Inflazione USA scende al 3,3%, Bitcoin risale a 69.000$

Sono arrivati finalmente i dati sull’inflazione negli Stati Uniti (CPI e CPI Core) relativi al mese di Maggio 2024.

I dati hanno sorpreso positivamente i mercati finanziari, con l’indice dei prezzi al consumo (CPI) che ha mostrato un rallentamento dell’inflazione rispetto alle aspettative degli analisti.

Questa notizia ha avuto un impatto significativo sul mercato delle criptovalute, con il prezzo di Bitcoin che è balzato subito al di sopra dei $69.000 in seguito all’annuncio. Come sapete, l’inflazione è un indicatore economico chiave che influenza le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve e ha un impatto diretto sui mercati finanziari, incluso quello risk on delle criptovalute.

Ecco gli ultimi dati.

Inflazione USA Giugno 2024

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Dati CPI di giugno migliori del previsto

A giugno, l’inflazione negli Stati Uniti ha mostrato segnali di rallentamento rispetto ai mesi precedenti. Il dato dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) è infatti sceso leggermente sia su base mensile che annua, battendo le aspettative degli analisti.

CPI Index Giugno

Nel dettaglio, il CPI di giugno è rimasto invariato su base mensile, mentre gli esperti si aspettavano un incremento dello 0,1%. Su base annua l’aumento dei prezzi si è attestato al +3,3%, inferiore sia al +3,4% di Aprile e Maggio che alle previsioni.

Anche il dato del CPI core, depurato dalle componenti più volatili di energia e alimentari, è stato migliore delle attese. L’incremento mensile è stato dello 0,2% contro attese per uno 0,3%, mentre su base annua il core CPI è salito del 3,4% (era previsto un +3,5%).

Ecco il dettaglio nella tabella:

Dati Inflazione USA - Tabella

Pur restando ben al di sopra dell’obiettivo del 2% fissato dalla Federal Reserve, questi numeri confermano il rallentamento dell’inflazione americana iniziato nei mesi precedenti.

Dopo il picco di giugno 2022, quando l’inflazione balzò al +9,1% annuo, la dinamica dei prezzi si sta progressivamente normalizzando.

Ciò fa ben sperare gli investitori, che scommettono su un alleggerimento della stretta monetaria da parte della Fed nei prossimi mesi. Tuttavia molto dipenderà dalle prossime mosse della banca centrale, che potrebbe comunque procedere con cautela prima di cambiare rotta sul fronte dei tassi d’interesse.

La partita sull’inflazione non è infatti ancora chiusa. Se questa dovesse riaccelerare improvvisamente, la Fed si vedrebbe costretta a proseguire con i rialzi dei tassi e con la riduzione del bilancio, mantenendo una politica monetaria restrittiva.

Bitcoin vola verso i 70.000$

La reazione del mercato delle criptovalute ai dati CPI di giugno è stata come sempre rapida. Il prezzo di Bitcoin, è balzato al di sopra dei $69.000 subito dopo l’annuncio, segnando un aumento di circa il 1,5% in pochi minuti.

Ecco la sua quotazione attuale:

Questo rally dei prezzi suggerisce che gli investitori in criptovalute vedono i dati sull’inflazione come un segnale positivo per il mercato. Un’inflazione più bassa in genere indica una minore pressione sulla Federal Reserve per inasprire rapidamente la politica monetaria, il che potrebbe essere favorevole per le attività rischiose come le criptovalute.

Gli investitori scommettono che il rallentamento dell’inflazione possa spingere la Fed ad interrompere il ciclo di rialzi dei tassi di interesse, o quantomeno a procedere con maggiore cautela.

Ciò sosterrebbe gli asset più rischiosi, come appunto le crypto.

Ed ora prossimo appuntamento: FOMC per i tassi

Nonostante i dati positivi, la partita sull’inflazione non è ancora chiusa. Oggi, la Fed nella riunione di giugno (FOMC) dovrebbe confermare i tassi, nel range 5,25-5,50%, per consolidare i progressi contro l’inflazione.

Come vedete nel grafico:

Previsioni tassi FOMC

oggi ci si aspetta una conferma dei tassi, in attesa che la FED segua quanto fatto dalla BCE che ha iniziato a tagliare di 0,25% nei giorni scorsi.

Molto dipenderà dalle proiezioni economiche della banca centrale e dai toni che userà il Presidente Powell.

I mercati cercano conferme concrete che la stretta monetaria possa davvero mollare la presa nei prossimi mesi. Per ora non è scontato.

Conclusioni

In conclusione, i dati CPI di giugno hanno dipinto un quadro incoraggiante per l’economia statunitense, con l’inflazione che mostra segni di moderazione.

Questa notizia ha avuto un impatto positivo immediato sul mercato delle criptovalute, con il prezzo di Bitcoin che ha superato i $69.000 e sembra voler attaccare i 70.000$.

Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.

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