Omni ICO Criptovaluta cos’è? Come funziona OMNI ICO Criptovaluta? Cosa cambia col passaggio da Mastercoin a OMNI? Come investire in OMNI ICO Criptovaluta? Partiamo da un breve cappello introduttivo sulle Ico. Le ICO sono l’acronimo di Initial Coin Offering, una sorta di crowfounding (raccolta fondi) lanciata un o più ideatori di un progetto per raccogliere fondi al fine di realizzarlo. Le Ico sono anche definite White Paper, in quanto sono letteralmente “carta bianca” senza particolari garanzie per chi vi investe. Non a caso, le Ico spesso si rivelano un fallimento o una truffa. Tuttavia, sono molto utilizzate nel campo delle criptovalute.
Non è però il caso di OMNI, una volta chiamata “Mastercoin”, una valuta digitale ed un protocollo di comunicazione costruito sulla blockchain del Bitcoin. Trattasi di uno dei migliori tentativi per abilitare funzioni finanziarie complesse attraverso le criptovalute. Si pensi allo sviluppo di un exchange decentralizzato e l’implementazione di una proprietà di tipo smart e dei portafogli per immagazzinare i token. La relazione che intercorre tra Omni Layer e Bitcoin è la stessa vigente tra HTTP ed il protocollo TCP/IP.
Sommario
OMNI cos’è
Cos’è Omni? Come detto ex Mastercoin, è una piattaforma per la creazione e la negoziazione di beni e valute digitali personalizzati. Si tratta di un software costruito sul più famoso Bitcoin. Le transazioni Omni sono transazioni Bitcoin che abilitano le funzionalità di prossima generazione sulla Blockchain di Bitcoin. L’implementazione di riferimento, definita Omni Core, è un Bitcoin Core di tipo avanzato che offre tutte le principali funzionalità di Bitcoin e le funzionalità avanzate di Omni Layer.
OMNI come funziona
Ecco la “mission” di OMNI:
- Creare in maniera semplice valute e risorse di tipo personalizzato in maniera diretta sulla Blockchain di Bitcoin
- Fornire un Crowdfunding basato su Blockchain
- Scambiare risorse peer-to-peer su Blockchain
- Generare wallet semplici da usare, sicuri e disponibili
- Mettere a disposizione di un Portafoglio e di un client per desktop del tutto convalidati basato sulla tecnologia Bitcoin Qt
- Un Demon su server facile da integrare basato sul Bitcoin Core
- Prevedere una integrazione con i migliori scambi Bitcoin e Alt-Coin
- Prevedere Dollari Tether supportati da Bank Trust, riscattabili per SWIFT a tether.to e bitfinex.com
Nel Febbraio 2016, OMNI, quando si chiamava ancora Mastercoin, ha ricevuto oltre 10 milioni di dollari americani in termini di capitalizzazione del mercato delle attività.
OMNI storia
La storia di OMNI inizia nel gennaio 2012, quando JR Willett pubblicò la prima bozza del protocollo Mastercoin mediante ICO. Sosteneva che il protocollo bitcoin allora in vita poteva essere utilizzato come un livello di protocollo, sopra al quale possono essere però realizzati altri livelli di valuta con nuove regole senza però per forza modificare la fondazione. Ci sono però dovuti due anni e mezzo per fare in modo che Mastercoin venisse lanciato ufficialmente. Vale a dire il 31 luglio 2013, quando fu lanciata un crownfounding di un mese, mediante il quale chiunque poteva acquistare Mastercoin – vale a dire i token digitali che il protocollo utilizza per condurre transazioni – inviando bitcoin verso uno speciale “Exodus Address”.
L’idea di partenza prevedeva che mentre la piattaforma veniva sviluppata, i token risultavano via via più costosi e gli investitori potevano vendere i loro Mastercoin in possesso al fine di conseguire un profitto. Inoltre, fu avviatauUna organizzazione senza scopo di lucro denominata Mastercoin Foundation con lo scopo di gestire i fondi inviati ad Exodus Address. Al termine del mese previsto, risultarono circa 500 persone le persone che ci avevano investito i loro capitali, per un totale di circa 5mila bitcoin . Per un valore totale allora di circa 500mila dollari.
Qualche mese dopo, nel gennaio 2014, J.R. Willett diventa chief architect della Mastercoin Foundation. Il mese successivo Mastercoin risulta subito essere la settima criptovaluta in circolazione in termini di capitalizzazione di mercato, almeno stando alle stime di coinmarketcap.com. Il quale calcola la capitalizzazione delle monete digitali.
Nell’aprile successivo, invece, MaidSafe lancia una vendita al fine di realizzare più di 7 milioni di dollari in Mastercoin e bitcoin. Il valore dei Mastercoin (metà della valuta) si è poi ridotto, conseguendo così un totale di 5.500.000 dollari. Nel luglio 2014, il direttore operativo di MaidSafe, Nick Lambert, si unisce al consiglio di Mastercoin nelle vesti di osservatore.
E’ però nel marzo 2015 che Mastercoin cambia nome in Omni. Ricoprendo un ruolo preciso: quello di una piattaforma per protocolli decentralizzati, proprio come ad esempio piattaforme quali Factom e MaidSafe.
OMNI differenze con Bitcoin
Qual è la differenza tra OMNI e Bitcoin? Oltre al noto Bitcoin, si stanno facendo strada tante criptovalute alternative. Sebbene, occorra sempre ricordare che in poche sono realmente consolidate e affidabili. Inizialmente erano presenti Litecoin e Primecoin, le quali introdussero algoritmi di mining alternativi con nuove proprietà. Successivamente, fu la volta di PPCoin che sostituì del tutto l’attività di mining con un’alternativa non costosa: Ripple. La quale ha lanciato una rete di criptovalute in grado di archiviare rapporti di credito e valute definite dagli utenti stessi.
Mastercoin ha ricevuto al momento del suo lancio tanta attenzione. Si differenziò dalle altre criptovalute in circolazione in quanto Mastercoin anziché tentare di lanciare una blockchain del tutto nuova, come prova a fare ogni criptovaluta che si propone sul mercato, tentò di realizzare una rete del tutto nuova di valute, materie prime e titoli utilizzando ugualmente il già famoso Bitcoin. Non a caso, sono pochi i tentativi di entrare in concorrenza con quest’ultimo riusciti. Si pensi ad Ethereum o la succitata Ripple.
Tuttavia, occorre dire che l’idea di una alternativa che si affidi sul Bitcoin per sfruttare la potente e sicura rete supportata da petahashes di potenza di mining non è di sicuro qualcosa di nuovo. Tale idea fu pensata per la prima volta in una forma molto più modesta attraverso il cosiddetto “merged mining”. Trattasi di un meccanismo nel quale i minatori di valute alternative pubblicano puntatori ai loro blocchi nella blockchain di Bitcoin per ridurre la minaccia degli attacchi di oltre la metà: il 51%. Mastercoin, andò però oltre: invece di usare semplicemente la blockchain di Bitcoin come sistema di timestamping di tipo sicuro per archiviare i propri blocchi, propose la blockchain già esistente di Bitcoin proprio per archiviare ogni transazione.
Mastercoin, il primo caso di ICO
Il Mastercoin vanta anche un primato: quello di essere stato uno dei primi casi documentati di ICO utilizzata per una criptovaluta (come anche Next), lanciata sui forum di Bitcointalk. Mastercoin è un meta-protocollo che si interfaccia come detto sulla blockchain del Bitcoin, e che fornisce funzionalità aggiuntive che lo stesso sistema su cui poggia Bitcoin non possiede. Come detto, la ICO si è svolta nel corso della prima metà del 2013. Mastercoin (MSC) ha raccolto così oltre 5mila Bitcoin (BTC) alla velocità di 100 MSC per BTC inviati come visto ad un “indirizzo exodus”.
Conviene investire nelle ICO?
Giunti fin qui vi solletica l’idea di investire in una ICO? Ma vi state chiedendo se conviene. Partiamo dal presupposto che il mondo delle ICO è molto vasto e va dalle ICO convenienti, a quelle che sono una autentica scommessa a quelle che sono una vera e propria truffa con lo scopo di accaparrarsi denaro da parte degli investitori. Non a caso, come detto, sono chiamate White Paper (un modo per dire come diciamo “cambiali in bianco”), con le quali si promette tanto ma senza garanzie. Un esempio di ICO molto seria è quella chiamata con l’acronimo OTN, stante per Open Trading Network.
Per Open Trading Network, si intende una piattaforma che permette di mettere insieme tutte le reti blockchain e tutti gli operatori del mercato. I token OTN distribuiti sono complessivamente 100 milioni, con lo standard ERC20 di Ethereum. OTN ha la mission di fornire operazioni cross-exchange, garantite da token reali. Offrendo altresì pure la tokenizzazione di tutte le criptovalute ed asset presenti in borsa.
Un altro esempio di ICO di ottimo successo è senza dubbio Ethereum, criptovaluta nata da un idea del giovane russo (solo 19 anni) Vitalik Buterin, nato in una cittadina a 100 km da Mosca. Egli, essendo molto affascinato dai Bitcoin, partorisce l’idea di un microsistema economico alternativo a quello tradizionale, ma che vada anche oltre l’idea del bitcoin. Ovvero, non solo creare una moneta digitale (Ether) bensì anche un sistema che consenta di generare contratti digitali veri e propri: gli smart contract. Alla fine, il team che lo affiancò in questa avventura decise a maggioranza che Ethereum dovesse essere un progetto No profit, come Mozilla. Ethereum ad oggi, a parte qualche problema tecnico di tanto in tanto, è l’unica criptovaluta che tiene testa al Bitcoin.
ICO truffa?
Veniamo ad un’altra domanda lecita: ICO è una truffa? Diciamo di no, nel senso che nascono con lo scopo di raccogliere fondi per un progetto. Il problema però è che possa essere utilizzata per scopi reconditi. O per progetti che poi si rivelano fallimentari. Ma comunque bisogna tenere in conto un certo livello di rischio, in quanto parliamo pur sempre di investimenti. E di un progetto che viene venduto con tanti buoni propositi e belle parole ma nei fatti senza garanzie che la cosa poi si realizzi nel concreto.
Comunque, volendo fare degli esempi, ecco le ICO che si sono rivelate un flop:
- ICO Criptovalute tezos
- ICO Criptovalute gnosis
- ICO criptovalute tenx
- ICO criptovalute bancor
- ICO Basic attention
- ICO Tether
- ICO EOS
- ICO Civic