Migliori azioni cinesi da comprare e vendere: La guida completa

Quali sono le migliori azioni cinesi da comprare? Dove comprare le migliori azioni cinesi? In questo articolo vediamo quali sono le migliori occasioni che offre il mercato cinese in Borsa.

Del resto, stiamo parlando di un Paese in grande ascesa, che ha superato anche gli Usa in termini di performance da qualche anno. Tanto che il Presidente Donald Trump ha fatto del contrasto al paese asiatico il suo principale cavallo di battaglia. Tanto in campagna elettorale, quanto nella Casa bianca ci è effettivamente entrato.

Appena insediato, infatti, ha messo in atto una guerra commerciale a colpi di dazi su alcuni prodotti (come del resto fatto anche nei confronti dell’Ue). Oltre che conflitti diplomatici, messi in atto per esempio avvicinandosi alla Corea del Nord (paese fortemente influenzato dalla Cina) o dando la propria solidarietà a Hong Kong.

Isola un tempo facente parte del Commonwealth britannico, ma che dal 1997 è diventata indipendente. E sulle quali la Cina sta cercando di imporre la propria supremazia.

Una guerra commerciale e non che, a detta di diversi complottisti, sarebbe perfino alla base dell’esplosione della Pandemia del Covid-19. Importato in Cina in occasione delle Olimpiadi militari tenutesi proprio a Wuhan (sede del laboratorio dove tutto sarebbe partito) lo scorso ottobre 2019.

In realtà, non lo pensano solo i complottisti. Dato che questa tesi è stata anche oggetto di qualche interrogazione parlamentare al Congresso americano.

Comunque, malgrado la crisi economica che proprio il nuovo Coronavirus ha innescato, la Cina riesce ad avere ancora numeri positivi riguardo la crescita del Pil. Dato che a fine 2020 segnerà quasi un +2% secondo le stime, mentre tutti gli altri paesi registreranno un segno meno (l’Italia addirittura -9%).

Certo, la stima per la Cina per fine 2020 era di una crescita del Pil pari ad un +9%. Ma in relazione alla situazione disastrosa degli altri, il divario crescerà ancora.

Detto, questo, torniamo alla domanda di partenza. E vediamo quali sono le migliori azioni di società cinesi da comprare e dove e come farlo.

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Azioni cinesi migliori

Quali sono le migliori azioni cinesi da comprare? Premesso che nessuno ha la sfera di cristallo per prevedere il futuro, gli analisti sono d’accordo in maggioranza che sono in particolare tre i titoli cinesi migliori da comprare. I seguenti.

 

Alibaba

Alibaba Group ha sede a Hangzhou ed è una società che include una serie di società satellite. Che si occupano di e-commerce, transazioni online, motori di ricerca ai fini dello shopping e servizi di cloud.

Nel 2012 è arrivato un dato incredibile: Alibaba, da solo, ha superato eBay ed Amazon messe insieme nelle vendite avvenute sul portale. Pari a 170 miliardi di dollari. Forte del fatto di avere praticamente quasi il monopolio del mercato interno (e sappiamo quanto la Cina sia popolosa, con i suoi 1,3 miliardi di abitanti). Ma è in forte ascesa anche a livello mondiale.

La valutazione della società oscilla tra i 55 e 120 miliardi di dollari.

Fondata da Jack Ma nel 1999 (Ceo fino a poco tempo fa) come sito per mettere facilmente in contatto compratore e venditore, vede il sito web Taobao tra i 20 siti più visitati al mondo. Offrendo oltre un miliardo di prodotti.

Altri fiori all’occhiello del gruppo sono Alipay, da considerare una versione cinese di PayPal e Aliexpress. Che invece è un sito e-commerce come Amazon o eBay.

Fardello per la crescita a livello mondiale è il fatto che Alibaba consente alle aziende di iscriversi sul portale per offrire i propri prodotti, solo se hanno una sede principale o secondaria sul territorio cinese. Il che finisce per escludere le piccole e medie imprese non cinesi.

Ma non escludiamo che questo limite sarà superato. Del resto, la Cina del post-Mao ha attuato una trasformazione radicale graduale, che l’ha portata dove è ora.

Per quanto riguarda la quotazione delle azioni Alibaba, al momento della scrittura prezzano 243,20 HKD, con una crescita del +2,80%.

Il titolo è in grande ascesa, dopo un momentaneo crollo in pieno Covid-19. Con un supporto comunque di 183 HKD ad inizio aprile. Arrivando poi a toccare il 10 luglio 2020 ben 255,40 HKD di quotazione. Una cifra record.

Jd.com

Restiamo sempre in ambito e-commerce cinese e parliamo del principale rivale di Alibaba: JD.com.

Rispetto ad Alibaba, JD.com si avvicina di più alla politica di Amazon e ha investito in una vasta rete di magazzini fisici. Tanto da vantarne quasi 560 dislocati su tutto il territorio cinesi. Magazzini gestiti in totale autonomia, così come le stesse spedizioni. Punto sul quale neppure Amazon è ancora arrivato, ma è un progetto pensato da tempo.

Non solo. JD.com è già la più importante realtà al Mondo per quanto riguarda le consegne automatizzate con droni. Mentre di recente sta progettando anche la consegna mediante camion autonomi. Sebbene questo secondo progetto sia un po’ più lontano nel tempo, dato che è in fase di collaudo per opera di Tesla.

Viene annoverato tra i Fortune Global 500. Fondata da Liu Qiangdong il 18 giugno 1998 (quindi un anno prima di Alibaba), è finito online però più tardi, ossia solo nel 2004.

Partito come semplice negozio online, ha esteso la varietà della sua merce. Puntando soprattutto su elettronica e telefonia. Due settori che sembrano non conoscere mai crisi dal 2000 ad oggi.

Nel giugno 2007 ha cambiato il suo nome di dominio in 360buy.com, per poi arrivare al nome attuale 6 anni dopo. JD.com ha anche cambiato logo e mascotte. Tencent detiene il 20% delle azioni della società.

Quest’ultima, a sua volta, è una società per azioni d’investimento fondata nel 1998 da Ma Huateng e Zhang Zhidong. Fornisce servizi per intrattenimento, i mass media, internet e i telefoni cellulari sempre in Cina.

Al momento della scrittura, il titolo JD.com viaggia su un prezzo di 241,80 HKD. Il titolo è entrato però in Borsa solo di recente, il 19 giugno 2020. il listing a Hong Kong gli è valso 3,8 miliardi di dollari.

Ha toccato una quotazione di 260,40 HKD il 10 luglio.

Tencent

Veniamo al terzo titolo cinese sul quale conviene investire: Tencent Holdings Limited. Proprio la società che detiene anche un quinto delle azioni JD.com.

Già presentata in precedenza, è famosa soprattutto per il fatto che gestisce il noto applicativo di messaggistica istantanea Tencent QQ. Nonché uno dei principali siti web cinesi: QQ.com.

All’alba del 2011, ha sgiorato i 650 milioni di utenti online connessi su Tencent QQ. Diventando così la più grande community sul web. Nonché terza realtà online solo dietro Google e Amazon.com. Con un market cap che sfiorava i 40 miliardi di dollari statunitensi.

Un altro importante passaggio è giunto nel giugno 2016, quando ha rilevato per quasi 9 miliardi di dollari Supercell. Che si occupa del settore videoludico.

Molto noto è anche il servizio WeChat, il quale ormai viaggia sull’oltre miliardo di utenti attivi.

Le performance di Tencent sono straordinarie, giacché al momento della scrittura ha un prezzo di 546,50 HDK. Ripresosi alla grande dopo il momentaneo crollo patito a marzo in piena emergenza Covid-19. Preservando comunque un supporto sui 359 HDK.

Migliori azioni cinesi su cui investire

La Borsa, però, è fatta anche di occasioni da cogliere in attesa di rialzi futuri. Acquistare cioè titoli oggi ai minimi ma che si presume, in futuro saranno in rialzo. Così da essere venduti e fruttarci un importante profitto.

Per quanto riguarda i titoli cinesi, sono due le società che rientrano in questa specie.

Petro China

PetroChina Company Limited si occupa, come intuibile, di petrolio. E fa parte del colosso China National Petroleum Corporation (CNPC), di proprietà statale.

PetroChina è il più grande produttore di petrolio e gas asiatico. Ed è incluso nell’indice SSE 50 .

Il petrolio in Borsa è in grande sofferenza, dato l’arresto della produzione mondiale. Come del resto successo anche al WTI americano e al Brent europeo.

La Cina ha iniziato lo stop prima di tutti ma ha cercato anche di ripartire prima degli altri.

Il titolo proviene da un lungo declino. Anche se, a dirla tutta, in Borsa non ha mai brillato. A parte una parentesi lunga tutto il 2015, quando ha toccato anche il record di 13,68 CNY di prezzo.

Al momento della scrittura, viaggia sui 4,30 CNY. Un buon momento per investire e sperare in un presto rialzo del titolo.

Xiaomi

Xiaomi Corporation è una società di elettronica cinese con sede a Pechino. Un nome che ormai abbiamo imparato a riconosce anche noi italiani, dato che i suoi prodotti sono in forte ascesa anche nel nostro Paese. Così come nel resto d’Europa.

Xiaomi progetta e produce smartphone, app, laptop e altri prodotti legati alla elettronica e alla tecnologia in generale.

L’esordio sul mercato della telefonia è arrivato il 2011, quando ha lanciato il suo primo smartphone. Tempo 3 anni ed è diventata la più grande produttrice di smartphone cinese nel 2014. Nonché quarta a livello mondiale.

Arrivata in Borsa nel luglio 2018, il titolo non riesce a decollare. Partito com’era a 21,45 HKD e sceso gradualmente fino a perdere anche il supporto di 9 HKD nel novembre 2019.

Poi un inizio di rialzo fino a infrangere la resistenza di 12 HKD nel marzo 2020. Poi una leggera flessione dovuta al Covid-19 e una nuova timida ripresa. Arrivando a metà luglio 2020 a 16,36 HKD di prezzo.

Xiaomi ha comunque grandi prospettive future. Anche perché, considerando “la lite” Google-Huawei, col colosso della telefonia cinese che non prevede più i servizi di Big G ma solo il sistema operativo Android, Xiaomi potrebbe beneficiarne. Essendo diventato famoso anche qui per i suoi ottimi telefoni a prezzi altamente competitivi.

Certo, occorre capire quale sarà il destino del rapporto tra Google e Huawei. Dato che quest’ultimo potrebbe perdere anche il sistema operativo Android, così come potrebbe riacquisire i servizi Google magari se Trump perde le elezioni.

Ma non bisogna neppure escludere che, qualora Trump venisse riconfermato, la fatwa di Google potrebbe colpire pure altre compagnie cinesi. Tra cui appunto Xiaomi.

Insomma, il futuro è tutto da scrivere. Però, dati i prezzi del titolo Xiaomi ad oggi, potrebbe essere conveniente averlo nel proprio portafoglio titoli.

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