Palladio, cos’è e perchè conviene investire

Quando si sente parlare di Palladio, specie agli amanti degli eroi dei fumetti, viene subito in mente il personaggio Iron Man. Già, perché il palladio è l’elemento utilizzato dal personaggio che indossa la corazza, Tony Stark, come elettromagnete al fine di respingere i frammenti metallici che ha vicino cuore; nonché come fonte energetica per alimentare il reattore Arc, creato dallo stesso Stark, che funge da motore per muovere la stessa armatura. Mentre il suo acronimo in Chimica, potrebbe rievocare il partito attualmente al Governo: Pd.

Fumetti e politica a parte, in realtà il Palladio dovrebbe essere conosciuto anche più approfonditamente come strumento di investimento. In quanto, specie per le previsioni future, potrebbe essere molto conveniente. A tal fine, vediamo di seguito cos’è il Palladio, quali sono i suoi utilizzi, perché investirci e in che modo.

Natura del Palladio

Il Palladio viene considerato un metallo raro, dal colore bianco tendente all’argento, appartenente al gruppo del platino a cui somiglia pure dal punto di vista Chimico. Viene estrapolato soprattutto da minerali quali rame e nichel. Il palladio presenta il vantaggio di non ossidarsi all’aria, ma è anche l’elemento meno denso e con il punto di fusione più basso tra tutti quelli che fanno parte della famiglia del platino.

Pur essendo discretamente tenero e duttile, diventa anche duro e resistenza se lavorato a freddo. Se è vero che mostra immunità a contatto con l’acido cloridrico, è anche vero che è molto sensibile all’acqua regia. Mostra anche lo svantaggio di essere molto permeabile all’acqua.

Scoperta del Palladio

Come tanti altri metalli, anche il Palladio è stato scoperto nel 1800, proprio agli inizi del secolo (1803), dal chimico e fisico inglese William Hyde Wollaston, insieme al rodio. Una curiosità sul suo nome: Wollaston lo chiamò così ispirandosi a un asteroide scoperto nel 1801: il Pallade. Wollaston riuscì ad individuarlo in un minerale grezzo di platino proveniente dal Sudamerica. Per estrarlo, sciolse il minerale nell’acqua regia, successivamente neutralizzò la soluzione mediante idrossido di sodio trattandola infine tramite cloruro d’ammonio. Aggiunse ancora cianuro di mercurio ottenendo così il cianuro di palladio: riscaldando la soluzione, eliminò il cianuro e ne fuoriuscì appunto il Palladio.

Quali sono i Paesi ricchi di Palladio

I Paesi dove il Palladio viene maggiormente estratto – sotto forma di metallo libero o in lega con platino, oro e altri metalli del gruppo del platino – in Russia, Australia, Etiopia e in tutti il continente americano. Dove invece viene principalmente lavorato è in Sudafrica e nell’Ontario, giacché queste zone sono ricche di rame e nichel. Anche se in quantità molto ridotte. Ma su grande scala la sua estrazione diventa conveniente.

Allo stato attuale, i Paesi che producono maggiormente Palladio restano Russia e Sudafrica, con percentuali che si aggirano intorno rispettivamente al 44% e al 36% dell’offerta mondiale. Occorre però dire che, sebbene la Russia abbia sempre posseduto enormi riserve di palladio, negli ultimi anni tali stock sono drasticamente diminuiti, al punto da costituire una percentuale trascurabile delle forniture totali a livello Mondiale. Difficile comunque fare delle stime, giacché i livello di stoccaggio del Palladio in Russia sono un autentico segreto di Stato. Come tanti altri aspetti economici lì del resto.

Prima parlavamo anche di Ontario, regione del Canada. Ma anche nel più basso Nord America il Palladio rappresenta all’incirca il 14% della produzione mondiale.

Dove viene utilizzato il Palladio

Essendo un ottimo catalizzatore, il palladio viene usato molto nella lavorazione del petrolio, per la sua grande capacità nell’accelerazione di reazioni di idrogenazione e deidrogenazione. Ma anche nella realizzazione di marmitte catalitiche. Tante altre però sono le applicazioni del Palladio nell’industria:

  • per decolorare l’oro e renderlo ancora più bianco (essendo quest’ultimo una sua lega);
  • come purificatore del gas;
  • nei sistemi di telecomunicazione, usando il palladio per la commutazione;
  • in odontoiatria, per comporre corone e ponti;
  • in orologeria, come componente interna degli orologi;
  • nell’abbigliamento, per placcare accessori metallici da utilizzare per calzoleria, borse e cinture;
  • per la realizzazione di candele nei motori a scoppio aeronautici;
  • per la realizzazione di strumenti chirurgici e contatti elettrici;
  • nella fotografia, estraendo alcuni suoi sali;
  • come catalizzatore per il trattamento successivo dei gas di scarico di motori a combustione interna;
  • come elettro-catalizzatore in celle a combustibile alcaline per l’elettro-ossidazione degli alcooli;
  • per la realizzazione di vetri ad alta resistenza (si pensi a quelli anti-proiettili);
  • per realizzare armature militari ad alta tecnologia (e forse da ciò si saranno ispirati gli ideatori del succitato Iron man).

Perché conviene investire nel Palladio

Alla luce dei suoi tanti utilizzi industriali non è difficile capire perché convenga investire nel Palladio. Ma il vero discorso è anche un altro: a fronte di un’ottima domanda, sta cominciando a ridurre l’offerta. Abbiamo visto come in Russia la riserva di Palladio sia drasticamente calata negli ultimi anni, e anche in Sudafrica, secondo Paese in termini di ricchezza di questo metallo, non mancano difficoltà nell’estrazione complici le sommosse dei minatori degli ultimi anni (la Anglo Platinum American, ha licenziato oltre 14mila persone e chiuso per sempre 2 miniere). E i principi economici vogliono che più l’offerta di un bene si riduce, a parità di domanda o con un aumento di essa, più il prezzo del bene in questione aumenterà.

Ma c’è anche un’altra questione che dovrebbe far schizzare il prezzo del Palladio: la crescita del mercato automobilistico. Abbiamo detto infatti che il Palladio è molto utilizzato per realizzare marmitte catalitiche, non a caso l’industria automobilistica assorbe da sola il 70% di richiesta di Palladio. Negli ultimi anni il mercato mondiale dell´auto è cresciuto notevolmente, grazie a nuovi Paesi divenuti una solida realtà economica come Cina, India e Brasile. La sola Cina, ad esempio, rappresenta 1/5 della domanda del mercato automobilistico mondiale. O quelli apertisi al mercato in tempi relativamente recenti, come i paesi dell’est Europa e della ex Jugoslavia (la stessa Fiat, ad esempio, è emigrata in Serbia). Ciò porterà a un aumento della domanda, a fronte di un’offerta che tende a calare.

A riprova di ciò vi è il fatto che se nel 2012 un’oncia di Palladio valeva circa 740 dollari, oggi vale circa 770 dollari.

Come investire nel Palladio

Fatta questa panoramica generale sul Palladio, veniamo al nocciolo della questione: come investire in Palladio. Come per tutti i cosiddetti “beni di rifugio”, è possibile farlo sotto forma di bene fisico oppure finanziario. Prima di entrare nello specifico, occorre sapere che il Palladio rispetto ad altri metalli è poco o per nulla presente nelle riserve delle banche centrali; come invece accade per l’oro. Meglio pertanto investire in Palladio per lunghi periodi, soprattutto per speculare sulla scarsità a lungo andare di questo metallo.

Palladio fisico

Per investire nel Palladio fisico, consigliamo l’acquisto di lingotti (purché contengano il 99,9% di Palladio puro), lamine o verghe. Occorre però depositarlo in apposite cassette che forniscono le stesse Banche, per non tenerle in casa. Altri beni da acquistare sono fedi, anelli, bracciali e collane. Tuttavia, questi preziosi hanno Palladio al 95% e quindi risultano soluzioni meno pregiate rispetto alle precedenti. Per ricavare dei soldi da questi preziosi occorre recarsi presso i compro oro, che li valuteranno. Del resto, è una buona soluzione considerando che il limite di banconote da poter accettare è stato innalzato a 3mila euro, secondo le nuove norme antiriciclaggio (il Governo Monti lo aveva portato a mille euro). Pertanto, non dovranno più per forza emettervi degli assegni o bonifici bancari. All’atto della vendita, dovete esibire anche il vostro codice fiscale e la vostra carta di identità.

Palladio finanziario

In alternativa ai Compro oro o alla compravendita del Palladio fisico presso altri soggetti, è possibili investirci tramite due strumenti finanziari: gli ETF e i CFD.

Gli ETF Physical Palladium

Emesso da Etfs Metal Securities Ltd., trattasi di un ETF che replica l’andamento del prezzo spot del palladio al netto di commissioni di gestione. Le quali corrispondono a circa lo 0,49% annuo, mentre il prezzo di un Etf corrisponde a circa un decimo del prezzo di un’oncia di palladio. Va da sé che se acquistiamo un titolo in dollari, dobbiamo mettere in conto anche il cambio euro-dollaro.

CDF

Possiamo anche acquistare Palladio mediante strumenti CFD offerti da molti broker. Acronimo di Contratti per differenza, permettono di guadagnare dalle variazioni di prezzo su un determinato asset (nel nostro caso il Palladio appunto). In gergo borsistico, si dirà che i CFD sul palladio replicano in modo passivo il prezzo dei futures sul palladio.

I Futures

Tuttavia, lo strumento finanziario più diffuso per speculare sul prezzo del Palladio è senza dubbio quello dei futures. Essi sono contratti standardizzati mediante i quali chi acquista si impegna a pagare un determinato prezzo per ottenere in cambio una determinata quantità di palladio entro una scadenza prefissata da contratto. I Futures vengono offerti in maniera standardizzata, al fine di semplificare la compravendita. I futures si estinguono alla scadenza del contratto. Il più grande mercato al mondo nel quale vengono trattati anche i futures sul palladio è il mercato americano CME (acronimo di Chicago Mercantile Exchange).

Opzioni binarie

Se i Futures sono lo strumento finanziario più diffuso per trattare il Palladio, le opzioni binarie sono quelle meno utilizzate. Viene infatti trattato da poche piattaforme di trading. Mediante le opzioni binarie si scommette sull’andamento del Palladio, prevedendo se il prezzo è maggiore o minore del cosiddetto tasso di strike. Termine con cui si indica il prezzo d’acquisto iniziale. Se proprio si vuole optare per questo strumento, meglio sempre scegliere broker affidabili. Ovvero quelli certificati ed autorizzati dalla Cyprus Securities and Exchange Commission (CySEC), ente preposto al controllo ed alla sicurezza per il trading online.