Ethereum, la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato, sta attraversando un periodo di incertezza che sta alimentando dubbi sulla sua capacità di ripresa nel breve termine.
Diversi indicatori tecnici, uniti a una generale apatia da parte degli investitori, dipingono un quadro poco roseo per ETH, con la possibilità di ulteriori ribassi all’orizzonte.
Non vanno meglio le recenti performance degli ETF basati su Ethereum, che non hanno registrato alcuna attività in seguito al lancio dei tanto attesi ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti, e di fatto hanno accentuato il sentiment negativo.
Se ci mettiamo anche altre notizie come i trasferimenti della Ethereum Foundation di quantità di ETH non trascurabili ecco che la paura sale ancora. Niente panico, cercheremo di analizzare qualche dato per capire cosa sta succedendo.
La storia in questo senso non ci aiuta, Settembre è stato storicamente un mese negativo per le crypto. Vedremo se anche stavolta questa si ripeterà o ci saranno sorprese.

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Sommario
Ethereum in calo: performances di Agosto disastrose
Le scarse performance di Ethereum nel mese di Agosto, con un calo del 22% rispetto a Bitcoin, hanno sollevato preoccupazioni tra gli investitori. La dominance di Bitcoin, che si sta avvicinando ai massimi annuali, riflette la crescente preferenza del mercato per asset considerati più sicuri in un contesto macroeconomico incerto.
Siamo ancora in piena Bitcoin season, come possiamo vedere nel grafico sottostante:
La dominance di Bitcoin, che si sta avvicinando ai massimi annuali, riflette la crescente preferenza del mercato per asset considerati più sicuri in un contesto macroeconomico incerto.
Il trend negativo è confermato anche se prendiamo il grafico di ETH contro Bitcoin. Spesso, per vedere come stanno andando le altcoins, si prende BTC come riferimento.
Dall’esplosione degli ETF crypto nel 2024, Bitcoin ha stabilmente attratto la stragrande maggioranza dei flussi di investimento. Secondo i dati di Coinshares, nel 2024 finora gli ETF su BTC hanno raccolto 2,2 miliardi di dollari, mentre quelli su ETH solo 26 milioni.
Se prendiamo il grafico di ETH/BTC, notiamo che siamo ormai da tempo in un canale ribassista:
con il prezzo di ETH che sta soffrendo rispetto a Bitcoin. Notiamo anche il formarsi di una death cross, ovvero l’incrocio al ribasso tra le due medie mobili a 200 periodi e 50 periodi. Spesso questo indicatore si traduce in una tendenza ribassista del prezzo, anche se non è una certezza.
In termini percentuali, il rapporto di dominio è schiacciante da parte Bitcoin, e dunque le altcoin faticano ad emergere. Gli investitori istituzionali per ora preferiscono nettamente allocare su BTC piuttosto che esporsi a progetti minori e più rischiosi.
Il dato preoccupante è che la capitalizzazione di Bitcoin è salita nel 2024 è salita ancora di più crypto. Le altcoin minori sono invece scese fino al 20% del mercato totale. Segno di uno spostamento netto di interesse dagli asset alternativi a BTC, anche da parte degli investitori retail.
A questo si aggiunge la vendita di ETH da parte di figure di spicco nel mondo crypto, come Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum. Nonostante Buterin abbia chiarito che le sue transazioni rientrano nella normale gestione del suo patrimonio, il tempismo delle operazioni ha contribuito ad alimentare il nervosismo degli investitori, amplificando l’effetto domino sul prezzo di ETH.
ETF Spot Ethereum: flop totale?
Gli ETF su Ethereum stanno deludendo le aspettative degli investitori? Dopo il grande entusiasmo iniziale, i segnali non sono incoraggianti. Analizziamo i dati sulle performance di questi strumenti.
Il 2024 aveva visto il boom degli ETF su Bitcoin, con raccolte record da parte dei principali asset manager statunitensi. Sull’onda dell’interesse, a metà del 2024 sono stati lanciati i primi ETF Spot su Ethereum, per consentire di investire sulla criptovaluta in maniera semplice e regolamentata senza doverla comprare direttamente.
Tuttavia, dopo i primi mesi positivi, la situazione sembra essere cambiata.
Lo vediamo benissimo dai dati riportati su Coinglass:
Gli investitori sembrano preferire gli ETF Bitcoin, più solidi e liquidi, mentre vengono disinvestiti quelli su ETH. Ad aggravare la situazione, anche il principale ETF Ethereum, il Grayscale Ethereum Trust, ha subito pesanti uscite per 2,5 miliardi di dollari, ben oltre le stime iniziali di 1 miliardo.
Se andiamo a vedere i totali notiamo nel grafico:
che gli ETF Ethereum hanno registrato deflussi netti per quasi 500 milioni di dollari da inizio anno. Il 30 agosto non si è vista alcuna attività, né in entrata né in uscita, un fatto senza precedenti.
I motivi di questa crisi di fiducia sono molteplici. Certamente pesa il contesto negativo del mercato crypto, con tutte le altcoin che sottoperformano rispetto a Bitcoin. Ma contribuiscono anche i problemi specifici di Ethereum, come i ritardi nello sviluppo tecnologico e la crescente competizione di blockchain rivali come Solana.
Gli investitori istituzionali sembrano così voltare le spalle agli ETF Ethereum dopo l’iniziale interesse. Forse, data la natura ancora acerba di questa tecnologia, gli ETF spot non sono lo strumento adatto per investire su ETH.
O forse è solamente una crisi passeggera che verrà presto riassorbita. Ad ogni modo, i segnali attuali sono tutt’altro che positivi per gli ETF Ethereum.
Scarsa attività sulle DApp e calo TVL in DeFi
Il 2021 aveva visto una crescita esplosiva delle applicazioni DeFi su Ethereum, con un boom di nuovi progetti e capitali investiti. Il 2024 però ha segnato una preoccupante inversione di tendenza: il Total Value Locked in DeFi su ETH è crollato a 47 miliardi, mentre l’attività sulle DApp è calata del 50%.
Questi dati segnalano un drastico calo di interesse verso le applicazioni finanziarie decentralizzate su Ethereum, un elemento chiave della narrativa bullish su ETH. L’hype intorno al DeFi sembra sgonfiato e gli utenti preferiscono soluzioni più sicure
Cosa aspettarci da Ethereum a Settembre?
Agosto è stato un mese complicato per Ethereum, con il prezzo sceso da 2.800$ a circa 2.500$. Settembre potrebbe portare ad una stabilizzazione, ma difficilmente assisteremo ad una rapida ripresa verso i 3.000$.
A pesare sulle prospettive sono diversi fattori, primo fra tutti lo scarso interesse degli istituzionali che sembrano preferire Bitcoin. Inoltre, i recenti trasferimenti di ETH dalla Ethereum Foundation potrebbero segnalare futuri sell-off.
Naturalmente le previsioni degli analisti non devono essere considerate come un consiglo finanziario, ognuno deve fare le proprie valutazioni in tema di investimenti.
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