I dati provvisori comunicati dall’Istat sembrano confermare la crescita dell’inflazione che, da quattro mesi, non accenna ad arrestarsi. Febbraio segna dunque un rialzo dello 0,3% rispetto a gennaio e dell’1,5% sul febbraio dello scorso anno.
L’Istituto di Statistica sottolinea però che l’aumento dei prezzi è legato a elementi volatili, per la maggior parte relativi a prodotti alimentari non lavorati (+8,8%) e i beni energetici non regolamentati (+12,1%), oltre all’incremento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,4%).
Codacons
L’impennata dei prezzi di questa portata e che non si registrava da ben 4 anni, si traduce in una maggiore spesa per i cittadini italiani, ad esempio una famiglia tipo dovrà sostenere una spesa ulteriore di 450 euro annui, secondo quanto comunicato dal Codacons.
La Coldiretti invece spiega che l’aumento record (37,3%) dei prezzi relativi ai prodotti vegetali freschi è legato all’effetto maltempo che ha decimato le coltivazioni. Il “carrello spesa” di cui fanno parte i beni alimentari, per la cura della casa e della persona ha subito un aumento del 3,1% su base annua.
Per tamponare l’inflazione, la Banca Centrale Europea, ha già messo in atto misure straordinarie per riportare il dato percentuale al +2% nel medio periodo.
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