Next (NXT) ICO Criptovaluta: cos’è, come funziona, come investire

Next (NXT) ICO Criptovaluta cos’è? Next (NXT) ICO Criptovaluta come funziona? Come investire in Next (NXT) ICO Criptovaluta? Cosa è una ICO? Nxt è una criptovaluta e network open source lanciata nel novembre 2013 da parte di uno sviluppatore di software che non ha rivelato il suo nome, firmandosi come BCNext. Essa funziona tramite la proof-of-stake per raggiungere il consenso delle transazioni, poiché vige un’offerta monetaria statica e, rispetto a quanto avviene con il Bitcoin e le altre criptomonete principali, non è possibile minare la criptovaluta.

Nxt è stata realizzata con l’obiettivo di essere una piattaforma flessibile al fine di sviluppare applicazioni e servizi finanziari. Ha un Asset Exchange integrato (come se fossero azioni), un sistema di messaggistica e un mercato. Gli utenti possono anche creare nuove valute all’interno del sistema. Dunque, non è solo una criptomoneta, ma un micro-mondo monetario completo a sé stante. Un po’ come visto per Ethereum e Ripple. Di recente c’è stato altresì una release che ha permesso la funzionalità Multisignature e un sistema di plug-in per il client. Nxt non è sfuggito alla attenzione della relazione “Call for Evidence” di ESMA, alla quale la comunità su cui poggia Nxt ha risposto nel luglio del 2015.

Fatto questo cappello introduttivo, vediamo meglio cos’è NEXT, con un accenno anche a cosa è una ICO.

ICO cos’è e come funziona

Prima di parlare di NEXT, accenniamo a cosa è una ICO, visto che è stata lanciata tramite questo sistema. Nella fattispecie, venne offerto 1 miliardo di token ai primi investitori. Tramite essi, gli sviluppatori ottennero una cifra pari soltanto a 21 Bitcoin. Tuttavia, chi ci ha creduto all’inizio ha fatto benissimo, dato che oggi il token NXT vale molto di più e Next è diventata una criptovaluta relativamente stabile e anche molto utilizzata. Ma cos’è una ICO? E’ un acronimo che sta per Initial coin offering. In italiano traducibile in Offerta di moneta iniziale. Trattasi di un mezzo non regolamentato di crowdfunding (raccolta fondi) nel settore finanziario.

Come funzionano ICO? In genere sono venduti dei token per raccogliere denaro: i token. Mentre sono regolati da algoritmi matematici. Tuttavia, rispetto a quanto avviene per le OPA (acronimo di Offerta Pubblica di Acquisto), la compravendita dei token non è soggetta alla regolamentazione dei governi e potrebbe non garantire pertanto la proprietà o altri diritti. Infatti, le ICO sono definite White Paper, proprio perché sono progetti conditi da tante parole e promesse, che però non danno alcuna garanzia che saranno poi mantenute da chi l’ha lanciata. Non a caso, tante ICO si dimostrano poi delle truffe o sono state un flop. Ma non mancano casi di ICO che abbiano avuto successo, come appunto la criptovaluta NEXT. In effetti, sono proprio le criptovalute l’oggetto più lanciato tramite ICO.

Next (NXT) quando e come nasce

Quando nasce NEXT? Come nasce NEXT? Tutto è partito il 28 settembre 2013, quando il membro di Bitcointalk.org, come detto l’utente “BCNext”, lancia un post di discussione sul forum dove annuncia il lancio di Nxt come una criptovaluta di seconda generazione, chiedendo agli utenti qualche donazione bitcoin al fine di distribuire la quota iniziale. Quindi, ha lanciato una ICO vera e propria, la quale si chiude il 18 novembre 2013 con 21 BTC raccolti. Il blocco genesi viene poi pubblicato il 24 novembre 2013. Furono distribuiti un miliardo di token NXT a 73 investitori iniziali in proporzione al loro contributo iniziale offerto. Il codice sorgente viene invece rilasciato in via parziale il 3 gennaio dell’anno seguente. Il codice sorgente completo è stato rilasciato il primo marzo 2014 sotto licenza MIT.

Next NXT come funziona

Come funziona Next? Proprio come il Bitcoin, basata cioè su una blockchain. Tuttavia, il Nxt è stato riscritto ex novo rispetto alle criptovalute già presenti sul mercato. Il suo creatore, BCNext, decise di non considerare il NXT coin come parte importante del codice, ma di considerare la possibilità di creare nuove valute. Nxt è un software scritto in linguaggio java, la prima valuta ad affidarsi totalmente al sistema proof-of-stake per quanto concerne il consensus. Permettendo così la realizzazione di blocchi in circa un minuto.

Vediamo ora tutte le colonne su cui poggia il sistema NEXT (NXT):

Come funziona Exchange di Asset NEXT

Nxt funge anche da exchange, il quale permette il trading totalmente decentralizzato di azioni e asset di criptovalute. Dato che la blockchain risulta essere una lista di transazioni pubbliche non alterabili, l’exchange del Nxt dà la possibilità di tracciare altri elementi diversi dal Nxt. A questo scopo, il Nxt consente di “designare” una moneta in particolare, realizzando così una sorta di “ponte” tra le criptovalute e l’economia reale. La “moneta colorata” può assumere varie funzioni: come proprietà, azioni, materie prime, o anche concetti. Buona parte di questi asset che vengono resi disponibili all’interno della piattaforma, rappresentano le azioni di startup relative alle criptovalute.

Come funziona immagazzinamento di Dati NEXT

Il sistema NXT consente anche l’ “Arbitrary Messages”. Di cosa si tratta? Dell’invio di testo crittografato o semplice, che può venire pure usato per inviare e memorizzare fino a mille byte di dati in maniera permanente, o anche 42 kilobyte di dati però per un lasso di tempo limitato. Ecco quindi che il sistema Next può venire usato anche per creare servizi per condividere file, applicazioni decentralizzate e servizi Nxt di grado maggiore.

Cos’è e come funziona Sistema Alias di NEXT

L’articolato sistema NEXT prevede anche la funzione Alias System di Nxt, il quale permette di sostituire un pezzo di testo, al fine che le parole chiave possano essere utilizzate per rappresentare altre cose. Tra le quali nomi, numeri di telefono, indirizzi fisici, siti web, numeri di conto o email degli utenti. Ciò permetterebbe la creazione di un sistema di DNS decentralizzato tipo Namecoin.

Come funziona Sistema di Votazione NXT

Next permette a chi la possiede (sotto forma di criptovaluta o di altri Asset Nxt) di votare in modo crittografico (vale a dire del tutto restando nell’anonimato). Questo sistema è molto utile giacché consente al popolo di NEXT di votare per prendere decisioni di sviluppo della piattaforma o per far votare gli azionisti. Si pensi poi che tale sistema potrebbe trovare un suo utilizzo nelle elezioni pubbliche o per ogni altra decisione da mettere ai voti.

Come funziona Sistema Monetario di Next

Nel momento in cui vi scriviamo, Next è giunto alla versione 1.4.8. Ad oggi permette di creare valute all’interno della blockchain del Nxt. Tali monete sono quindi supportate da una determinata quantità di NXT, che può essere riscattata qualora ce ne fosse la necessità. Le possibilità variano ampiamente, includendo diversi modelli di inflazione, scambio ed utilizzo del Proof-of-Work come sistema di distribuzione.

NEXT opinioni e recensioni

Quali sono le opinioni e le recensioni riguardo NEXT? Senza dubbio in tanti ne esaltano i vantaggi, la complessità del sistema, le grandi opportunità che offre essendo multifunzionale. Tuttavia non manca qualche critica, rivolta in particolare al sistema “Proof-of-stake”, il quale secondo molti, consentirebbe di attaccare un sistema semplicemente senza alcun costo. Secondo certe opinioni, sono molteplici le fonti di attacco proposti, ed includono la possibilità di costruire blocchi malevoli in ogni fork della rete. Ma vediamo meglio nel prossimo paragrafo cos’è Proof-Of-Stake e come funziona Proof-Of-Stake.

Proof-Of-Stake NXT cos’è e come funziona

Cos’è Proof-Of-Stake? Come funziona Proof-Of-Stake? E’ un sistema molto diverso rispetto a quello utilizzato da Bitcoin e tutte le altre criptovalute in circolazione. Mentre il Bitcoin infatti usa la potenza di hashing come “prova” al fine di verificare le transazioni, Nxt funziona in base allo stake-size che l’utente possiede. Gli autori dei blocchi vengono pertanto scelti in maniera del tutto casuale, con maggiori quantità di stake che aumentano la probabilità di aggiungere un blocco alla blockchain. Mentre nel caso del bitcoin il costo dell’investimento in computer ASIC per il mining funge da incentivo a non attaccare la rete, chiunque cerchi di attaccare Nxt finirebbe con il ridurre enormemente il valore delle proprie monete personali.

Qual è lo scopo di questo livello di protezione? Di evitare che si creino monopoli ed accentramenti di potere, del resto un obiettivo principale delle criptovalute. Nate proprio per rendere il sistema economico decentralizzato e democratico. Ed oggetto di disputa ad oggi nel Bitcoin, dove ci sono miner che da soli hanno raggiunto il 20% di potere di emissione di BTC. Tanto che alcuni sviluppatori hanno sbattuto la porta creando criptovalute ex novo come Bitcoin Cash e Bitcoin Gold. c’è comunque da dire che Bitcoin è stata la prima criptovaluta in assoluto, quindi è normale che sia esposta a pecche e limiti, alle quali le criptovalute successive hanno cercato di porre rimedio.

In virtù del fatto che il Nxt possiede un’infrastruttura non mutabile, non vengono create nuove unità per i premi che vengono forniti per i blocchi. Bensì, sono addebitate le commissioni di transazione. Dopo aver posseduto Nxt per un giorno (1440 conferme), il software Nxt inizierà a contribuire al processo di generazione di blocchi e si potranno dunque guadagnare monete per tutto il tempo in cui un account è “sbloccato”. Nxt è vulnerabile se un conto ha la maggioranza (il 51%) dell’offerta di moneta totale che sta forgiando.

NEXT prezzo e quotazione

Qual è il prezzo di NEXT? Qual è la quotazione NEXT? Il prezzo del Next è salito molto nel corso del 2017, arrivando a toccare massimi superiori agli 0.20 dollari USA, per poi discendere verso il supporto psicologico di 0.05 dollari USA. La capitalizzazione di mercato è invece pari a 64 milioni di dollari. Dire quanto vale oggi NEXT è dunque fuorviante, in quanto il prezzo mentre scriviamo potrebbe essere molto diverso rispetto a quello al momento in cui leggerete. Del resto, le criptovalute sono fortemente volatili.

NEXT alternative

NEXT non vi ha convinto? Quali sono le alternative a NEXT? Ad oggi le criptovalute in circolazione sono una settantina. Sebbene molte siano state lanciate col solo scopo di scimmiottare quelle già esistenti o di truffare investitori. Diciamo che quelle meritevoli di attenzione siano una dozzina, di cui le prime 7 sono le seguenti:

Bitcoin

Prima criptovaluta nata da una idea di Satoshi Nakatomo, pseudonimo dietro cui si cela il vero nome del suo inventore. O dei suoi inventori. Nakatomo nel 2009 lancia questa criptomoneta, sviluppando una sua idea già pubblicata nel 2008. L’idea iniziale di Nakatomo era quella di creare una moneta virtuale svincolata dal controllo di poteri centrali come banche e governi nazionali. Oltre che un sistema monetario democratico e decentralizzato. Benché siano nate, come vedremo, altre criptomonete successive che ne abbiano risolto i limiti, il Bitcoin resta ancora al primo posto e il suo valore influenza ancora quello degli altri.

Ethereum

Ethereum nasce da una idea del giovanissimo (soli 19 anni) russo Vitalik Butarin nel 2013, la cui idea non era solo quella di creare una moneta digitale (gli Ether) ma anche un sistema per creare smart contract. Veri e propri contratti digitali svincolati dalla legge ma che assicurano di stesso le parti in causa. Ad oggi Ethereum è vista come la antagonista di Bitcoin. Sebbene sia stata pesantemente attaccata da hacker nel 2016 e di recente abbia avuto qualche problema di blocco.

Ripple

Anche Ripple, nata nel 2014, è stata concepita non solo come criptomoneta, ma anche come sistema monetario vero e proprio. Ad oggi, per volume di transazioni, si colloca terza sul podio delle criptovalute. Ripple si pone come sistema di scambio valutario superando gli attuali costi e limiti burocratici dei sistemi bancari tradizionali. Quindi, due persone appartenenti a valute diverse possono inviarsi soldi senza passare per il dollaro e le sue relative oscillazioni di valore. Ad esempio un brasiliano potrà inviare soldi ad un etiope comodamente tramite Ripple.

Litecoin

Fuori dal podio ma comunque di tutto rispetto, la criptovaluta Litecoin a maggio 2017 ha raggiunto 1,5 miliardi di dollari di volume di transazioni, con un prezzo di 30 dollari circa. Piazzandosi così quarta tra le criptomonete. Nata nel 2011, Litecoin si lascia preferire per la velocità con cui avvengono i blocchi: il sistema Litecoin processa un blocco ogni 2,5 minuti rispetto ai dieci del Bitcoin. Certo, tale velocità non rappresenta sempre un bene, in quanto genera più facilmente blocchi che rimangono insoluti. I vantaggi, invece, possono essere la maggiore resistenza ad un doppio “attacco di spesa” nello stesso periodo del bitcoin. Il sistema Litecoin aggiunge blocchi di conferma ad una velocità 4 volte maggiore rispetto a quelli del Bitcoin. Inoltre, a maggio di quest’anno ha implementato il proprio sistema di sicurezza prevedendo il sistema “Segregated Witness”.

Monero

Nata nel 2014, inizialmente col nome di BitMonero, Monero si differisce da molte altre criptovalute essendo basata sulla piattaforma con il protocollo CryptoNote e possiede differenti algoritmi. Monero così, si lascia preferire soprattutto per il completo anonimato con cui avvengono le transazioni, che restano celate anche a chi fa parte del sistema. Non a caso, la sua crescita è stata rapidissima, accelerata dall’adozione nell’estate 2016 del sistema AlphaBay di Darknet. Che l’ha resta la sesta criptovaluta per ordine di importanza, segnando una capitalizzazione di oltre 600 milioni di dollari.

Zcash

Zcash è la prima criptomoneta che invece protegge del tutto la privacy delle transazioni attraverso un sistema di crittaggio apposito. Questo vuol dire che le parti coinvolte nella transazione possono verificare l’autenticità degli enunciati matematici, ma non ricevere nessun altro tipo di informazione. Quindi l’anonimato è garantito anche tra gli stessi traslatori. Il Prezzo attuale è di 333,72 dollari, mentre la Capitalizzazione di mercato raggiunta è allo stato attuale di 518 miliardi di dollari.

NEM

Questa criptovaluta (NEM) nata nel 2015, è diventata molto popolare giacché, oltre ad essere un’alt coin, funge pure da piattaforma peer-to-peer che fornisce numerosi servizi come:

  • servizi di pagamento
  • messaging
  • asset
  • gestione di domini e brand
  • algoritmo di consenso proof-of-importance (POI)
  • indirizzi a firma multipla
  • messaggi criptati
  • reputazione gestita con il sistema Eigentrust++

Quindi, non solo una semplice criptovaluta, ma un sistema economico a se stante che offre una pluralità di servizi. Proprio come NEXT, Ethereum o Ripple.

DASH

Dash è invece nata nel 2014, sotto il nome di Xcoin. Dopo un mese, già cambiò il nome in Darkcoin, per poi diventare DASH l’anno successivo. DASH è l’acronimo che unisce i due termini “Digital e Cash”. In questi 3 anni di esistenza, si è consolidata come valuta affidabile e con il vantaggio di offrire una straordinaria velocità di transazione. Viene scambiata in numerosi exchange di tutto il mondo e abbinata a più di 20 valute convenzionali (tra le quali non possono ovviamente mancare Euro o Dollaro). Nel 2017, il suo capitale di mercato ha superato 1 miliardo, rappresentando così il 5% del volume globale del trading di criptovalute. Dash sfrutta un protocollo alternativo che si basa su un server decentralizzato, denominato “Masternodes”. Trattasi di server che confermano all’istante ogni transazione, ed in questo si differiscono dai bitcoin, poiché questi ultimi devono ogni volta essere confermati dai miners e ciò rallenta quindi parecchio i blocchi (una delle principali critiche rivolte a Bitcoin).

Bitcoin Cash

Questa criptomoneta è nata letteralmente da una costola del Bitcoin. Trattasi quindi di un Hard fork, messo in atto da quegli sviluppatori che non erano d’accordo con le ultime decisioni di cambiamento messe al voto a fine luglio (che di fatto ottennero una maggioranza plebiscitaria ma non completa, del 97%). I creatori di Bitcoin Cash imputavano ai colleghi il fatto che le novità che volevano apportare al sistema lasciavano insoluti due problemi di fondo: la lentezza con cui avvenivano blocchi (ormai come vista superata da altre criptovalute successive) e l’accentramento dei poteri nelle mani di pochi miner. Disfunzione questa che ha tradito i propositi iniziali di Bitcoin. Bitcoin Cash si è subito consolidata tra le criptovalute più importanti. Mentre per un altro Hard fork, Bitcoin Gold, si sta ancora aspettando.