Quali sono le differenze tra investire e fare trading? Scopriamolo in questa guida completa.
Dato che parliamo dei nostri capitali, è giusto sapere di cosa si sta parlando, prima di fare scelte affrettate e magari dettate da assurde promesse o false illusioni.
Vediamo dunque cosa significa investire, cosa significare trading, le migliori piattaforme per farlo, i relativi rischi.
Attualmente la soluzione migliore per fare trading online è quella di sfruttare le piattaforme regolamentate. Ad esempio una ottima è quella del broker Scalable Capital. Si tratta di un broker autorizzato con servizi innovativi e commissioni basse.
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Sommario
- 1 Investimento: cosa significa
- 2 Trading: cosa significa
- 3 Investimento e Trading spiegati
- 4 Broker migliori per fare trading
- 5 Corsi di trading online: sono utili?
- 6 Piattaforme per fare trading
- 7 Investire in Borsa: il lungo periodo
- 8 Trading: i guadagni a breve termine
- 9 Analisi fondamentale vs analisi tecnica
- 10 Investimento o trading: qual è migliore
- 11 Investire vs Trading: i rischi
- 12 Investimento e trading: le FAQ
- 13 Conclusioni
Investimento: cosa significa
Cosa significa investimento? Si tratta di impiegare una somma di denaro in un’impresa o nell’acquisto di valori o beni durevoli.
Dunque, si potrebbe trattare di un investimento in valori immobiliari, il cosiddetto “mattone”. Oppure in titoli azionari, vale a dire in quelle quote di capitale che una società ha deciso di rendere pubblica per ottenere finanziamenti.
Ed ancora, potrebbe trattarsi di investimenti fatti da una società per potenziare la propria posizione, oppure per rinnovare le proprie attrezzature.
Investimento significa anche trasformare il risparmio in capitale.
Investire significa dunque impiegare del denaro per accrescere il capitale che abbiamo già a disposizione. Oppure per implementare il patrimonio non monetario a disposizione (immobili, macchinari, auto, ecc.).
Trading: cosa significa
Il trading online significa investire sui mercati finanziari al fine di ottenere un surplus rispetto a quanto si è investito inizialmente.
Se ciò avviene, avremo ottenuto un profitto. Se ciò non avviene, allora avremo ottenuto una perdita.
Il trading è diventato sempre più diffuso con la diffusione di internet prima e dei dispositivi mobili poi. Che hanno permesso di investire su asset finanziari ovunque ci si trovi, a qualunque ora. Comodamente tramite una app scaricata su smartphone o tablet. Oppure mediante software scaricati su pc o semplicemente in versione web based.
Le piattaforme che permettono di investire sul trading sono chiamati broker e offrono una serie di servizi per farlo. Prevedono dei costi ma devono avere anche delle licenze per operare, altrimenti si rischia di incappare in una truffa.
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Investimento e Trading spiegati
Quali sono le differenze tra investimento e Trading? Vediamo le principali di seguito.
Oggetto dell’investimento
Se l’investimento si riferisce ad una platea allargata di tipologie di investimenti, come visto, su immobili, macchinari, terreni, obbligazioni, ecc., il trading si circoscrive ai mercati finanziari. Quindi, a rischiare il proprio capitale investendo su azioni, materie prime, criptovalute, indici azionari, etf.
Lasso temporale
La differenza tra le due tipologie di investimento va anche vista nel lasso temporale che esse implicano.
Se l’investimento in senso lato implica un rischio di lungo termine, i cui frutti si vedranno nel lungo termine, il trading invece è solitamente circoscritto ad un lasso di tempo molto più ridotto. Che può andare da poche ore (trading scalping) all’arco della giornata (intraday), fino a diversi giorni, settimane, mesi o anni. In questi ultimi due casi si parla di strategia cassettista.
Tuttavia, il trading online tende più a propendere per un lasso di tempo breve, una sorta di toccata e fuga sui mercati.
Analisi dell’investimento
Ciò comporta anche una diversa applicazione tra i due investimenti. Nel primo caso, l’analisi e la ponderazione sarà molto più lunga, proprio perché si investe su qualcosa a lungo termine, che potrebbe incidere nel bene o nel male, pesantemente sulla nostra vita.
Invece, il trading online, essendo più a breve termine per la natura dell’oggetto dell’investimento, implica un’analisi più rapida. Una capacità decisionale che si consuma in pochi secondi, pochi minuti o comunque poche ore. Proprio perché un trend può cambiare velocemente e occorre cogliere l’attimo onde evitare di perderne i benefici.
Capitali investiti
Infine, un’ultima differenza importante riguarda i capitali investiti.
Un investimento prevede generalmente somme cospicue, il trading invece può essere eseguito anche con somme contenute. Soprattutto grazie ai CFD, che più in avanti vedremo cosa sono.
Broker migliori per fare trading
Qui di seguito i broker consigliati per fare trading:
Corsi di trading online: sono utili?
Con l’aumentare dell’interesse rivolto al trading online, sono aumentate, oltre alle truffe, anche i corsi. Ma sono davvero utili?
Non vogliamo dare giudizi su questo o quel corso. Certo, la concorrenza è diventata elevata anche in questo settore. Quindi, diventa sempre più difficile riconoscere i migliori.
Tuttavia, lo sforzo da compiere è quello di vedere la storia della società o del docente che organizza i corsi, navigando sul web e scoprendone i feedback su Google e su Facebook.
Non fermarti a quelli sul sito ufficiale stesso, perché ovviamente ne troverai solo di positivi ed entusiastici.
Sappi poi che gli stessi broker organizzano corsi di formazione, il che è un vantaggio perché un broker ha tutto l’interesse affinché tu diventi un trader provetto. In quanto ci guadagnerà dal tuo successo tramite le commissioni che pagherai sui servizi e gli spread sui trades.
Oppure, ci sono broker che offrono servizi che ti aiutano a fare trading prendendo spunto dai trader vincenti. Più in avanti vedremo due esempi.
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Piattaforme per fare trading
In precedenza, abbiamo detto che i broker devono avere regolare licenza, allineata ai dettami dell’ESMA, massima autorità di vigilanza sui mercati finanziari.
Se operi dall’Italia, scopri se il broker che stai scegliendo ha il beneplacito della Consob per operare.
Ecco due piattaforme online che rispondono a questa esigenza.
eToro
Il broker eToro ha sì il consenso della Consob per operare nel nostro paese e vanta tre licenze per operare: CySEC, FCA e ASIC.
Etoro non prevede corsi di formazione in senso tradizionale, ma mette a disposizione 2 servizi per aiutare i trader:
- CopyTrader: parliamo del copy trading, ossia la possibilità di guadagnare copiando i trader migliori, chiamati Popular Investor. Selezionabili visionando le loro statistiche di trading, una breve biografia, cosa dicono in generale di questo o quell’asset.
- Social trading: con questo servizio, raggiungibile nella sezione Feed, leggerai cosa scrivono gli altri trader su questo o quell’argomento. Come se ti trovassi su un social network di uso comune.
Investire in Borsa: il lungo periodo
Non è detto che investire in Borsa implichi per forza un investimento a breve termine, che si conclude nell’arco di poche ore o al massimo pochi giorni.
E’ anche possibile applicare strategie di lungo periodo. In questo caso, si dirà che si sta scegliendo una strategia cassettista. Ma come fare?
Occorre scegliere società quotate in borsa che abbiano determinate caratteristiche, al fine che garantiscano un profitto sul lungo periodo. O, quanto meno, riducano il più possibile i rischi dell’investimento.
Ecco 5 caratteristiche che le società quotate in borsa devono avere:
- Devono avere un ROE di minimo il 15% negli ultimi anni. Ricordiamo che il ROE è un indice economico sulla redditività del capitale societario, e si ottiene dividendo l’utile netto per i mezzi propri.
- Devono avere pochi debiti che gravano sul bilancio aziendale.
- Devono investire possibilmente molto in ricerca, perché ciò significa che possono proporre prodotti innovativi per il futuro sul mercato.
- Devono essere leader di mercato, devono comandarlo, dettare la linea, cercando sempre di anticipare la concorrenza.
- Devono avere marchi solidi, con una lunga storia alle spalle e un futuro longevo davanti a sé.
Trading: i guadagni a breve termine
Operare a breve termine significa sfruttare i movimenti di prezzo delle azioni quotate in borsa. Quindi, non badare ai fondamentali di una società.
Per fare ciò, occorre rapidità di pensiero. Poiché tutto si consuma in pochi secondi o ore, dato che si opera nell’arco di una giornata e si tende ad aprire più posizioni.
Inoltre, proprio per le tante posizioni aperte, si avrà un quadro più generico dei propri investimenti solo dopo una settimana. Proprio perché si sommeranno i vari profitti e le varie perdite e si avrà un quadro più esaustivo.
Rientrano in questo modus operandi due tipi di trading:
- intraday: le posizioni sono aperte e chiuse nell’arco di un solo giorno
- scalping: si aprono tante posizioni che durano pochi minuti, proprio per approfittare di piccoli movimenti dei prezzi
Oltre alla rapidità di pensiero e di azione, occorre anche essere molto abili ad analizzare i grafici, quindi nell’analisi tecnica.
Analisi fondamentale vs analisi tecnica
Abbiamo nominato l’analisi tecnica. Ma cos’è? E quali sono le differenze con l’analisi fondamentale? Vediamoli di seguito:
- analisi fondamentale: prende in considerazione i fattori esterni al mercato, ma che comunque possono influenzare pesantemente i prezzi degli asset. In base alla loro natura avremo fattori politici, ambientali, tecnologici, climatici, ecc.
- analisi tecnica: analizza i grafici e i movimenti dei prezzi di un asset. E per farlo in modo approfondito, occorre utilizzare oscillatori e indicatori di trading.
Investimento o trading: qual è migliore
Non è facile stabilire cosa sia meglio tra investimento o trading.
Dipende dai capitali che hai a disposizione, la durata che intendi dare al tuo investimento, i rischi che vuoi correre, la tua predisposizione caratteriale, ecc.
Fai un bilancio di questi ed altri fattori e cerca di stabilire cosa sia meglio per te.
Investire vs Trading: i rischi
Per loro natura, avrai a che fare con rischi diversi. Con gli investimenti, andrai incontro a rischi più grandi, dato che si tratta solitamente di capitali maggiori e un impegno psicologico più gravoso.
Mentre col trading il rischio è più ridotto, poiché il lasso di tempo è generalmente più breve se non brevissimo, ed inoltre i capitali che investi sono generalmente più ridotti.
Tuttavia, l’altra faccia della medaglia saranno i profitti molto più elevati nel primo caso. Fondamentale in questi casi saper calcolare il rapporto tra rischio e rendimento.
Investimento e trading: le FAQ
Un investimento presuppone un lasso di tempo più lungo e una entità di capitali rischiati più importante. Si punta generalmente ad investire su immobili, strumenti finanziari, terreni, macchinari, ecc.
Si tratta di investire sui mercati finanziari, tramite intermediari chiamati broker, che offrono piattaforme online con vari servizi. Rispetto all’investimento in senso stretto, il trading presuppone lassi di tempo più brevi e capitali più ridotti.
Dipende da te. Dai tempi che vuoi e puoi impiegare, i capitali che puoi permetterti di rischiare, l’impegno psicologico che intendi metterci.
Conclusioni
Investire significa impiegare una somma di denaro in un’impresa o nell’acquisto di valori o beni durevoli. Si tratta di mettere a rischio i propri capitali per periodi più lunghi di tempo e somme generalmente più elevate.
Il trading, invece, presuppone investire somme limitate per un arco temporale molto più breve.
La scelta tra l’uno o l’altro dipende dalle proprie possibilità ed attitudini.
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