GameStop Corporation (GME), la celebre catena di negozi di videogiochi, sembra pronta a comprare Bitcoin. C’erano state delle indiscrezioni nei mesi scorsi su una possibile acquisizione di BTC come riserva per l’azienda.
GameStop è nota nel mondo crypto per essere diventato il simbolo del fenomeno delle meme stock negli anni scorsi.
Secondo quanto riportato da CNBC il 25 marzo, GameStop ha dichiarato che utilizzerà una parte delle sue riserve di cassa o dei proventi derivanti da future emissioni di debito per acquistare asset digitali.
Il consiglio di amministrazione della società avrebbe quindi approvato un piano per l’acquisto di Bitcoin (BTC) e di stablecoin ancorati al dollaro USA.
E’ stato tutto reso pubblico nel report degli utili del quarto trimestre 2024, dove si nota come le riserve di cassa di GameStop abbiano raggiunto livelli record di 4,77 miliardi di dollari in forte crescita rispetto ai 921,7 milioni di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.
Una liquidità importante che in parte potrebbe essere destinata ad acquistare crypto. GameStop sembra voler seguire quindi l’esempio di aziende come Strategy di Michael Saylor, che è diventata una delle più grandi società a detenere BTC.
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Sommario
GameStop: il piano per acquistare BTC con le riserve aziendali
Il CdA di GameStop ha approvato un piano di acquistare Bitcoin da allocare come riserva aziendale.
Qui vedete l’annuncio su X da parte dell’azienda:
Ma quale sarà la strategia di GameStop? Dopo essere diventata il centro del fenomeno delle meme stock nel 2021, GameStop ha iniziato a muoversi al di fuori del proprio settore a causa dei suoi scarsi risultati finanziari. La nomina di Ryan Cohen come CEO ha portato a un cambiamento di rotta nella strategia aziendale, con un maggiore focus sulla digitalizzazione e sull’espansione nei settori adiacenti ai videogiochi.
Innanzitutto, l’azienda può attingere alla liquidità presente in bilancio, pari attualmente a 4,7 miliardi di dollari. Sono i dati pubblicati nell’ultimo report.
Si tratta di un tesoretto accumulato negli ultimi anni e che consentirebbe di impiegarne una buona parte per finanziarie le riserve di BTC.
Ad esempio, destinando il 20-30% di tale liquidità, l’acquisto potrebbe aggirarsi tra 1 e 1,5 miliardi di dollari. Sarebbe la seconda allocazione in ordine di grandezza dopo MicroStrategy.
Oppure, GameStop potrebbe emettere appositi bond o prestiti obbligazionari da collocare presso investitori istituzionali.
Gamestop: il modello MicroStrategy può funzionare?
a strategia di GameStop richiama da vicino il modello già adottato da MicroStrategy, che ha fatto di Bitcoin il pilastro della propria politica di investimento.
La società guidata da Michael Saylor, che ha cambiato nome in Stragegy, ha accumulato oltre 500.000 BTC, diventando il più grande holder di Bitcoin tra le aziende quotate in borsa.
Ma il modello Strategy è davvero replicabile?
MicroStrategy ha iniziato ad acquistare Bitcoin nel 2020 come riserva aziendale. Partiva da una situazione finanziaria più “solida” che ha permesso di allocare capitale, pari ad oggi al 2,5% dell’offerta totale di BTC.
Il risultato è stato un balzo del titolo in Borsa, con guadagni del 400% da inizio 2020. Un successo che ha consolidato il business dell’azienda.
Prima o poi (secondo noi) arriverà il momento in cui Strategy dovrà portare a casa profitti vendendo parte delle sue allocazioni.
Tuttavia, il caso di GameStop è ben diverso. La crisi è strutturale e l’azienda non gode della stessa solidità di MicroStrategy. Quindi, difficilmente potrà permettersi allocazioni confrontabili a quelle di MSTR.
La strategia di GameStop potrebbe seguire un percorso simile e sicuramente l’acquisto di BTC può dare slancio e visibilità nel breve termine, ma non risolve i problemi di fondo.
Bitcoin può salvare Gamestop? Una crisi che parte da lontano
L’intenzione di GameStop di acquistare Bitcoin come riserva aziendale è un tentativo estremo di risollevare le sorti del gruppo, in crisi da anni con l’avvento degli e-commerce e del digitale.
Dopo essere stata “salvata” dai retail nel 2021, l’azienda prova la carta delle crypto per attirare nuovi capitali.
Si tratta di una crisi che ha radici profonde.
GameStop nasce nel 1984 e per oltre 20 anni domina il mercato della vendita al dettaglio di videogiochi. Poi, a partire dagli anni 2000, l’ascesa degli acquisti digitali e online inizia a prosciugare i ricavi dei negozi fisici.
Già nel 2013 GameStop accusava un calo delle vendite, preludio del tracollo. Tra il 2015 e il 2020 i ricavi crollano da 9,3 a 5,1 miliardi di dollari e i profitti diventano perdite ingenti.
Nel 2021, sull’orlo del fallimento, GameStop viene salvata dalla rivolta degli investitori retail contro i fondi speculativi.
Se ricordate la comunità di investitori retail, guidata da forum come WallStreetBets su Reddit, riuscì ad orchestrare un’acquisto collettivo di azioni GameStop, che fece schizzare il prezzo da meno di 20 dollari a un massimo di oltre 120 dollari in poche settimane.
Ma la crisi di fondo permane. Nel 2022 i ricavi scendono ancora a 5,9 miliardi di dollari e le perdite ammontano a 313 milioni.
Un’azienda sull’orlo del collasso, con il titolo GME che ha subito un crollo verticale, scendendo a meno di 3 dollari nel 2020 per po risalire negli ultimi anni.
Qui vedete l’andamento delle azioni Gamestop (GME) su Google Finance:
che evidenzia proprio il crollo delle azioni di qualche anno fa. In queste ore, però, le azioni $GME stanno recuperando e sembrano aver reagito positivamente.
In questo contesto, con un modello di business ormai logoro, l’acquisto di Bitcoin sembra un tentativo disperato per attrarre capitali e reinventarsi ancora. Ma funzionerà?
Molti analisti (compresi noi) sono scettici. Bitcoin può fornire stabilità patrimoniale nel breve termine, ma non risolve sicuramente i problemi strutturali di GameStop.
In più GameStop deve affrontare una sfida difficile. Risollevarsi e reinventarsi con il rischio però di legare il proprio destino alla volatilità di Bitcoin, che rimane comunque ancora imprevedibile anche se più maturo del passato.
Quello che è sicuro è che Bitcoin non ha bisogno di queste aziende e continuerà nel suo percorso di crescita e adozione.
Il tempo dirà se la scommessa avrà successo.
Disclaimer: le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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