Migliori ICO 2018: le Top 15 su cui puntare

Quali sono le migliori ICO del 2018? bella domanda. In effetti tante criptovalute sognano di prendere il posto del Bitcoin. Ma per ora l’impresa sembra assai ardua. Anche Ethereum, criptovaluta fondata dal giovanissimo russo Vitalik Buterin nel 2014 e lanciata proprio grazie ad una ICO nel 2015, è da tempo al secondo posto ma non riesce ad accostarsi minimamente alla Regina delle criptovalute. Del resto, le ICO sono una raccolta fondi innovativa e tecnologica utilizzata soprattutto per lanciare monete digitali. Tuttavia, sono anche definite “white paper”, in quanto costituite da tanti buoni propositi enunciati che però non hanno garanzie di fondo. Infatti, tante sono le ICO fallite o rivelatesi un bluff.

Del resto, molti vedono le criptovalute come la prossima corsa all’oro, ognuno per ragioni diverse. C’è chi ci vede un ottimo strumento per fare soldi. Altri come un ottimo strumento per togliere potere a banche e governi centrali. Altri ancora per dare maggiori possibilità economiche a paesi ed attori economici che non ne hanno tramite le tradizionali. Le ICO si basano sulla tecnologia Blockchain, considerata la vera rivoluzione apportata dal Bitcoin. La Blockchain è un sistema che si adatta ad ogni funzione ed utilizzo: per i sistemi elettorali, per le transazioni, per creare contratti digitali, e così via.

Infatti, non è un caso che due delle tre criptovalute sul podio in termini di volumi di capitalizzazione subito dopo il Bitcoin siano Ethereum e Ripple. La prima, creata da Vitalik Buterin nel 2014 e lanciata proprio tramite ICO nel 2015, oltre ad essere una moneta digitale è anche un sistema dove è possibile redigere gli smart contracts. Vale a dire contratti digitali utilizzabili per ogni settore merceologico. Il che comporta un abbattimento dei costi voluti invece per i contratti tradizionali. Ripple, lanciato nel 2014, pure oltre ad essere un token è un innovativo sistema col quale inviare e ricevere denaro tra valute diverse senza dover passare per il dollaro. Ripple viene pensata come una criptovaluta anomala in quanto non prevede mining ma tutti i token sono già stati lanciati dai laboratori di Chicago. Proprio come fanno le banche centrali per le valute FIAT.

Inoltre, il secondo aspetto è che, a dispetto delle altre criptovalute che sono nate con lo scopo di sfidare il tradizionale sistema bancario, Ripple ci collabora ed è stato adottato già da diverse banche di livello internazionale. Oltre che da alcuni rinomati Money transfer come Western Union, Money Gram e UAE Exchange. Oltre che da American Express. Il che la sta rendendo una criprovaluta solida e dalle ottime prospettive future. Inoltre, due colossi finanziari come Bank of Japan e Bank of London stanno pensando di utilizzare i suoi servigi.

Ma ragioni varie ed eventuali a parte, vediamo cosa sono le ICO e quali sono quelle che nel 2018 dovrebbero avere maggiore successo. Noterete che la Blockchain ben si presta a più utilizzi.

ICO cos’è

Cos’è ICO? ICO è un acronimo stante per “Initial Coin Offering”, traducibile in offerta iniziale di moneta. Il concetto è molto simile a quello utilizzato per le IPO, tramite le quali le società quotate fanno il loro ingresso in borsa e di conseguenza aumentano il loro capitale.

In questa ottima, le ICO sono un investimento che fornisce delle criptomonete agli investitori, definite token. Le ICO si distinguono anche dalla emissione di azioni, che avviene sempre mediante IPO. I token sono considerati pure come delle monete offerte durante un’ICO e quindi possono essere considerate come le azioni acquistate quando si lancia una IPO.

Buona parte delle ICO emette gettoni in cambio di denaro reale ed è proprio ciò che permette agli investitori di accedere alle funzionalità di un particolare progetto. Altra caratteristica della ICO è che esse tendono a rimanere aperte per poche settimane, fino ad un massimo di un mese.

Le ICO spesso sono anche chiamate Initial Public Coin Offering (IPCO).

ICO caratteristiche

Quali sono le caratteristiche delle ICO? Possiamo dire che le principali sono:

  • possibilità di partecipare ad un progetto, definito con l’acronimo DAO (Organizzazione Autonoma Decentrata) o anche ad un sistema economico.
  • Non sempre chi invece possiede dei token emessi da una start up in fase di raccolta di capitale possiede poi anche il diritto di pronunciarsi in merito al progetto. Sebbene rimanga una delle opzioni disponibili
  • buona parte delle ICO riguarda proprio la creazione di un numero definito di monete o di token prima ancora della vendita
  • i prezzi delle ICO sono stabiliti dai creatori del sistema, o anche da chi ha ideato il progetto
  • la raccolta fondi potrebbe differire al punto che le criptovalute possono incrementare il loro valore fino alla data di rilascio
  • i primi investitori avranno verosimilmente maggiori vantaggi inclusi nei loro token come incentivi
  • le ICO si concludono una volta che le monete o i token sono resi scambiabili sul libero mercato

ICO vantaggi

Quali sono i vantaggi derivanti da una ICO? Essi vanno elencati in base alle due prospettive: di chi le lancia e di chi vi aderisce. Nel primo caso, ce ne sono tante, come appunto la possibilità di reperire fondi per una propria idea innovativa, ma anche di avere enormi vantaggi in termini di tasse. Per chi vi aderisce, invece, il vantaggio è di far parte fin da subito di un progetto dalle grandi potenzialità. Inoltre, partecipano fattivamente alla realizzazione del progetto.

La Initial Coin Offerings (ICO) viene utilizzata dalle startup con l’obiettivo di bypassare i rigorosi e regolamentati processi di raccolta fondi altrimenti richiesti dai venture capitalists e peggio ancora dalle banche.

ICO svantaggi

Non mancano però degli svantaggi, che pendono tutti a sfavore di chi investe e crede nel progetto. In primis, nel controllo delle ICO non c’è garanzia. Pertanto, non è possibile distinguere con sicurezza gli investimenti buoni da quelli cattivi o anche solo di riconoscere gli investitori truffaldini. E i casi di truffe purtroppo sono molti. Del resto, fare truffe tramite ICO è molto allettante, grazie ai considerevoli rendimenti di cui questa procedura ha goduto almeno fino a questo momento e che riguarda la possibilità di determinarne i prezzi.

le ICO non sono controllate da alcuna norma di legge. Questo è stato un bene perché le ha rese molto interessanti agli occhi degli investitori. Ma anche un male perché li espone a enormi truffe. Non a caso, la Cina le ha bandite da giugno 2017, anche perché tramite esse venivano introdotti nel Paese capitali stranieri. E ciò è stato il preludio al ban delle criptovalute.

Il guadagno per altro ha anche incentivato gli investitori a bloccare i profitti. Il che comporta massicci sell-off che finiscono per annientare il capitale degli investitori, oltre alle conseguenze negative sulle società.

Come partecipare ad una ICO

Come si partecipa ad una ICO? Gli investitori devono esplorare bene le varie piattaforme di scambio messe a loro completa disposizione e tenere sotto controllo i social media al fine anche di scovare le ICO già attive o in procinto di esserlo. Una volta individuata, potremo aprire un conto con lo scopo di acquistare dei token e completare tutte le procedure necessarie.

Le ICO sono una valida alternativa al crowdfunding, emersa come modalità di investimento molto più semplice e meno regolamentata rispetto ai mercati finanziari tradizionali. Nel 2013 sono stati raccolti ben 5.1 miliardi di dollari tramite ICO in tutto il mondo. Tale valore venne poi incrementato a 16 miliardi di dollari nel 2014, fino ad arrivare a 34 miliardi di dollari nel 2015. Dunque l’interesse è crescente.

Come scegliere migliori ICO

Come individuare le migliori ICO 2018? Più che leggere il white paper, come detto solitamente impregnato di belle parole, tecnicismi e buoni propositi, ciò che occorre valutare è il team di sviluppatori che lavora alle sue fondamenta. Una ICO deve vantare una solida community alle spalle in grado di supportare sia lo sviluppo tecnico che di comunicazione. Deve essere dotato di spirito open-source.

Prima di entrare in un progetto di Initial Coin Offering è opportuno informarsi e documentarsi leggendo il cosiddetto white paper, vale a dire il documento che la start up che lancia la ICO mette a disposizione, nel quale non solo viene descritto il progetto aziendale che si va a finanziare ma sono anche illustrate le regole specifiche della ICO in questione. In realtà, conta soprattutto il secondo punto, per non avere sorprese a posteriori. Ogni ICO si avvale di proprie regole interne ed ognuna differisce dall’altra.

Altro consiglio utile è poi quello di seguire l’azienda attraverso i canali ufficiali che essa mette a disposizione dei propri finanziatori. In genere twitter o telegram. La comunicazione è fondamentale, per poter seguire costantemente il proprio investimento ma anche per poter interagire in maniera diretta con l’azienda. Ricevendo chiarimenti ai propri dubbi ogni qualvolta lo si ritenga necessario. Meglio ancora porre un po’ di domande prima di metterci i soldi. E’ sempre una buona norma, e non solo per le ICO.

Come aderire ad una ICO

Come si aderisce ad una ICO?Ovviamente, per poter partecipare ad una ICO, occorre in primis procurarsi la valuta da immettere nella campagna di raccolta fondi ed è necessario accreditarla sul proprio wallet personale. In genere si tratta di Ether o di dollari. Nel primo caso, potreste anche affidarvi ad un Exchange, e vi consigliamo uno di questi:

  • Bitfinex
  • Poloniex
  • Changelly
  • Bittrex
  • Coinbase
  • Kraken
  • Cryptopia

Dopodiché, seguendo le direttive che si ricevono dall’azienda, si effettua il versamento e si riceveranno in compenso i tanto attesi token.

La remunerazione può avvenire immediatamente dopo il pagamento – e in questo caso i token verranno bloccati sino al momento in cui la Initial Coin Offering giunge alla sua naturale deadline – oppure può avvenire, appunto, alla conclusione della campagna stessa, e in questo secondo caso i token saranno immediatamente fruibili.

Migliori ICO 2018

Quali sono le migliori ICO 2018? Eccone 15.

Cypherium

Cypherium è un team composto da sviluppatori che vantano esperienza in colossi come Amazon, Google e Microsoft. Il quale sta lavorando ad una nuova blockchain, che sarà altamente scalabile e senza restrizioni. Il loro design di governance multi-livello, una caratteristica assolutamente unica, è stato progettato e implementato da zero. La blockchain di Cypherium separa la governance sia a livello di procedura che di applicazione.

Il CEO Sky Guo ha sottolineato fieramente il fatto che ci sono pochissimi team in grado di emulare quel che la sua azienda sta cercando di costruire.

Rentberry

Rentberry è una piattaforma di affitti a lungo termine decentralizzata che ha creato una disruption nel settore noleggio dal 2015. Rentberry si caratterizza per il fatto che automatizza le fasi del processo, che vanno dalla firma dei contratti al pagamento finale. Il che comporta un risparmio in termini di tempo e di denaro, accelerando così gli accordi legali tra le parti. La blockchain di questa piattaforma permettono così agli inquilini ldi risparmiare migliaia di dollari in depositi di sicurezza a noleggio.

Rentberry diventa così la prima soluzione a livello internazionale appannaggio degli affittuari di un certo livello per sbloccare miliardi di dollari, snellendo così il processo che va dalla ricerca degli appartamenti al pagamenti finale dei fitti.

Loci

Loci è invece una startup rinomata per il suo strumento di ricerca sui brevetti fai-da-te InnVenn. Di recente ha implementato la sua piattaforma al fine di includere la possibilità di acquistare e vendere proprietà intellettuale tramite i suoi token utilitari: i LOCIcoin. InnVenn è capace pure di postare la creazione e la divulgazione di nuove richieste di IP sulla blockchain di Ethereum. L’obiettivo finale è quello di semplificare e aggiornare i processi di brevetto. Ciò porta dunque a rendere molto più semplice ed economico depositare brevetti. Il che sconforta molti autori di invenzioni. Aspetto che ha sottolineato anche il CEO del progetto: John Wise.

Trippki

Trippki è invece un protocollo decentralizzato che punta a riconciliare hotel ed ospiti. Sempre tramite blockchain, Trippki è in grado di rendere ancora più flessibili e semplificati i programmi di viaggio. Offre agli utenti inoltre diversi metodi per guadagnare e spendere punti premio. Come ha detto il CEO del progetto Ed Cunningham, Trippki offre agli utenti uno strumento di nuova generazione per le ricompense sui viaggi. Il che stabilisce reciproci vantaggi tra ospite e hotel.

RightMesh

RightMesh è una Blockchain che mira a rivoluzionare il modo con cui il mondo si connette. Le reti RightMesh, infatti, identificano i nodi con account Ethereum sicuri e il sistema basato su token punta a far crescere la rete incentivando gli utenti a condividere le risorse del dispositivo, come Internet, dati e spazio di archiviazione.

RightMesh diventa così la prima rete che sia davvero decentralizzata, completamente peer-to-peer. La connettività è affidata in maniera diretta a persone tramite l’abilitazione degli smartphone e dei dispositivi di cui già sono in possesso.

Experty

Experty è una Blockchain per la consulenza di tipo decentralizzato, la quale permette ai professionisti di essere pagati in modo certo ed immediato, in base al tempo che dedicano ad ogni call, senza che sia necessaria l’intermediazione di terze parti. Il consulente imposta la propria tariffa al minuto e condivide il profilo di Experty dovunque voglia auto-promuoversi. Il consumatore poi contatta il professionista scelto mediante questo profilo e il pagamento viene effettuato in maniera automatica tramite smart contract di blockchain.

Insomma, come spiega anche lo stesso CEO di Experty Kamil Prezeorski. Non si tratta dell’ennesima piattaforma sulla quale gli utenti cercano esperti, ma sono questi ultimi che condividono informazioni sul proprio profilo professionale. Si mettono in vetrina insomma.

NAU

NAU si basa su smartphone e geo-localizzazione. Al fine di stabilire un legame più stretto tra clienti e rivenditori, il tutto mediante coupon digitali. L’obiettivo è quello di superare i tradizionali e costosi modelli pubblicitari tramite un programma di affiliazione degli utenti. Insomma, sono coupon digitali ma rivoluzionati. Pensato, come spiega lo stesso fondatore e CEO Yaroslav Shakula, per i social/local/mobile al fine di connettere le imprese con i loro clienti.

Coinlancer

Coinlancer è una piattaforma di freelance basata su Ethereum basata su un sistema di deposito a garanzia di tipo intelligente. I mercati freelance già in circolazione patiscono vari inconvenienti, come i costi di transazione che arrivano fino al 15-20% e i rischi legati ai pagamenti e alla consegna.

Coinlancer punta ad eliminare questi problemi, mediante un sistema peer review per la mediazione delle controversie e una commissione ridotta fino al 3% su ogni transazione. Come spiega lo stesso CEO del progetto, Ian Viner, Coinlancer sfrutta il fatto che l’economia freelance sia in piena espansione, puntando ad arginare alcune delle sfide che i liberi professionisti stanno attualmente affrontando.

FansUnite

FansUnite invece si occupa di scommesse sportive e punta a risolvere i problemi reali affrontati attualmente dagli scommettitori. Questa piattaforma si occupa di prezzo, selezione del mercato, liquidità, non presenta restrizioni o limiti di sicurezza.in una intervista ad ETHWaterloo, il CEO di FansUnite Darius Eghdami, ha ripreso quanto disse Vitalik Buterin sul fatto che il 90% delle startup fallisca in quanto molti stanno cercando di risolvere problemi nuovi e validi. Tuttavia, molti si troveranno a dover affrontare la transizione di modelli di token concettuali verso imprese a redditività sostenibile.

Giftz

Giftz offre ai suoi utenti, a prescindere dal loro business, un modo per sfruttare i propri beni e servizi da vendere tramite uno scambio. Per farla breve, è lo stesso modo con cui le compagnie aeree vendono le loro miglia.

Agrello (DLT)

Questo progetto ha l’obiettivo di creare una piattaforma “customizzabile” al fine di facilitare l’uso di smart contract tra aziende e privati. Il valore del relativo token si è abbassato di molto in confronto al prezzo dell’ICO ed è acquistabile tramite il rinomato Exchange Binance.

Il Team pare abbia finalmente rovato un equilibrio e il flusso di comunicazione con la community sta tornando a essere efficiente. Questo progetto ha già in essere accordi importanti. Il team di sviluppatori si trova in Estonia (nuova frontiera della tecnologia, probabilmente la più attiva in Europa) e a Novembre 2017 è prevista la realizzazione dei primi framework “Identity & Digital Signatures“.

Hive-Project (HVN)

Progetto vincitore di Coinagenda, dopo alcuni problemi iniziali post-ICO, si è rimesso velocemente in carreggiata. Ha presentato la PoC (acronimo di Proof of Concept) ed entro il primo trimestre 2018 è prevista la vendita della prima fattura sulla piattaforma. Il relativo token è listato su HitBTC e Livecoin. A breve dovrebbe essere negoziato anche su uno dei più importanti Exchange, sebbene il nome non sia ancora chiaro.

Substratum (SUB)

Anche Substratum punta a decentralizzare il web, ma pare avere una marcia in più. E’ previsto il rilascio di una demo della piattaforma. Il miglior exchange sul quale è possibile trovarlo è Binance.

Omega One

Omega One si propone di diventare il metodo più economico per effettuare transazioni mediante token e qualsiasi criptovaluta. Punta pertanto a risolvere sia i problemi di mancanza di liquidità che quelli connaturati ai possibili attacchi hacker. Omega One, secondo il suo amministratore delegato, è destinata a divenire la nuova evoluzione nel mondo delle Initial Coin Offering perché è destinata ad accrescere la disponibilità liquida e ad incentivare una maniera molto più intelligente di effettuare trading. I soldi raccolti tramite questa ICO saranno reinvestiti per rendere ancora più accessibile il prodotto, in modo da renderlo fruibile dalla più ampia maggioranza di persone possibile.

Enigma

Lanciata nel settembre 2017, è stata creata per offrire a chiunque la possibilità concreta di realizzare il proprio wallet in criptovalute. Rende più veloci e snelle le transazioni e e garantisce agli utenti la possibilità di mantenere la piena custodia dei titoli sui quali hanno puntato. Inoltre offre pannelli di ricerca per reperire nuovi asset su cui investire, dando la possibilità di effettuare anche test preliminari e di studiare differenti strategie di investimento. Il 2018 dovrebbe servire per limare gli ultimi dettagli.

ICO fallimentari

Come detto, truffe a parte, le ICO possono anche dar vita a clamorosi flop. Ecco alcuni casi che hanno fatto storia:

  • Tezos
  • Gnosis
  • Tenx
  • Bancor
  • Basic attention
  • Tether
  • EOS
  • Civic

ICO truffa: il caso Coindash

Un caso di truffa ha invece riguardato la ICO Coindash. Ma non architettata dai suoi ideatori, bensì da hacker che con un trucco da web 1.0 sono riusciti a frodare gli investitori. In pratica, essi hanno hackerato il sito web dove Coindash annunciava la propria raccolta fondi. Portandosi via l’equivalente di 7 milioni di Dollari. Come ci sono riusciti? Sostituendo la pagina web originale con un’altra del tutto simile, ma dove hanno rimpiazzato l’indirizzo su cui mandare gli Ether destinati a Coindash.

Gli utenti ignari hanno versato soldi ad una pagina falsa. Uguale a quella creata per la raccolta fondi in favore del progetto. Per un totale di oltre 43mila Ether. Coindash ha chiuso la propria ICO al pubblico e ha spiegato l’accaduto. Sul proprio sito ufficiale hanno fatto sapere di aver comunque raccolto 6,4 Milioni di dollari in precedenza e che porteranno ugualmente avanti il progetto. Inoltre, si sono ripromessi di inviare il denaro a chi si era fatto fregare.