Gianluca Vacchi: chi è, Wikipedia, Instagram e ricchezza

Gianluca Vacchi è uno dei principali influencer italiani. Soprattutto su Instagram, dove vanta quasi 18 milioni di followers. Per fare un termine di paragone, Chiara Ferragni ne ha oltre 21 milioni.

Vacchi “delizia” di tanto in tanto con dei video sui suoi yacht, in piscina o nella sua sfarzosa casa, circondato da belle donne insieme alle quali balla. Oltre che con foto dove si pavoneggia col suo fisico tatuato e palestrato. Oltre al suo look eccentrico a colpi di firme.

Il suo motto è Enjoy. Anche titolo di un libro, in vendita anche su Amazon a circa 7 euro. Al momento della scrittura, con 4 stelle di valutazione e 70 recensioni.

Gianluca Vacchi incarna lo stereotipo di vita che molti vorrebbero fare. Sebbene lui sia un imprenditore e sfrutti il suo brand al meglio. Mentre molti vorrebbero fare la sua vita con soldi calati dall’alto.

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Magari tramite piattaforme di trading che richiedono solo di caricare il conto senza richiedere alcuna esperienza. Perché poi a renderci i Gianluca Vacchi e Flavio Briatore di turno ci pensano loro. Tramite dei fantomatici algoritmi infallibili, capaci di prevedere il mercato.

Non a caso, Gianluca Vacchi, insieme ad altri personaggi noti per il loro genio tecnologico, i loro soldi o perché vip televisivi, sono sfruttati da queste truffe come testimonial. A loro insaputa.

Di seguito vediamo dunque chi sia Gianluca Vacchi, come si è arricchito e se c’entra qualcosa con Bitcoin Revolution.

Gianluca Vacchi chi è

Chi è Gianluca Vacchi? Come riporta il sito Biografieonline, Gianluca Vacchi è nato a Bologna il 5 agosto 1967, figlio del proprietario dell’IMA, azienda con sede a Ozzano dell’Emilia (comune in provincia di Bologna). Tra le principali aziende internazionali che si occupano di produrre prodotti farmaceutici, alimentari, cosmetici, tabacco, tè e caffè.

E’ anche quotata alla Borsa di Milano dal 1995 ed è inserita negli indici FTSE Italia STAR e FTSE Italia Mid Cap.

L’azienda, fondata nel 1961 da Andrea Romagnoli e Renato Taino, fu poi rilevata due anni dopo dalla famiglia Vacchi per il 52%.

Laureatosi in Economia e Commercio, vi lavora fino a 29 anni, quando poi decise di fare l’imprenditore “in proprio”.

Così, rileva Eurotech, alcuni marchi nel campo della moda, per poi lanciare un suo brand: GV. Che firma oggetti di lusso come gioielli, ma anche magliette e perfino emoji.

Nel 2007 Gianluca Vacchi finisce immischiato nello scandalo Vallettopoli, avendo subito alcuni ricatti da Fabrizio Corona.

Ad oggi, Gianluca Vacchi è ancora azionario della IMA, società che va ancora a gonfie vele dato che fattura un miliardo e 100 milioni di euro l’anno. Mentre in Borsa, il titolo è in una posizione laterale da luglio 2020, viaggiando intorno ai 67 euro di prezzo. In IMA, ovviamente, Gianluca Vacchi è anche consigliere del CDA.

Secondo un’inchiesta de “Il Fatto Quotidiano”, le sue fortune non deriverebbero tanto dal marchio GV, quanto da finanziarie varie. Come la Win Web Investment Network.

È anche amministratore unico della First Investments spa, che gli conferisce un compenso di 600mila euro annui. Si tratta di una Holding dedita all’acquisizione e cessione di quote di aziende.

Società comunque pignorate dalla Banca Popolare di Verona, creditrice di 10 milioni e mezzo di euro verso Vacchi. Stando alle cronache, egli avrebbe restituito solo una minima parte (2 rate, per un totale di 2 milioni di euro).

Alberto Vacchi, suo cugino, è stato invece presidente di Confindustria Emilia dal 2017. Ed è stato dato anche in corsa come presidente di Confindustria nazionale. E’ Ceo e Presidente di IMA.

Gianluca Vacchi Wikipedia

Se state cercando Gianluca Vacchi su Wikipedia, sarete sorpresi dal fatto che non ci sia. L’imprenditore bolognese, infatti, viene solo citato nella pagina della IMA. Ma solo per la quota che detiene.

Gianluca Vacchi: Valore, Ricchezza e Soldi

Quanto guadagna Gianluca Vacchi? Secondo alcune stime, egli avrebbe un patrimonio di 450 milioni di dollari. Guadagnando circa 1.6 milioni di dollari al mese, per un totale di 20 milioni di dollari l’anno. Denaro che proviene dalle sue società, oltre che dalle vendite del suo libro e dalle comparsate in discoteca. Che gli fruttano tra i 20mila e i 25mila euro cadauna.

La parte delle sue ricchezze ereditate consisterebbe solo in un 3-4% sul totale. Almeno stando a quanto dichiara lui. Dato che egli ha sempre cercato di mettersi in proprio già da ventenne, occupandosi di tanti disparati settori. Ben dodici.

Il primo caso di cronaca che riguarda Gianluca Vacchi risale al caso Parmalat, nel 2001. Venne infatti ceduta la Holding Italiana Turismo del Gruppo Tanzi, la società Lastminutetour, della quale egli figurava Presidente del Cda.

Vacchi fu indagato dalla Procura di Parma, con l’accusa di concorso in bancarotta per distrazione. Alla fine risarcì l’azienda per circa 50 miliardi di lire.

Nell’agosto del 2017 il Banco Bpm avvia una azione esecutiva, dovuta al mancato rimborso di un finanziamento pari a 10 milioni di debiti da parte della First Investments. L’azione esecutiva riguarda molte proprietà di Gianluca Vacchi: ville, case, azioni, golf club ed altro ancora.

Tale capitale si riferirebbe ad un prestito di circa 10 milioni del 2008 rimasto insoluto. Come detto, Vacchi avrebbe rimborsato solo 2 rate, per un totale di 2 milioni di euro.

IMA: qual è la società di Gianluca Vacchi

La IMA conta circa 6mila dipendenti, di cui quasi la metà all’estero. Vanta 45 stabilimenti, dislocati in più paesi del mondo.

Importante anche la rete commerciale, con 29 filiali che si occupano di servizi di vendita e assistenza. Anche essi dislocati in molti paesi del Mondo.

Non mancano poi uffici di rappresentanza dislocati in Europa centro-orientale e oltre 50 agenzie posizionate in 80 paesi.

Nel 2019, ha fatturato 1.595,5 milioni di euro. Quasi tutti all’infuori del territorio italiano.

Il Gruppo IMA vanta oltre 700 progettisti che si occupano di innovazione dei prodotti. E nei suoi anni di attività ha registrato 1600 brevetti e tante domande di brevetto.

Nel 2016 è stato insignito del Premio Leonardo Qualità.

Il 31 ottobre ha incorporato la controllata Gima TT S.p.A. anche essa con sede in Ozzano dell’Emilia. Dedita alla produzione di macchine automatiche per il confezionamento del tabacco. Nonché quotata ugualmente sulla Borsa Italiana. Le azioni sono state cedute nel seguente modo: 11,4 azioni IMA per ogni azione GIMA.

Prima del Lockdown mondiale, le azioni IMA quotavano 60,80 euro per azione. Poi il crollo verso la fine di marzo a 47 euro per azione, poi successivi alti e bassi fino al valore di 67 euro conservato da luglio in un andamento laterale.

Gianluca Vacchi e Bitcoin Revolution

Gianluca Vacchi viene spesso accostato a Bitcoin Revolution, una di quelle piattaforme di trading online delle quali parlavamo all’inizio. Di quelle che ti promettono la Luna, facendo leva sul desiderio dell’utente medio di fare la bella vita senza sforzi. Ma anche sfruttando, d’altro canto, l’impennata di prezzo e di popolarità del Bitcoin.

Ti potrebbe interessare: Come fare trading di Bitcoin seriamente.

Queste truffe utilizzano proprio personaggi come Gianluca Vacchi per farsi pubblicità. A loro insaputa e ovviamente, facendogli pure cattiva pubblicità.

Bitcoin Revolution afferma di avere segnali di trading capaci di prevedere il mercato con una precisione che sfiora il 100 per cento. Vale a dire, il 99,4%. Ovviamente, dare cifre non arrotondate, rende il tutto più credibile.

Il sistema di Bitcoin Revolution sarebbe capace di prevedere il mercato anticipandolo di 0,01 secondi.

Un fatto praticamente impossibile. Nessuno e niente è in grado fare ciò. Il trading online è una cosa seria, che merita un certo approfondimento tramite formazione teorica e pratica tramite Conto demo. E spesso, neanche basta. Ci vuole tempo, fortuna, caratteristiche emotive particolari. Anche i trader con tanta esperienza, incassano sovente perdite per le loro previsioni errate. Figuriamoci se un sistema fa tutto in automatico.

Bitcoin Revolution che sfrutta Gianluca Vacchi e sicuramente altri Vip, affibbiandogli affermazioni positive su di essa che non hanno mai dato e scaricando qualche immagine dal web, hanno ideato il vecchio schema piramidale. O Schema Ponzi. Dove il guadagno degli affiliati sta nel procacciare quante più persone possibile, non certo dalla reale vendita di beni o servizi.

Dato che società che gestiscono Bitcoin Revolution hanno sede nei Paradisi fiscali, è anche difficile rientrare in possesso dei propri soldi. L’unico modo è farlo tramite il Chargeback, ossia chiedere lo storno dei soldi inviati. Sebbene occorra ricordare che ciò è possibile solo se i soldi inviati sono stati trasferiti tramite carta e non bonifico bancario.

Inoltre, nulla vi dà la sicurezza che la spunterete. Ci vorrà qualche mese, qualche prova dell’invio di denaro e che avete ragione. Inoltre, è importante denunciare alla Polizia postale il maltolto. Come ulteriore prova della buona fede e per consentire a chi di dovere di perseguire certe truffe.

Non bisogna poi ritenere che il Bitcoin sia una truffa a prescindere. Diventa una truffa se vogliamo guadagnarci coi mezzi sbagliati. Come Bitcoin Revolution.

Mentre diventa una ottima opportunità di guadagno facendo trading online tramite Broker con regolare licenza come eToro, OBRinvest, Plus500.

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Gianluca Vacchi Instagram

Come detto, Gianluca Vacchi deve molto delle sue fortune anche al popolare Social network Instagram.

Il suo profilo, come detto, vanta oltre 1,7 milioni di followers al momento della scrittura. Inoltre, conta quasi 3200 post pubblicati e continue “stories” lanciate quotidianamente.