Migliori broker sostituto d’imposta 2025: guida completa

L’investimento nei mercati finanziari richiede, non solo competenze, ma anche una solida comprensione degli aspetti fiscali.

Molti utenti sono spaventati ed addirittura rinunciano ad investire perché non sanno gestire le plusvalenze. Ecco perché si cercano spesso broker che semplifichino la dichiarazione delle tasse.

I broker che operano come sostituti d’imposta semplificano notevolmente la gestione fiscale degli investimenti. Attraverso questo regime fiscale, il broker si occupa direttamente di calcolare, trattenere e versare le imposte dovute sulle plusvalenze realizzate, liberando l’investitore dall’onere di dover gestire autonomamente questi aspetti nella dichiarazione dei redditi.

Questa modalità operativa, nota anche come regime amministrato, si distingue dal regime dichiarativo per la sua efficienza e praticità, specialmente per chi non ha familiarità con le complesse normative fiscali italiane.

In questa guida, quindi, ti presenterò quelli che sono i migliori broker sostituto d’imposta del 2025, e con le commissioni più basse.

Cos’è un broker sostituto d’Imposta?

Quando apriamo un conto di trading, dobbiamo scegliere anche il regime fiscale con cui operare. Spesso questo viene fatto in automatico perché il broker supporta solo una modalità. Ad ogni modo un broker può offrire diverse opzioni: regime amministrato, regime dichiarativo e regime gestito.

Migliori broker sostituto d'imposta

In particolare, un broker sostituto d’imposta è un intermediario che opera in regime “amministrato”. E’ in pratica la piattaforma che gestisce direttamente gli adempimenti fiscali per conto del cliente.

Più nel dettaglio, il broker si occuperà di:

  • Calcolare le imposte sui redditi generati dall’attività di investimento, in particolare le plusvalenze realizzate ad esempio con la vendita di azioni o derivati, o criptovalute
  • Trattenere le imposte calcolate, ponendole a carico del cliente. Queste verranno direttamente decurtate dai guadagni maturati sul conto di trading.
  • Versare le imposte trattenute direttamente all’Agenzia delle Entrate, nei tempi e modi previsti dalla normativa fiscale.
  • Fornire rendiconti periodici al cliente con il dettaglio di tutte le operazioni effettuate e delle relative ritenute fiscali applicate.

Questo semplifica notevolmente la gestione degli aspetti fiscali degli investimenti, evitando al cliente di dover eseguire autonomamente i conteggi e presentare la dichiarazione dei redditi integrando i capital gain.

E non hai bisogno di un commercialista che dovrebbe fare i conti e che ha un costo non indifferente.

Quali sono i migliori broker sostituto d’imposta in Italia?

In Italia diversi broker offrono la possibilità di operare in regime amministrato, facendosi carico degli adempimenti fiscali al posto del cliente.

Ecco alcune piattaforme che puoi utilizzare:

Broker consigliato
Fineco
Canone gratuito / Carte disponibiliCommissioni basse
IG Markets
Forex, azioni, criptovaluteAffidabile e sicuro
Trade Republic
PAC a partire da 1€2,75% interessi / Carta debito

Questi sono solo alcuni dei principali broker sostituto d’imposta disponibili per i risparmiatori italiani. Prima di aprire un conto è bene informarsi su costi, condizioni e servizi offerti.

Andiamo a vederne qualcuno nel dettaglio.

Fineco

Fineco è una delle banche online leader in Italia, ed offre ai propri clienti sia servizi bancari tradizionali che soluzioni avanzate per gli investimenti online.

Nata nel 1999 come banca interamente digitale del gruppo Unicredit, Fineco ha saputo conquistarsi negli anni la fiducia di un largo bacino di clientela, tanto che oggi è una delle realtà di riferimento nel panorama fintech italiano.

Fineco può operare come broker sostituto d’imposta, semplificando quindi la gestione fiscale per i propri clienti risparmiatori e investitori.

Conto online
Creden Valutazione

Conto di trading
Canone gratuito

CONTO Fineco

Vantaggi

Commissioni basse

Migliore banca online in Italia

Prelievi gratuiti

E’ quindi Fineco ad occuparsi di tutti gli adempimenti fiscali: calcolo delle imposte sui redditi da capitale, versamento delle ritenute e dichiarazione dei redditi.

Tra i principali vantaggi di Fineco come sostituto d’imposta troviamo:

  • Semplicità operativa: non bisogna preoccuparsi della dichiarazione dei redditi;
  • Risparmio di tempo: gli adempimenti fiscali sono gestiti da Fineco;
  • Tranquillità: si è sicuri della corretta applicazione della normativa fiscale.

Fineco mette a disposizione tantissimi strumenti finanziari su cui investire: azioni, ETF, obbligazioni, fondi, opzioni e certificati. Gli asset negoziabili sono migliaia, grazie all’accesso a oltre 25 mercati internazionali.

E ci sono molti ETF con TER allo 0%, tra cui scegliere.

La piattaforme proprietarie FinecoX garantisce un’esperienza di trading e investimento evoluta, con strumenti di analisi professionali.

Per le azioni, Fineco applica una commissione fissa di 2,95 euro per ordini fino a 2.500 euro di controvalore. Per ordini superiori a 2.500 euro, la commissione è pari allo 0,19% del controvalore dell’operazione. Queste commissioni sono tra le più basse sul mercato italiano, e ti consentono di investire in modo conveniente.

Per aprire un conto su Fineco, vai qui.

Ti segnalo inoltre la nostra recensione su Fineco ed un video tutorial che spiega dalla A alla Z come funziona il conto di trading di questo broker.

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The video was uploaded on 29/5/2024.

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IG Markets

IG Markets è uno dei principali broker online a livello internazionale, specializzato nel trading di CFD, forex e altri strumenti derivati. Fondata nel 1974 nel Regno Unito, IG vanta oggi una presenza globale e milioni di clienti.

Anche in Italia, IG Markets è uno dei broker principali, in grado di offrire la possibilità di operare su oltre 17.000 asset tra azioni, indici, materie prime, criptovalute e molto altro.

IG Markets permette ai clienti italiani di scegliere se operare in regime amministrato, usufruendo quindi del servizio di sostituto d’imposta. Optando per questa modalità, sarà IG a occuparsi di tutti gli adempimenti fiscali relativi al conto di trading.

In questo modo il cliente viene sollevato dall’onere di dichiarare autonomamente nella propria dichiarazione dei redditi i guadagni conseguiti sugli investimenti.

IG Markets adotta uno schema di commissioni molto chiaro. Per il trading in CFD e forex si applica una commissione variabile sulle posizioni aperte, che parte da un minimo di 0.08% sulle maggiori coppie di valute Forex.

Per gli altri strumenti finanziari le commissioni possono essere fisse o percentuali, in base ai diversi mercati. Ad esempio per le azioni si va da 0.10% a 0.20% di commissione.

E’ un broker che si è guadagnato una certa credibilità a livello internazionale, ed è dunque considerato molto affidabile e sicuro.

Per aprire un conto su IG Markets, clicca qui.
I rischi di perdita derivanti dall'investimento in CFD possono essere notevoli e il valore dei vostri investimenti può fluttuare. Il 72% dei conti dei clienti al dettaglio perde denaro quando opera con i CFD, con questo fornitore di investimenti. Dovete valutare se avete compreso il funzionamento di questo prodotto e se potete permettervi di correre il rischio elevato di perdere il vostro denaro.

Trade Republic

Trade Republic è una piattaforma fintech tedesca specializzata in investimenti che sta riscuotendo grande successo anche in Italia.

Fondata nel 2015 in Germania, Trade Republic ha lanciato probabilmente l’applicazione più semplice per investire. Ha una interfaccia molto minimal e pulita, cosa che la rende adatta anche ai principianti che vogliono una piattaforma

Azioni ed ETF
Trade Republic Valutazione

Deposito minimo
1€

Trade Republic

Mercati: Italia, Europa, USA, Asia

La piattaforma più semplice

Zero commissioni

Pac a partire da 1€

A gennaio 2025 Trade Republic ha annunciato il lancio di una succursale in Italia, ottenendo dalla Banca d’Italia l’autorizzazione a operare nel nostro Paese come istituto di pagamento.

Questa novità permetterà a Trade Republic di offrire ai clienti italiani la possibilità di investire in regime amministrato, fungendo quindi da sostituto d’imposta.

Inoltre anche i vecchi clienti avranno un IBAN italiano quindi un conto a tutti gli effetti.

In questo modo gli investitori saranno sollevati dagli adempimenti fiscali, che verranno gestiti direttamente da Trade Republic.

E le commissioni partono da 1€, anche per i PAC. La liquidità non investita, inoltre, riceve un rendimento lordo del 2,75%, cosa che renderà probabilmente Trader Republic un competitor dei tradizionali conti deposito.

Apri ora un conto su Trade Republic, cliccando qui.

Per approfondimenti puoi consultare la recensione completa su Trade Republic ed un video tutorial che spiega dalla A alla Z come funziona questa piattaforma.

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The video was uploaded on 4/4/2024.

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Differenze tra regime amministrato e dichiarativo

Cerchiamo di capire quali sono le differenze tra i regimi fiscali in Italia.

Nel regime amministrato, il broker o la banca presso cui si opera fa da sostituto d’imposta, gestendo autonomamente gli adempimenti fiscali per conto del cliente. In particolare:

  • Calcola le imposte su redditi e guadagni
  • Trattiene le imposte alla fonte
  • Verserà tali imposte all’Agenzia delle Entrate

L’investitore quindi non deve preoccuparsi di nulla da un punto di vista fiscale.

Nel regime dichiarativo invece l’onere fiscale ricade interamente sul risparmiatore, che dovrà:

  • Tenere traccia di tutte le operazioni effettuate
  • Calcolare autonomamente profitti e perdite
  • Compilare e presentare la dichiarazione dei redditi

Molti dei broker esteri utilizzati in Italia operano in questo regime.

Nel regime amministrato l’intermediario gestisce la fiscalità mentre nel dichiarativo se ne occupa il risparmiatore.

Vantaggi e svantaggi del regime amministrato

Scegliere di operare con un broker che applica il regime amministrato presenta diversi vantaggi ma comporta anche alcuni potenziali svantaggi da considerare. Andiamoli a vedere perché sono molto importanti e ti aiutano a scegliere al meglio.

I principali vantaggi del regime amministrato sono:

  • Semplificazione fiscale: il broker si occupa di tutti gli adempimenti fiscali al posto del cliente. In pratica non devi preoccuparti di niente
  • Risparmio di tempo: non dovendo eseguire autonomamente i conteggi fiscali e la dichiarazione dei redditi si risparmia tempo prezioso.
  • Maggiore tranquillità: sapere che la tassazione è gestita da un professionista genera tranquillità e si evitano errori. In più non hai bisogno di un commercialista.
  • Conformità normativa: il broker garantisce il rispetto delle norme fiscali, evitando al cliente di commettere infrazioni in buona fede. E sappiamo come le leggi, specialmente in Italia, siano a volte difficili da interpretare.
  • Semplicità operativa: tutto avviene dietro le quinte, il cliente può concentrarsi solo sugli investimenti.

Come svantaggi possibili posso segnalare:

  • Costi superiori: il servizio di sostituto d’imposta ha in genere un costo, riducendo i rendimenti. Questo è parzialmente vero, in quanto stanno arrivando broker in Italia che hanno commissioni bassissime
  • Minore flessibilità: non potendo gestire autonomamente la fiscalità si perdono possibilità di ottimizzazione.
  • Tassazione immediata: i guadagni vengono tassati subito, senza la possibilità di compensare eventuali perdite future.
  • Minor controllo: il cliente dipende dal broker per la corretta applicazione della normativa fiscale.
  • Cambio intermediario non banale: passare da un broker all’altro richiede particolare attenzione ai dettagli fiscali.

Il regime amministrato semplifica quindi enormemente la vita ma fa rinunciare a potenziali margini di ottimizzazione fiscale.

Sta a te valutare vantaggi e svantaggi in base a quelle che sono le tue esigenze.

Broker sostituto d’imposta: le domande più frequenti (FAQ)

Cos’è un broker sostituto d’imposta?

E’ un intermediario che si occupa di gestire gli adempimenti fiscali al posto dell’investitore.

Quali sono i vantaggi di un broker sostituto d’imposta?

Semplificazione fiscale, certezza di conformità normativa, risparmio di tempo nella dichiarazione.

Quali sono gli svantaggi di un broker sostituto d’imposta?

Costi maggiori, minor flessibilità fiscale, tassazione immediata dei guadagni.

Conclusioni

In questa guida abbiamo capito come scegliere un broker che operi in regime ammistrato, ovvero faccia da sostituto d’imposta.

La scelta deve basarsi non solo sui costi operativi, ma anche sulla qualità dei servizi offerti, sull’efficienza della piattaforma e sulla solidità dell’intermediario finanziario.

Ed in più devi scegliere con cura anche in base a quelle che sono le tue esigenze specifiche. Io posso preferire un broker più semplice, un altro utente magari vuole più funzionalità. La scelta è ovviamente personael.

L’adozione del regime amministrato è una soluzione interessante per semplificare la gestione fiscale degli investimenti. Fino a qualche anno questi broker avevano costi elevatissimi che giustificavano col fatto di dover occuparsi delle normative e delle tasse.

Oggi piattaforme come Trade Republic (trovi qui il link per registrarti) stanno dimostrando che si può fare da sostituto d’imposta mantenendo i costi bassi. I costi per eseguito sono infatti minimi e paragonabili ai broker esteri tradizionali.

Ecco altre alternative:

Per iniziare è fondamentale partire a fare pratica con le demo. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

Sono le migliori piattaforme con conti demo illimitati e sopratutto gratuiti per sempre.

Domenico Sacchi
Digital marketing specialist | Blockchain enthusiast | Mi occupo di temi legati alla finanza personale, investimenti e trading sulle criptovalute.