Investire in Ripple [XRP]: guida, opinioni e broker

Come investire in Ripple? Quali sono i migliori Broker per investire in Ripple?

Ripple è una criptovaluta ritenuta dagli addetti ai lavori anomala. Per due motivi: viene emessa da laboratori con sede a San Francisco e stringe accordi con Banche e Money transfer.

Quindi, fa venire meno due degli scopi principali che hanno spinto il misterioso (ancora oggi) Satoshi Nakamoto a creare la prima criptovaluta: Bitcoin nel 2008 (con lancio nel 2009).

Ovvero, la decentralizzazione, proprio perché non sono emesse da Banche centrali come le valute FIAT tradizionali. Ma sono minate da utenti ciascuno da remoto, risolvendo problemi di calcolo.

E la contrapposizione con Banche, governi e altri poteri economici centralizzati.

Invece, Ripple è una criptovaluta controllata “dall’alto” e che viene utilizzata da molte Banche di livello internazionale. Nonché piattaforme per il trasferimento di denaro virtuale. Del resto, offre tanti vantaggi di utilizzo.

Come la velocità delle transazioni e la riduzione dei costi, dato che le commissioni sono molto più basse rispetto alle piattaforme tradizionali e inoltre consente di bypassare il dollaro.

Dato che molte transazioni tra valute, per poter avvenire, necessitano prima del cambio con la valuta statunitense. Quindi occorre anche fare i conti con un cambio che potrebbe essere sfavorevole.

Ripple è ormai da tempo solidamente terza nella classifica per classificazione di mercato, avendo scavalcato il Litecoin. Il primo Fork vero di Bitcoin, avvenuto nel 2012.

In questa guida vediamo cos’è Ripple, come funziona, se conviene investire e come fare.

Ad esempio le migliori piattaforme di trading consentono il trading con i CFD sul prezzo di Ripple. Per citarne una OBRinvest (trovi qui il sito ufficiale) permette di negoziare sulle migliori criptovalute in circolazione, non solo su Ripple. Per saperne di più su questa piattaforma ti consiglio di visitare il sito ufficiale.

Ripple cos’è

Cos’è Ripple? Indicata con l’abbreviativo XRP, si tratta di una valuta digitale. Una criptovaluta appunto (cryptocurrency in inglese). Lanciata nel 2013 da OpenCoin, società creata da Chris Larsen e Jed McCaleb.

Ripple è stata creata allo scopo di “eliminare e superare le difficoltà e gli svantaggi del Bitcoin”. Un po’ come tante altre criptovalute sorte dopo, che hanno cercato di ovviare alle sue storture, proponendosi come alternative.

Si pensi alla succitata Litecoin o ad Ethereum. Ma l’elenco sarebbe lungo. Fatto sta che Bitcoin resta indiscutibilmente la criptovaluta più usata e dal prezzo più elevato.

Ripple si basa sul sistema monetario P2P, acronimo di Peer to peer. Esso ha come obiettivo quello di ridurre, se non proprio eliminare, i costi di intermediazione sulle transazioni finanziarie.

Vale a dire quelle commissioni molto alte che Banche o piattaforme di Money transfer ci fanno pagare quando trasferiamo denaro sui conti di parenti, amici o collaboratori. Anche con tempi più lenti di quelli garantiti da Ripple.

Ecco perché molte Banche stanno stringendo partnership con questo sistema. Proprio per risultare ancora appetibili ai clienti e al passo coi tempi. Prima che il futuro arrivi e li colga impreparati.

Ripple come funziona

Come funziona Ripple? Come Bitcoin, opera su una piattaforma decentralizzata e su una rete open source. La quale ha il suo stesso nome. Quindi è sempre modificabile dai suoi sviluppatori, pur sempre attenendosi alle regole che la Comunità si è data.

La prima vera differenza con Bitcoin è però il fatto che prevede registri di transazioni chiamati Ledger. I quali assolvono la funzione di consentire di monitorare gli scambi e completare le transazioni nel giro di una manciata di secondo.

Ma la vera rivoluzione di Ripple è che permette di trasferire denaro tra valute molto diverse senza continuità di forma. Pertanto, invierò dollari a chi invece li riceverà in euro.

Ripple funziona sulla fiducia rappresentata dai crediti IOU (acronimo di I Owe You), rappresentate dalle valute reali. Saranno inviati e ricevuti crediti convertiti in denaro “reale” nei gateway di XRP.

Quindi, le transazioni possono avvenire solo tra utenti che hanno instaurato un legame di fiducia. E che godranno di tutti i vantaggi del sistema: istantaneità, gratuità e irreversibilità.

Rispetto al Bitcoin, Ripple mostra una alta velocità nella esecuzione delle transazioni. Se con Ripple ci vogliono tra i 2 e i 5 secondi, con Bitcoin circa 10 minuti. Una velocità superata in realtà da molte altre criptovalute giunte dopo.

Ad incidere sono i vari passaggi previsti, che possono allungare i tempi.

Se i Bitcoin previsti sono limitati a 21 milioni, Ripple prevede la diffusione di 100 miliardi di XRP. Il suo valore è divisibile fino a 6 decimali.

Migliori piattaforme per investire in Ripple

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Come investire in Ripple

Per investire in Ripple, possiamo farlo tramite il trading CFD o mediante la compravendita di criptovalute su Exchange.

Riguardo il primo punto, i CFD sono i Contract for difference, così chiamati in quanto il nostro guadagno (o la nostra perdita) dipenderà dalla differenza di prezzo di un asset tra quando abbiamo stipulato il contratto e quando esso scade.

Se l’asset avrà aumentato il suo valore nel lasso di tempo intercorrente, allora avremo conseguito un profitto. Viceversa, una perdita.

E’ possibile investire su più asset tramite i CFD. Non solo Ripple e le criptovalute, ma anche azioni, indici azionari, valute Forex e materie prime.

E’ possibile anche beneficiare della Leva finanziaria, definito arma a doppio taglio in quanto come moltiplica i profitti, moltiplica anche le perdite.

Non a caso, il MiFID II promulgato da ESMA nel gennaio 2018 prevede una Leva finanziaria massima di 1:2 sulle criptovalute. Essendo esse un asset già altamente volatile.

E’ possibile investire su Ripple tramite CFD con Broker seri e rinomati. Come quelli che elencheremo a fine articoli.

Alternativa ai Cfd sono gli Exchange, piattaforme dove è possibile cambiare criptovalute con altre criptovalute o criptovalute con valute FIAT.

Quindi, si può fare leva sui cambiamenti di valore delle criptovalute. Acquistando Ripple con una criptovaluta che vale di più in quel momento e rivenderla per una criptovaluta che vale di meno successivamente.

Gli Exchange presentano però il problema che non hanno obbligo di licenza per poter operare sui mercati finanziari come i Broker. Quindi, offrono meno tutele agli utenti.

Inoltre, gli Exchange sono sovente vittime di attacchi Hacker. Che depredano tutto il capitale sul conto. Sebbene negli ultimi tempi i casi siano molto ridotti, forse perché esse hanno preso le giuste contromisure.

C’è stata infatti una concentrazione di casi tra il 2013 e il 2018.

Per ovviare a ciò, è comunque possibile trasferire i soldi detenuti sul wallet virtuale sui cosiddetti wallet freddi. Quelli che non hanno bisogno di internet per funzionare. Come quelli cartacei, le S-Pen o i software per Pc.

Quotazione e prezzo di Ripple (XRP / USD)

Investire in Ripple [XRP] conviene?

Ripple ha stretto molte partnership in questi anni, anche con colossi bancari di respiro internazionale. Nonché piattaforme di Money transfer, come per esempio il popolarissimo Money Gram.

Ad ogni modo, sul sito ufficiale di Ripple si possono contare ben 54 partnership con importanti nomi nel mondo finanziario e bancario, ognuno dei quali pubblicato con il proprio logo, senza però alcuna specifica su quale prodotto le stesse utilizzano.

Viene naturale, dunque, l’associazione di Ripple con il mondo bancario.

Gli esempi più importanti sono Banca Santander e Mitsubishi UFJ Financial Group (MUFG). Sebbene poi ad utilizzare effettivamente la criptovaluta siano solo JNFX, SendFriend, Transpaygo, FTCS ed Euro Exim Bank.

SendFriend e Transpaygo sono start up con sede rispettivamente nelle Filippine e a Vienna. FTCS – acronimo di Financial Transaction Control System – e JNFX non sono banche, ma piattaforme per transazioni virtuali. Rispettivamente con sede a Stoccolma e Londra.

Quindi, la collaborazione di Ripple con le Banche per ora è solo una idea in prospettiva. Ma di fatto riguarda soprattutto le piattaforme per le transazioni di denaro virtuale. Come Exchange e Money Transfer (come la popolarissima MoneyGram). Mentre le Banche per ora usano il sistema xRapid, ma non effettivamente la cripto XRP.

La quotazione di Ripple è stata in effetti sempre sottotono. Con il record più importante raggiunto nel dicembre 2017, come del resto avvenuto per tante criptovalute. Quando cioè Bitcoin trascinò con sé tutto il settore, sfiorando i 20mila dollari.

Ripple, invece, si fermo a circa 2 dollari. Poi un crollo, viaggiando nel periodo successivo intorno ai 0,30 dollari e poi 0,20. Scendendo a 0,14 euro il 13 marzo. Livelli che non toccava da 3 anni.

Quindi, Ripple viene visto come un asset in prospettiva. In attesa che le partnership con le Banche siano realtà concreta e non solo una possibilità futura. E non solo utilizzando il sistema xRapid, ma proprio la criptovaluta.

Acquistare Ripple ad un prezzo basso potrebbe convenire per una strategia cassettista. Anche perché questa criptovaluta ha fatto registrare interessanti rally ad ogni nuova collaborazione. Seppur brevi e con poca resistenza.

Investire in Ripple con eToro

Il Broker eToro (clicca qui per il sito ufficiale) è molto interessato alle criptovalute, dall’alto del suo essere una piattaforma di trading online sempre all’avanguardia e attenta alle novità.

Per esempio, ha introdotto da poco un eWallet per conservare le criptovalute acquistate. Un ottimo sistema, considerando che siamo parlando di un Broker con regolare licenza CySEC.

Investire in Ripple con eToro è molto conveniente, dato che prevede solo lo spread e non le commissioni come fanno altri.

Il Broker consente anche di formarsi sulle criptovalute tramite la eToro Accademy e capire come funzionano tramite il Conto demo. Ma anche scambiandosi opinioni sul Social trading (Social network per trader) o copiando cosa fanno i trader più rinomati. Tramite il CopyTrader.

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