Così la Juventus ha fatto quasi 140 milioni di plusvalenze

Il primo semestre 2019 si è concluso il bilancio della stagione 2018-2019 per tutte le società della serie A e la Juventus ha fatto quasi 140 milioni di plusvalenze, o meglio 138,9 milioni di plusvalenze. Scopriamo in questa guida come è riuscita ad ottenere una performance così brillante.

Juventus: come è riuscita a raggiungere i 140 milioni di plusvalenze?

La Juventus è una grande società italiana che attualmente possiede un grande potere, sia economico sia societario. Vincitrice di otto scudetti consecutivi, rappresenta una delle maggiori potenze non solo in Italia, ma in tutta l’Europa. Negli ultimi quattro anni è arrivata per due volte in finale, sfiorando la vittoria.

Tutta questa forza della “Vecchia Signora” non proviene solo dai giocatori, dagli allenatori, dal bel gioco e dalle tattiche. Alla base vi è una società che vanta delle solide strutture.

Oggi il calcio italiano è ancora molti passi indietro rispetto a quello di altri paesi europei (basti pensare a quello inglese!), ma nonostante ciò la Juventus è l’unica ad avere le risorse necessarie per poter sollevare il morale.

Quotazione in Borsa del titolo Juventus

Ecco come vanno attualmente le quotazioni:

I giovani juventini

Parte del gran fatturato proviene dalla cessione di diversi “gioiellini” appartenenti al vivaio juventino. Basti pensare che questa società può vantare giocatori aventi tante qualità, appartenenti alle categorie inferiori.

Molti di questi giocano addirittura in nazionale, rappresentando noi e il nostro popolo. Alcuni dei migliori giovani sono stati ceduti con il passare degli anni in quanto non hanno trovato spazio in rosa (tra questi citiamo Emil Audero che è stato uno dei migliori portieri del campionato italiano 2018-2019, nonché un prospetto molto importante), altri vengono inseriti in rosa, fatti crescere per poi diventare titolari (il classico esempio può essere Claudio Marchisio, un grande campione).

Ovviamente questi talenti non crescono da soli, ma sono accompagnati da grandi allenatori e grandi preparatori che lavorano duramente, migliorandoli sia dal punto di vista fisico che tecnico.

Talenti italiani

Uno degli ultimi talenti della Juventus è Moise Kean, un giovane italiano avente 19 anni che avuto la “fortuna” di giocare titolare non solo nella Juve, ma addirittura nella nazionale maggiore guidata da Roberto Mancini.

Oggi diverse squadre europee monitorano questo giovane talento, avente sicuramente un gran futuro. Tra tutti questi giocatori spiccano grandi nomi italiani, tra i quali Rugani, conteso da diverse squadre della Serie A, ma resta fedele alla Juve Leonardo Spinazzola, che dopo aver trascorso molti anni a Bergamo è tornato a casa sua dove ha giocato buone partite.

Quest’ultimo è stato ceduto alla Roma pochi giorni fa, creando un’ulteriore plusvalenza, aumentando così il fatturato economico.

L’acquisto del “secolo”

Tra le tante plusvalenze, la Juventus è riuscita a capire un’altra fonte di guadagno: la pubblicità. Con l’arrivo di Cristiano Ronaldo questa società ha fatto il colpo del “secolo”.

Il prezzo del cartellino è stato molto alto, ma i guadagni fruiti attraverso la pubblicità non solo hanno ammortizzato l’acquisto, ma lo hanno eguagliato, pagando, così, il giocatore più forte al mondo 0 euro.

Si è passati così da una strategia nella quale i bianconeri si vantavano con orgoglio di essere una società “compratrice”, a una che ha alzato ancor di più il livello negli acquisti.

Ciò ha permesso alla Juventus di superare i 600 milioni annui nonostante i ricavi siano inferiori ai 500 milioni.

Il totale delle plusvalenze raggiungerà la quota di 150 milioni se le plusvalenze realizzate a giugno con le cessioni di Spinazzola, Orsolini e Rogerio verranno inserite nel bilancio 2018-19.

Dopo l’acquisto di Cristiano Ronaldo, è un risultato che davvero in pochi avrebbero potuto pronosticare. Un’altra buona notizia per gli juventini è che l’incremento degli introiti da sponsor e merchandising ha permesso ai conti della “Vecchia Signora” di fare quel salto di qualità atteso.

Lo scenario futuro dei bianconeri: sarà tutto rosa e fiori?

È davvero rosea lo scenario dei bianconeri? Non esattamente: anche se la Juventus è riuscita a “sopportare” il primo anno dell’investimento Cristiano Ronaldo, non è detto che nel lungo termine abbia la stessa fortuna.

Anche perché ad oggi la necessità di “vendere bene” rimarrà la stessa, visti gli investimenti sempre più esosi che la “Vecchia Signora” sta mettendo in atto.