Indice Ftse Mib si aggrappa al supporto in area 20.600-20.500

L’indice Ftse Mib, a fatica, sta cercando di staccarsi dai minimi plurisettimanali toccati a quota 20.605 punti, in questa prima parte dell’ottava in corso. Al momento della scrittura, a metà della seduta di oggi Mercoledì 7 Agosto, il principale listino azionario italiano sta scambiando a 20.780 punti, mostrando un rialzo dello 0,70%.

Il paniere delle blue chips quotate a Piazza Affari sta rimbalzando nonostante il titolo Unicredit si stia comportando come una ver palla al piede, lasciando sul terreno il 4%. Le azioni della banca di via Gae Aulenti soffrono a causa di risultati trimestrali al di sotto delle aspettative .

Sotto l’aspetto macro, le indicazioni più importanti hanno riguardato le letture PMI. Il Purchasing Managers Index relativo al settore terziario italiano, a Luglio, ha evidenziato un miglioramento a 51,7 punti dai 50,5 punti di Giugno, battendo le attese degli analisti. In base ad ulteriori dettagli rilasciati da Markit, la suddetta lettura ha beneficiato dell’aumento dei tassi di produzione e dei nuovi ordini arrivati dal mercato interno, poiché gli ordinativi arrivati dal mercato estero hanno fatto registrare una contrazione. Il settore servizi pertanto continua a controbilanciare i problemi del comparto manifatturiero ancora in netta contrazione.

IHS Markit ha inoltre rivelato che l’indice PMI costruzioni, sempre a Luglio, ha evidenziato un calo a 49,8 punti in flessione dai 50,7 punti di Giugno. Va ricordato che per tutti i settori vale la regola che una lettura PMI inferiore a 50 punti è sinonimo di contrazione mentre una rivelazione sopra tale soglia indica espansione.

Uno spiraglio di luce in fondo al tunnel in cui è ormai scivolata da tempo l’economia italiana è arrivata da un’indagine Istat, secondo cui nei prossimi mesi si potrebbe assistere ad un miglioramento della congiuntura, principalmente sul fronte della produzione. L’indicatore anticipatore elaborato dall’Istituto di Statistica Nazionale ha infatti interrotto la tendenza negativa che durava dalla fine dell’anno scorso, pronosticando un miglioramento dei livelli produttivi.

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Andamento future indice Ftse mib sul breve-medio periodo

Tentativo di inversione di brevissimo in atto anche per quanto riguarda il derivato dell’indice Ftse Mib, che mentre scriviamo sta guadagnando lo 0,77% a 20.790 punti, dopo essere scivolato su un minimo intraday, nonché valore più basso a quasi due mesi, a 20.590 punti.

Come in evidenza sul grafico con time-frame giornaliero in alto, le quotazioni del FIB hanno accelerato verso il basso nel momento in cui le medie mobili minori, a 10 e 25 giorni (rispettivamente la linea di colore azzurro e la linea rossa sul grafico) hanno tagliato dall’alto verso il basso la media mobile maggiore, a 50 giorni, (la linea di colore verde sul grafico).

Nel caso in cui i recenti minimi in area 20.600 dovessero reggere si potrebbe attivare un pattern di rimbalzo tecnico da ipervenduto di brevissimo, con primo target in area 21.200-21.300, zona di transito delle EMA a 10 e 50 giorni. Nuovo cambio di rota ed inversione al rialzo anche nel breve-medio periodo, invece, in caso di ritorno stabile oltre area 21.400-21.500 punti, livello su cui passa la media mobile a 25 giorni (la linea di colore rosso sul grafico). L’eventuale rottura del supporto individuato in area 20.600-20.500 punti, invece, potrebbe causare ulteriori affondi con target in area 20.000-19.800 punti.

Pattern di trading sul future indice Ftse mib (FIB)

Non possiamo dire con certezza come andrà il titolo, nessuno può saperlo.

Prima di investire in qualunque asset finanziario vi ricordiamo di fare le vostre ricerche e valutazioni personali.