelle sue oscillazioni intraday.

Il petrolio però non è l’unico fattore che influenza il mercato delle valute. Sovente, del resto, i grafici delle coppie di valute e quelli del greggio presentano notevoli scostamenti complici i diversi market mover che possono avere diverso impatto nei singoli casi. A ciò bisogna aggiungere le scelte di politica monetaria attuate dalle banche centrali. Esse influenzano pesantemente il forex e fanno registrare grandi movimenti che non c’entrano nulla o quasi con il commercio del petrolio.

Nella discesa del petrolio aveva avuto un ruolo di primo piano l’aumento dell’offerta (peraltro esacerbata dalla rimozione delle sanzioni all’Iran) e i disordini geopolitici in Medioriente. Ecco perché si dice che la correlazione tra Petrolio e USD sia imperfetta o spuria. In quanto incidono altri fattori che potrebbero eludere o annacquare l’effetto dell’oro nero.

Correlazione Petrolio e Dollaro canadese

Esiste però anche un’altra correlazione significativa e anche molto nota tra il Petrolio e un altro tipo di Dollaro. Quello canadese (CAD). Anzi, tale correlazione, è una delle più conosciute e attenzionate nel forex. In quanto il suo studio può essere molto utile al fine di una corretta analisi della coppia USD/CAD (dollaro USA contro dollaro canadese). La major è infatti specchio fedele di quale sia il prezzo della commodity.

Facciamo un esempio che evidenzia la correlazione petrolio/dollaro canadese: nel secondo quadrimestre 2015, si è assistito alla discesa del prezzo del petrolio da quota 61,70 $ al barile fino al minimo di 37,50 $. Contestualmente, il cambio USD/CAD si è apprezzato di oltre il 10%, raggiungendo il massimo di 1,3351.

Che tipo di correlazione esiste tra il petrolio e il dollaro canadese? Di tipo diretta. Quando aumenta il prezzo dell’oro nero, solitamente cresce il valore del dollaro canadese. Nel cambio valutario USD/CAD occorre considerare che il “loonie” (come viene denominato il dollaro canadese) è collocato al denominatore, pertanto, la quotazione ci dice quanto vale un dollaro statunitense rispetto a quello canadese. Pertanto, nel mercato Forex la correlazione diventa di tipo inversa: quando aumenta il prezzo del petrolio, scende il valore di USD/CAD. E viceversa.

Come si spiega questa correlazione? In quanto il Canada è il sesto produttore mondiale di petrolio ed è uno dei principali fornitori di greggio nella vicina Usa. Anzi, in passato è pure successo che gli Usa importassero più petrolio canadese rispetto a quello saudita. Come noto, principale alleato americano nel Medio Oriente. Per il Canada, il petrolio da solo pesa il 10% delle entrate nel Paese. Inoltre, è un fattore fondamentale nell’export canadese e in virtù di ciò la sua quotazione ha un impatto importante sulla bilancia commerciale del paese dell’Acero.

Anche tra Petrolio e dollaro canadese, però, dobbiamo parlare di correlazione imperfetta. Se è vero che nel Forex il dollaro canadese, come quello statunitense, è un fattore importante di analisi e un buon indicatore, occorre anche dire che non sempre questa correlazione si verifica. Specie andando a prendere in considerazione lassi di tempo più ridotti.

Ciò in quanto il petrolio non è l’unico elemento che caratterizza l’economia canadese. Oltretutto, il cambio USD/CAD riflette anche le decisioni di politica monetaria, come le scelte sui tassi d’interesse da parte delle banche centrali, che hanno impatti a sé sulla quotazione della coppia di valute, indipendente dalle oscillazioni di prezzo del petrolio. Nel lasso di tempo prima detto, è stato facile constatare la correlazione inversa che intercorre tra il petrolio e USD/CAD. La discesa del prezzo del petrolio ha trovato corrispondenza nell’apprezzamento del dollaro statunitense nei confronti del Loonie, mentre quanto poi si è verificato nel settembre successivo, mette in evidenza come la discesa dell’oro nero abbia fatto apprezzare anche il dollaro americano.

Volendo andare un po’ più indietro, al periodo primavera-estate del 2012, ritroviamo una situazione analoga. Questa volta sono presenti nel grafico del petrolio sia un trend negativo che un tren rialzista. Ecco quindi che si ripresenta la correlazione e la coppia USD/CAD continua a muoversi in maniera speculare. Andando prima al rialzo e poi in maniera negativa.

L’influenza del Petrolio nell’economia

Perchè il Petrolio è così influente nell’economia mondiale? Innanzitutto, i paesi produttori ed esportatori di petrolio hanno un calo delle entrate se si riduce il prezzo dell’oro nero. E’ quanto successo in Russia, Canada e Venezuela. Malgrado il fatto che l’America abbia superato l’Arabia Saudita come primo produttore di petrolio al mondo (come accaduto nel 2014, grazie all’aumento della produzione dell’olio di scisto), il dollaro americano ha ampiamente beneficiato del crollo dei prezzi del greggio.

Del resto, ciò è stato dovuto al fatto che l’economia americana sia molto diversificata. Pertanto, non dipendendo da una singola industria, si è riusciti a raggiungere tale risultato.

Dando una occhiata ai prezzi del dollaro USA e quelli del petrolio, è possibile notare come l’influenza che hanno sulla valuta americana, eventi come il QE della FED, il taglio di interessi o le riunioni del FOMC (eventi tra i più importanti dell’analisi fondamentale) siano nettamente più forti sul dollaro rispetto allo stesso andamento del petrolio. E qui ritorna il discorso su quanto questa correlazione sia spuria.

Quando il prezzo del gregge crolla, le economie nazionali vanno in affanno. Specie ovviamente quelle che dipendono dall’oro nero. Sempre riferendoci al periodo nel quale il petrolio crollò sotto i 30 dollari al barile, la Russia è andata in forte recessione nel 2014. D’altronde, il 58,6% delle esportazioni totali di quell’anno era legato al petrolio. Altra conseguenza fu il crollo del Rublo.

Ecco perché si considera quella americana la più importante economia del Mondo. Proprio perché non dipende da un solo settore. Oggi esistono anche altre valute strettamente correlate al petrolio, come ad esempio il Rublo russo, il Real saudita e la Corona norvegese. Tuttavia, il Dollaro canadese è senza dubbio la valuta più liquida su cui fare forex trading.

Non solo Dollaro Petrolio, altre correlazioni significative

Sui mercati finanziari, a parte la correlazione che intercorre tra Dollaro e Petrolio, ne esistono altre significative. Qui riportiamo le principali due:

Correlazione tra USD, AUD e oro

a) USD e oro

Il dollaro è una moneta che trae i maggiori vantaggi proprio quando il mercato è dominato da difficoltà e incertezze. Ciò in quanto esso è un bene rifugio sicuro, e quindi generalmente si rivaluta e trae profitto rispetto ad altre valute del mercato forex. Nel caso dell’oro, ricordiamo che esso è scambiato in dollari USA e, come per il petrolio, solitamente si osserva tra l’oro e il dollaro statunitense o USD una correlazione negativa. Ciò vuol dire, in ragione di quanto detto fino ad ora, che quando il prezzo dell’oro sale, il dollaro scende nel mercato forex. E viceversa.

b) AUD e oro

L’Australia ha un’economia altamente sviluppata ed è uno stato ricco di risorse naturali. Sebbene il settore dei servizi sia in grande crescita ed espansione, occorre comunque dire che agricoltura e materie prime costituiscono circa il 60% delle esportazioni nel paese. L’Australia esporta soprattutto grano, lana e metalli preziosi come appunto l’oro. Quindi, non è difficile capire che il dollaro australiano (AUD) è altamente correlato all’oro. Confrontando il movimento dei prezzi dell’oro a quello delle valute legate alle materie prime come l’AUD, si identificano modelli di prezzo simili. Proprio in virtù della correlazione positiva tra l’oro (una merce) e l’AUD (il dollaro australiano).

Ciò spiega perché molti trader, in virtù dell’evoluzione dell’oro nel mercato del forex, operano con la coppia AUD/USD. Quindi, se l’oro è in rialzo, molti trader tendono ad aprire una posizione long per la coppia AUD/USD. Qualora invece l’oro sia in calo sul mercato, allora finiscono per aprire una posizione short per la coppia AUD/USD.

Correlazione tra USD, JPY, CHF e il mercato azionario

Il mercato azionario ha una grande influenza sui mercati finanziari mondiali. Essendo tutti i mercati interconnessi, quanto succede nel mercato azionario mondiale finisce con il determinare un impatto sul mercato dei cambi o forex.

A tal proposito, la tendenza degli investitori e la propensione al rischio hanno un ruolo molto influente nel trend di mercato. Quando il mercato è pervaso da una consistente avversione al rischio, gli investitori si rifugiano in valute sicure e stabili, proprio come il dollaro statunitense, lo yen giapponese e il franco svizzero. Queste valute, non a caso, si apprezzano nelle fasi di grande incertezza del mercato.

Viceversa, se invece il mercato mostra una certa benevolenza nei confronti del rischio, allora i trader tendono a catapultarsi su quegli asset ad alto rendimento, come petrolio e oro, e acquistano euro o monete che si contraddistinguono per la loro correlazione positiva con tali commodities come AUD, NZD o CAD. di contro, valute come USD, JPY e CHF fanno registrare un calo.

Ecco che si evidenzia la correlazione positiva tra i principali indici del mercato azionario, tra cui SP500, NYSE, Nasdaq, DAX, CAC ecc., e determinate valute.

a) USD e mercato azionario

Come già detto, per la sua natura di bene rifugio, l’USD trae il maggiore profitto quando l’avversione al rischio domina il mercato.

b) JPY e mercato azionario

Lo stesso discorso vale per la valuta giapponese, considerata anche essa un bene rifugio in tempi di incertezza del mercato azionario.

c) CHF e mercato azionario

La Svizzera, si sa, è da sempre stata caratterizzata dalla sua neutralità e dal segreto bancario, elementi che hanno favorito l’ingresso di capitali in grande quantità nel suo territorio. E ciò la rende una moneta forte e sicura, almeno quando il meteo finanziario prevede tempesta. L’ombrello svizzero fa sempre comodo.

Obbligazioni e mercato azionario

I rendimenti obbligazionari possono servire come un eccellente indicatore della forza del mercato azionario. Soprattutto i rendimenti delle obbligazioni statunitensi misurano la performance del mercato azionario statunitense, riflettendo così la domanda di dollaro USA.

In genere, la domanda per le obbligazioni aumenta quando gli investitori sono preoccupati per la sicurezza dei loro investimenti azionari. Questa fuga verso la sicurezza spinge in alto i prezzi delle obbligazioni e, in virtù della loro relazione inversa, spinge verso il basso i rendimenti obbligazionari. Poiché gli investitori si allontanano sempre di più da azioni e altri investimenti ad alto rischio, aumenta la domanda di strumenti “meno rischiosi” come le obbligazioni degli Stati Uniti. E la conseguenza finale di tutto ciò è il rialzo del Dollaro.

Dollaro Americano e Oro

Dato che i due asset sono considerati dai trader come beni sostituti ed entrambi visti come bene rifugio, è chiaro che entrano in concorrenza e dunque in una correlazione negativa o inversa. Pertanto, se il prezzo dell’Oro sale, il Dollaro dovrebbe scendere.

Euro e Oro

L’Euro è invece in correlazione positiva con l’Oro. Ciò in quanto l’Euro sta assumendo il ruolo di anti-Dollaro. Quindi se il Dollaro scende e l’Oro sale, l’Euro tende a salire.

Sterlina inglese e Petrolio

Esiste una correlazione positiva tra Sterlina Inglese e petrolio. La produzione di energia ha un forte peso nel PIL inglese e circa il 25% del FTSE 100 è composto da compagnie petrolifere e energetiche. Pertanto, se il prezzo del Petrolio sale dovrebbe anche farlo quello della moneta britannica. Quello che accade per il dollaro canadese insomma.

Yen giapponese e petrolio

Contrariamente al primo, la valuta giapponese denota una correlazione negativa con il Petrolio. Dato che parliamo di un paese esportatore, i prezzi dei trasporti salgono alle stelle quando il prezzo del petrolio sale. Il che danneggia non poco l’economia nipponica.

7. Franco Svizzero e guerre

Per le ragioni di cui sopra, il Franco svizzero ha una correlazione positiva con i conflitti e periodi di incertezza politica. Noto del resto è il ruolo neutrale da sempre assunto dal paese svizzero in caso di guerre (vi riuscì anche durante le due tremende guerre mondiali). Oltre alla sua altrettanto nota benevolenza in termini di conti correnti bancari. Pertanto, è il luogo giusto dove rifugiarsi quando il termometro politico si mette male.

Dollaro canadese ed australiano e commodities

Il Dollaro Canadese e Australiano vantano una correlazione positiva con le Commodities. Ciò in quanto sono entrambi grossi produttori ed esportatori di materie prime. Quindi va da sé che quando aumentano le esportazioni di commodities, ne beneficiano pure loro.

Correlazione Dollaro Petrolio come sfruttare nel Forex

Come sfruttare nel Forex la correlazione Dollaro Petrolio? Ma anche altre correlazioni? Facendo degli incroci, si evince come se sovrapponiamo il grafico dell’oro a quello della coppia AUD/USD, si nota come nel tempo petrolio ed oro tendono ad avere lo stesso trend. Così come accade per la coppia valutaria USD/CAD e i mercati petroliferi. Questo cross valutario, tuttavia, si muove in maniera inversa: scende quando il Dollaro canadese sale, e viceversa.

Dunque, da quanto detto fino ad ora, per speculare al meglio nel Forex, una ottima strategia è quella di valutare l’andamento delle materie prime. Soprattutto Petrolio e Oro, data la loro stretta correlazione con determinate valute. Guardando il loro andamento, potremmo poi effettuare delle scelte sul Forex. Tuttavia, occorre anche dire che, come visto, incidono anche altri fattori. Quindi queste correlazioni non sono pure e perfette. Il trading, insomma, vive di tanti fattori interconnessi. Ed una analisi unica ed unilaterale, porta a non guardare molto lontano.