Ethereum: la Svizzera investe su Blockchain tramite IPO

La Svizzera punta decisa su Ethereum e lo fa con le tradizionali Ipo (Offerta pubblica iniziale).

E’ infatti notizia di questi giorni che i regolatori svizzeri hanno lanciato quella che è di fatto la prima IPO del paese su una blockchain.

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Blockchain Ethereum: l’operato di Overture

La società blockchain svizzera Overture, infatti, ha deciso di lanciarla sulla Blockchain di Ethereum. Nota soprattutto per l’avveniristico sistema basato sugli smart contract (tradotto non proprio esattamente in italiano “contratti intelligenti).

Inoltre, sempre su di essa, offrirà azioni ordinarie di classe A, utilizzando proprio i suddetti smart contract forniti da EURO DAXX (European Digital Assets Exchange) con sede a Zugo.

La sua società di consulenza finanziaria Andriotto Financial Services, ha dichiarato che la nuova impresa è pronta a fare altre offerte simili. Con queste motivazioni:

La società ha approvato il primo atto costitutivo svizzero che afferma direttamente la natura digitale delle azioni (token) e l’uso della blockchain come tecnologia per mantenere il registro degli azionisti […] il trasferimento della proprietà dell’azienda può essere ottenuto solo con un trasferimento dei token sulla blockchain e solo la proprietà del token può conferire lo status di azionista”.

Ancora, aggiungono che l’implementazione della blockchain aumenterà l’efficienza nei mercati dei capitali in termini di tempo, e garantirà altre efficienze eliminando le intermediazioni tra gli attori del settore. Intendendo per essi banche, broker-dealer, sistemi di deposito centrale, notai e altri intermediari finanziari.

Il che, ovviamente, porterà ad un alleviamento non solo in termini di tempi burocratici, ma anche di costi economici. Del resto, questo resta fin dall’inizio l’obiettivo principale delle criptovalute: creare un sistema scevro da questi passaggi costosi da ogni punto di vista. E fare finalmente da parte gli speculatori e manovratori istituzionali.

Questo approccio semplificato e nativo della blockchain alle offerte di titoli è destinato ad essere abbracciato dalle principali nuove piattaforme del paese. Si pensi al nascente Swiss Swiss Exchange, derivante dal principale SIX Swiss Exchange del paese elvetico.

Al di là della Svizzera, alcuni commentatori del settore hanno peraltro suggerito che il tradizionale modello IPO – rilasciato nativamente sulla blockchain o altro – probabilmente diventerà sempre più prevalente nella criptovaluta e nello spazio blockchain nel 2020.

Ciò porterà ovviamente ad una sempre crescente istituzionalizzazione delle criptovalute e ad un loro riconoscimento legale. Il che, secondo gli esperti, non può che giovare loro in termini di prezzi.

Ad inizio anno, per esempio, l’amministratore delegato di Ripple, Brad Garlinghouse ha predetto che più società di crittografia cercheranno di lanciare IPO nel prossimo anno. Il che grazie al potenziale interesse di Ripple in una flottazione pubblica.

Ciò implica anche un rilancio dello strumento delle Ipo per un asset digitale, che invece utilizza, come noto le Ico (Initial Coin Offering).

Queste ultime si sono evolute come modello di emissione alternativo per le società ancora giovani e innovative, le quali hanno risparmiato loro molti degli ingombranti processi legali e regolamentari coinvolti in una IPO tradizionale.

Andamento di Ethereum in tempo reale

Ethereum, Ether non è il token più popolare sul sistema

Estranei in casa propria. Ether, la criptovaluta nativa sulla blockchain di Ethereum, non è più la più popolare sulla piattaforma.

Sebbene Ethereum abbia la sua criptovaluta, ci sono migliaia di token che girano sulla piattaforma. Alcune di queste piattaforme sono stablecoin, attività che sono legate al valore di un’altra valuta, come il dollaro USA o l’oro.

Tradizionalmente, la maggior parte del valore trasferito attraverso Ethereum è stata tramite Ether. Ma ora le stablecoin hanno preso il sopravvento. A causa dell’aumento dello stablecoin in dollari USA Tether sulla blockchain di Ethereum, più valore viene trasferito su Ethereum utilizzando stablecoin rispetto alla propria criptovaluta nativa.

“L’economia di Ethereum è ora dominata da un trasferimento di valore stabile”, ha twittato Ryan Watkins, analista di ricerca presso Messari. Ha detto che il capovolgimento è avvenuto a metà del 2019 e da allora il divario si è ampliato: l’uso di Stablecoin è aumentato su Ethereum mentre l’uso di ether è diminuito.

Tether è attivo anche sul livello Omni di Bitcoin, ma l’omonima società dietro il token ha iniziato a migrare token su Ethereum nell’aprile 2019. Dopo alcuni mesi, la quantità di Tether su Bitcoin ha iniziato a diminuire rapidamente.

Di recente, Tether ha iniziato a emettere monete sulla blockchain di Tron, con un afflusso di USDT a novembre 2019. Tether si è spostato da Bitcoin a Ethereum e Tron.

In un tweet di novembre, gli analisti di dati CoinMetrics hanno affermato che il valore dei trasferimenti di Tether su Ethereum era due o tre volte quello dei trasferimenti di etere. “In confronto, questo rapporto non è mai cresciuto sopra lo 0,4 su Bitcoin”, ha scritto.

Inizialmente l’afflusso di attività di stablecoin su Ethereum ha iniziato a intasare la rete. Ma i minatori si sono adattati, aumentando lentamente le dimensioni dei blocchi, e la rete è riuscita a far fronte. Tuttavia, se Tether continua a stampare più monete su Ethereum, potrebbe esserci di più di cui preoccuparsi.

Ethereum Foundation investe 650mila dollari in Nimbus

Il progetto Ethereum Nimbus ha ricevuto una sovvenzione di $ 650.000 dalla Ethereum Foundation, al fine di continuare lo sviluppo di Ethereum 2.0, il prossimo importante aggiornamento del protocollo.

Fondato nel 2018 da The Status Network, Nimbus sta costruendo un client ETH2.0 e ha aperto il suo primo testnet a marzo 2019.

Nel settembre 2019, ha completato alcuni importanti passaggi su ETH2.0 con Lighthouse, un altro team di implementazione client ETH2.0. E creato una specifica di rete con quest’ultima.

Nimbus aveva già ricevuto fondi dalla Fondazione Ethereum nel marzo 2018, nell’ambito del programma di sussidi per la ricerca e lo sviluppo della scalabilità sempre di Ethereum Foundation.

Con questo importo, le sovvenzioni di quest’ultima appannaggio di Nimbus arrivano ad una cifra pari a 1,65 milioni di dollari. Lo scopo di questi sono quelli di:

  • sviluppare un’implementazione sperimentale di fase 1
  • ricercare soluzioni di archiviazione distribuite per i clienti leggeri ETH2.0
  • prepararsi per l’implementazione di ETH2.0 livello 2

Jacek Sieka, responsabile della ricerca presso Nimbus, ha dichiarato a The Block:

Abbiamo fatto buoni progressi su Nimbus e questa concessione ci consente non solo di continuare la nostra ricerca e sviluppo del client ETH2.0. Ma anche di esplorare ulteriori aree di interesse che possono rendere Nimbus un’infrastruttura ancora più versatile e importante e accelerare il le prossime fasi di sviluppo”

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