Indicatori Forex: ecco i migliori e più affidabili

Cosa sono gli indicatori Forex? Perché gli indicatori Forex sono utili? Lo vediamo nel dettaglio in questo articolo.

Quando si parla di Forex trading lo si fa con la consapevolezza che oggi il trading deve essere condotto dopo un periodo adeguato di formazione e seguendo le giuste strategie. Ogni strategia è frutto di analisi e studio e deve basarsi sulle indicazioni che il mercato offre ad esempio attraverso lo studio dell’analisi tecnica.

E’ per questo motivo che nelle analisi ogni investitore basa le sue valutazioni sulla base di indicatori, ovvero strumenti che consentono di individuare i trend del mercato e prendere le decisione opportune al momento giusta.

In questa guida vedremo dunque nel dettaglio come funzionano gli indicatori, come utilizzarli e quale piattaforma offre gli indicatori forex affidabili.

Attualmente il miglior servizio di indicatori non solo legato al Forex è fornito dal broker OBRinvest con i suoi segnali gratuiti: potete accedere al servizio cliccando qui.

Che cos’è un indicatore Forex?

Partiamo con la domanda più semplice: cos’è un indicatore forex? Senza voler addentrare in tecnicismi, si tratta di un valore numerico che ci aiuta a prendere una decisione sul mercato.

Di qui il nome di indicatore, ci indica qual è l’andamento di un determinato asset. In questo caso le coppie valutarie del mercato Forex appunto. Un indicatore Forex ci dirà ad esempio qual è l’andamento della coppia valutaria EUR / USD (l’esempio che viene in genere sempre fatto, poiché si tratta della coppia valutaria più scambiata) in un determinato lasso di tempo da noi selezionato.

Così da farci capire se ci conviene o no fare un investimento.

Da un punto di vista tecnica un indicatore Forex è composto da:

  • un prezzo di apertura di un asset
  • un prezzo di chiusura
  • volumi
  • massimi e minimi

Combinati insieme all’analisi tecnica, questi strumenti sono in grado di aiutare il trader a determinare l’andamento o a fare uno studio di un trend sfruttando i concetti di minimi e massimi, supporti e resistenze.

Spesso troviamo anche il termine segnali forex ad indicare un insieme di informazioni che il broker “impacchetta” per poi spedire ai suoi iscritti via sms o email per esempio.

Alla base di tutto c’è sempre la convinzione che la storia dei mercati tende a ripetersi dunque attraverso lo studio e gli indicatori si riesce a fare una analisi più o meno precisa di come si muovono le dinamiche di mercato.

❓Cosa sonoValori numerici che ci aiutano a prendere una decisione sul mercato.
✅ Su cosa si basanoPrezzi di apertura e chiusura / Volumi / Massimi e minimi relativi
👍 Cosa studiareForex trading /Basi dei mercati / Analisi tecnica
👥 Come iniziarePartendo dalle piattaforme demo / Pratica
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Qual è indicatore Forex infallibile

Qual è un indicatore Forex infallibile? Questa domanda se la pongono in tanti trader, perché vorrebbero la chiave magica per guadagnare sicuro. Ci dispiace deludervi, ma un indicatore infallibile è praticamente un sogno proibito.

Anzi diffidate proprio da quelle piattaforme che millantano soldi facili e senza limiti per tutti, anche per coloro che non hanno assolutamente alcun tipo di esperienza. Finiranno solo per fregarvi e farvi perdere pure i soldi che avete messo inizialmente per iscrivervi.

Ma un indicatore Forex infallibile, cioè un indicatore in grado di prevedere l’andamento del mercato forex in tutte le possibili situazioni, non esiste.

Di fatto, se esistesse un indicatore del genere, il profitto che si potrebbe ottenere dal trading forex sarebbe nullo, cioè pari a 0. In quanto il profitto che si può ottenere con il trading su di un mercato finanziario è tanto più elevato quanto più elevato è il grado di incertezza delle quotazioni. Se si potessero prevedere le quotazioni con assoluta precisione, non ci sarebbe incertezza e il profitto passerebbe rapidamente a zero. Il mercato è così: se c’è qualcuno che vince, c’è qualcuno che perde.

Piattaforme forex con indicatori

Di seguito vi presentiamo un elenco delle migliori piattaforme che offrono indicatori di trading legati al Forex:

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CARATTERISTICHE
VANTAGGI
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Indicatori Forex affidabili

Quali sono gli indicatori Forex affidabili? Ecco, questa domanda è già molto più sensata. Parlare di un indicatore Forex affidabile in luogo di uno infallibile ha già molto più senso. Affidabile significa che innalza le nostre percentuali di ricavare un profitto. Non ci illude di farci guadagnare di sicuro, ma, quanto meno, di farci provare con qualche chance in più. Un indicatore forex affidabile è un indicatore in grado di offrire, appunto, indicazioni che nella grande maggioranza dei casi forniscono previsioni accurate.

Attenzione però, anche qui non dobbiamo farci prendere da facili entusiasmi. Pure trovare indicatori affidabili non è facile: non solo l’indicatore deve essere teoricamente affidabile (e questo dipende dall’analista che lo ha pensato) ma si deve poter calcolare in maniera semplice e senza errori. Utilizzare un indicatore forex che teoricamente è affidabile e fare degli errori nel calcolo, comporta in pratica una perdita di soldi anche con un indicatore forex affidabile.

Quali sono migliori indicatori Forex

Quali sono i migliori indicatori Forex? Ecco di seguito un elenco di tutti i principali indicatori forex più utilizzati dai trader esperti, suddivisi per tipologia di dati che ci indicheranno: trend, volume, volatilità, momentum, supporti / resistenze.

Trend

Momentum (quando il mercato sta perdendo forza)

Volume

  • Accumulation/distribution line
  • Indicatore EMV
  • Force index (FI)
  • Negative volume index (NVI)
  • On balance volume (OBV)
  • Put/call ratio (PCR)
  • Volume–price trend (VPT)

Volatilità

Supporti / resistenze

Quindi, da ciò si evince anche come la scelta dei segnali Forex dipenda anche dal tipo di trading che dobbiamo analizzare. C’è quello utile per gli investimenti intraday, quelli per fare scalping, altri ancora consentono di investire sul lungo periodo.

Tutti gli indicatori sono affidabili ma non tutti sono facilmente calcolabili. Per alcuni di essi, in effetti, la piattaforma Metatrader 4 offre anche un minimo di supporto, altri devono essere calcolati dal trader o con strumenti dedicati.

Come imparare i segnali di trading Forex

Per un trader principiante, tutte queste nozioni possono sembrare un incubo e fargli venire il mal di testa solo a leggerle. Ed in molti sono spinti ad iscriversi a corsi di trading magari pure molto costosi, che gli riempiranno la testa di nozioni e tabelle, gli mostreranno grafici promettenti. Ma poi la realtà è ben altra.

Meglio invece iscriversi a Broker che offrono essi stessi corsi di formazione continui o ebook da scaricare. Nonché un Conto demo gratuito per fare pratica senza perdere i propri soldi reali. Ogni Broker offre un proprio conto demo, che può differire per durata e importo virtuale messo a disposizione dal trader. Alcuni Broker ne offrono anche di illimitati.

Ad esempio il broker OBRinvest offre un interessante corso gratuito, probabilmente uno dei migliori gratuiti presenti.

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Ciò che però raccomandiamo sempre, è di prendere il Conto demo sul serio e non come un gioco. In quanto avremo un effetto nullo: quando inizieremo a fare sul serio, capiremo sulla nostra pelle (e sul nostro conto) di non aver capito nulla, incassando sonore perdite.

Dobbiamo mettere sempre in conto il fattore emotivo, aver paura di perdere, anche se quei soldi sono virtuali. Cosicché saremo temprati quando inizieremo a fare sul serio.

Segnali Forex e Indicatori Forex differenze

Quali sono le differenze tra segnali Forex e Indicatori Forex? Sebbene entrambe queste due categorie di strumenti molto utile possano essere facilmente confuse, esiste tra loro una sostanziale differenza:

  1. i segnali Forex sono delle indicazioni/previsioni che ci segnalano un interessante punto di ingresso sul mercato. Ci indicano anche la direzione da seguire. Un segnale può essere quindi di acquisto (buy) o vendita (sell). Solitamente i segnali forex indicano: Coppia di valuta; Direzione; Prezzo di ingresso; Prezzo di uscita (take profit o stop loss o entrambi); La coppia di valuta indica a quale cross valutario fa riferimento il segnale. La direzione su cui entrare (acquisto o vendita). Il prezzo di ingresso indica a che prezzo bisogna vendere o comprare. Il prezzo di uscita inteso come take profit cioè quando uscire se il prezzo si muove verso la direzione giusta. Spesso viene indicato anche lo stop loss cioè quel prezzo che indica quando chiudere l’operazione se va male accettando la perdita.
  2. gli indicatori Forex sono delle rappresentazioni grafiche o testuali di dati e statistiche in un grafico. E’ come avere davanti il riassunto di 100 giorni di trading, riassunti in un solo dato

Indicatori Forex tipi

Quanti tipi di indicatori Forex esistono? Innazitutto, occorre dividere i segnali Forex in due tipologie, a seconda del tipo di “fotografia” del mercato ci consegnano:

Indicatori Forex “lagging”

Buona parte degli indicatori Forex non sono altro che funzioni del prezzo. Ciò significa che utilizzano varie combinazioni di dati derivati dai prezzi e con formule matematiche e rappresentano quindi le informazioni in maniera diversa dal grafico dei prezzi. Un tipo di segnale calcolato con una formula semplice è il Rate of Change (ROC) che è dato dal rapporto tra l’ultimo prezzo di chiusura e il prezzo di chiusura di x giorni precedenti, il tutto moltiplicato per 100. Il ROC rientra nella categoria dei cosiddetti oscillatori e dovrebbe dare quindi informazioni sulle possibili inversioni dei prezzi.

Tuttavia, sorge un problema fondamentale: si usano i dati storici dei prezzi per fornire indicazioni sull’andamento futuro del prezzo stesso e ciò comporta il paradosso degli indicatori cosiddetti “lagging” (dall’inglese to lag = restare indietro) in quanto registrano i movimenti dei prezzi solo dopo che questi sono già avvenuti. Fotografano qualcosa che già è avvenuto e potrebbero essere fallaci nelle previsioni future.

In virtù di ciò, nel caso degli oscillatori, essi non saranno mai in grado di predire esattamente il punto più alto del mercato prima di un’inversione. Al massimo segnaleranno che i prezzi si trovano in zona ipercomprata ma forniranno un segnale di inversione solo dopo che tale inversione si sia avverata già.

In questo caso, il trader ha a disposizione 2 opzioni:

  1. Il trader che ama entrare in una trade appena il movimento si genera centrando il top o il bottom, utilizzerà altre tecniche per individuare il punto di entrata. Si pensi al localizzare i punti di supporto o resistenza importanti da cui i prezzi dovrebbero rimbalzare. Gli indicatori in questo caso risultano quindi superflui.
  2. Il trader più conservatore preferirà aspettare che i prezzi abbiano effettivamente compiuto un’inversione o ripreso la direzione del trend prima di entrare in una trade. In tal caso il ruolo degli indicatori sono molto utili per fornire una conferma dell’andamento dei prezzi.

Indicatori Forex leading

Gli indicatori “leading” (dall’inglese to lead = essere in testa, fare strada), sono diversi dai precedenti in quanto sono in grado di stimare i futuri movimenti di mercato. Quindi molto utili per fare investimenti, in quanto ci danno delle previsioni future. Rientrano tra gli indicatori leading:

Divergenze tra indicatori e prezzi

Questo segnale Forex utilizza gli indicatori in modo creativo, in combinazione con i prezzi per ottenere dei segnali che molto spesso sono considerati appunto “leading”. Le divergenze vengono identificate comparando il comportamento dei prezzi con un oscillatore come RSI, MACD, Stocastico, ecc. L’aspetto fondamentale è che sia appunto un oscillatore.

Di solito, quando i prezzi registrano due massimi consecutivi, l’indicatore posta due massimi consecutivi e lo stesso accade di contro quando i prezzi mostrano all’inverso due minimi consecutivi. Se ciò non accade, significa che l’indicatore sta “divergendo” dai prezzi. Ecco che si utilizza l’accesione divergenza. Le divergenze possono essere 2: Divergenze Regolari e Divergenze Nascoste.

Sebbene serva molta pratica per capirne il funzionamento, una volta compresone il meccanismo, risultano davvero degli strumenti molto utili per riconoscere i punti di inversione dei prezzi.

Rintracciamenti ed estensioni di Fibonacci

Il nome di questo indicatore Forex deriva da chi lo ha inventato: Leonardo Pisano oppure Leonardo Bonacci oppure Leonardo da Pisa. Un matematico di origine Italiana. Le idee alla base dei suoi lavori trovano anche un’applicazione pratica nell’analisi tecnica, oltre ad innumerevoli altre scienze. La cosiddetta serie di Fibonacci, infatti, rappresenta un’utile applicazione per individuare le soglie di rintracciamento di un trend. Partendo dal suo lavoro, nella sequenza dei numeri di Fibonacci, ciascun numero è la somma dei precedenti due numeri, s’inizia con 0 e 1, e poi procede la serie. La composizione completa è la seguente:

0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377, 610, e cosi via.

Se sommiamo i primi due numeri 0 e 1, abbiamo il terzo numero che uguale a 1, sommando il secondo e il terzo numero nella serie (1+1) , abbiamo il quarto ( uguale a 2) e cosi via. Più si procede nella sequenza, più i due numeri consecutivi, effettuando il rapporto di divisione dell’uno rispetto all’altro, otteniamo un’approssimazione del Golden Ratio (approssimativamente 1:1.618 o 0.618:1) che misura il rapporto ideale tra due numeri.

Questa serie di numeri viene usata pure nel trading, nella considerazione logica che anche in un trend molto sostenuto si possono verificare delle correzioni o meglio rintracciamenti naturali che non vanno a invalidare la tendenza principale. Ad esempio, se abbiamo un trend sostenuto al rialzo, con Fibonacci possiamo calcolare il rintracciamento potenziale a 38.2%, a 50%, 61.8%. Le presenti sono le soglie più usate, anche se graficamente i software ne rappresentano di più, fino a 61.8% oltre al quale si può ragionevolmente ritenere che siamo in presenza di un cambiamento di trend o tendenza.

Da un punto di vista grafico, il rintracciamento di Fibonacci è raffigurato da linee orizzontali che incontrano la linea di trend ai livelli (rintracciamenti) 0.0%, 23.6%, 38.2%, 50.0%, 61.8%, 100%. Pertanto, prima si parte da un punto di massimo o minimo e si giunge al punto opposto di minimo o massimo che descrivono il trend. Ci ritroveremo dal punto di vista grafico una linea verticale che descrive il trend, tagliata da linee orizzontali per ogni target di rintracciamento. L’obiettivo è comprendere dopo una fase di trend, quale potrebbe essere un rintracciamento o un rimbalzo dello stesso. Quando poi coincidono con punti di supporto o resistenza, tali punti diventano ancora più significativi.

Le linee orizzontali descrivono il rintracciamento che è avvenuto del trend (il software fa tutto in automatico basta applicare la funzione). Per ogni canale determinato da due linee orizzontali, ci sono state fasi di correzioni laterali, la rottura non è stata immediata, ma sono stati punti logici testati più volti dalla coppia di valute.

Da 0 a 100 abbiamo la correzione totale del trend precedente. Queste linee descrivono le fasi di trend e i rintracciamenti, che in una logica di lungo periodo potrebbero considerarsi normali, senza pregiudicare il trend principale, delle fasi che si interpongono all’interno di un trend primario. Superata la correzione dello 0.618% è normale attendersi che il trend sia finito, ma prima di questo livello 0.618 il trend potrebbe mantenere la sua tendenza principale. Si interromperà con delle pause (i rintracciamenti) ma non terminerà.

Quindi, in conclusione, gli strumenti di Fibonacci danno un’idea generale del movimento dei trends. Come i precedenti, occorre fare pratica ma una volta compresone il funzionamento, questo strumento statistico diventerà molto utile.

Le onde di Elliott

Diverso è il caso degli indicatori Forex chiamati onde di Elliott, poiché più oggetto di interpretazioni diverse. Pertanto, ancora più dei precedenti, per questo strumento occorre tanto studio e pratica. Ma anche questo strumento è molto utile al fine di comprendere al meglio i meccanismi che si nascondono dietro le oscillazioni del mercato Forex ed avere un’idea dello stato del mercato Forex in ogni dato momento.

Le onde di Elliott prendono il nome dal suo ideatore, il quale ha eseguito i suoi studi intorno agli anni ’30 sul mercato azionario e scoperto che i movimenti dei prezzi non erano casuali, ma si muovevano ad onde secondo schemi precisi. Questi movimenti erano dettati dalla psicologia di massa che portava i prezzi a salire e scendere con una sequenza ben precisa.

Elliott ha individuato 5 onde nella direzione del trend e 3 onde di correzione nella direzione opposta. Poi il trend potrebbe continuare e il ciclo delle 5 onde più 3 di correzione continua. Pertanto, un trend rialzista si caratterizza per 3 onde verso l’alto (onde 1,3 e 5) intervallate da 2 correzioni (onde 2,4). Dopo la quinta onda, il mercato di solito subisce una correzione (a,b,c) prima che il trend rialzista possa continuare.

Medesima situazione accade per un trend ribassista, dove il movimento verso il basso è caratterizzato da 5 onde: 3 verso il basso (1,3 e 5) e 2 verso l’alto (2,4). Dopo la quinta onda, il mercato di solito subisce una correzione (a,b,c) prima che il trend ribassista possa ritornare.

Anche per le onde di Elliott può presentarsi un problema: ogni onda è composta a sua volta da 5 onde e ogni correzione è composta da 3 onde.

Poniamo come esempio utile un trend rialzista:

  • Inizialmente alcuni operatori, per vari motivi (esperienza, intuitività, fortuna) comprano e i prezzi salgono (Onda 1)
  • Alcuni di loro, però, decidono di incassare i loro profitti convinti che i prezzi siano saliti abbastanza (Onda 2)
  • Dopo che i prezzi sono scesi un po’, il mercato considera nuovamente quel prezzo come un prezzo buono per il valore di quello strumento finanziario ed altri operatori entrano long (Onda 3)
  • Ad un certo punto i prezzi sembrano ancora essersi spinti troppo oltre e molti operatori finanziari decidono di uscire prendendo posizione (Onda 4)
  • Il trend è però ben visibile e sono in molti ad aspettare un rintracciamento dei prezzi per comprare nuovamente ad un prezzo accettabile e seguire il trend, dando vita così ad un nuovo swing rialzista (Onda 5)

Essendo il mercato in un forte periodo di trend rialzista, i media economici iniziano a diffondere notizie in tal senso, innescando un desiderio di prendere parte al trend e si innesca al contempo una sorta di isteria di massa dove ognuno vuole partecipare ai guadagni derivanti dal trend. Questa è la fase nella quale i piccoli investitori entrano long perchè sono attirati dalle news sui giornali, ma i grandi investitori e le istituzioni cominciano a vendere. Ecco dunque che di conseguenza i prezzi inevitabilmente scendono (Correzione a). Ma, al contempo, ci sono ancora molti nel mercato che non credono che il trend sia finito e ricomprano sperando che il trend rialzista continui (Correzione b). Ma essendo il trend rialzista davvero in conclusione, i prezzi vengono considerati troppo cari e i bears sono molto più forti dei bulls in questo momento facendo sì che i prezzi scendano nuovamente (Correzione c). Una volta che i prezzi sono scesi di parecchio, il ciclo potrebbe ripartire da zero.

Perchè le onde di Elliott sono importanti? Non solo come segnale per il trading Forex, ma anche per capire lo stato del mercato e stabilire se il trend ha ancora spazio per continuare. O, di contro, una correzione è alle porte (i meccanismi visti prima). Mettiamo il caso che un trend rialzista abbia già completato due swing verso l’alto e due correzioni, e ora i prezzi stanno eseguendo l’ultima onda verso l’alto. Diventeremo cauti nell’entrare long perché il trend potrebbe essere alla fine e potremmo comprare al top del trend.

Ma può anche succedere che, se il trend abbia fatto solo uno o due movimenti in una certa direzione (onda 1 o 3) e i prezzi stanno eseguendo una correzione (onda 2 o 4), potremo monitorare da vicino i prezzi in attesa di un segnale di entrata nella direzione del trend primario. Proprio in virtù del fatto che la teoria di Elliott ci dice che sta arrivando una ulteriore onda. Il trend, in questo segnale Forex, viene visto come una sorta di surfer, che studia le onde e intuisce quando arriverà la prossima per poterla cavalcare.

I volumi

E siamo infine agli ultimi indicatori Forex: i volumi. Analizzare il volume degli scambi è importante perché è l’unico dato fornito dal mercato che non dipenda dai prezzi. Essendo un mercato Over the counter (OTC) è privo di un “Central Exchange”, un luogo fisico dove avvengono gli scambi. Senza quest’ultimo è difficile raccogliere i dati su tutti i volumi scambiati come avviene per le azioni.

Ecco quindi che molti analisti ritengono che i volumi nel mercato del Forex non sono un segnale attendibile. Ma ciò a nostro avviso non è vero, in quanto i volumi forniti dal proprio broker, seppur rappresentativi di una piccola parte del mercato, sono pur sempre un’indicazione importante per capire l’importanza di un determinato movimento di mercato.

Quando un movimento dei prezzi è supportato anche da volumi crescenti assume una certa importanza e credibilità. Al contrario, se i volumi non supportano il movimento, è probabile che sia solo un rumore di mercato temporaneo e i prezzi non continueranno in quella direzione.

Indicatori Forex: il trend following

Cos’è il trend following? Come funziona il trend following? Un’altra categoria di segnali Forex sono i cosiddetti trend following. Essi sono importanti per aiutare il trader ad individuare e seguire il trend.

Anche qui va però fatta una raccomandazione: sebbene cercare di seguire il trend quando è appena sorto risulta essere una strategia vincente, i problemi nascono quando il mercato presenta un andamento laterale perché possono emergere diversi falsi segnali. Si pensi alle Medie Mobili, Average Directional Movement Index (ADX), Bollinger Band.

Indicatori e oscillatori: cosa sono e come funzionano

Cosa sono gli oscillatori? Come funzionano gli oscillatori? Essi aiutano i trader ad individuare gli estremi di mercato, situazioni in cui i prezzi si trovano ad un livello di ipercomprato o ipervenduto.

Forniscono anche indicazioni sul momentum del movimento dei prezzi che talvolta sono difficili da individuare con altri strumenti. Gli oscillatori sono molto adatti in un mercato con andamento laterale giacché vi riescono ad individuare in maniera ottima i punti di inversione del mercato. Risultano invece meno precisi quando è presente un trend nei prezzi perché raggiungono più spesso del dovuto le zone di ipercomprato (in un trend rialzista) e ipervenduto (in un trend ribassista).

Rientrano nei segnali oscillatori i Relative Strenght Indicator (RSI), Stochastics, Rate of Change (ROC), Commodity Channel Index (CCI), ecc.

Il consiglio è di non soffermarsi ad uno solo indicatore ma di utilizzarli in maniera incrociata, così da avere un quadro della situazione più esaustivo.

Indicatori Forex per principianti

Quali sono gli indicatori Forex più facili da usare? In questo paragrafo vediamo invece quali sono gli indicatori Forex più semplici da usare, per chi è alle prime armi, almeno rispetto ai precedenti prima enunciati.

La media mobile

La media mobile (moving average) è l’indicatore Forex più facile in assoluto. Essa è rappresentata dalla curva continua in giallo tra le candele del prezzo.

La media mobile indica il prezzo medio di un numero stabilito di candele precedenti. E’ possibile impostare il numero di candele da prendere in considerazione al momento dell’aggiunta dell’indicatore al grafico. Come si “legge”? In genere, quando un prezzo è al di sotto della media mobile è opportuno acquistare, quando è al di sopra del prezzo bisogna vendere. Ciò in quanto il prezzo tende ad allontanarsi ed avvicinarsi alla media con una certa frequenza.

Le bande di bollinger

Le bande di bollinger sono rappresentate graficamente da 3 curve omonime che hanno il compito di “sottoscrivere” il prezzo entro un determinato range. Statisticamente per l’80-90% del tempo, il prezzo staziona dentro l’area delimitata dalle bande di bollinger. In questo caso, è consigliabile prendere posizione quando il prezzo si trova al di fuori delle bande cercandone il rientro.

Quando il prezzo sfora la barra superiore si dice che siamo in una fase di ipercomprato, viceversa, se sfora quella inferiore siamo invece in fase di ipervenduto.

MACD

Trattasi di un indicatore Forex che include molte informazioni. Questo indica la convergenza e la divergenza tra 2 medie mobili. Consta di due rappresentazioni: 2 curve che indicano 2 medie mobili e i loro incroci e delle barre verticali in successione (in basso).

I momenti interessanti per analizzare ed individuare la presenza di un segnale o meno, si hanno quando le medie mobili si incrociano e quando le linee verticali cambiano orientamento (da verso l’alto a verso il basso e viceversa).

RSI

Acronimo di Relative Strenght Index è un indicatore usato per trovare i momenti in cui una data coppia di valute si trova in ipercomprato o in ipervenduto. A differenza del MACD, questo indicatore si basa su una sola linea, che assume un valore da 0 a 100.

In sostanza, dobbiamo attendere il momento in cui tale line si trova al di sotto di 30 o al di sopra di 70, dove nel primo caso siamo in una situazione di ipervenduto mentre nel secondo caso siamo in una fase di ipercomprato.

Come si possono usare questi indicatori Forex? Ad esempio sulla piattaforma molto popolare Mediatrader 4. Come detto in precedenza, gli indicatori non vanno utilizzati in maniera isolata, ma vanno fatti interagire per avere un quadro più esaustivo. Se, ad esempio, le bande ci fanno vedere i prezzi “sforare” al di sotto, il MACD e l’RSI si trovano in ipervenduto, allora possiamo avere una ottima probabilità che il prezzo risalirà. Se, al contrario, le bande ci fanno vedere i prezzi “sforare” al di sopra, mentre il MACD e l’RSI si trovano in ipercomprato, allora possiamo avere una ottima probabilità che il prezzo scenderà.

Se invece i 3 indicatori ci danno delle indicazioni discordanti tra di loro, allora sarà meglio attendere dei tempi migliori. Un aspetto importante da tenere in considerazione per non perdere i nostri soldi tramite trading sul mercato valutario Forex, è ricordare che non è detto che bisogna sempre essere attivi e presenti sul mercato, poiché a volte la miglior strategia è aspettare.

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Copiare i migliori con eToro

Il broker eToro è una ottima piattaforma di trading per mettere in campo le proprie strategie Forex ed usare gli indicatori. Come prima cosa ha tre licenze per operare, quindi non opererai con siti truffa che promettono cose assurde rendendo anche futili, nella loro assurdità, una strategia di trading.

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Segnali forex di OBRinvest

Il broker OBRinvest ha licenza CySEC e tra i servizi che vanta troviamo i segnali di trading, offerti da una società molto rinomata come Trading Central, operante da oltre un ventennio e con clienti in quasi 150 paesi.

I segnali di trading inviati da OBRinvest arrivano via sms e includono tutte le disposizioni da seguire per aprire una posizione. Quindi:

  • l’asset su cui aprire il trade
  • l’importo
  • la direzione (long o short)
  • la durata
  • la Borsa

Il consiglio è comunque quello di cogliere il suggerimento al volo per ottenerne tutto il profitto. Ma anche di provare i segnali inizialmente con un conto demo, così da provare l’efficacia senza spendere nulla. Infatti, il conto demo è fatto di denaro virtuale e quello di broker OBRinvest contiene 100mila euro. Così come quello di eToro.

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Indicatori: come analizzare un trend?

Nel video qui sotto sono spiegati bene i principali concetti dell’analisi tecnica, in particolare come fare ad individuare ed analizzare un trend:

Trend, supporto e resistenza: cosa sono e come funzionano

The video was uploaded on 1/10/2021.

You can view the video here.

The video lasts for 10 minutes and 51 seconds.

Indicatori Forex: le domande frequenti

Che cos’è un indicatore forex?

Si tratta di un valore numerico che “indica” al trader quando prendere una decisione basandosi su dati analitici e oggettivi.

Quali sono i principali indicatori Forex?

Si basano sulle principali analisi e sono Trend following, analisi dei volumi, analisi del trend, divergenze e indicatori basati su lagging.

Su cosa si basano gli indicatori?

Su dati essenziali come prezzi di apertura e chiusura, volumi, massimi e minimi relativi.

Quali piattaforme offrono indicatori semplici e affidabili?

E’ possibile partire sfruttando i servizi di copy trading per i principianti o i segnali gratuiti offerti da OBRinvest.

Indicatori Forex

Conclusioni

Abbiamo visto in questa guida come funzionano i migliori indicatori Forex e quali sfruttare a proprio vantaggio. Naturalmente si tratta di strumenti che vanno utilizzati a supporto del trader e non in sostituzione alle proprie decisioni. E’ sempre il trader che decide e prende le decisioni finali.

Per iniziare è dunque fondamentale fare pratica ad esempio partendo da quelle piattaforme che offrono strumenti semplici da utilizzare e magari forniscono conti demo gratuiti.

Per iniziare è fondamentale partire a fare pratica con le demo. Vi lasciamo con i link ufficiali che sono mediati dal server di WebEconomia in modo da garantire l’accesso sicuro:

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