Migliori Pattern nell’analisi tecnica: quali sono e perché usarli

Quali sono i migliori pattern per analisi tecnica? Come usare i migliori pattern per analisi tecnica?

In questa guida vediamo vari aspetti sui pattern per l’analisi tecnica. Partendo col dire che il termine Pattern si traduce con “schema“, poiché rappresenta graficamente l’andamento dei prezzi.

Occorre conoscere i Pattern migliori, così come l’analisi di indicatori utili al fine di capire se il segnalo sia confermato o meno.

Naturalmente, oltre agli strumenti, occorre anche utilizzare dei Broker seri ed affidabili, per mettere a frutto quanto poi andiamo a conoscere e comprendere. E ciò lo vedremo a fine articolo.

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Pattern analisi tecnica cos’è

Cos’è un pattern per l’analisi tecnica? Si tratta di uno “schema” o un “modello”. Consiste pertanto in una vera e propria rappresentazione grafica che segue uno schema predefinito.

Pertanto, analizzando i mercati e la loro evoluzione mostrata dal grafico, potremmo capire dove sta andando il trading. E quindi puntare verso la giusta direzione futura.

Esistono diverse tipologie di Pattern per l’analisi tecnica. Vediamo meglio di seguito quali sono.

Pattern analisi tecnica migliori

Quali sono i migliori pattern per l’analisi tecnica? I più utilizzati sono i seguenti:

Testa e Spalle

Siamo di fronte al Pattern per l’analisi tecnica più usato tra i trader. E prende il nome da come si forma sul grafico, dando la sensazione di trovarsi di fronte ad un disegno di una testa su due spalle come fosse un essere umano.

Ecco come viene a formarsi:

  • Primo massimo crescente, all’interno di un trend rialzista (movimento che va a formare quella che metaforicamente chiameremo spalla sinistra)
  • Un punto di massimo (forma una sorta di testa)
  • Un massimo decrescente, trend rialzista (che formerà l’altra spalla, quella destra)

Importante è il Neckline, vale a dire il punto dove si verifica la formazione del grafico testa&spalle.

Se il prezzo cala, sotto questo livello, parleremo di Pattern testa e spalle. Altrimenti, parleremo di normale trend rialzista.

Altro aspetto importante è il Pullback. Si tratta del test del livello di prezzo che si è appena rotto. Pertanto, una volta che si verifica la rottura della neckline, il prezzo risalirà per testare di nuovo lo stesso livello di prezzo.

La sua discesa successiva, confermerà il Pattern testa e spalle.

Tale Pattern si presenta solamente quando si verifica un trend ben definito.

E’ molto usato dato che questa inversione si muove in modo evidente. E ciò permette ai trader di ottenere ottimi guadagni.

Doppio Massimo

Meno noto del precedente, è però rispetto ad esso più facile da individuare. Devono esserci 2 punti di massimo per poterlo individuare. Parliamo di “doppio minimo“, giacché si basa sul binomio concetti-chiave.

Sai differenzia dal Pattern precedente. In quanto non prevede un massimo crescente ed uno decrescente, ma due punti uguali. Di massimo o minimo che siano. O comunque alquanto simili. Individueremo una “neckline”.

Sarà possibile verificare l’effettiva discesa del prezzo oltre la neckline, per confermare il doppio massimo o minimo. Saremo sempre dinanzi ad un Pullback, ed il prezzo testerà la neckline al fine di proseguire il suo andamento.

Il trader, se vuole trarre profitto, deve attendere la rottura della neckline e potrà entrare Long o Short (in base all’andamento).

Il concetto chiave è quello di target, calcolando il numero di Pips che intercorrono tra la neckline ed il punto di massimo. Dal valore che otterremo, avremo il livello del Take Profit da impostare.

Triplo Massimo

Questo Pattern può presentarsi sia per il triplo minimo che per il triplo minimo. Si chiama così in quanto i punti simili al rialzo o al ribasso non sono 2 come il precedente, ma addirittura 3.

Tuttavia, come il precedente, dovremo aspettare la rottura della neckline per poter entrare a mercato e conseguire un profitto.

Strumenti per operare al meglio con i Pattern

Nel trading online, non esistono pattern o indicatori che da soli bastano per ottenere profitti. Ma vanno usati più strumenti insieme per ottenere un miglior quadro della situazione.

Ecco altri indicatori a cui abbinarli per ottenere un risultato migliore:

Supporti e resistenze

Si tratta di linee di prezzo, dette pure Pivot Point. Si tratta dei livelli dove il prezzo finisce per congestionarsi. Considerando che il prezzo si muove nei canali definiti da resistenze finendo per rallentare. Qui il trader dovrà capire se il trend è in grado o meno di rompere il livello di resistenza o supporto (dando vita così ai cosiddetti breakout o breaking).

Solitamente, una resistenza corrisponde al punto massimo dove il prezzo si ferma e forma un doppio massimo o un testa e spalle. Quindi impostare livelli di prezzo giusti consente al trader di anticipare il formarsi di un Pattern.

Rsi

Questo indicatore è preferito da molti trader sia perché facile da leggere, sia perché molto affidabile.

Indica se il prezzo ricade in una zona di ipercomprato o, all’opposto, ipervenduto.

Cosa vuol dire? In caso di ipercomprato, i trader sono entrati massicciamente Lond, pertanto si ipotizza una discesa. Nel secondo, i trader sono subentrati in massa Short su un asset.

L’indicatore RSI va così analizzato:

  • In un range da 100 a 70, ci troviamo in una fase di ipercomprato
  • Invece, da 0 a 30 ci troviamo dinanzi ad una fase di ipervenduto

Quindi, abbinato con i Pattern prima descritti, il trader potrà capire real time se il trend è verso il rialzo (o il ribasso) o si sta fermando.

MACD

Si tratta di un indicatore (il MACD) molto utile per comprendere nel migliore dei modi la formazione di Pattern di continuazione o di inversione. Ciò sarà ottenuto incrociando 3 medie mobili.

ADX

Indicatore utile per stabilire quanto un trend sia volatile. Quindi, andremo a verificare se il Pattern rientra nei valori dell’ADX o no.

Segnali operativi automatici

Tante piattaforme promettono guadagni facili asserendo di offrire sistemi infallibili basati su indicatori automatici esclusivi ed infallibili. Ma è davvero così?

Purtroppo no. E solitamente, si tratta di truffe. Non esistono indicatori infallibili al 100 percento o in prossimità di questo valore. E chi vi dice il contrario, vuole solo truffarvi.

Il trading automatico esiste, ma presuppone che i valori li impostiamo noi, attraverso strumenti come il Take Profit o lo Stop loss. Oppure tramite piattaforme che presuppongono anche la possibilità di farsi aiutare da tecnici.

Oltretutto, queste piattaforme infallibili (o pseudo tali), in realtà non hanno mai una licenza per operare e si fanno pubblicità pure usando finte interviste a Vip.

Cosa sono? Si tratta di suggerimenti che esperti inviano a chi decide di abbonarsi al servizio, su quando e come entrare sul mercato e fare la propria puntata.

I segnali di trading sono un servizio offerto da tanti Broker, ma quelli di OBRinvest (che puoi scaricare da qui) si distinguono particolarmente in quanto sono elaborati da un colosso del settore come Trading Central.

Questa società, con oltre vent’anni di esperienza (è nata nel 1999), elabora i segnali di trading basandosi su analisti tecnica e fondamentale, studiando lo storico degli asset anche usando i pattern di cui sopra.

Non a caso, Trading Central è stato insignito spesso con i prestigiosi riconoscimenti. Ha sede a Ottawa, Parigi e Hong Kong e offre sulla sua piattaforma anche altri servizi, tra cui una propria piattaforma di trading, grafici, corsi di formazione, ecc.

I segnali di trading ci aiutano quindi a capire quando conviene prendere posizione inviandoci una notifica. Possiamo anche decidere di non seguire il suggerimento, o provarlo sul Conto demo per capire se effettivamente sono così accurati come dicono.

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